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Autore: Vale_Smile_    30/05/2012    6 recensioni
Cinque ragazzi fantastici e solari che conoscevo sneza esserne consapevole mi hanno ridato la voglia di vivere.
Dopo che il mio passato è stato distrutto loro mi hanno aiutato a ritrovare la vera me a creare un nuovo futuro, perrchè quello che avevo sognato non mi apparteneva più.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Liam's POV
 
Un mare di directioners si stagliava nel grigio del parcheggio.
Tutte indossavano una maglia bianca con scritto in lettere grandi e leggibili "Ti prego Paul".
« Louis a volte ha davvero idee geniali » dissi orgoglioso
« Heiii ma che succede? Che piano? Heii ci sono anch'iooo » disse ridacchiando Ali per attirare la nostra attenzione. Era così tenera.
Zayn, più svelto di me si girò e le spiegò la situazione:
«Louis in pratica ha fatto un annuncio a tutte le nostre fan e gli ha spiegato la situazione tua e di Liam e ha chiesto a tutte di farsi una maglia bianca con scritto "Ti prego Paul" e di presentarsi davanti all'ospedale. Sono qui » disse orgoglioso battendosi un pugno sul petto.
Il cellulare di Zayn squillò, senza esitare lui rispose e mise il vivavoce.
« Bradfor Bad Boy mi ricevi? Un minuto e siamo lì. Passo e chiudo » disse la voce di Louis uscendo dal cellulare.
« Ricevuto Swag Masta From Doncasta, qui siamo tutti in posizione »
Mi picchiai la mano sulla fronte (facepalm (?)) « Allora non è solo Lou che si crede in un film d'azione » dissi esaperato
« No Daddy Direction » disse Zayn provocando una risata in Ali.
Non feci in tempo a controbattere che la porta si aprì.
Entrarono Louis, Harry e Niall insieme a Paul.
Paul era bendato da una pesante sciarpa nera e agitava le braccia davanti a sé dicendo « Ragazzi? Ragazzi? Il gioco è finito. Cosa sta succedendo? Cosa state facendo? »
Nessuno rispose, accennarono con la mano un saluto ad Ali e trascinarono Paul proprio davanti alla finestra.
Dal parcheggio si scatenò un boato.
« Ragazzi ditemi che non è quello che penso » disse Paul dubbioso
« Ti ricordi quello che ti ho chiesto? Ecco, ero solo a chiedertelo, era facile dire di no. Ma se fossero centinaia di directioner a chiedertelo? Cosa diresti? » domandai a Paul mentre gli slegavo la benda e gli mostravo il parcheggio.
 
Ali's POV
 
Avevano convocato qui centinaia di ragazze, solo per me.
Avevano portato qui il loro manager, solo per me.
Si preoccupavano seriamente di me. Ero davvero stupita e lusingata.
Io osservavo la scena divertita e grata di tutto quello che stavano facendo per me.
Non potei però vedere la reazione di Paul alla folla sottostante.
 
Liam's POV
 
Sulla bocca di Paul si formò una grande "O".
Aspettavamo tutti la sua risposta, il suo cambio di idea.
I secondi che passavano sembravano minuti, i minuti ore.
Tutti lo fissavamo bramosi di sapere cos'avrebbe detto, lo guardavamo in modo così intenso, volevamo capire cosa stesse pensando.
« Ragazzi ci sto pensando » disse per distogliere un attimo quel silenzio carico di attesa.
Si diresse verso una sedia contro il muro.
Io, Ali e i ragazzi pendevamo dai suoi movimenti, dalle sue parole.
Prima di parlare fissò per alcuni secondi il muro bianco dietro il letto di Ali e poi fissò lei, dritto negli occhi, potrei giurarci che rimase intimorita.
«Ragazzi,  lo sapete meglio di me che spesso non siete a casa, per lavoro, per molto tempo non ci sarebbe nessuno qui a Londra, lei sarebbe spesso sola ma c'è una cosa che gioca a vostro favore, anzi due. La prima, siete in vacanza per i prossimi due mesi o meglio lavorerete ogni tanto sull'album ma qui a Londra, ma già lo sapete e la seconda avete delle fan fantastiche che mi supportano qualsiasi cosa gli chiediate di fare. Penso che se dicessi di no non uscirei vivo da questo ospedale. Liam sei davvero sicuro che vuoi prenderti la responsabilità di curare questa ragazza? Dopo non puoi tornare indietro, da quanto ne so è amnesica, dovrai aiutarla a riscoprire il mondo, a ricordare, non potrai più stufarti di lei e abbandonarla in mezzo a una strada. Sei sicuro? »
Io non esitai.
Annui.
Mi avvicinai ad Ali e le strinsi la mano, in attesa di una risposta.
« Allora dico di si. Ah, complimenti Louis per questo piano, non teneva in conto panna e farina come il piano il giorno del mio compleanno vero? » disse Paul ridacchiando.
La prima cosa che feci fu abbracciare Ali, poi letteralmente saltai in braccio a Louis e dalle braccia di Lou iniziai a dire
« Grazie Paul. Grazie. Grazie. Grazie. »
Lui scosse solo la testa sorridendo e disse « Prego, vi aspetto in macchina » uscendo poi dalla stanza.
 
