Poi una sera arrivò al locale per il suo turno dalle 17 alle 19. Barney era al bancone ad aspettarla, ancora con il cappotto:
evidentemente, sapeva degli orari di Lux. Appena si sistemò alla sua postazione, la chiamò.
<Una Mojito Soda, per favore.> disse lui.
<Subito> rispose lei versando la bibita in un bicchiere, aggiungendo del ghiaccio.
Poggiato il bicchiere davanti a lui, alzò lo sguardo verso il giovane che, a sua volta, cercava quello di lei.
Dopotutto non era male: un bel ragazzo con i capelli neri arruffati e dei grandi occhioni verdi.
<Ciao.> disse lui, con tono soave.
<Ciao..> gli rispose, facendosi scappare un sorriso.
Quella sera chiaccherarono per molto, tanto che Lux non tornò da sola al Motel. Anzi, non ci tornò affatto.
In modo davvero romantico, si addormentò in macchina con lui, risvegliandosi nella camera di Barney.
Ciò che l'aveva svegliata, però, era il dolore: il suo braccio era sanguinante.
Gridò forte, contorcendosi dal dolore, finchè un ululato si fece chiaro tra le sue grida, mentre Lux osservava il manto scuro di chi lo aveva prodotto.
Poi, svenne, risvegliandosi la mattina dopo nel letto del ragazzo, nella sua casa sul mara. Il braccio era bendato e Barney era sparito.
La sveglia suonava le 11.00, accanto ad essa c'erano dei soldi, cosa che preoccupò Lux davvero molto.
Si mise seduta e fu sorpresa di trovare la bellezza di un mazzo di rose, accanto ad un biglietto.

Scusa, le prime lune sono le peggiori.
Probabilmente ti ho contagiata, 
Ma non temere. Cerca un Clan, qui vicino.
Loro sapranno come aiutarti.
In questo modo, la tua bellezza sarà eterna.
Io sono fuggito, ma ti ho lasciato tutto:
La mia casa, i miei soldi e l'immortalità.
Ti amerò per sempre Lux.
Tuo,
                                           Barney