Fanfic su artisti musicali > Green Day
Segui la storia  |       
Autore: Lady Numb    17/12/2006    2 recensioni
Un'altra storia sui Green Day ed in particolare sulla coppia che adoro,ossia Billie Joe/Adrienne...cosa succederebbe se Billie Joe si innamorasse della ragazza di uno dei suoi più cari amici,che altri non è se non la nostra Addie?…tutta dedicata alle mitiche RHYE AND EMBRIDO!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

Capitolo 8:

The only one

 

Non aveva dubbi:odiava gli ospedali.

Quell’ambiente così terribilmente asettico era quasi inquietante nella sua precisione maniacale,tutto al suo posto,tutto sterilizzato,tutto disinfettato e,avrebbe aggiunto,tutto così odiosamente impregnato di tristezza e angoscia.

Sentiva chiaramente la pressione dell’ansia e del dolore che si provavano lì dentro,gli ospedali erano maestri in questo,bastava una luce soffusa e di colpo ti sembrava di passare dal mondo dei vivi al limbo,non al mondo dei morti,era un vero e proprio limbo,uno stato di continua sospensione fra morte e vita,fra gioia e dolore,fra solitudine e compagnia,fra libertà e prigione.

Scosse la testa,cercando di liberarsi da quei pensieri:ulteriore prova che gli ospedali erano capaci di trasportarti in un attimo nel più oscuro dei mondi.

Osservava la porta della camera di Billie come se da essa potesse uscire la risposta alla domanda che si stava ponendo da circa due giorni.

È incredibile cosa sia in grado di concepire la mente umana quando è in uno stato di confusione estrema,addirittura sperare che una porta bianca,come tutto nei maledetti ospedali,possa dirti cosa fare.

Stava per chiedersi se non fosse il caso di rivalutare le sue condizioni psichiche quando vide la maniglia abbassarsi ed istintivamente si nascose.

Vide Mike e la madre di Billie uscire dalla stanza,soffermarsi in corridoio a parlare per qualche istante e poi andare via.

Quando fu sicura che non erano più in vista,si fece coraggio ed entrò nella stanza.

Sapeva quello che avrebbe visto,ma vedere Billie con tutti quegli strani tubi che partivano dal suo volto e dalle sue braccia fu come una pugnalata e le fece anche un certo effetto,ciononostante si costrinse ad avanzare verso di lui.

Si sedette su di una sedia che si trovava di fianco al letto e appoggiò una mano su quella del ragazzo e non fece nulla.

Adrienne rimase nella stanza per una buona mezz’ora,senza muoversi né dire nulla,poi finalmente decise di uscire,esitando con lo sguardo su Billie prima di richiudere la porta dietro di sé.

 

¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤

 

Stava camminando nel centro di Berkeley,era una situazione che l’angosciava, fosse stato per Adrienne non sarebbe uscita dal campus,ma sfortunatamente i supermercati del centro erano decisamente i più economici e il suo budget non le permetteva certo di lasciar perdere questi dettagli.

Camminava velocemente e a testa bassa,la mente affollata di pensieri, prima fra tutti la constatazione che se non avesse accettato di andare in quel locale,come aveva inizialmente deciso di fare,sarebbe stato meglio per tutti.

Questo pensiero fisso,insieme ad altri,le stava facendo prestare poca attenzione a dove andava e infatti si scontrò con qualcuno appena uscito da un bar.

Alzò lo sguardo con l’intenzione di chiedere scusa,ma non riuscì a dire nulla.

“Perché,maledizione,con tutte le persone che ci sono...” pensò Adrienne.

‘Ciao Addie’ le disse semplicemente Andy.

“‘Ao” borbottò lei,chinandosi per raccogliere velocemente le borse che le erano cadute nello scontro.

Fece per andarsene,ma il ragazzo le si mise davanti,costringendola a fermarsi.

Andy ‘e così sei tornata...’

Addie ‘così pare...’ rispose svogliatamente,guardandolo seccata:cosa voleva da lei?

Andy ‘e perché?’

Addie ‘che vuoi,Andy?’

