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Autore: Francy_92    30/05/2012    1 recensioni
[Dal capitolo 11]
«Sei una pessima attrice, lo sai?» disse Nicholas ridendo. Era comunque una risata stanca.
«Perché?»
«“Stamattina mi sono svegliata con una brutta tosse”? Non avevi una scusa migliore?»
«Ehi, non prendermi in giro. È la prima cosa che mi è venuta in mente»
«E il colpo di tosse poi. Sei proprio pessima come attrice, lasciatelo dire»
«Grazie mille. Quasi quasi telefono di nuovo e dico che sto meglio»
«No, scherzavo» disse Nicholas uscendo la testa da sotto il cuscino e prendendo Brianna per i fianchi.
«Grazie per aver mentito»
«Figurati. Tutto per te!»
«Ti amo» le disse Nicholas.
Spero che vi abbia incuriosito almeno un pò... Per scoprire il resto... prego... entrate xD
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4

 
La mattina seguente Brianna era piuttosto eccitata all’idea di dover passare un’intera giornata con Nicholas. Si vestì in fretta, volendo passare più tempo ad ispezionare la faccia e a truccarsi in maniera adeguata. Nicholas alle sette e trenta in punto aveva bussato alla sua porta e lei era uscita di casa rimpiangendo di aver messo un top senza maniche, visto che proprio quel giorno pioveva. Nicholas la proteggeva con l’ombrello e in fretta la fece entrare in macchina, solo dopo che anche lui era entrato nell’abitacolo, si scambiarono un lungo e intenso bacio.
«Buongiorno» le disse lui poggiando la sua mano sulla guancia di lei.
«Buongiorno» disse Brianna con voce dolce ma allo stesso tempo maliziosa. «Grazie per essere venuto a prendermi»
«Figurati, è un piacere per me! Allora… andiamo?»le disse facendole l’occhiolino.
Quella era una situazione del tutto nuova per Brianna; aveva paura di non essere pronta per tutto questo, ma non doveva comportarsi da stupida, quindi decise di mettere da parte le sue paure e di continuare quello che aveva appena iniziato con quel ragazzo stupendo.
«Si, andiamo!» disse sorridendogli.
«Ho prenotato in un posticino davvero carino. Ti piacerà»
«Nicholas non è necessario che faccia tutto questo per me»
«Uno: chiamami Nic. Nicholas mi sa troppo di adulto e non è l’impressione che voglio dare» gli mostrò la lingua e Brianna non poté che apprezzare quel gesto. Era davvero un ragazzino!! «Due: mi fa piacere portarti a pranzo fuori. Non l’ho mai fatto con nessuna ragazza»
Cosa?! Non aveva mai portato una ragazza a pranzare fuori? Era lei la prima? Nicholas notò lo stupore nello sguardo di Brianna e le disse «Si, non ho mai portato nessuna ragazza fuori, ma questo perché nessuna mi è mai interessata sul serio» Improvvisamente Nicholas divenne rosso e Brianna avrebbe voluto guardarlo negli occhi e baciarlo! Ma era meglio non azzardare niente del genere, almeno per il momento.
«Quindi io…??» cercò di dire la ragazza.
«Si, quindi tu mi interessi davvero. Sei fantastica e voglio conoscerti meglio. E se tu vorrai ti seguirò anche a Parigi, New York, dove vorrai tu!!»
Non ci poteva credere. Quello che doveva essere semplicemente un passaggio al lavoro, si era trasformato quasi in una dichiarazione d’amore.
Sam non sarebbe stato in grado di dire una cosa del genere. Si dispiacque per questo.
Nicholas notò che l’espressione di Brianna era cambiata e subito si pentì di aver affrettato le cose, per questo disse «Brianna, scusa!»
«Per cosa?»
«Ho visto che la tua espressione è cambiata. Un momento prima eri felice e un momento dopo non lo eri più. Se ti ho infastidita, devi dirmelo! Se ti sembro troppo frettoloso, per favore fermami» E proprio in quel momento Nicholas aveva parcheggiato nel vialetto accanto la libreria, quando Brianna, sentendosi in colpa, lo abbracciò forte e lo baciò. Entrambi rimasero colpiti da quel bacio. Brianna perché non si aspettava di essere così audace con un ragazzo che aveva conosciuto da poco; Nicholas fu colpito dalla passionalità di quel bacio.
