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Autore: smilewithmelou    31/05/2012    4 recensioni
I’m at a payphone trying to call home
All of my change I’ve spent it on you
Where are the times gone baby
It’s all wrong, we’re at the place we made for two.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Payphone.






 






I’m at a payphone trying to call home
All of my change I’ve spent it on you
Where are the times gone baby
It’s all wrong, we’re at the place we made for two.

 
-Rispondi. Cazzo rispondi!-.
Il ragazzo da un po’ stava cercando di chiamare Julie, la quale però non si degnava di rispondere.
L’unica cosa che il ragazzo non sapeva, essendo in missione da nove mesi e mezzo, era che la sua ragazza non poteva rispondergli per una semplice ragione: era in ospedale.

Era in ospedale da un po’ ormai ma per fortuna tutto proseguiva per il meglio.
La gravidanza era andata alla grande e ora, distesa su quel lettino, stava per dare alla luce la ragione per cui aveva lottato contro tutto e tutti.

Il ragazzo posò la cornetta del telefono con forza e uscì dalla cabina sbattendone la porta.
Sbuffò pesantemente e si torturò per un po’ le mani fin quando non fu chiamato dai suoi compagni.

Voleva chiamare la sua Julie per avvisarla che sarebbe tornato a casa di lì a poco.
Mancava da tanto ed era tantissimo che non si sentivano.

Voleva solo riaverla tra le braccia.

 
 

Yeah, I, I know it’s hard to remember
The people we used to be
It’s even harder to picture
That you’re not here next to me
You said it’s too late to make it
But is it too late to try?
And then that time that you wasted
All of our bridges burnt down

 


-Cavolo Julie! È uguale al padre!-.
La ragazza sorrise, e tendendo le mani per prendere quel piccolo fagottino dalle mani dell’amico, sorrise.
-Già, ha gli stessi occhi. Sono chiari e profondi come quelli del padre-.

Julie sospirò e si perse nei ricordi.
Ricordò il viso del suo splendido ragazzo.
Ricordò la notte d’amore che avevano trascorso prima della partenza di lui per la missione in Afghanistan. Ricordò quando fece il test.
Ricordò quando l’esito del test le rivelò che era incinta.
Ricordò quando aveva provato a chiamare il suo ragazzo con le lacrime agli occhi ma questi non rispondeva.
Ricordò quando, quasi per miracolo, si sentirono ma non gli rivelò nulla sul suo stato.
Nel tempo, con il passare dei mesi, l’amore per quel ragazzo non era diminuito per niente, anzi se possibile era proprio aumentato.

E ora avere in braccio quella piccola creatura, per metà lei e per metà lui, le riempiva il cuore di gioia.
Julie sorrise quando vide la bocca della piccola aprirsi per formare una ‘O’ e poi richiudersi dolcemente. Si addormentò docilmente proprio come faceva il biondo che tanto amava.
-Ora riposa un po’ Jul, sarai stanca. Porto io la bambina dall’infermiera-.
-Grazie Liam, grazie per tutto-.
Il ragazzo le sorrise e poi si allontanò con la piccola Dana.


I’ve wasted my nights
You turned out the lights
Now I’m paralyzed
Still stucked in that time when we called it love
But even the sun sets in paradise.

 



 
-È la seconda volta che ti lascio un messaggio in mezz’ora. Perché non rispondi? Cosa è successo? Volevo solo avvisarti che sto per…-
Il ragazzo era tornato alla cabina telefonica per provare a richiamare la sua Julie, ma questa volta aveva provato a lasciarle un messaggio. Il tentativo era fallito.
-Porca miseria! Non me ne va bene una. Non ho più spiccioli-.
Si guardò intorno fino a quando non vide Lucas, un ragazzo del suo stesso reparto. Gli si illuminarono gli occhi e poi corse verso di lui.
Dopo pochi minuti era nuovamente a quella cabina a comporre sempre lo stesso numero.

 


I’m at a payphone trying to call home
All of my change i’ve spent on you
Where are the times gone baby
It’s all wrong, we’re at the place we made for two.

If happy ever after did exist
I would still be holding you like this
And all those fairytales are full of it
One more stupid love song I’ll be safe.

 
 


-Be’, possiamo tornare a casa, ho preso tutto-.
-Perfetto, andiamo-.
Liam e Julie, con la piccola Dana, si diressero verso l’uscita di quell’ospedale.
Dopo quasi una settimana poteva finalmente tornare a casa e stare con la sua bambina che manteneva vivo nella sua mente il ricordo del ragazzo che amava con tutto il cuore.
 
Quando Julie, dopo aver salutato Liam, si trovò davanti la porta del piccolo appartamento, sospirò e poi infilò la chiave nella serratura.
-Eccoci a casa-. Sussurrò alla bambina che si guardava intorno dall’interno della sua carrozzina.
Dopo essersi chiusa la porta alle spalle, Julie si voltò e alzando lo sguardo incontrò due occhi celesti come il cielo che non vedeva da troppo tempo.
Spalancò la bocca e sentì che il suo cuore aveva incominciato a battere fortemente e non accennava a diminuire i battiti.
Sentì gli occhi lucidi, li sentì bruciare.
Lo stesso valeva per il ragazzo.
Quando era arrivato a casa non aveva trovato nessuno e si era preoccupato tantissimo ma poi il suono delle chiavi nella serratura lo avevano tranquillizzato.
 
Dopo alcuni istanti la ragazza si gettò tra le braccia di lui che la strinse forte, quasi impedendole di respirare.
Si abbracciarono a lungo ed entrambi piansero a lungo.
Poi si separarono e si guardarono negli occhi per un momento che parve immenso.
Neanche un istante dopo le loro bocche erano sigillate in un bacio dolce, passionale, romantico.
 
Quando si separarono nuovamente a causa di alcuni piccoli lamenti provenienti dalla carrozzina, il ragazzo incuriosito le si avvicinò e dopo aver visto la bellissima bambina sorrise spontaneamente e con infinita delicatezza la prese in braccio.
Era morbida, e aveva un viso meraviglioso.
La carnagione chiara e gli occhi chiari ricordavano le origini del padre: era irlandese d’altronde.
-Non te l’ho detto prima. Scusami. Lei è Dana-.
Il ragazzo alzò lo sguardo e fissò gli occhi in quelli di Julie.
-È meravigliosa-.
Julie annuì sorridendo e si avvicinò alle due persone che amava di più.
-Sono tornato per restare questa volta Jul. Non ti lascerò più, no vi lascerò mai più-.
La ragazza sorrise gioiosa e poi si avvicinò al ragazzo.
-Ti amo Niall.-
-Ti amo anch’io Julie.-
 
I due innamorati si baciarono appassionatamente sotto lo sguardo dolce e tremendamente tenero della piccola Dana e tutto grazie alla cabina telefonica, che aveva racchiuso i loro segreti più profondi rivelandoli poi nel modo migliore.

 


I’m at a payphone trying to call home
All of my change I’ve spent on you
Where are the times gone baby
It’s all wrong, we’re at the place we made for two

If happy ever after did exist
I would still be holding you like this
And all those fairytales are full of it
One more stupid love song I’ll be safe

Now I’m at a payphone…

(Payphone -  Maroon 5 ft. Wiz Khalifa)

  
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