Ali's POV
 
Liam aveva ragione, non se ne sarebbe andato, non ora.
Ancora tutto eccitato scese dalle braccia di Louis e si avvicinò a me, mi strinse la mano.
I ragazzi si misero in fila accanto al mio letto.
Era il momento delle presentazioni.
Indico il primo ragazzo di fianco a me.
Aveva folti capelli ricci, degli occhi di un verde penetrante e un sorriso perfetto incorniciato da due dolcissimi fossette.
« Lui è Harry » disse Liam
« Ciao » dissi timida io, aspetta da quando ero timida? Cioè, ho appena scoperto una nuova cosa su di me, sono timida…
Lui sorrise ancora di più se possibile « Piacere ».
Inseguito Liam indicò il secondo ragazzo accanto a Harry.
Aveva due profondi occhi azzurri, folti capelli castani che da una parte sembravano non voler stare al posto giusto e dall'altra sembravano messi così apposta e questo gli dava un'aria tremendamente sexy.
Ali bei pensieri che fai, pensai tra me e me.
Un sorriso adorabile gli imperlava le labbra.
Liam aprì la bocca per parlare, ma venne preceduto
« Io sono Louis, piacere » disse lui prendendomi la mano abbandonata sulle coperte e accarezzandola, sorridendo beffardo.
« Detto Swag Masta From Doncasta » ridacchiai io
« Vedo che stai attenta alle telefonate » una melodiosa risata pervase l'aria.
Rimasi affascinata da Louis, come dal resto di loro d'altronde.
Subito accanto a Louis c'era Zayn.
Mi sorrise ed indicò accanto a lui un ragazzo con dei folti capelli biondi e degli occhi assurdamente profondi e azzurri, quello che tutte definirebbero il principe azzurro. Poi Zayn disse « E lui è Niall »
Sorrisi.
Ero un po'imbarazzata, loro tutti così belli e perfetti, io in quel pigiamone da ospedale con gamba e polso ingessato e una grossa benda alla testa.
Trovate le differenze.
Liam riprese la parola « Lei ragazzi è Ali » disse orgoglioso chissà per quale assurdo motivo.
« Abbiamo così tanto sentito parlare di te »disse Louis sorridendo e stringendomi la fredda mano abbandonata sul letto.
Sorrisi tra me e me, Liam aveva parlato di me con loro?
Poi un pensiero, più che un pensiero un lampo, mi attraversò la testa e mi venne da ridere.
I ragazzi erano tutti concentrati su di me, mi guardavano curiosi si chiedevano perché stessi ridendo.
«Ragazzi, non state dimenticando qualcosa? »chiesi tra le risate
Si guardarono straniti.
«Non credo »disse Zayn dubbioso.
Pochi secondi dopo Niall si picchiò una mano sulla fronte (facepalm) (?).
«Le ragazze »urlò correndo verso la finestra.
Un chiacchericcio si alzò dal parcheggio, infondo eravamo in un ospedale, non si poteva fare troppo rumore.
«Passatemi un foglio e qualcosa per scrivere »disse Niall rivolto ai ragazzi gesticolando come se tutto d’un tratto fosse impazzito, ma tra se e se sorrideva senza poter smettere.
Il suo sorriso gli imperlava le guancie, andava da orecchio a orecchio, i suoi occhi erano illuminati di una strana allegria, quelle ragazze, le loro fan, lo facevano davvero sentire amato e questo rendeva felice Niall.
Louis gli porse un grande foglio bianco che poco prima era posato sul piccolo tavolo di fronte al mio letto e un grande pennarello nero, Niall scrisse in lettere grandi e ben leggibili “Ha detto di sì ed è anche merito vostro, vi amiamo”.
