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Autore: mhithran    30/05/2012    0 recensioni
Questo capitolo di introduzione descrive la prima invenzione di James, una macchina per confezionare sigarette e descrive la situazione nella capitale di Atìris
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
- Questa storia fa parte della serie 'RAST (royal association of steam technology)'
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"La giorntata si prospetta piovosa" penso Mike guardando fuori dalla finestra. Il cielo sopra Altìris era coperto di nuvole alimentate dalle ciminiere delle fabbriche. Il lavoro nella città imperiale non si fermava mai: sarebbe stato troppo costoso fermare le macchine a vapore per la notte.
Mike si lavò la faccia nel catino, indossò la sua divisa da ferroviere e scese per fare colazione.
- Buongiorno papà! Dove ti mandano oggi?- chiese James metre Mike prendeva posto a tavola.
- Devo portare un carico di nobilastri nelle loro ville di campagna, poi tornando caricheremo materie prime da portare in città. Sarò a casa per le cinque- rispose Mike.- Tu cosa hai intenzione di fare oggi?-
- Potrei andare allo scalo merci, lì c'è sempre bisogno di un paio di braccia in più, oppure potrei vendere un pò di sigarette nei quartieri alti- disse James.
- La tua invenzione funziona bene?- disse Mike.
- Certo! Le sigarette che fa sono perfette!Vanno a ruba.- disse James.
-Stavo pensando, che se non torno tropo tardi potremo andare a depositarla all'ufficio brevetti- disse Mike.
- Credi davvero?Sarebbe fantastico, e poi potrei vedere la macchina di babbage che usano per archiaviare i brevetti. Dicono che sia la più grande di tutto l'impero. E i laboratori. Sapevi che il palazzo ha un intera ala dove si costruiscono e si migliorano le invenzioni?. Credi che mi lascieranno fare un giro?- disse James.
- Allora è deciso! Oggi pomeriggio andiamo a depositare il tuo brevetto. Tu incartala e sistemala.-
James assentì entusisiasta correndo fuori della cucina.
- L'hai davvero reso felice- disse la moglie rassettando il tavolo.
- Bè era quello che volevamo giusto? Così lui non ti starà fra i piedi mentre tu...- disse Mike.
- Mentre io procurerò i soldi per l'università di James- disse Jessica.
- Ha solo 15 anni!C'è tempo per pensare al futuro- disse Mike
- Ma ti ascolti quando parli? Credi che il tuo lavoro di ferroviere ci permetta di rispamiare soldi?Lo sai quanto costa l'università?- disse Jessica.
- Bè scusa se speravo di averti liberata da...- disse Mike
- Certo che mi hai liberata! Non mi prostituivo per mia volontà! Ho intenzione di farlo solo per poter garantire a nostro figlio un futuro migliore. e finchè il consiglio dei nobili manterrà tasse così alte...- disse Jessica.
Mike sospirò - Ci vediamo stasera- disse alzandosi.
James aprì la porta della cantina che usava come laboratorio, scostò il telo dalla sua macchina e , fatto un passo indietro, cominciò ad osservarla con occhio critico.
La macchina era costituita da tre contenitori: uno per il tabacco, uno piu piccolo per la carta e un cassetto per la raccolta delle sigarette confezionate. La macchina funzionava a manovella: il tabacco veniva messo sopra un pezzo di stoffa ruvido posto fra due rulli, mentre una lama di metallo tagliava un pezzo di carta che veniva ad incastrarsi tra la stoffa e il tabacco; poi i rulli sotto la stoffa si chiudevano arrotolando lentamente la sigaretta e un pistone spingeva la sigaretta all'esterno, sotto un dosatore di colla fino a farla scivolare nel cassetto finale. Sembrava perfetta tranne che per il meccanismo di dosatura del tabacco. Dipendeva molto dell'umidità del trinciato e dalla sua consistenza.
 

  
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