Andy ‘ehy,calma! Un vecchio amico non può nemmeno chiedere informazioni?’

Addie ‘io e te non siamo esattamente vecchi amici...non so se ricordi l’ultima volta che ci siamo parlati,ma non eri esattamente amichevole...’

Andy ‘oh,e tu ci pensi ancora?!’

Addie ‘lascia perdere...sono qui per studiare,adesso posso andare?’

Andy ‘andiamo,perché non facciamo quattro chiacchiere?’

Addie ‘senti Andy,lasciami in pace,ok?’

“...Addie?”.

La ragazza pregò con tutte le sue forze che non fosse immaginazione la voce che aveva sentito e quasi si mise a piangere dalla contentezza quando vide che Mike era davvero dietro di lei.

Quest’ultimo,che inizialmente era rimasto perplesso nel vedere la ragazza con Andy, quando vide l’espressione sollevata di Adrienne capì di essere arrivato nel momento giusto.

Fissò Andy per qualche istante,ricevendo in cambio uno sguardo fortemente seccato.

Mike ‘Andy’

Andy ‘Mike...beh,ci vediamo Addie’

Addie ‘non ci contare...’ rispose fredda lei,indietreggiando leggermente verso Mike.

Quando Andy se ne fu andato,la ragazza non poté fare a meno di tirare un sospiro di sollievo.

Mike ‘tutto ok?’

Addie ‘sì...anche se devo ammettere che un po’ mi ha spaventato...sembrava diverso...’

Mike ‘temo che non sia solo apparenza...’

Addie ‘cosa intendi?’

Mike ‘ultimamente Andy frequenta gente strana...brutta gente,oltretutto...diciamo che non si è messo in un bel giro,ma ci si è adattato bene a quanto pare...’

Addie ‘già...’

Mike ‘serve una mano?’ chiese lui,indicando le borse della ragazza.

Addie ‘mmh...molto volentieri,grazie!’ rispose allegramente lei: chiunque si offrisse di fare i lavori pesanti al posto suo era il benvenuto.

Addie ‘allora...Billie come sta?’ chiese timidamente lei mentre camminavano.

Mike ‘dovresti saperlo...non eri lì ieri?’

Addie ‘ma...come...tu come lo sai?!’

Mike ‘me lo dicono tutti che vedo sempre quello che non dovrei vedere...cosa vuoi farci,quando uno ha un sesto senso fuori dal comune...’

Addie ‘...modestia a parte...’

Mike ‘certo!’

Adrienne scosse la testa sorridendo,Mike era sempre il solito.

Addie ‘credevo di essermi nascosta in tempo’

Mike ‘te l’ho detto,nulla sfugge ai miei occhi...per curiosità,perché non volevi farti vedere?’

Addie ‘il tuo sesto senso non ci arriva?’

Mike ‘sono pur sempre un essere umano...particolarmente perfetto,ma umano’

Addie’ beh,a dirti la verità non lo so bene nemmeno io,il perché...forse perché mi sento terribilmente in colpa?’

Mike ‘di nuovo con questa storia?’

Addie ‘è pi forte di me...il tuo ragionamento non faceva una piega,il problema è che il mio è altrettanto plausibile...’

Mike ‘ascoltami bene,vogliamo dare colpe che non ci sono? Ok,allora è anche colpa mia,perché ho visto in che condizioni era Billie e l’ho lasciato andare comunque’

Addie ‘non lo avresti potuto fermare neanche volendo’

Mike questo lo dici tu’

Addie ‘ok,hai ragione tu...’

Mike ‘fingerò di credere che tu sia convinta’

Addie ‘esatto,dimostra che attore sei!’

Mike ‘...non vale,qui mi si punge nell’orgoglio!.

Adrienne rise,poi si fermò,dal momento che erano arrivati.

Addie ‘grazie mille Mike,anche per la chiacchierata,che tu ci creda o no mi ha fatto sentire un po’ meglio

Mike ‘non avevo dubbi,sono troppo bravo...ti rivedrò all’ospedale?’

Addie ‘forse...’