Poi appoggiò il grande cartello alla finestra e fece segno ai ragazzi di avvicinarsi, si accalcarono tutti e cinque contro la piccola finestra e salutarono le ragazze, mandando ogni tanto dei baci o indicandone qualcuna e poi salutandola.
Io osservavo divertita la scena.
Ad un certo punto una smorfia divertita pervase il volto angelico e contento di Harry, si girò verso di me e allontanandosi dalla finestra come gli altri, mi disse ridacchiando «È arrivata un infermiera a lamentarsi, le ha cacciate »
«Sono davvero stupende, tutto quello che fanno per voi, io… »mi emozionai, quelle ragazze avevano aspettato davanti ad un ospedale per convincere una persona che nemmeno conoscevano a lasciare che io, che nemmeno mi conoscono, possa far parte della vita dei ragazzi.
Gli occhi si annebbiarono e subito Liam mi fu accanto e con il pollice asciugò una piccola lacrima che era scivolata al mio controllo.
Niall sorrise «Liam ti aspettiamo fuori »poi lentamente in processione vennero tutti e quattro a lasciarmi un tenero bacio sulla guancia.
Liam scosse la testa «Ragazzi andate, Paul vi aspetta in auto, io probabilmente resto qui stasera »disse asciugando un'altra piccola lacrima sfuggita al mio controllo.
I ragazzi uscirono delicatamente chiudendo la porta.
«Siete così dolci con me, tutte loro la fuori, voi. Io non merito questo. Perché? »
Liam sorrise tra se e se
«A volte non serve un motivo, a volte di aggrappi così profondamente a una persona solo perché ti fa stare bene, solo perché dal momento in cui l’hai vista la prima volta non puoi farne più a meno. Forse succede perché ti è successo qualcosa di brutto, forse perché anche se non ti fosse successo niente sarebbe successo comunque o forse perché ho bisogno di te, ma ormai è una settimana che ti vedo ogni giorno e non riesco più a farne a meno, il tuo sorriso illumina le mie giornate. Anche se non ricordi niente ora io ti prometto, anzi ti giuro su me stesso che tu ricorderai, che scoprirai di nuovo chi eri e chi sei. Forse è per questo che il destino ha creato questo stretto filo che ci unisce, forse perché io posso davvero aiutarti a ricordare »disse con le lacrime agli occhi, ma con un grande sorriso in viso.
La vista mi si annebbiò di nuovo, questa volta però non potevo controllare le lacrime, cadevano calde lasciando una lieve striscia sulle mi fredde guancie. Liam si alzò dalla sedia su cui era seduto accanto al letto e facendo estrema attenzione di sdraiò sul letto accanto a me, io mi accoccolai contro il suo petto lasciando che le calde lacrime di gratitudine, di paura, di non conoscenza bagnassero la maglia di Liam, lui con estrema cautela mi strinse a se e si mise cantarmi all’orecchio una canzone che risvegliò una strada sensazione in me. “It’s gotta be youu” canticchiava delicatamente, così mi lasciai andare alla stanchezza e alle ansie di quel giorno perdendomi nell’abbraccio del sonno.
 


Spazio autrice...

Allora, metto questo capitolo dopo cosi tanto perchè mi sono presa la mia tranquillità per scrivelo perchè non ho raggiunto nemmeno la metà di recensioni che volevo per postarlo.
Ora lo posto comunque, ma sappiate che mi passa la voglia di scrivere se nessuno mi dice cosa ne pensa... Ed io amo leggere le vostre opinioni...
Quindi per il prossimo capitolo chiedo al massimo
3 recensioni... E non posterò fin quando non le avrò...
Baci xx
  
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