Prima di iniziare, vorrei fare una
premessa:
Siccome il 19 capitolo mi veniva troppo
lungo, qualcosa come 24 pagine di microsoft word, ho deciso di dividerlo in tre parti per
farvi più contenti!! ^^
XD
Vi auguro buona lettura!
CAPITOLO 19 " IL SEGRETO DI BLAISE"
Look
who's alone now,
It's not me. It's not me.
Those three Wise Men,
They've got a semi by the sea.
Got to ask yourself the question,
Where are you now?
Got to ask yourself the question,
Where are you now?
James
Blunt - Wisemen
Harry non avrebbe
mai immaginato che Lucius Malfoy potesse prendere prigioniero il suo stesso
figlio.
La carne della sua
carne.
Il sangue del suo
sangue.
Quando Draco
incontrò i suoi occhi, sembrava quasi triste emalgrado tutto,
dispiaciuto di aver deluso la volontà di suo padre.
Harry non aveva mai
visto una persona così spregevole...lui, che un padre non l'aveva mai
avuto.
Era semplicemente
agghiacciato.
Già. Agghiacciato.
Era la parola giusta.
Erano appena fuori
Hogsmemade. Harry aveva tenuto la testa bassa durante tutto il tragitto.
La bacchetta di
Malfoy senior era puntata sulla sua nuca e su quella di Draco e Ron.
Alla fine,
nonostante i loro diverbi, erano di nuovo loro tre. E Ron mano a mano che
aspettavano il corso del loro destino, sembravano cominciare ad accettarlo.
Qualche volta, le
cose non vanno come dovrebbero. Un'altra lezione che Harry Potter non avrebbe
scordato.
"Dobbiamo
cercare di andarcene da qui!" soffiò Malfoy, mentre riprendevano il
sentiero.
Dietro di loro,
Macnair, sostituto di Malfoy, li incitava a continuare, minacciandoli con la
bacchetta. Harry scosse la testa, stando bene attento a non farsi sentire.
Malfoy senior si era smaterializzato qualche istante prima, lasciandoli in
balìa del "boia di ippogrifi".
"E come pensi
di fare, genio?" ribattè Ron, sotto lo sguardo severo di Hermione.
Il moretto si accorse che la sua
paura, sembrava improvvisamente svanita.
Malfoy
sembrò far finta di non sentirlo. "Potter!"
Harry notò
che era tornato a chiamarlo per cognome. "Cosa c'è, Malfoy?"
"Dobbiamo fare
qualcosa...tu devi fare qualcosa!" bisbigliò il biondino,
accennando al Mangiamorte dietro di loro. Harry si voltò, guardando
prima lui e poi Macnair.
Sul suo volto comparve
un espressione di puro terrore.
"Come sarebbe
a dire? E che dovrei fare, secondo te? Un balletto?" rispose Harry,
aumentando il passo. Se Macnair li avesse sentiti...
"Cooosa? Per
tutti i Merlini...Tu sei Harry Potter, dovrai pure avere qualche...strategia!"
bisbigliò in un roco sussurro il biondino. Era davvero sconcertato.
Possibile che Potter non avesse davvero un piano?
Ron soffocò
a stento un'ennesima imprecazione. Erano davvero nei guai.
In quelli
più seri, però.
"Certo che
avevo delle strategie...Probabilmente sono rimaste nel dormitorio, chiuse nel
baule fra la Mappa del malandrino e il Mantello dell'Invisibilità!"
inveì il bel moretto.
"Piantatela di
parlare!" strepitò Macnair, spintonando leggermente Malfoy per la
nuca.
Draco si
voltò verso Harry, che gli sorrise di rimando. "Visto? Te l'ha
detto pure lui di tacere!" mormorò a voce più alta.
Il Mangiamorte
afferrò Harry per un braccio, strattonandolo con violenza. "Hai
detto qualcosa, moccioso?"
"No, non ho
fiatato!" rispose Harry, che per tutta risposta, prese un pugno dritto in
faccia dal Mangiamorte.
"Ehi! Lascialo
stare, Macnair! Prenditela con me!" urlò allora Draco, mentre Harry
si rialzava dolorante. Fece appena in tempo a vedere Malfoy buttarsi sul
Mangiamorte e sferrargli uno dei più vigorosi destri, mai visti nella
storia della boxe babbana.
"Weasley, non
stare lì impalato! Aiutami!" implorò il biondino, mentre la
mano del Mangiamorte si stringeva sulla sua giugulare.
