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Autore: Red_Harmonie    31/05/2012    3 recensioni
Cosa succederebbe se una fantasia troppo fervida e qualche magia sconosciuta avessero portato la Brigata in un negozio di torte? Riuscite ad immaginare i componenti che si mettono "all'opera?" Ci sono solo loro?
Qualcosa è stato palesemente sconvolto....
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genei Ryodan, Kurapika, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Cap 1:Leena X Ragno X Sistemazione-

 

Mi guardai intorno. Iniziai ad osservare tutto, mettendo ben a fuoco i miei obbiettivi. Spostai lo sguardo da Kortopi, posta accanto a me, a Shalnark che mi era dinanzi. Notai la figura alta e possente di Franklin, quella piccola e ben formata di Shizuko ed ancora quella elegante e femminile di Machi. Mi soffermai in particolar modo su Hisoka, che notai esser più bello dal vivo che attraverso uno schermo oppure su gli occhi affusolati e molto freddi di Feitan che sembrava totalmente estraneo alla situazione. Mi spostai piano notando Bonolenov e Nobunaga posti accanto al bancone delle torte, alla mia sinistra, mentre dietro di me – me ne accorsi quasi per sbaglio- vi era Phinks che sembrava quasi voler impedir la mia fuga.

Io, però, non avevo nessuna intenzione di scappare. Anzi.

Mantenni una calma che forse, realizzai, non era da me ed iniziai a formulare ipotesi su quel che stava succedendo. Purtroppo mi resi subito conto della situazione: non li avevo tutti davanti a me. Mancavano Quoll, Ubor e Pakunoda. Proprio come nel fumetto originale. Ripensando proprio a quest'ultimo una strana sensazione mi attraversò ogni singola parte del corpo.

Possibile che sia successo qualcosa...?”

Scattai in avanti sotto lo sguardo interrogativo e curioso di tutti. Presi il fumetto sul quale mi ero addormentata ed iniziai a sfogliarlo.

-Non è possibile...

Era bianco. Le figure, le vignette e situazioni... non c'era più nulla. Per una attimo mi spaventai, una strana sensazione di timore mi cadde addosso andandosi a sommare a quella precedente. Tutti i personaggi principali non c'erano. Mi appoggiai al bancone e lasciai che Shalnark prendesse il volume dalle mie mani.

-Hunter x Hunter? Cosa diamine è? Strano...

Tutti si avvicinarono al fumetto, iniziando a guardarlo. Erano curiosi e così finirono per aprirlo in malo modo, rischiando di strappare una pagina.

-NO!

Scattai, presi il volume e mi tirai indietro.

-Ehy, che ti prende- mi domandò Phinks piccato.

-Basta, ok? C...cosa diamine volete? Perchè siete qui?

Iniziai a biascicare, nervosa.

-Speravamo ce lo dicessi tu. - mi ripose Franklin in tono rassegnato.

-No.

Poi, d'un tratto, mi resi conto di una cosa. Leena si era svegliata. E ci guardava. In silenzio.Questo era davvero un problema.

-C...cosa? C..che diamine succede?

-Ah, se neanche voi sapete chi siamo la cosa si comp...

-La Geney Ryodan.

Leena lo interruppe. Tutti la guardarono.

Oh, no, ecco ci mancava solo questa”

-Non so voi ma io non ci sto capendo nulla.

Esclamò ad un certo punto Shizuko. Io annuì e sospirai, dovevo tirare fuori un'ipotesi o comunque dovevo inventarmi qualcosa.

-Ok, forse so cosa è successo.

Sentì i loro sguardi -tranne quello di Leena che era andata letteralmente in adorazione, con tanto di bava alla bocca e fiorellini rosa che volavano qua e la- posarsi su di me. Un po' in soggezione iniziai a parlare.

-F..forse siete stati portai qui da qualche cosa, magia o avvenimento strano.... siete in un mondo... “parallelo” che non è il vostro e che di solito non fa accadere queste cose. Di solito, ovvio.

Si, questa era la sola spiegazione: non ci credevo per nulla, però era solo per allentare la tensione che si era formata. Una possibile ipotesi era che fossimo tutti in un sogno, forse bello o forse brutto. Però in quel caso, sarebbe potuto essere tutto così reale?

-Ed ora?

Chiese in modo atono Feitan infondo al gruppo.

-Non so, non siamo state noi a volervi qui. Non ho idea.

