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Autore: showard92    31/05/2012    7 recensioni
Stronzi.
Stronzi chi mi giudica.
Stronzi chi mi parla alle spalle.
Stronzi chi fa di tutto per farmi sentire fuori posto.
Stronzi chi non mi ama, perchè sono obesa.
Mi chiamo Isabella Swan, e sono grassa.
La mia vita è un disastro, ma qualcuno verrà ad aiutarmi, a farmi sentire la regina di questo pazzo e stupido mondo.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Salve, come state?
Spero tutto bene anche con i terremoti che ci sono stati.. va beh, passiamo alla storia, ci saranno conoscenze e qui potete vedere cosa fa Bella quando è in depressione e non resiste al cibo.
Buona lettura!          
 


 
Only.

 
  
 
La solitudine è accanto a me,
ed io che credevo che non sarei mai rimasta sola,
sfuggire alla solitudine è impossibile.
Nessuno ti parla, nessuno ti guarda, e se lo fa è solo per disprezzo. La gente parla, parla di me, ma non si rendono conto di ciò che sono veramente loro, per questo sono dei gran vigliacchi. Grazie a loro ho un vuoto dentro... non riesco a pensare ad altro, ogni mio minuto libero penso alla tristezza che c'è in me, e mi si accumula nel mio cuore, riempiendolo sempre di più di tristezza e di solitudine.
Finirà mai questo?
Le persone mi parleranno senza guardarmi con disprezzo? Quando inizierò a vivere? Perchè questa non è vita.
 
Sono fuori dalla scuola, pronta ad andarmene a casa, dove l'unica persona ad accogliermi calorosamente ci sarà, mia madre. Avrò qualcuno con cui parlare, adesso.
Stavo per andare alla fermata del bus, ma un ragazzo mi rincorre dietro. Aspetto che mi insulti.
 
"Oh, ciao." solo ora mi accorgo che questa voce calda e affannosa per via della corsa è di Jacob, quello nuovo.
 
"C-ciao." dico imbarazzata, non ho mai parlato con un mio compagno.
 
"Aspetti il bus?"
 
"Si, tu anche?"
 
"Certo. Vieni sediamoci" dice indicando una panchina poco distante da lì. Lo guardo titubante, passando lo sguardo da lui alla panchina, dalla panchina a lui.
 
"Che c'è?" dice ridendo, io sorrido, per la prima volta in vita mia, sorrido ad un compagno.
 
"E' che.." mi stavo torturando le mani, se continuavo così rimanevano solo briciole. "E' che occuperei tutto lo spazio e non.." lui scoppiò in una fragorosa risata. Ecco lo sapevo, lui è come gli altri, mi sta de-ridendo. 
 
"Sei una sciocca. Pensi davvero che occuperesti tutto lo spazio? Sei così leggera che riuscirei a prenderti in braccio con un solo dito" ops. ho frainteso la sua risata, abbassai lo sguardo imbarazzata, alla fine ci sedemmo.
Dopo qualche scambio di parole e sorrisi, arrivai a casa.
Entrai, e quasi non inciampavo nello scalino, e se succedeva la porta si sarebbe fracassata. 
 
"Mamma, sono a casa" dico buttando lo zaino per terra e levandomi la mia enorme giacca.
 
"Oh, tesoro" dice abbracciandomi.
 
"Com'è andata a scuola?" chiede un pò titubante, io rivolsi lo sguardo alla mia pancia grassa.
 
"Ho.. conosciuto il ragazzo nuovo, è stato carino con me" sussurro. Lei lascia i piatti che stava lavando, e sono sicura che qualche bicchiere si sia rotto. Corse verso di me e mi abbracciò di nuovo, questa volta accarezzandomi i capelli.
 
"Sono così contenta, finalmente. E sentiamo è carino?"
 
"Si, davvero molto." non ero imbarazzata, ho sempre parlato di tutto con mia madre.
 
"Come si chiama?"
 
"Jacob ma si fa chiamare Jake" dico ricordandomi della chiaccherata alla fermata del bus.
 
"Umh.. carino il nome, è muscoloso?"
 
"Mamma" urlo diventando improvvisamente rossa.
 
