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Autore: PiccolaEl    30/05/2012    3 recensioni
"Ci sono un giorno quattro ragazze che alla modica età di sei anni e mezzo si incontrano, senza lasciarsi più. Poi crescono. E il loro rapporto cambia, diventano forti, insieme. C’è Abigail Hill, Abbie, non molto alta, piccola di statura, magrolina, capelli molto lunghi e marrone, - una montagna di pelo, li definisce scherzosamente Eleonor –, occhi ghiaccio e tre tonalità più scure di fondotinta. Dopo c’è Ashley White, diciassette anni racchiusi in un mostro di ragazza. Alta, magra, capelli abbastanza lunghi ricci e biondo cenere, occhi color miele. Uno schianto, si definirebbe lei. E dopo questa si può anche definire modesta. E poi c’è Sam. Samantha Bolton, Sam per il mondo. Non è slanciata, ma asciutta. E’ giusta, bella. Capelli lisci e di un biondo platino, occhi verde muschio, un cuore grande. A volte è troppo saggia, parla di cose che non conosce, giudica. Ma Samantha rimarrà per sempre la vita per Eleonor, dopo Matt. Sempre. E alla fine del gruppo, c’è Eleonor. Eleonor Wood, fisico perfetto e formoso, quattro sport diversi, occhi marroni troppo scuri, capelli lunghi e ricci, anch’essi troppo scuri, labbra perfette e mani piccole. Queste sono le Girls. Quindi immaginatevi un giorno che ci sono queste quattro ragazze che affrontano tutto con il sorriso e con Matt. E poi immaginatevi che una piccola Foglia un giorno parte e le lascia li, senza più niente. E ancora, immaginatevi che le buffe Girls partono e vanno a riprendersi la loro Foglia, per un’estate intera. Ecco. Agli occhi esterni sono solo quattro scappate di casa, ma viste da vicino sono le migliori amiche del mondo."
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Ok, ragazze. Le cose stanno così. Tra poco, ed esattamente due settimane, i ragazzi andranno in Canada, come stabilito precedentemente. Quindi, per un mese non li vedremo se non tramite la tv via cavo, e li sentiremo, se non tramite alcune sporadiche chiamate. Quindi, buona fortuna. Fatevi bastare questi giorni per il più assurdo delirio. Intesi? E non sprecate tempo a litigare” conclude Eleonor guardando insistentemente Ashley.
“Che ti guardi, stronza?” sbotta Ashley scocciata.
“Niente dolcezza, rilassati. Spero vi sia arrivato il messaggio. A tutte.” e stavolta guarda Sam.
“Perché mi fissi scusa? Io sono innocua!” mormora imbronciata Sam.
“Sam, dai. Ti chiedo solo di non buttare il tempo a litigare con Louis, dato che basta una di noi che perde tempo in fottuti silenzi.” replica Eleonor, pentendosi amaramente subito dopo di ciò che ha detto.
“Che fottuti silenzi? Non dirmi che non vi parlate, perché non ci credo. Siete sempre in sintonia, non può essere.” scuote la testa Abbie.
“E invece è così, non ci parliamo da un giorno. E continuerò così. Però cazzo mi fa incazzare! E’ sempre bello, carino, gentile. Poi mi vede e non so, non riesce manco a formulare delle scuse sensate.” impreca a voce alta e non se ne preoccupa. Qualcuno bussa alla porta di camera di Eleonor al cui interno le Girls sono sedute in cerchio sul letto con fresche lenzuola e il sole che riempie ogni angolo.
“Avanti.” grida Eleonor, arrabbiata. E proprio chi non vorrebbe avesse bussato apre la porta e le guarda con uno sghembo sorriso dipinto in volto.
“Scusate, non volevo interrompere niente, ma Harry mi ha chiesto di riferire ad Ashley di prepararsi se no perdono i posti. E Sam, Louis mi ha chiesto di dirti di ‘non tardare come tuo solito’, testuali parole.” proclama impacciato Niall sull’uscio spalancato.
“Oh già vero! Ragazze andiamo, altrimenti facciamo tardi.” esclama Ashley incenerendo con lo sguardo Eleonor. E senza aggiungere altro le Girls si dileguano come fumo. Eleonor mantiene le spalle alla porta e sospira, sentendo i suoi occhi addosso. E sa che se non si fossero mai conosciuti nessuno avrebbe sofferto. Dannate cotte per pseudo cantanti. Scuote ripetutamente la testa e senza voltarsi prende un respiro. Niall sospira silenziosamente e gira i tacchi, capendo che ormai non può fare niente. O quasi.
“Io… volevo chiederti se c’è del gelato in frigo. Tanto, gelato.” chiede Eleonor rimangiandosi tutto ciò che si era programmata di chiedere.