«Mi ha fatto piacere quello che hai detto. Nessuno lo avrebbe fatto, tanto meno ad un ragazza che ha conosciuto da poco. Ma come farai con il lavoro? Non so nemmeno che lavoro fai» Terminò la frase con tono malinconico, ma Nicholas corse subito ai ripari; non voleva rovinare quell’atmosfera.
«Non preoccuparti del mio lavoro. È il tipo di lavoro che mi permette di viaggiare e posso portarmelo dietro» risero entrambi di quell’ultima affermazione.
«Ne parliamo dopo?» Non voleva proprio andare via. «Devo andare» e lo baciò.
«Si certo. Ti vengo a prendere alla chiusura»
«Ok» sorrise e continuò «A dopo» Scese dalla macchina, ma sapeva che Nicholas la stava seguendo con lo sguardo, almeno finché lei non scomparve.
 
Quella mattina, a lavoro, sembrava non passare mai. Era una giornata molto noiosa, pochi clienti. Forse perché nessuno voleva uscire a causa della pioggia.
Lei in quel momento voleva essere con Nicholas; voleva baciarlo sotto la pioggia.
Era appoggiata al bancone, con la mano reggeva il mento, aveva lo sguardo perso nel vuoto e gli occhi che le luccicavano, quando sentì il rumore della campanella appesa alla porta.
Quando vide chi era, cercò di nascondersi, ma non fu abbastanza veloce, perché proprio nell’istante in cui stava scomparendo sul retro, Sam la chiamò.
«Ciao» disse lei alquanto seccata. Primo perché aveva interrotto i suoi pensieri, i suoi bellissimi pensieri; secondo perché non aveva proprio voglia di parlare con lui.
«Ciao»
«Ti serve qualcosa?» chiese Brianna
«Si. Mi servono i libri per l’università. Li ho ordinati un paio di settimane fa, e dovevo venirli a ritirare oggi» spiegò Sam.
«Si, dovrebbero essere da qualche parte sul retro, vado a controllare»
«Ok, grazie»
Stranamente Sam sembrava tranquillo. A quanto pareva non era venuto per parlare con lei o non faceva finta di entrare in libreria per incontrarla “casualmente”.
«Eccoli qui…» Brianna ritornò nel negozio con una pila di libri, alla vista parecchio pesati, e che dovevano esserlo di sicuro. Sam fece per aiutarla, e per quella volta, proprio perché si sentiva felice, grazie a Nicholas, non protestò.
«Ti aiuto» Sam andò ad aiutarla.
«Ah si, grazie»
Le loro mani, sotto la pila di libri, si toccarono e lei ritrasse le sue subito.
«Scusa» disse Sam.
«Non preoccuparti!» fece Brianna, volgendo l’attenzione ai libri che erano già sul bancone.
«Allora… wow accidenti quanti libri! Comunque… ehm… adesso te li metto in uno scatolo, così puoi portarli via facilmente»
«Ok grazie» Sam era troppo freddo.
«Ecco a te e grazie» gli disse Brianna rivolgendogli un sorriso.
«Grazie» e se ne andò senza neanche guardarla. Forse l’ultima sera in cui si erano visti, lei aveva esagerato un po’ troppo, ma in fondo se lo meritava!! Adesso però era lei a sentirsi in colpa. Anche lei quella sera era distrutta e anche lei gli si poteva rivolgere in maniera fredda, ma non lo aveva fatto. Sam non aveva motivo di essere triste, tanto meno per lei. Aveva la ragazza e ora anche Brianna poteva dire di avere un uomo accanto a sé che la rendesse felice.
Proprio mentre pensava a Nicholas, quest’ultimo si presentò in libreria. Aveva i capelli bagnati dalla pioggia e una goccia d’acqua gli era caduta sulla guancia. Era ancora più bello, pensò Brianna, bagnato.
Nicholas andò verso il bancone, le circondò il viso con le mani, lei aveva appoggiato le sue su i suoi fianchi, e la stava baciando; per fortuna che in negozio non c’era nessuno, perché non era proprio il modo di comportarsi al lavoro, ma “Chi se ne frega!!” pensò Brianna in quel momento, quando entrò nuovamente Sam in libreria, assistendo a tutta la scena. Un colpo di tosse e Brianna si staccò subito da Nicholas, arrossendo violentemente. Cavolo!! Sam non doveva venire a sapere di lei e Nicholas. Ma in fondo non doveva dare spiegazione a nessuno, tanto meno a lui.