Risvegliatosi dalla
sua trance momentanea, Ron si buttò a capofitto sull'uomo.
Sia Malfoy che il
rosso ebbero una violenta colluttazione che sicuramente, non si sarebbe
conclusa bene, se a Harry non fosse venuta la brillante idea di fargli
atterrare un tronco di legno sulla nuca.
Macnair si
accasciò al suolo, seguito dal gemito di Malfoy che cadde a terra con la
tempia sanguinante.
"Draco!"
Harry si inginocchiò accanto al serpeverde, prendendogli la testa,
dolcemente.
Ron lo raggiunse,
leggermente preoccupato.
"Come
sta?" disse semplicemente. Harry si voltò a guardarlo, per la prima
volta stupito di quel comportamento improvvisamente più...angosciato.
Sembrava che la sua
freddezza nei confronti di lui e di Draco fosse sparita.
Tuttavia, Harry non
volle illudersi.
"Che te ne
frega di come sta?" mormorò Harry aggressivo, ma si pentì
quasi subito delle sue parole, perchè Ron sembrava esserci rimasto male.
"Scusa,
io...non volevo aggredirti così! E' solo che ultimamente abbiamo
litigato talmente tante volte, che mi sembra di aver perso la testa!"
rispose il moro, abbassando lo sguardo. Sia lui che Ron non sapevano cosa dire.
Era la prima volta, da quando avevano litigato, che si trovavano di nuovo a
contatto e sopratutto la prima volta che chiarivano una volta per tutte tutto
quello che avevno passato.
"Hai perfettamente
ragione ad avercela con me, Harry! Non avevo mai capito che Malfoy è
cambiato davvero...non ne ho mai avuto la possibilità!"
mormorò Ron, stendendosi sull'erba e guardando in alto.
"Sai
esattamente che non è vero..." ribattè Harry, testardo.
"Ron, io ho sbagliato a mentirti
ma come potevo
dirti la verità se tu non riuscivi a liberarti dei pregiudizi?"
"Ok.
Mettiamola così. Avevamo tutti e due intenzione di dirci la
verità, ma nessuno ha fatto il primo passo!" provò a
spiegare Ron, alzando il sopracciglio.
"E' la cosa
più intelligente che ti ho sentito dire in 7 anni, Weasley!" brontolò una familiare voce
strascicata.
"Draco!"
Sia Harry che Ron
si voltarono verso il bel biondino, che intanto si era messo seduto e si
tamponava la tempia stillante sangue con la mano destra.
"Come ti
senti?"
"Come se
avessi ricevuto una bella gomitata dal braccio destro del Signore Oscuro,
perchè?"
"Dobbiamo
andarcene da qui! Troviamo l'uscita da questo sentiero e alla svelta,
anche!"
Draco si
alzò guardandosi intorno, e anche in lui parve accendersi un segno di
disorientamento.
"Un
momento...Ma dove diavolo siamo? Questa non è affatto la strada per
Hogsmeade!" proruppe il biondo, cercando un altro sentiero.
"Ci sei
arrivato, eh?" lo schernì Harry, maledicendosi di non aver portato
con sè la Mappa del Malandrino, ma comunque non gli sarebbe stata di
nessun aiuto: quella cartina era solo per Hogwarts.
"Avete idea di
quello che diremo a Silente e gli altri, nel caso torneremo al castello?"
domandò Ron, guardando l'ora.
"Gli diremo la
verità, Ron! Silente ci crederà di sicuro...Deve crederci, in
fondo non siamo mica andati a fare una gita! Venite, da qui sembra esserci un
passaggio!" rispose Harry, incintandoli poi a seguire una scorciatoia.
"Non troverete
mai l'uscita!"
I tre si voltarono,
questa volta sfodereando le bacchette.
Nessuno poteva
credere ai suoi occhi.
No,
Hear me out now
You're gonna listen to me, like it or not
Right now
Hear me out now
You're gonna listen to me, like it or not
Right now
I can't feel the way I did before
Don't turn your back on me
I won't be ignored
Linkin
Park - Faint
Blaise Zabini era
davanti a loro.
I suoi occhi
sembrava riflettere alla perfezione ciò che stava provando
interiormente...Draco si accorse che avevano perso la vivacità degli
anni scorsi e
durante quegli
ultimi mesi, erano rimasti solo freddi e spenti.
