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Autore: _Lys    30/05/2012    3 recensioni
"Guardai il mio riflesso nello specchio. I miei occhi verdi ricambiarono il mio sguardo preoccupato ma deciso.
Stavo per salire sul palcoscenico e fare la mia audizione per entrare a far parte del GLEE CLUB del McKinley.
Nervosamente continuavo a spazzolarmi i capelli, che come al solito, si elettrizzarono e si gonfiarono. Così li sistemai nervosamente dietro le orecchie e mi alzai in piedi, per vedere la mia figura per intero.
Lisciai l’ampia gonna del vestito giallo limone che indossavo e che avevo comprato apposta per l’occasione, poi mi infilai gli orecchini di legno colorato.
Era il momento che stavo aspettando oramai da moltissimo tempo."
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio, Rachel Berry | Coppie: Finn/Rachel
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Guardai il mio riflesso nello specchio. I miei occhi verdi ricambiarono il mio sguardo preoccupato ma deciso. 
Stavo per salire sul palcoscenico e fare la mia audizione per entrare a far parte del GLEE CLUB del McKinley.
Nervosamente continuavo a spazzolarmi i capelli, che come al solito, si elettrizzarono e si gonfiarono. Così li sistemai nervosamente dietro le orecchie e mi alzai in piedi, per vedere la mia figura per intero.
Lisciai l’ampia gonna del vestito giallo limone che indossavo e che avevo comprato apposta per l’occasione, poi mi infilai gli orecchini di legno colorato.
Era il momento che stavo aspettando oramai da moltissimo tempo. Quandochiesi al professor Finn Hudson se potevo entrar a far parte del Glee Club tutto ciò che aveva detto era stato: “Domani durante la ricreazione vieni all’auditorium, ci sono altri due ragazzi ad esibirsi!” con un tono tra l'annoiato e l'indifferente.
Però non voglio che giudichiate male il professor Hudson per questa risposta così fredda, la sua non è stata una bella vita. Faceva parte allo stesso Glee Club a cui spero di entrare io, e, insieme ai suoi compagni, ha vinto le nazionali. Il problema è che poi tutti, ma davvero tutti, i suoi compagni hanno raggiunto gli obiettivi presi durante il liceo. Tutti, tranne lui.
Perché a lui non interessava diventare un insegnante di coro in una squallida scuola periferica dell’Ohio, no, lui voleva fare l’attore e lo voleva davvero. Voleva vedere il suo viso sul grande schermo e le locandine dei suoi film tappezzare le città di tutto il mondo, voleva andare a ritirare premi in ogni angolo della Terra, voleva interpretare personaggi d’ogni tipo, ciò che voleva era essere una star. E no, non si poteva dire che ci fosse riuscito. Ed era per questo che girava la voce che si fosse dato all'alcohol, anche se naturalmente il preside gli aveva proibito categoricamente di bere alcolici all'interno delle mura scolastiche.
Quello che gli mancava non era certo la volontà, non ho idea se abbia talento o no, ma ciò che so è che è stato terribilmente sfortunato. Cosa sia successo esattamente non saprei dirlo, ma ci deve pur essere un motivo se tutti lo chiamavano “Professor Sogni-infranti-dalla-sfiga”!
“Chelsea Harrison!” urlò qualcuno oltre il palco.
Ok, tocca a me!" Mi feci forza ed uscii da dietro le quinte per entrare sul palco.
Conoscevo perfettamente la canzone che avevo scelto di cantare e non era quello ciò che mi preoccupava maggiormente. Avevo paura di sembrare un palo della luce, fermo immobile, mentre la mia era una canzone allegra, per cui avrei dovuto improvvisare un’originale coreografia. Perché non ci avevo pensato prima?
Il ragazzo esibitosi prima di me (l’unico che avevo visto: l’altro non si era presentato a causa del morbillo) era stato grandioso. Non solo aveva scelto una canzone bellissima, (“Don’t stop me now” dei Queen) ma aveva anche fatto una performance da paura. Si muoveva con una scioltezza impressionante, doveva fare danza da parecchio essendo così snodato, ed aveva una voce meravigliosa. Non guardai tutto lo spettacolo per non buttarmi giù, ma dal poco che avevo visto se non avessero preso lui non ci sarebbe stata nemmeno una possibilità che io riescissi a far parte delle Nuove Direzioni!
Mi piazzai davanti al microfono e fissai le mie ballerine “Ma che diamine sto facendo?! Alle Dive con la D maiuscola non passa neanche per l’anticamera del cervello di tenere lo sguardo basso durante un’esibizione” 
Così sollevai la testa giusto in tempo per quando il faro centrale mi illuminò. La musica iniziò e io intonai la prima strofa:
I used to think maybe you loved me 
now baby I'm sure 

Sorridetti al pubblico seduto sulle poltrone che era composto perlopiù dai membri del glee cast. In prima fila scorsi il professor Hudson. 
And I just can’t wait till the day 
when you knock on my door

Cercai di ricordarmi qualche mossa di un balletto su queste note che avevo scovato su youtube qualche giorno prima e le imitai. Non ero molto impacciata, ma neanche la più abile ballerina, quindi avevo il tremendo terrore di risultare ridicola.
Poi però mi feci trasportare dalla musica e mi lasciai andare. La mia voce era limpida e le mie mosse sicure, per quanto semplici ed elementari.
Incominciai a battere le mani a ritmo e tutto il pubblico le battè con me. Non riuscivo a crederci, non stavano fischiando né ridendo di me, bensì erano presi dalla canzone!

I’m walking on sunshine
Woaah
And don’t it feel good!
YEAHH

Quando terminai anche l’ultima strofa feci una piccola giravolta su me stessa facendo roteare la gonna e mostrando le gambe e poi mi inchinai. Sorridevo come un' ebete perché pensavo davvero che fosse andata bene e che ci fossero buone possibilità che io entrassi a far parte finalmente delle Nuove Direzioni! 
“Grazie mille” dissi nel microfono, guardando tutte le persone che applaudevono sedute sulle loro poltroncine color porpora.
Scesi dal palco ancora tremando per l’emozione, e ringraziai ancora il Professor Hudson per avermi dato la possibilità di esibirmi. Lui sorridendo (la prima volta che lo vidi sorridere in modo sincero, ma non lìultima) disse a me e al compagno che si era esibito prima di me, che si chiamava Paul Sanders, che ci avrebbe fatto sapere il giorno dopo se avremmo fatto parte del Glee.
Soddisfatta iscii insieme a Paul e mi dirissi verso il mio armadietto. Lo aprii e quasi scoppiai a piangere vedendo quello che c’era dentro.


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ECCOMI QUII :D Allora che ve ne pare? Spero che sia perlomeno decente. RECENSITEEE!!! 
Accetto anche le recensioni negative ovviamente, anzi mi fa piacere sapere secondo voi dove sbaglio.
A breve posterò il secondo capitolo. 
_Lys

  
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