“Oh, il gelato. Si, ce n’è. Tanto. Ma ricordati di non credere troppo alle cose che ti dicono le altre persone, prima verificale.” e senza aggiungere altro si allontana definitivamente da quella stanza, ripercorre il corridoio ed entra in cucina. Apre il frigo e prende quanto più cibo può e senza aggiungere altro sotto gli occhi spalancati di Liam ed Abbie esce e risale le scale.
 
“Hai visto? Che diavolo gli è successo?” chiede Abbie abbassando la voce per non farsi sentire. Liam fa spallucce.
“Bah, che stranezza.” sospira Abigail, fissando il bicchiere colmo di aranciata. Alza lo sguardo e sorride incontrando un paio di occhi marroni ed un sorriso sincero.
“Abbie, ti va di fare qualcosa stasera?” chiede poi a bruciapelo Liam, trattenendo il fiato e incrociando le dita dietro il bancone dove si ripara.
“Tipo movida a Los Angeles o qualche shottino in qualche festa qui a Malibù?”
“Tipo.”
“Mmh. Si, penso che sarebbe okay. Tra un’ora bussi in camera mia. Adesso vado a cercare qualcosa da mettere.” e con un ultimo sorriso abbandona la cucina. E’ bella, tanto bella, pensa Liam sorridendo anche lui. E sembra una strada che ha trovato l’illuminazione o una marcia che è scalata. Forse è cosi. O forse le stronzate che aleggiano nella sua testa sono davvero troppe.
 
Ore 00.58. La sveglia non sembra scherzare. E neanche Eleonor, rigirandosi ogni momento nel letto che al momento le sembra troppo piccolo. A letto senza bacio della buona notte. E senza cena. Scalcia il lenzuolo irritata e si dirige in cucina. Vuole solo mangiare. E pensare. E pensare. E mangiare. Apre la porta e il buio l’assale. Schiaccia il tasto di sblocco dell’Iphon e trova l’interruttore. Accende la luce. E si rende conto che non è la sola. Lancia un urlo ma si rende conto che non ce n’è bisogno.
“Sam. Mi hai spaventata.” mormora poi abbassando la voce ad un sussurro.
“Scusa ciccia, ho avuto un attacco di scazzamento, non sapevo dove andare. Anzi, di scazzamento cronico. E’ colpa di Louis. Voleva farmi mangiare per forza. Io odio mangiare. E lui mi ci ha costretta. Che schifo. Non toccherò più cibo in sua presenza.” sbotta adirata Sam.
“Samantha Bolton.” pronuncia il suo nome Eleonor in tono di rimprovero. “Samantha Bolton, non ricominciare. Ti prego. Se qualcuno ti chiede di mangiare tu mangi e basta. Sappiamo bene quello che è successo in tempo passato. Sam, non puoi ricaderci di nuovo. Louis ha ragione. E non so le dinamiche della discussione, ma non puoi fare così. Devi mangiare. Non voglio rifare i turni in ospedale, non voglio essere presente mentre ti sostituiscono la flebo, non voglio dover stare in silenzio mentre ritorni scheletrica sol perché sei allergica a qualsiasi forma di rimprovero. Non… posso.” e trattiene le lacrime. Sam, addolcita, si avvicina e la abbraccia dolcemente.
“Dai scema, non ci sto ricadendo. Sto benissimo, dico sul serio” si stacca e prendendole il viso tra le mani, asciuga qualche lacrima scappata con le punte dei pollici – “ e poi, era solo un pretesto per litigare. Io volevo la pizza e mi sono dovuta accontentare di uno stupido toast. Bleah, quelli si che fanno schifo!” e una smorfia di disgusto fa ridere El fortissimo.
“Abbie e Ash? Che fine hanno fatto?” chiede quindi, riprendendosi dalla momentanea tristezza.
“Abbie veramente non è tornata. Ashley è di sopra nella camera di Harry. Spero vivamente per lei che sia ancora vestita, altrimenti le spezzo le gambe. E poi le spezzo a lui.” sussurra Sam, ridacchiando. Sam e il suo senso di protezione. Sam e quella sua mania di far sentire sul ciglio della strada qualunque persona, tranne le Girls. Sam e la sua dolcezza nascosta da uno strato di pura autodifesa. Sam, che si sente grande. Semplicemente Sam.
“Toc toc.” un imbarazzato Louis bussa alla porta aperta della cucina, intenerito dalla scena e con un sorriso sincero dipinto in volto. Sam si stacca immediatamente da Eleonor, quasi fosse stata colta in flagrante in un gesto illecito. In realtà, niente di tutto ciò che si sono dette sono illecite e ne l’abbraccio stesso è illecito di per sé. Ma per Sam, lo sono eccome. Sam non riesce a esprimere i suoi sentimenti, è chiusa, si rifugia nella Sam saccente e saggia e grande e perfetta, ma quella Sam è una figura. Lei vorrebbe essere dolce sempre, ma non è nella sua natura. Lei è grande. E non ha tempo per giocare e scherzare.