"Blaise..."
sussurrò Draco, abbassando leggermente la sua bacchetta.
"Dovevo
aspettarmelo, sai?" ribattè Zabini come se non lo avesse nemmeno
sentito parlare.
Mano a mano che si
avvicinava a loro, il cuore di Harry era sempre più sul punto di
esplodere.
"Quando ho
informato tuo padre che aiutavi questi traditori, nemmeno voleva credermi...o
forse una parte di lui faticava
ancora a convicersi all'idea, che stavi aiutando...lui!"
"Senti, tu non
capisci...Harry lo fa per tutti noi, Blaise! Il signore Oscuro non è mai
stata la scelta giusta, lo sai...I nostri padri ci hanno costretto!"
"ZITTO!
STA-ZITTO!" urlò il moro, e un raggio verde stillò dalla
bacchetta e centrò in pieno un abete. Parecchi corvi volarono via,
gracchiando.
"Miseriaccia!"
strepitò Ron, fissando il volto aggressivo di Zabini, che evidentemente
non era in sè.
Harry si
avvicinò a lui facendo pochi passi. Sia Malfoy che Ron sembrarono
trattenere il fiato.
Blaise, dal canto
suo, fissava Potter chiedendosi mentalmente da dove venisse tutta quella
spavalderia. O forse, stava solo pensando a come farlo fuori.
"Ora basta,
Zabini...Perchè non ti rendi conto di quello che ti hanno fatto?"
disse Harry, con volto comprensivo.
"Ma
sentilo...Potter, smettila di fare il Redentore! Sei a dir poco
patetico..." lo zittì Blaise per nulla intimidito.
Harry non si
tirò indietro. Era ovvio, che per quanto Zabini potesse essere
serpeverde e malvagio, gli era successo qualcosa.
La mente del bruno
cominciò a lavorare: Zabini aveva sempre mostrato antipatia nei
confronti di Harry, antipatia che era mano a mano aumentato durante il settimo
anno.
Qualcosa nella
mente del Prescelto, gli diceva che questa antipatia non era sorta a causa del
fatto che lui era l'eroe del Mondo Magico.
E nemmeno
perchè Draco aveva tradito i Mangiamorte, almeno non del tutto.
Blaise Zabini era
innamorato di Draco.
Forse, era proprio
quella l'ipotesi, e per un anno intero aveva avuto davanti tutte le prove.
"Blaise!"
lo chiamò Harry. Era la prima volta che lo chiamava per nome e gli
faceva davvero uno strano effetto. Sentiva gli occhi di Ron e Draco penetrargli
la nuca.
Blaise non rispose.
Anche lui senbrava,
suo malgrado, sorpreso da tutta quella confidenza.
"Che fai
Potter? Ora mi chiami anche per nome? da dove viene tutta questa
confidenza!?"
Harry notò
una strana insicurezza nel suo tono di voce. Evidentemente non si aspettava
quel "colpo basso" da parte del Grifone.
"Sò che
provi qualcosa per Draco e che avresti voluto dirglielo tante volte, ma non ci
sei riuscito..." balbettò Harry, sentendosi chiamato in causa. Era
sempre lui il motivo di rivalità, gelosie e tentati omicidi e stava
facendo soffrire Blaise da troppo tempo.
La verità
doveva venire fuori, ormai.
"Cosa?
Blaise...di che cosa sta parlando?" si intromise Draco, sentendo quelle
parole.
Zabini
lasciò cadere la bacchetta, singhiozzando come un bambino.
Anche Harry
abbassò la sua, intimando a Ron di fare lo stesso. Il biondino corse
incontro all'amico, che in quel momento giaceva a terra, con il capo chino.
"E'
vero?" gli chiese, semplicemente Draco.
Blaise non rispose
subito.
"Sapevo che a
te piaceva Potter da una vita...non avevo speranze...noi due eravamo migliori
amici e io non volevo rovinare tutto!" mormorò semplicemente.
"Però?"
Draco lo spronò a continare, sapendo che c'era dell'altro. Il serpeverde
si alzò, continuando a parlare.
"Però,
da una parte, non sopportavo Potter...il
modo in cui ti guardava...insomma, ero geloso..."
Draco non sapeva
cosa dire e tra di loro, cadde un silenzio imbarazzante. L'ennesimo. Ed Harry
sapeva ch stavolta non sarebbe riusciuto a sopportarlo.
"Come hai saputo che eravamo
qui?" gli domandò.