«Si?» disse Brianna.
«Scusa, devo ordinare i libri per.. ehm.. Bliss»
«Si, dimmi»
Compilarono la lista dei libri, sotto lo sguardo di Nicholas, che non vedeva l’ora di rimanere da solo con quella ragazza stupenda. Aveva anche intuito che tra loro due c’era stato sicuramente qualcosa. Troppa elettricità nell’aria. Troppo nervosismo. Lo avrebbe chiesto dopo a Brianna.
«Beh questi puoi venire a prenderli tra un paio di settimane… sicuramente i primi di luglio saranno già disponibili» gli rivolse un sorriso.
«Ok, grazie e … scusa per l’interruzione» si scusò Sam
«Tranquillo»
Dopo essersi assicurato che Sam fosse stato abbastanza lontano da non poterli vedere, Nicholas riprese Brianna tra le sue braccia e cominciò a baciarla.
«Ciao» disse lui con un sorriso compiaciuto sulle labbra.
«Ciao» sospirò Brianna. Quei baci la stravolgevano.
«Andiamo?» chiese lui.
«Si, fammi prendere le mie cose e sono pronta»
Nicholas la aiutò a chiudere il negozio e quando furono in macchina lui le chiese: «Chi era quel tipo?»
«Quale tipo?! Ah… te ne sei accorto?»
«Beh…??»
«Che c’è… fai il geloso ora?» scherzò Brianna.
«No non voglio fare scenate di gelosia, anche perché non mi sembrerebbe proprio il caso, però vorrei sapere cosa è successo fra di voi, perché è chiaro che qualcosa è successa»
«Si beh.. l’ho conosciuto cinque anni fa. Ci siamo visti sabato, quando ero uscita per cercare lavoro e l’agenzia immobiliare. Lui mi aveva sempre detto di provare qualcosa per me, ma io l’ho rifiutato tante volte, anche perché non mi sentivo pronta psicologicamente» rise. «Poi, la scorsa volta, mi ha detto che ha la ragazza e io non volevo avere più niente a che fare con lui, perché in tutti questi anni non ha fatto altro che farmi soffrire. Ma ormai pazienza… Ho conosciuto un uomo migliore» si rivolse verso di lui e lo vide serrare la mascella e le nocche delle mani, piegate sullo sterzo, farsi bianche. C’era qualcosa che non andava?!
«Tutto bene?» Brianna si stava preoccupando. Si sporse verso di lui.
«Si va tutto bene. È solo che non piace l’idea che fino a qualche giorno prima che ci incontrassimo tu soffrivi e piangevi»
«Non preoccuparti» disse baciandogli la guancia. «Grazie del pensiero, però. Sei carino»
«Voglio prendermi cura di te» disse e accostò sul ciglio della strada.
«Perché ci siamo fermati?» chiese confusa.
«Brianna, voglio prendermi cura di te, voglio esserci quando stai male…» la stava guardando negli occhi, e la situazione stava diventando un po’ imbarazzante e Brianna non si sentiva in grado di sorreggere quello sguardo che, sì lo pensava e credeva fosse vero, era pieno d’amore.
«Voglio stare con te. Io credo di essermi innamorato di te»
Brianna sgranò gli occhi e si mise a battere le ciglia più volte, aprì la portiera e uscì dalla macchina. Era stordita, confusa. Qualche giorno prima aveva scoperto di essere perdutamente innamorata di Sam, e ora un ragazzo meraviglioso le stava facendo la dichiarazione. Stava succedendo tutto troppo in fretta; sentì le sue gambe cedere, ma si fece forza e combatté contrò il suo organismo per non farla crollare proprio davanti a Nicholas, il quale le stava dietro; non voleva farle pressioni. Si avvicinò piano a lei e la abbracciò da dietro. Brianna si voltò verso di lui e si scoprì a baciarlo. Anche lei lo voleva al suo fianco, ma aveva paura. Paura di ferire un ragazzo straordinario come Nicholas solo perché aveva per la testa Sam.