Mike ‘lo prendo per un sì...saluta Lisea, ciao!’

Addie lo salutò a sua volta,poi raccolse le sue borse ed entrò in casa.

 

¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤

 

Adrienne esitò,esattamente come la volta precedente, prima di aprire la porta della stanza.

Quando trovò abbastanza coraggio per abbassare la maniglia ed entrare, rimase disorientata da quello che vide: il letto era stato rifatto e non c’era nessuna traccia di Billie.

Dopo lo smarrimento iniziale,pensò che probabilmente Billie si era svegliato e che quindi era stato spostato in un altro reparto.

Quest’ultimo pensiero le provocò emozioni contrastanti: da un lato era assolutamente felice,ma sapeva che in quel caso non avrebbe avuto il coraggio di andare da lui.

Vide un’infermiera passare nel corridoio e la fermò per chiederle informazioni.

“Il paziente della 127? Ah,sì,il ragazzo moro...purtroppo ci sono state delle complicazioni impreviste...è morto un paio d’ore fa...lei era un’amica?”.

Adrienne non rispose,era rimasta sconvolta dalla notizia,non aveva nemmeno lontanamente contemplato quella possibilità.

La sua mente sembrava essersi svuotata completamente,tutto quello che riusciva a penare era no,no,no...

 

“Addie? Addie!”.

Adrienne aprì gli occhi e si ritrovò davanti all’espressione preoccupata di Lisea.

Si guardò attorno e capì di trovarsi nella sua stanza: doveva essersi addormentata ed era stato tutto un sogno,fortunatamente.

Lisea ‘Addie? È tutto a posto?’

Addie ‘sì...sì,era solo un sogno...tranquilla...’

Lisea ‘sicura? Ti senti bene? Urlavi...’

Addie ‘tutto a posto,davvero...adesso sto un po’ tranquilla e passa...’

Lisea ‘come vuoi...io sono di là con Tré,se hai bisogno di me...’

Addie ‘ok,ma stai tranquilla...salutamelo!’

Lisea ‘sarà fatto!’ rispose lei,uscendo dalla camera.

Una volta rimasta da sola,Adrienne si rimise immediatamente a pensare al sogno che aveva fatto.

Un brivido le percorse la schiena al ricordo di quelle immagini e soprattutto delle parole di quell’infermiera,per la prima volta si ritrovava a considerare la peggiore delle possibilità e pensò a ciò che avrebbe significato.

Billie non avrebbe mai saputo quanto lei era stata male durante quell’anno,non avrebbe mai saputo delle notti che aveva passato piangendo rivedendo le foto di loro due insieme, non avrebbe mai saputo delle emozioni che provava ogni volta che lo sentiva cantare “2000 light years away”, non avrebbe mai saputo che nessuno sarebbe mai stato capace di prendere il suo posto, perché era lui l’unica persona di cui lui era innamorata.

Finalmente lo aveva ammesso:lei amava Billie Joe, lo amava più di quanto avesse mai creduto possibile e la sola idea di perderlo,per qualsiasi motivo,la faceva semplicemente impazzire.

Non poteva permettere che lui rimanesse all’oscuro di tutto questo,se lo sarebbe rimproverato per tutta la vita.

Prese la sua borsa dalla scrivania ed uscì a passo deciso dalla sua camera,poi si diresse verso la porta d’ingresso.

Lisea ‘...Addie?’.

Adrienne si voltò e vide che Lisea e Tré la fissavano,perplessi.

Lisea ‘...sicura che vada tutto bene?’

Addie ‘tutto bene,o devo uscire,non dovrei metterci molto,buona serata!’ disse lei tutto d’un fiato prima di uscire.

I due rimasero a guardarsi confusi per qualche secondo,poi Lisea ruppe il silenzio.

Lisea ‘io certe volte ho dei seri dubbi sulla sua mente...’

Tré ‘...io l’ho sempre detto che è l’anima gemella di Billie...’.

 

¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤

 

Arrivò quasi trafelata davanti alla camera di Billie e aprì la porta senza esitazioni:aveva innanzitutto bisogno di confermare a se stessa che quello che aveva visto poco prima fosse solo un sogno.