Blaise lo
fissò, sorridendo tristemente e poi si alzò la manica del braccio
sinistro, mostrando anche lui il Marchio Nero.
"Ho sempre
saputo che eravate qui...avrei dovuto raggiungervi...Ma poi ho visto il vostro
scontro con Macnair e ho capito che Draco non avrebbe mai permesso che Voldemort,
prendesse te e Weasley!"
"Cosa farai
ora? Lascerai che ci catturino?" domandò Ron, fissando Blaise con
stupore.
Ma la sua era
più che altro, una domanda retorica.
Blaise, non era poi
così cattivo come pensavano.
"No, non lo
farò...Non potrei farlo...non ne sarei capace! Ma badate che non lo
faccio per voi...Ma per Draco! Perchè so che non me lo perdonerebbe
mai!" rispose Zabini, fissando Draco con tristezza.
"Ah,
bè...fortuna che c'è anche Draco, allora!" cercò di minimizzare
Ron, pensando a cosa sarebbe successo se Blaise li avesse trovati lì da
soli, senza Malfoy.
Probabilmente erano
già morti.
"Dobbiamo
tornare a Hogwarts e avvertire Silente...ho la strana impressione che i
Mangiamorte torneranno..." propose Draco, senza smettere di fissare Blaise,.
Harry intercettò
il loro sguardo fisso uno sull'altro e si sentì stranamente fuori luogo.
Guardò la mano di Blaise stretta attorno a quella del biondino e una
strana sensazione di malinconìa prese il sopravvento.
Fu Ron a farlo
tornare in sè.
"Harry, che
fai ti muovi? Se Macnair dovesse svegliarsi, per noi sarà la fine!"
Harry
sussultò, riponendo la bacchetta per seguirli.
Though
we may be the last in the world
We feel like pioneers
Telling hopes and fears
To one another
Depeche
Mode - It Doesn't Matter Two
Camminava dietro di Draco e Blaise, che
apparentemente stava semplicemente conversando con il biondino a proposito dei piani del Signore
Oscuro....
Harry non poteva sopportare oltre quella
scena.
"Draco...Psst..Draco!" lo
chiamò, sussurando a bassa voce. Malfoy si voltò e si mise a
camminare accanto a Harry. Ron e Blaise rimasero davanti.
"Cosa c'è?" chiese
semplicemente, e Harry potè
sentire nel suo tono di voce una leggera apprensione.
"Devi stare attento a Blaise, non
possiamo ancora fidarci del tutto di lui!"
"Andiamo, Harry!" bisbigliò
Draco, ora leggermente infastidito. "Blaise è a posto, l'hai visto
anche tu, no? Il fatto che fosse geloso di te non implica che ci debba fare
fuori! E' il mio migliore amico, in fondo!"
Il moro doveva aspettarsela una reazione del
genere.
"Il tuo migliore amico ci stava puntando
una bacchetta contro, appena cinque minuti fa, ricordi?" ringhiò
Harry, stavolta trattenendolo per un braccio.
Malfoy fissò attentamente la mano
sinistra di Harry sul suo braccio e poi il volto apprensivo del bruno.
"Harry, non succederà niente, ok?
Ora vogliamo andare, per favore? Non possiamo restare qui! Macnair potrebbe
svegliarsi e mio padre potrebbe tornare!" lo supplicò Draco,
ricomiciando a camminare.
Harry lo seguì di malavoglia.
Era stato tutto così semplice...Erano
stati catturati da Malfoy senior, poi Macnair li stava scortando nella prigione
dove Voldemort teneva i reclusi di guerra ma loro erano riusciti a liberarsi,
avevano incontrato un Blaise Zabini a dir poco irato e lui era riuscito a farlo
calmare e ora passeggiavano tutti e quattro, come se avessero fatto una gita
nel bosco.
C'era effettivamente qualcosa che non andava.
Era come se Voldemort volesse dargliela vinta,
o illuderli di poter avere qualche speranza.
Di sicuro...-pensò Harry- aveva previsto un altro attacco da sferrare.
La domanda giusta da porsi, però, era
quando avrebbe attaccato.
E questo nemmeno Harry poteva saperlo,
sopratutto ora che la copertura di Draco come Mangiamorte, era saltata.
Di una sola cosa era certo. Qualcosa cosa
fosse successa, questa volta l'avrebbero affrontata insieme.
TO BE CONTINUED...