«Grazie» disse piano Nicholas.
«Su dai, torniamo in macchina» Brianna in quel momento voleva parlare con Sam, dirgli che dovevano smettere di comportarsi da stupidi e affrontare la cosa. Lui stava con Bliss; lei con Nicholas, e così doveva essere. Si sarebbero sentiti, ma non più di una telefonata breve. Aveva bisogno di mettere le cose in chiaro con Sam per non sentirsi in colpa nei confronti di Nicholas. Avrebbe cercato di rintracciarlo, e mai come in quel momento si pentì di aver buttato il suo numero.
 
Dopo aver pranzato, passarono metà pomeriggio a passeggiare, lui con il braccio sulla spalla di lei e, Brianna che gli stringeva la mano.
Nicholas le aveva raccontato che era nato a Sidney, che da sempre aveva amato viaggiare. Che aveva studiato in un liceo australiano, ma poi i suoi genitori vollero che frequentasse l’università in Italia. Suo padre aveva un’azienda di cosmetici. Ecco perché aveva detto che poteva portarsi il lavoro dietro.
Il viaggio di ritorno fu più tranquillo. Nicholas si era fermato di nuovo e aveva detto che voleva mostrarle una cosa. Quando oltrepassarono un paio di alberi, Brianna e Nicholas si ritrovarono su un’enorme distesa verde e il sole che stava tramontando. Il cielo era un misto di colori; sembrava la tavolozza di un pittore. C’erano tonalità di arancione bellissime, alle quali si mischiavano l’azzurro del cielo e il violetto. Il sole, un palla infuocata color arancione acceso stava tramontando davanti gli occhi meravigliati di Brianna e, Nicholas non fece altro che guardare lei, piuttosto che il tramonto.
La considerava la persona più bella – esteriormente e interiormente – che avesse mai visto. Voleva continuare quella relazione e se glielo avesse chiesto lui sarebbe andato con lei; anche in capo al mondo. L’amava, ormai ne era sicuro.
Brianna si accorse che Nicholas la guardava e cercava di non incrociare il suo sguardo, ma quando le sembrò che il suo cuore scoppiasse di felicità, dovette girarsi per condividere quelle emozioni con lui. Si sentiva ancora troppo piccola – aveva solo 19 anni – per sentirsi così innamorata. Ma non le importava, in fondo Nicholas era più grande di lei di solo quattro anni e la differenza di età non era poi così eccessiva. Ma non le importava proprio in quel momento. Voleva solo abbracciarlo; stringerlo a sé; lo voleva con tutta se stessa. Anche Brianna ebbe come la sensazione che si stesse innamorando di lui. Si, lo era. Amava Nicholas. L’unica cosa che la preoccupava era il fatto che si erano conosciuti così in fretta e già erano così innamorati.
Nicholas percepì qualcosa che non andava allora volle rassicurare la ragazza che aveva al suo fianco. E la abbracciò. Un abbraccio da farle mancare il respiro, ma era proprio così che si sentiva lui ogni volta che la vedeva. Quei capelli biondo scuro erano il suo punto debole… amava tutto di lei. Stava per staccarsi, quando lei gli disse: «Non lasciarmi ti prego» Così lui prese a stringerla ancora più forte.
Quando tornarono in macchina erano appena passate le nove e Nicholas decise di riportare Brianna a casa, anche perché sembrava parecchio distrutta.
Quando Nicholas la lasciò davanti casa, Brianna voleva chiedergli di passare la notte con lui, ma sapeva che sarebbe stato troppo. Non era ancora il momento.
«Ti direi di entrare o di passare la notte qui, ma…»
«Tranquilla…» le rivolse un sorriso splendido, anche alla luce sbiadita della luna.
«Domani sarà ancora più bello rivederci. Buonanotte, passo a prenderti domattina alla stessa ora» disse Nicholas e la baciò così appassionatamente che Brianna riusciva a sentire la voglia che lui aveva di stare con lei e la tristezza di avere paura che quella storia finisse da un momento all’altro.
«Buonanotte Nic» lo salutò lei e scese dalla macchina.
Entrambi quella notte non riuscirono a dormire. Troppo presi da quello che era successo quel pomeriggio e con troppa voglia di stare insieme.  
   
 
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