Leena si risvegliò, mi prese per una mano e sorridendo al gruppo disse “un attimo” e poi mi trascinò via senza che potessi far nulla. Mi chiuse in bagno e girò la chiave nella serratura per ben tre volte.

-Leena?!

Mi prese per le spalle guardandomi negli occhi.

-Chantal! Ti rendi conto? No, dico, ti rendi conto?! Sono loro! La brigata! Davanti a noI!

Mi scuoteva avanti e indietro con un ritmo molto veloce, mi stava venendo mal di testa.

-Ohi, frena, non penso sia una cosa molto positi...

-KIAAA! Non possiamo lasciarli andare in giro, che gioia saranno per sempre qui!

In quel momento mi resi conto che comunque quel fatto non era solo una cosa totalmente brutta, o negativa. Potevamo anche trasformare la situazione a nostro favore...

Chantal non pensare cavolate, non si può fare!”

-Leena, scusa tesoro, ma come facciamo a tenerli qui?

Le chiesi molto curiosa di sentire come mi avrebbe messo sicuramente nei guai- è tremendamente brava a farlo, di solito.

-Io non intendevo in pasticceria, ma a casa tua.

-Mia? Ma dico ti sei fumata il cervello?

-Chanty.... di' a tuo padre che sono miei amici o parenti che però non posso ospitare! Tanto è felice di vedere che porti degli amici! E tua madre neanche c'è quindi pu...

-NO! Ok? Non si può fare. Stiamo parlando di assassini, Leena!

Lei si fermò, come piccata, guardandomi in malo modo e fulminandomi con lo sguardo.

-E tu non vorresti neanche provare?

Mi chiese piano, con sguardo duro e severo, nonché freddo e quasi... cattivo.

-I...io... Leena per piacere ora non iniziare...

-Sei una vigliacca.

Mi fermai per un secondo, intorno a noi il silenzio. Leena era arrabbiata e di solito non lo è mai. Mi lanciò un occhiata ed aprì la porta con una velocità pazzesca. Tutta la brigata rimase a fissarla mentre preparava la borsa per non si sa quale scopo. Mi sentì un mostro, non sapevo perché, però sentivo di esser stata davvero cattiva nei confronti di tutta quella gente. Però lei non doveva azzardarsi...

-Leena? Mi ripeti quel che hai detto?

-Vigliacca.

Rispose lei in modo fermo e calcolatore.

-Lo sai benissimo anche tu che non è vero!

-Non è vero? E allora? Cosa vuoi fare ? Li lasciamo in città? Sai cosa succederebbe? E questo solo perché hai paura di avvicinarti troppo!

Notai intorno a noi le facce stupite e curiose dei membri che seguivano il dibattito come se fossero in un cinema.

-Io non ho paura! Tu non ti rendi conto della situazione! Come faccio a portarli a casa...? Mio padre mi ucciderà, io non ho dei genitori come i tuoi sai?!

Leena si fermò, mi guardò e poggiò una mano sul bancone, alzando un sopracciglio.

-Io, non li ospito solo perché in questo periodo c'è Maya e TU lo sai.

Era atona, fredda. Non riuscivo a riconoscerla.

-Mi dispiace, ma non posso davvero ospitarli.

Le ribadì, con convinzione.

-E allora rimarranno liberi in città.

La guardai negli occhi, poi guardai la brigata. Mi sentivo in colpa, non volevo che mio padre mi sgridasse, ma non volevo neanche che vagassero per la città.

Non posso credere a ciò che sto per dire...lo so me ne pentirò!”

-Ok, va bene, però quando sarà andata via Maya li ospiterai tu.

Leena si illuminò. Le sue labbra si allargarono in un grande, candido e bel sorriso furbo e compiaciuto. Corse verso di me mi abbracciò e tutto d'un tratto ritornò com'era sempre stata: la ragazzina più gioiosa di questo mondo. Il problema era solo uno, il mio. Dove avrei sistemato tutta quella gente?