La vista di Billie questa volta la consolò,non fu più impressionata dai tubi o dagli schermi,se c’erano significava che era vivo,pensò.

Si sedette sulla sedia della volta precedente,poi posò la mano su quella di Billie,respirò profondamente e iniziò a dire quello che si era ripromessa.

Addie ‘ciao Billie...spero davvero che tu mi possa sentire...da dove posso cominciare? Forse dal fatto che sono una stupida...sì,cominciamo da qui,sono una stupida, Billie...sai perché? Perché speravo che mentendoti ti avrei allontanato da me e che allontanandoti da me saresti stato bene finalmente...e invece non solo ci sono stata male io,ma ho fatto stare male anche te...mi dispiace Billie,ti ho mentito,non c’è nessun altro,né c’è mai stato davvero...ci ho provato a mantenere la promessa che ti avevo fatto,ma nessuno è stato in grado di farmi provare anche solo un minimo della felicità  che provavo quando solo ti vedevo...nessuno mi ha mai incantata con gli occhi come solo tu sai fare...nessuno mi ha mai fatta sentire amata e protetta come facevi tu...non lo sai quanto ho pianto...e quanto piango ancora,quando penso a noi due insieme...ai pomeriggi al parco con Summer,a quando andavamo al Luna Park,alla tua faccia disperata quando vedevo un negozio che mi piaceva...quando penso a quanto stavo bene quando mi abbracciavi...mi manchi Billie,mi manca lo stare con te...vorrei solo tornare indietro e non dirti quello che ti ho detto...non posso sopportare di averti fatto soffrire un’altra volta...non sopporto di essere io la causa della tua sofferenza quando l’unica cosa che vorrei è vederti felice...ed essere felice con te...ti amo,Billie...’.

Fu costretta a fermarsi,un groppo alla gola le impediva di continuare a parlare e le lacrime le stavano offuscando la vista.

Le tornò in mente la prima volta che lei e Billie si erano baciati,anche quella volta c’erano delle gocce sulle sue guance e Billie le aveva asciugate con le sue dita,ma quella volta non erano così amare,quelle gocce.

Guardò di nuovo il viso di Billie,i suoi occhi sempre chiusi la facevano piangere ancora di più,allora si alzò e uscì dalla stanza.

 

¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤

 

Adrienne stava tornando a casa dopo una giornata di lezioni e l'unico desiderio che aveva in quel momento era buttarsi sul letto e riposarsi un po’ prima di andare all’ospedale.

Dal momento in cui aveva capito di essere innamorata di Billie,non c’era stato un giorno durante il quale non avesse speso almeno mezz’ora vicino a lui nella sua stanza.

Sospirò: erano quasi due settimane che ogni singolo giorno sedeva sulla solita sedia e sperava di vedere gli occhi del ragazzo aprirsi,ma non era successo.

Arrivò davanti alla porta di casa sua,cercò le chiavi ed entrò.

Lasciò la giacca nell’ingresso ed era già davanti alla porta della sua stanza quando nel salotto entrò Lisea,chiamandola con un tono di voce piuttosto agitato.

Addie ‘Lizzy,che c’è?’

Lisea ‘è successa una cosa,si tratta di Billie...’.

Adrienne sentì un brivido attraversarle la schiena e temette che le gambe non l’avrebbero sorretta.

Addie ‘cosa?’ chiese,con fare esitante.

Lisea ‘mi ha chiamato Tré,si è svegliato! Io li sto raggiungendo,vieni?’

Non le sembrava vero,finalmente Billie si era svegliato...e lei non avrebbe avuto il coraggio di parlargli.

Addie ‘no...io resto a casa...’

Lisea ‘ma...’

Addie ‘credimi,è meglio così...ci vediamo’ rispose lei,chiudendosi la porta della camera alle spalle.

Quando fu sola,non poté fare a meno di trattenere un sorriso che contrastava nettamente con le lacrime che avevano cominciato a scorrere sulle sue guance.

 

¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤

 

Era passato un mese da quando Billie si era svegliato.