"Scherzo tesoro, sono solo felice. Allora, vuoi qualcosa da mangiare?" in quel momento caddi in stato di trans. Non voglio più mangiare, voglio dimagrire, costi quel che costi.
 
"No, mamma."
 
"Tesoro io.." dice tentando.
 
"No, ho detto no." so che non dovrei assumere questo comportamento con la donna che mi ha messo al mondo che l'unica che mi ama per quello che sono.
Quindi mi alzo, le do un bacio sulla guancia e salgo in camera.
Un brontolio della mia pancia mi confonde, le do un pizzicotto. Non ora, non voglio mangiare, cazzo. Non devo mangiare.
Una lacrima amara mi scende dal viso, non so resistere. Mi alzo, prendo qualcosa nello zaino, mi ero portata dei mottini e patatine che non ho divorato, per questo ho una fame incredibile. Scarto tutto e mangio di fretta e furia. Dopo aver finito mi butto nel letto, e lì inizio il mio sfogo. Delle calde e salate lacrime scendono senza fermarsi dal mio viso.
Perchè? Perchè non posso resistere al mangiare? Perchè cazzo non posso?! Voglio solo una vita normale, voglio solo non essere disprezzata da nessuno. E' chiedere troppo tutto questo? Corro nel bagno della mia camera, mi accascio nel water, infilo due dita in bocca e inizio a vomitare tutto ciò che ho mangiato cinque secondi fa. Mi lavo la faccia e la bocca ed esco dal mio rifugio, andando nel salone.
 
"Tesoro tutto apposto?"
 
"Si, mamma."
 
"Ma.." si avvicina toccandomi con la guancia la testa. "Sei accaldata, sei sicura di stare bene?"
 
"Si, facciamo così. Esco un pò a prendere una boccata d'aria, vengo dopo pranzo vero le tre, va bene?"
 
"E non mangi?"
 
"No." dico secca. Prendo la giacca, saluto la mia adorata mamma, ed esco. Un aria fresca mi colpisce in pieno viso, sono a contatto col mondo, con quel mondo crudele che mi disprezza.
Comincio a camminare e senza neanche accorgemene ero nella piazza, iniziai a dare un'occhiata ai vestiti.
Pf.. non sarei diventata mai magra come quel manichino che indossa quel vestito splendido blu.
Troppo impegnata a guardare gli abiti, mi andai a schiantare contro qualcuno, ovviamente finì a terra quest'ultimo che io.
Imbarazzata per la mia sbadataggine l'aiutai ad alzarsi.
 
"Oh dio mio, non sai quanto mi dispiace ti sei fatta male, ti porto da un medico, sai conosco un osped.." 
 
"Ehi, calma sei peggio di me. Sto bene tranquilla" dice sorridendomi. Era una ragazza un pò bassina, ma indossava i tacchi quindi questo le davano un gran vantaggio.
Il suo viso era a cuoricino con una carnagione abbastanza chiara, i suoi capelli erano neri, con qualche ciocca marrone scura, erano corti arrivavano fin sopra il collo, e in fine avevano una piega all'insù. I suoi occhi erano a forma di mandorla ed erano di un castano chiaro, era davvero carina.
Aveva il nasino all'insù e la sua bocca era piccola, ma si poteva vedere per via del rossetto rosso chiaro.
Ho sempre visto ragazze con questo tipo di rossetto e si atteggiavano da oche, ma lei non è così. Assomiglia a.. un folletto!
 
"Piacere, sono Alice!" dice euforica porgendomi la mano sorridente.
 
"Emh.. Isabella, ma preferisco Bella"
 
Forse e dico forse, al mondo non c'erano solo stronzi..
Ma non basta, la mia vita è ancora un totale distastro.
 


Spazio autrice:
 
Ciao a tutti, allora Bella qui ha fatto nuove conoscenze, ma non illudetevi con la pen-ultima frase, ancora ce ne saranno stronzi, ma tutto si aggiusterà, in futuro.
Grazie a chi mi segue, a chi mi a messo nelle preferite e chi l'ha messo nelle ricordate.
Grazie di cuore a tutti.
  
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