“Oh, ciao Louis. Stavo giusto dando la buona notte a Sam. Buona notte.” e la Piccola Foglia si alza dallo sgabello, lascia un bacio sulla guancia a Louis che ricambia affettuosamente con un breve abbraccio ed esce di scena, facendo l’occhiolino a Sam.
“Samantha, ti ho cercato ovunque, potevi anche mandarmi un messaggio per dirmi che eri a casa e stavi bene. Mi sono preoccupato, non pensavo che te la prendessi tanto per un toast. Mi spiace.” dice mesto, sentendosi tremendamente a disagio, specie dopo tutto quello che ha sentito Eleonor dire a Sam pochi minuti fa. Sam rotea gli occhi e si passa una mano tra i biondi capelli.
“Hai finito? Bene, io vado.” e senza aspettare replica in uno scatto fa per uscire dalla cucina. Louis le blocca il passaggio, afferrandola dalle braccia.
“Ferma. Volevo anche dirti che ho sentito cosa vi siete dette tu ed El e… scusa, non ne sapevo niente. La prossima volta se mi dici cosa vuoi mangiare farò tutto ciò che è in mio potere per non deluderti. Prometto.” e pochi attimi dopo sente qualcosa mollare la presa e farsi debole. Sam.
“Come… come hai fatto a sentirci?” chiede con un filo di voce, sentendo gli occhi cedere e gli arti farsi deboli.
“Vi ho sentite, ti cercavo per tutta casa poi stavo per entrare qui in cucina ma ho sentito delle voci. Ed erano le vostre. Sam, io ci sono, chiaro? Parla con me.” Louis la scruta con quei suoi occhi celesti e lei si sente mancare.
“Non c’è niente da dire.” e sembra riacquistare un po’ di quella forza che la caratterizza.
“Samantha.” la richiama ancora Louis, incitandola in silenzio con le sue pozze celesti.
“Io non lo so. Forse serve dello zucchero, del tè. Magari me lo preparo prima di andare a letto. E’ tardi, pensavo fosse più presto. Chissà cosa mi deve dire Eleonor domani, spero che Abbie sia tornata. Diavoli!” blatera Sam in preda al panico.
“Sam, che stai dicendo?” chiede Louis basito. Sam ha la testa china e non parla. Alza la testa di scatto e i suoi occhi sono arrossati.
“Sono stanca Louis. Non sono pronta a raccontarti di come sono stata violentata e di come ho iniziato ad essere saccente e a perdere peso fino a diventare anoressica. Magari un’altra volta. Ma voglio che tu sappia una cosa: anche tu mi interessi. E magari non te lo dico esplicitamente, magari non te lo faccio neanche capire, magari fingo indifferenza, magari sono scazzata, magari sono antipatica. Ma nonostante tutto mi accetto, perché questa sono io. E accetto te, perché questo sei tu. E un giorno riuscirò ad aprirmi talmente tanto con un uomo da costruirci un rapporto. Ma per il momento voglio solo essere forte e avere qualcuno di forte. Per parlare c’è tempo.” e appena finisce è Louis ad abbracciarla, a stringerla tra le sue braccia. Ed è lei a farsi abbracciare, a farsi cullare da quelle braccia forti, da quegl’occhi celesti, da tutta quella tenerezza che non le appartiene.
“Un passo alla volta Samantha, io sono qui. E anche se dovrò partire, non me ne andrò via.” sussurra continuando a stringerla. Si stacca e la cattura in un bacio che porta via per sempre le paure, le speranze, i ricordi e gli incubi. O almeno, solo per un po’.
 
“Zitto, mi farai scoprire!” sbotta a bassa voce Ashley ad Harry. Sono appiattati in corridoio del secondo piano, hanno sentito Louis entrare in cucina e uscirne Eleonor poco dopo.
“Ma perché devi tornare in camera tua? Puoi dormire da me se vuoi.” risponde con lo stesso tono di voce Harry mascherando nell’oscurità un sorriso malizioso.
“Non ci tengo, grazie.” replica schifata Ash.
“Allora ti obbligherò, altrimenti stiamo qua tutta la notte a fare in modo che nessuno ci senta. E chi se ne frega!” sbotta e senza aspettare altra risposta la prende di peso e la porta in camera, gli urletti di Ashley che scalcia e impreca sotto voce. Harry sgattaiola veloce nella propria camera, accende la luce, chiude la porta e la posa a terra con delicatezza.