Adrienne non era mai stata all’ospedale da allora,sapeva da Lisea che lui stava bene e questo le bastava,anche se la sua amica continuava a chiedersi il perché di quel suo comportamento.

Era stata molto abile nell’evitare di incontrare Mike,l’unico che avrebbe potuto davvero mettere in crisi le sue ragioni,perché in fondo lei per prima non era più così certa di agire nel modo migliore,sapeva solo che nonostante i suoi sentimenti non aveva il coraggio di andare da Billie,ora che lui poteva sicuramente sentirla.

Fu riportata alla realtà dal rumore attorno a lei:la lezione era finita,per cui radunò le sue cose e si diresse fuori dall’aula.

Una volta fuori dall’edificio consultò il suo orario e constatò che per quel giorno non aveva più lezioni,perciò decise di tornare a casa per concedersi un po’ di tregua.

“Ciao”.

Si bloccò:la voce proveniva dalle sue spalle,ma non riusciva a convincere il suo corpo a girarsi.

Finalmente riuscì a voltarsi verso la porta da cui era appena uscita e se ne pentì subito,perché si ritrovò a fissare gli occhi di Billie Joe.

Cercò di riprendersi dalla tempesta emotiva che il suo sguardo le causava e di guardarlo senza arrossire violentemente.

Addie ‘ciao Billie...non sapevo che ti avessero dimesso

Billie ‘ieri’.

Lisea gliel’avrebbe pagata,eccome.

Addie ‘quindi stai bene’

Billie ‘non c’è male...’ rispose lui sorridendo.

La ragazza fece uno sforzo enorme per riprendere il controllo:quanto adorava quel sorriso...

Addie ‘mi...mi fa piacere...’

Billie ‘Mike mi ha detto che venivi all’ospedale...prima che mi svegliassi...’.

Adrienne abbassò istintivamente lo sguardo e non poté trattenere un sorrisetto.

Addie ‘mai che Mike pensi ai fatti suoi,eh?’

Billie ‘ma lui pensava ai fatti suoi...considerando che lo avrei fatto uscire di testa se non mi rispondeva,direi che ha pensato per se stesso...’ ribatté lui,trattenendo a stento una risatina.

Addie ‘ad ogni modo,ti ha detto la verità’

Billie ‘posso farti una domanda?’

Addie ‘non so perché non sono più venuta dopo’

Billie ‘e prima?’

Addie ‘cosa?’

Billie ‘perché venivi in ospedale prima?’.

Adrienne decise di sedersi su una panchina lì vicino,aveva la netta sensazione che quella conversazione sarebbe stata anche più difficile del previsto.

Billie si sedette sulla stessa panchina,senza però osare avvicinarsi troppo alla ragazza,e rimase in attesa di una risposta.

Addie ‘mi sentivo in colpa per quello che ti era successo...se non ti avessi detto quelle cose...’

Billie ‘non l’hai spinta tu in mezzo alla strada quella ragazza’

Addie ‘ok,ma dimmi la verità,quanto eri lucido?’

Billie ‘questa te la concedo...resta il fatto che la tipa mi è saltata davanti all’improvviso,in più in quel momento ero impegnato col posacenere,quindi direi che ci ho messo impegno anch’io...’

Addie ‘mettila come vuoi,io mi sentivo in colpa...per come la vedo io,se non ti avessi detto quelle cose...’

Billie ‘beh...alla fine...voglio dire,non dirlo non sarebbe servito a molto...’ rispose lui,lottando per non far trasparire dalla sua voce tutto il dolore che quella situazione gli procurava.

La ragazza lo fissò per un attimo sorpresa,poi sorrise.

Addie ‘quindi Mike non ha vuotato il sacco fino in fondo...’

Billie ‘no? Bene,prendo nota...vuoi concludere tu?’

Addie ‘quello che ho detto...non c’è nessun’altro Billie,non adesso...’

Billie ‘ma...e allora perché?’ chiese lui,confuso e incredibilmente sollevato al tempo stesso.

Addie ‘perché è meglio così’

Billie ‘non...’