 

//////

 

 

Aprì la porta di casa, sospirando pesantemente. Mio padre sicuramente dormiva, erano le quattro di notte. Mi sentivo stanca ed avvilita nonché molto inquieta. Non avevo finito la torta, avevo dei personaggi che di fatto non dovrebbero esistere alle mie spalle e per di più l'indomani avrei dovuto affrontare una giornata di scuola. Entrai piano e lanciai la borsa su una sedia del soggiorno. La mia casa non era grandissima, ma poiché eravamo originariamente in cinque , qualche letto in più c'era. I miei genitori non erano separati – anche se non li si poteva vedere un attimo insieme- però spesso io restavo con mio padre perché mamma si fermava a lavoro. Mio fratello Emanuele era invece molto più attaccato alla mamma e soffriva la sua mancanza, ci dimostrava questo “disaggio” con scherzi ed urli a tutte le ore del giorno. Miguel era invece il secondo fratello molto più grande di noi che se ne era andato via da casa un bel po' di tempo fa.... non lo vedevamo da tre anni ormai.

-Forza entrate, ma non fate rumore....

Il gruppo entrò in casa, ma neanche a farlo apposta Franklin sbatté la testa sulla doppia trave della porta, procurando un suono sordo. Si lamentò con un gemito e sentì chiaramente la voce di Emanuele dal piano di sopra che chiedeva a papà che cos'era stato. Fortunatamente mio padre rispose un “niente” molto tirato e sopratutto assonnato. Ci domandavamo spesso che cosa sarebbe successo se dei ladri fossero entrati in casa ed ora confermavo il mio pensiero: Di mio padre non ci si poteva assolutamente fidare. Io sospirai. Sarei sicuramente andata in depressione.

-Scusami, ma dove dovremmo dormire noi?

-Non lo so Shalnark, non ne ho idea, ora devo vedere....

-Tsz, non credo che entreremo tutti in una bettola così piccola....

Phinks sbuffò osservando ogni centimetro di ogni mobile con attenzione e forse disprezzo.

-Se non ti piace puoi sempre dormire fuori, chissà, forse riesci a fare amicizia con i cani....

Risposi seccata ed iniziai a salire al piano di sopra.

-Che cosa hai detto?! Ripetilo, vediamo se ritroverai ancora la lingua nella bocca!

-Di sicuro non arriverai a toccarmi, stupido come sei...

-Tsz, ragazzina, non ti permettere!

-Phinks, piantala e fai silenzio.

Feitan lo ammonì ed io feci finta di nulla.

-Non finisce qui.

Mormorò lui con disprezzo ed io non risposi, ma come si dice?

Chi poco parla dice tanto.

Mi fermai sulle scale e mi girai verso di loro.

-Ok, facciamo così: Machi e Shizuku dormiranno nella stanza di mio fratello Miguel. Phinks, Bonolenov ed Hisoka nella stanza di Emanuele, che a quanto pare dorme con mio padre oggi, mentre Franklin dormirà in soffitta perché ho solo una brandina. Chi resta?

I membri si guardarono, alcuni forse un po' infastiditi.

-Mancano Feitan, Kortopi, Nobunaga ed io.

Mi riferì Shalnark. Io sorrisi e pensai a come e dove metterli.

-Beh, tu e Nobunaga dormirete qui sul divano che ha un letto giusto giusto per due. Poi.... Kortopi e Feitan dormiranno con me, forse se ci stringiamo in tre possiamo farcela.... e poi Kortopi è piccola, no?

Nessuna risposta, lo presi per un si e scesi dalle scale.

-Nobunaga aiutami a tirare su il letto.

-Mh, e come faccio?

-Prendi l'angolo della rete e tiralo, io tolgo i cuscini.

Nobunaga sciolse il materasso del divano che mio padre aveva insaccato dentro insieme a tutte le coperte. Inutile dire che rimase molto sorpreso e che... cadde all'indietro. Aveva messo troppa forza... emisi un risolino sommesso. Sistemai in un secondo il letto e mi fiondai sulle scale.

-Buona notte. Forza venite con me voi altri.

-Sei sicura che vada bene?

-Si, Machi deve andar bene per forza.

In fine li sistemai tutti e mi diressi con Feitan e Kortopi verso la mia stanza. Non volevo che qualcuno ci entrasse, tantomeno loro, ma chi poteva immaginare che sarebbe successo?

 

 

TO BE CONTINUED.....

 

 

Salve a tutti ^^

Sono felice che a qualcheduno questa Fic. Piaccia! *_* Spero che anche questo capitolo non sia male anche se ancora non succede nulla... sono dei capitoli introduttivi e forse, non so, lo sarà anche il prossimo dopodiché inizierà la vera storia. A presto !

Grazie mille a chi segue/recensisce e legge!

 

R_H

  
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