“Qual è il tuo nome completo?” chiede curiosa Ashley con tono di voce troppo pacato.
“Harold Edward Styles.” risponde lui sorpreso. “perché?” aggiunge.
Harold Edward Styles, idiota che non sei altro, prendimi ancora di peso contro la mia volontà e al posto dell’ano avrai una bottiglia di champagne!” Ashley e la sua forza. Harry le tappa la bocca con la mano, sente il suo respiro sulla pelle e lei è sorpresa da quel gesto.
“Shhh. Ci farai scoprire.” la rimbecca lui, scostando poi la mano. Sono incredibilmente vicini e Ashley è decisamente troppo stanca per parlare. Si avvicina a lui e lo bacia, prendendo il suo viso tra le mani. Troppo forte, troppo carnalmente. E stavolta è Harry ad essere sorpreso. Poggia le mani sui suoi fianchi e si stacca da lei, sorridendo sulle sue labbra.
“Che c’è?” chiede lei, sorridendo di rimando.
“Mi piaci, Ashley.” e sembra che gli occhi possano dire anche più di cento discorsi.
“Dio, Harry, mi ero ripromessa di non cedere. E’ che io non sono fatta per i rapporti a lungo termine. Per la verità non sono fatta per i rapporti in generale. Sai, no, questo senso del possesso, poi la gelosia, poi la tristezza. Tu mi… incanti, ogni volta che guardo i tuoi occhi verdi. Sento che potresti costringermi a legarmi a te con un solo sguardo. Ma non posso. E non voglio. Ci starei male, ci staresti male, soffriremmo come cani. Harry anche tu mi piaci, e non voglio negarlo più a me stessa e alle altre e al mondo intero. Mi attiri, mi attrai. E’ proprio questo senso di proibito che aleggia nell’aria quando sei presente. Ecco: tu sei proibito. Non ti è concesso avere una persona, non ti è concesso fare del sesso, non ti è concesso fidanzarti. E soprattutto, non ti è concesso innamorarti. Sei complicato. Io so com’è quando si ama, è bello. Ma si soffre. Continuamente. Non voglio soffrire. Non se non ne vale la pena. Perché se ne vale la pena sono la prima a buttare tutto in un cesso e a ricominciare senza pensare alle conseguenze. Non posso accettare tutte queste cose, non se so che tu non ci sarai. So essere forte da sola, ma non so comportarmi da persona matura da sola.” sputa tutto fuori e l’aria si fa pesante.
“Ashley, cazzo, mi piaci! E non è solo un fatto fisico. Sei tosta, incredibilmente lunatica, grintosa, simpatica. Sei tutto e sei anche tutto il resto. Sei schietta, fredda, forte, sexy. Non sei una qualunque e lo so che può sembrare una frase fatta e forse in parte lo è. Ma sono io, sono Harry dei One Direction, non posso cambiare ciò che sono nonostante il fatto che per te lo farei. Proprio perché nessuno dei due può garantire il per sempre o anche solo una leggera continuità, io non posso farlo. Ho bisogno di una persona che accetti anche questo, e che sappia tenere testa a tutto questo. E forse sei tu, o forse non lo so, ma mi piaci, dannatamente. Ti chiedo solo di frequentarci e se la cosa è troppo difficile possiamo anche smetterla. Ma dammi una possibilità. Dacci una possibilità.” e i suoi occhi sono più verdi o forse è la luce soffusa della camera o forse tutto ciò che è Ashley. Lo guarda dubbiosa, si stacca da lui e si fa pensierosa.
“Ok, accetto.” risponde di getto e senza pensare nemmeno. Poi gli porge una mano “e tu?”
“Ovvio che accetto.” e gliela stringe fortemente. Poi la tira a sé. “Non si torna indietro White.” aggiunge, e sente il cuore battere o forse è la troppa foga con cui l’ha attirata a sé.
“Non ci penso neanche, Styles.” soffia lei sul viso di Ragazzo Cocker, sancendo il patto con un bacio.



 















Bene donzelle, diciamo anche che non ho riletto, che questo capitolo è uno sbocco e che non c'è mai tempo/voglia/ispirazione. Rammento per chi non lo sapesse che su twitter sono @Sam597 in caso qualcuno volesse chiarimenti, dubbi o anche solo per un parere spassionato. Ho bisogno di sapere se posso continuare o se davvero devo ritirarmi. Ho bisogno di taaaaaante recensioni per sapere il vostro parere. Grazie comunque per tutte le visualizzazioni per le preferite/seguite/ricordate. Siete adorabili e adesso scappo! Al prossimo aggiornamento xx :)
  
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