Addie ‘dammi retta Billie,ti prego,lasciamo le cose come stanno ora...dimenticati che vivo qui,dimenticati di me,è meglio per tutti e due’

Billie ‘sai che non posso farlo’

Addie ‘beh,dovresti’ rispose lei,alzandosi dalla panchina.

Billie ‘non penserai davvero che mi rassegni così facilmente,vero?’

Addie ‘confido nel tuo buon senso...e adesso scusami,ma devo andare...in bocca al lupo,Billie,sono contenta che tu stia bene’.

Il ragazzo la guardò allontanarsi:avrebbe voluto fermarla,ma sapeva che al momento non avrebbe ottenuto nulla,tuttavia era assolutamente determinato a non lasciar perdere,non senza un’ottima motivazione almeno.

Se solo avesse potuto vedere gli occhi lucidi di Adrienne,probabilmente le sarebbe corso dietro,ma lei era ben decisa ad allontanarsi prima che quel dettaglio tradisse la maschera che aveva così faticosamente costruito.

Senti una goccia di pioggia sulla fronte e ne fu felice:per lo meno avrebbe potuto piangere senza che nessuno lo notasse troppo.

 

¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤

 

Mike ‘eh no! Questa non è una mossa valida,Billie!’

Billie ‘se l’hanno inserita vuol dire che è valida!’

Mike ‘ma per favore!’

Billie ‘hai perso Mike,non fare tante storie e rassegnati!’.

Questa accesa discussione,assieme alla partita di Tekken 3 che i due stavano combattendo ai videogame,fu interrotta dallo squillo del campanello.

Billie ‘e chi accidenti è alle dieci e mezza di sera? Chi è il folle che va in giro col diluvio universale in pieno bis?’

Mike ‘e se andassimo ad aprire?’

Billie ‘...ottima idea amico!’.

Entrambi furono sorpresi di vedere Tré e Lisea,che si affrettarono ad entrare.

Tré ‘finalmente,credevo che avreste messo ai voti se aprire o meno!’

Mike ‘che c’è?’

Lisea ‘è che Addie non è tornata a casa...ed io non so più dove cercarla...speravo che voi ne sapeste qualcosa...’

Billie ‘mi dispiace...cioè,ci ho parlato oggi,ma non so dove sia andata...’

Lisea ‘proprio quello che temevo...’

Billie ‘dove l’avete cercata?’

Tré ‘ovunque...nel campus,nei posti in cui va di solito e in altri,ma niente...’

Billie ‘credo di avere un’idea...Mike,chiavi della macchina’

Mike ‘all’ingresso’

Billie ‘perfetto...voi restate qui,se la trovo torno qui,se non la trovo torno comunque e a quel punto cominciamo a preoccuparci sul serio,ok?’

Tré ‘ok’.

Il ragazzo prese il giubbotto,le chiavi e uscì di casa.

Certo,poteva sbagliarsi,ma sperava di no.

 

¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤

 

A Billie la vista del parco faceva sempre lo stesso effetto,poco importava che fosse giorno o sera o che piovesse o ci fosse bel tempo.

Seguiva il vialetto stando attento a non scivolare o a non incappare in una pozzanghera e si guardava attentamente intorno,cercando un qualsiasi segnale della presenza di Adrienne.

Stava cominciando a credere di essersi clamorosamente sbagliato quando la vide nella casetta vicino al recinto della sabbia.

Si avvicinò e si accorse immediatamente che la ragazza,nonostante cercasse di ripararsi,era completamente bagnata e tremava leggermente.

Si tolse il giubbotto e glielo mise sulle spalle e solo allora lei sembrò accorgersi della sua presenza e si voltò verso di lui.

Addie ‘oh,ciao Billie...’

Billie ‘stai bene,Addie?’

Addie ‘mmh...mi gira un po’ la testa...’.

Billie Joe,senza pensarci,portò una mano sulla fronte della ragazza.

Billie ‘santo cielo,tu hai la febbre e anche alta...dai,ti porto a casa’

Addie ‘no...voglio stare qui...è bello qui...’

Billie ‘poche storie,su!’ rispose lui,prendendola in braccio e portandola alla macchina.

Una volta che ebbe sistemato Addie sul sedile posteriore si mise al posto di guida e partì a razzo verso casa sua.

Durante il tragitto la ragazza,delirante a causa della febbre alta,o chiamò.

Billie ‘cerca di stare tranquilla,adesso ti porto a casa,ok?’

Addie ‘no...no,devi ascoltarmi...io devo parlarti...’.

Fu solo grazie alla sua buona stella che Billie riuscì a mantenere il controllo della macchina mentre Adrienne praticamente ripeteva quello che gli aveva detto quasi due mesi prima in ospedale.

Il ragazzo non riuscì a rispondere nulla,ma sarebbe stato inutile in ogni caso perché Adrienne,spossata dallo stress di quella giornata e dalla febbre,si era addormentata profondamente.

 

¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤

 

Adrienne si svegliò la mattina dopo nella sua stanza e si chiese come ci fosse arrivata.

L’ultima cosa che ricordava era di essere andata al parco dopo aver incontrato Billie,poi più nulla.

Vide Lisea affacciarsi alla porta della sua stanza ed entrare quando si accorse che era sveglia.

Lisea ‘ehy,come va?’

Addie ‘mmh...ho un leggero mal di testa,ma va benino...’

Lisea ‘normale,è la febbre...sei stata una bella incosciente,sai? Restare tutto quel tempo al freddo e sotto la pioggia...deliravi alla grande...non oso immaginare cosa tu abbia detto in macchina,Billie era sconvolto...’.

Fortunatamente Lisea non si accorse del fatto che Adrienne era improvvisamente impallidita,o forse lo aveva attribuito alla febbre:nella mente della ragazza iniziavano ad apparire alcuni momenti della sera precedente e temeva di aver capito cosa avesse sconvolto tanto Billie.

Addie ‘scusa se ti ho fatto preoccupare...’

Lisea ‘tutto a posto...però non farlo più,ok?’

Addie ‘ok mamma’

Lisea ‘scema...tieni la tua pastiglia,che ti fa bene...da brava mammina quale sono voglio vederti in piedi al più presto!’

Addie ‘ok!’.

Quando Lisea ebbe lasciato la stanza,Adrienne lasciò cadere la testa sul cuscino:forse era meglio che fosse andata così,ma a quel punto non aveva dubbi sul fatto che,prima o dopo,avrebbe dovuto affrontare le domande,più che legittime,di Billie e stavolta avrebbe dovuto farlo a mente perfettamente lucida.

 

¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤

 

Un paio di giorni più tardi,Adrienne si era ripresa e nonostante Lisea volesse che si riposasse un po’,lei era uscita a fare una passeggiata.

Si era diretta verso il parco senza nemmeno pensarci,era lì che andava quando voleva riflettere.

Si diresse verso la sua panchina preferita,ma vide che era già occupata.

Addie ‘pensavo che odiassi il parco’

Billie ‘a volte si fanno incontri interessanti...’

Addie ‘trovi?’ rispose lei,sedendosi di fianco a lui.

Billie ‘beh,non capita tutti i giorni di recuperare una studentessa universitaria nella casetta del recinto della sabbia,specie mentre infuria il diluvio universale...’

Addie ‘per quattro gocce d’acqua...’

Billie ‘certo...febbre storica,ma erano solo quattro gocce...’

Addie ‘cos’ho detto?’

Billie ‘mmh...molte cose,a dire il vero...ma credo che fosse il delirio...’

Addie ‘non hai mai sentito dire che chi delira e chi è ubriaco il più delle volte dice la verità?’

Billie ‘più che sentito dire l’o provato...generalmente però io rientro nella categoria ubriachi,il delirio mi manca...’

Addie ‘mi sento di sconsigliartelo,non è così esaltante’

Billie ‘quindi?’

Addie ‘cosa?’

Billie ‘quello che hai detto lo pensi davvero?’

Addie ‘sempre che ricordi bene quello che ho detto...beh,sì,direi di sì...’

Billie ‘posso dirtela una cosa?’ chiese lui,apparentemente ridacchiando.

Addie ‘spara’

Billie ‘sei incredibile...incredibilmente incomprensibile...quasi folle,se me lo concedi...’

Addie ‘cosa vuoi che ti dica...folle trova folle...’.

 

¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤

 

Tre mesi dopo...

 

“Billie Joe Armstrong!”.

Adrienne si alzò di scatto,lanciando indietro la sedia che per poco non andò a sfracellarsi contro le ginocchia di Billie Joe.

Addie ‘Billie,ridammi il libro,ADESSO!’

Billie ‘andiamo Addie...non va bene passare troppo tempo a studiare...’

Addie ‘tesoro... – disse lei,il tono di voce improvvisamente conciliante,troppo conciliante – tu non hai torto...ma se non mi rendi quel libro entro tre secondi ti farò sperimentare cosa significa avere un’articolazione fuori posto...il che mi sarebbe utile,visto che la mia ricerca è su quello,quindi non credere che non lo farò...’

Billie ‘uff...e va bene,tieni.’ Rispose lui tendendole il libro,ma non appena lei gli diede le spalle la prese per la vita e caddero insieme sul pavimento.

Addie ‘...da quale articolazione comincio?’

Billie ‘mmh...vediamo un po’...’finse di pensare lui,prima di baciarla.

Addie ‘non è giusto...questo è sleale...’

Billie ‘ognuno fa quel che può per sopravvivere...’.

In quel momento sentirono bussare e,senza aspettare risposta,Lisea si affacciò alla porta,fedelmente seguita da Tré.

Lisea ‘tutto ok? Si è sentito un rumore assurdo...’

Addie ‘tutto ok...Lizzy,non hai l’impressione di avere due inquilini in più ultimamente?’

Lisea ‘dovremmo cominciare a dividere l’affitto’

Billie ‘ehy,se la mettete così potremmo anche decidere di andarcene...’

Addie ‘prego,la porta è di là!’

Tré ‘...uno a zero per loro,amico...’.

Le ragazze sorrisero,soddisfatte.

Lisea ‘ok,tutto questo a parte,c’è una festa nel campus...siete dei nostri?’

Billie ‘temo che Addie sia troppo impegnata con la sua ricerca...’

Addie ‘come se con te che mi ronzi attorno combinassi qualcosa...dai,andiamo!’ disse,alzandosi in piedi.

Billie Joe si alzò a sua volta e si affrettò a raggiungere la ragazza che istintivamente lo prese per mano e raggiunsero Tré e Lisea,che li aspettavano sulla porta.

 

****The End****

 

Ciao a tutti!!

Ve lo avevo detto che prima o poi l’avrei finita...

Spero che questo finale vi piaccia e che sia valso l’attesa...so che è stata lunga,troppo lunga,chiedo ancora perdono umilmente...

 

Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno recensito nel corso di questa storia,ho adorato ogni singola parola e credetemi,ne ho tenuto conto...molte cose sono state modificate nel corso della stesura anche perché voi mi davate,più o meno volontariamente,suggerimenti o ispirazione,quindi grazie!

 

Ovviamente un grazie particolare va a Rhye and Embrido,a cui questa storia è dedicata...lo sapete che adoro le vostre recensioni e soprattutto le vostre storie…siete mitiche girls!!!

 

Un grazie anche a Sabry,che come sempre mi sopporta e custodisce tutti i miei segreti mentre io sono in England...TI VOGLIO BENE!!

 

Grazie ai mitici Pooh...non è un caso che le canzoni si adattassero così bene ai capitoli,sono loro i miei angeli ispiratori,quindi grazie perché scrivono delle canzoni stupende che mi danno sempre idee nuove!

 

Per finire,un grazie a tutti i miei recensori,che sono (ordine alfabetico!^__^)

 

  • _JiMmY_
  • =FuCkOffAnDiE=
  • chioccetta
  • LauraJoe
  • lotta
  • Meggie
  • mikybiky
  • Rhye and Embrido
  • Silvia Nott
  • Silvia@minority
  • Taty
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: Lady Numb