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Autore: chanelpyn    31/05/2012    6 recensioni
MOMENTANEAMENTE SOSPESA

-Non puoi lasciarmi, non per lei- gridai con le lacrime agli occhi.
- Posso farlo invece, mi dispiace Jade - mormorò lui senza mostrare il minimo rammarico.[...]
 
- SONO TORNATO E HO ANCHE UNA SORPRESA! - urlò il ragazzo al mio fianco aumentando impercettibilmente la presa sulla mia mano nervoso quasi quanto me. [...]
- Allora Malik? Qual'è la sorpresa? -.
[...] E mentre quella semplice frase veniva formulata senza alcun secondo fine, io fissai il mio sguardo sul volto sbalordito e forse addolorato di Styles.
- Lei è Jade, la mia ragazza -.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2
 

I try to savertise and I
Ended up with wounds to bind
Like you're pouring salt in my cuts
And I just ran out of band-aids
I don't even know where to start
Cause you can't bandage the damage
You never really can fix a heart
( Fix A Heart - Demi Lovato )

 
 
Suonai il campanello aspettando che qualcuno venisse ad aprirmi.
Il pomeriggio precedente, subito dopo essermi sfogata su quel foglietto di carta, ero tornata a casa con la scusa di non sentirmi troppo bene.
Mi ero sentita leggermente in colpa ad aver proibito a Zayn di riaccompagnarmi a casa ma ero troppo scossa e confusa, lo avrei solamente insospettito.
Ed ora eccomi di nuovo lì ad aspettare che i due coglioni che mi avevano invitato a passare il sabato sera con tutti loro venissero ad aprirmi.
Sentì lo scatto della serratura seguito dalla testa bionda di Niall e dal sorriso raggiante di Louis. Feci loro una smorfia ed entrai in casa cercando di riscaldarmi, nonostante fosse primavera inoltrata tirava un leggero venticello. Ok un po' era anche colpa mia. Avevo indosso un vestito color crema, che finiva poco sopra al ginocchio, con una cinturino  sotto il seno. L'avevo scelto  apposta approfittando del caldo pomeriggio poi, però, mi ero rifiutata di cambiarmi troppo pigra per svestirmi e rivestirmi e quindi mi ero presentata a casa "Styles-Tomlinson" cosi.
- Finalmente! Ho il naso ghiacciato - commentai aspettandomi una qualche ovvia battutina sul mio abbigliamento che non tardò ad arrivare.
- Buonasera anche a te - mi salutò sorridente Louis stampandomi un bacio sulla guancia.
- Non è mica colpa nostra - commentò Niall indicando, con un cenno del capo, il mio vestito.
Come non detto!
Alzai gli occhi al cielo mentre Horan mi circondava le spalle con un braccio e mi spingeva verso il salone in quel momento completamente deserto.
- Dove sono gli altri? -
- Liam è andato a fare spesa di schifezze - mi rispose Louis buttandosi di peso sulla poltrona affianco al divano - Harry non ne ho la più pallida idea e Zayn è in camera sua. Dovresti andargli a parlare sai? E' veramente giù di morale -. Incrociai lo sguardo di Tomlinson che si era fatto serio nel pronunciare quell'ultima frase, annuii e salii le scale due gradini alla volta.
La sua stanza me l'avevano indicata il giorno prima, quella a destra subito dopo il bagno. Trovai la porta socchiusa e sbirciando intravidi la figura distesa sul letto di Zayn intento a fissare un punto indefinito dell'alto soffitto. Entrai in punta di piedi senza guardarmi più di tanto intorno troppo occupata a farmi spazio tra tutta quella confusione di jeans, maglie, calzini, scarpe e chi più ne ha più ne metta.
Si accorse di me solamente quando mi sedetti sul bordo del letto, al suo fianco.
- Ciao - mormorai. Mi rivolse un'occhiata in tralice per poi tornare a contemplare il soffitto.
- Sei arrabbiato? - chiesi notando la sua mascella contratta. Provai a sfiorargli la mano ma lui la ritirò di scatto interrompendo quel leggero contatto. Quel gesto mi ferì più di quanto mi potessi aspettare, fu come se mi avessero bruciato la mano con del ferro incandescente. Sentivo il mio cuore battere furiosamente mentre l'ansia lentamente mi assaliva. Le bianche pareti della stanza sembravano farsi sempre più strette intorno a me mentre la paura iniziava ad attanagliarmi lo stomaco. Forse era una reazione un tantino esagerata ma nonostante ciò non riuscii ad impedirmi di andare nel panico.
Notando il mio disagio si mise seduto osservandomi con sguardo indagatore.
- No, non sono arrabbiato - disse con tono ovvio in contrasto con l'occhiata sospettosa che mi rivolse - o forse dovrei?-. Scossi energicamente la testa mimando un "no".
Mi osservò con più attenzione per poi sbuffare sonoramente.
- Sono solo frustrato! Ieri non stavi bene e si vedeva che eri sconvolta ma non sono riuscito a far altro che chiederti se volevi un passaggio - sputò fissandomi con occhi lucidi - Mi sento inutile, sento di non essere abbastanza per te! -.
Udendo quelle parole spalancai la bocca sorpresa. Forse non si rendeva conto di quanto fosse indispensabile per me e, di sicuro, anche per i suoi amici. Non era lui il problema, ero io quella incapace di vivere la propria vita come andrebbe vissuta. Non avevo la forza necessaria per lasciarmi il passato alle spalle soprattutto ora che iniziavo a frequentare la stessa casa in cui viveva l'ultima persona che avrei voluto incrociare di nuovo lungo il mio cammino.
Io stessa ero consapevole che Zayn, come chiunque altro, non avrebbe potuto curare in alcun modo il danno. Non sarebbe mai riuscito a rimettere insieme il mio cuore ormai diventato un puzzle, ci sarebbe sempre stato quel piccolissimo ma indispensabile pezzo che si sarebbe rifiutato di incastrarsi e completare la composizione.
Presi la sua mano tra le mie ripercorrendo con lo sguardo i perfetti lineamenti del suo viso, da quegli occhi talmente profondi ed espressivi da incendiarmi ogni volta che li sentivo posarsi su di me agli zigomi alti che spesso accarezzavo incuriosita da ogni loro minimo particolare, per poi soffermarmi su quella bocca che non toccavo dalla sera precedente.
Ma avvicinai e posai le mie labbra sulle sue sfiorando con le dita il suo collo che in quel momento sembrava bruciare sotto il mio tocco. Fu come tornare a respirare dopo essere stata per un tempo indeterminato in apnea. Un brivido mi percorse partendo dal punto in cui le sue dita toccavano impercettebilmente la pelle del mio fianco, sopra il vestito che in quel momento mi sembrava esageratamente ingombrante. Approfondii il bacio permettendogli di giocare con la mia lingua. Lo sentii sospirare mentre mi avvicinava maggiormente a lui fino a sfiorargli il petto con il mio. Lentamente mi staccai dalle sue labbra sorridendo leggermente nell'udire il suo grugnito di disapprovazione.
- Forse questo non è abbastanza per farti capire quanto tu sia importante per me ma almeno spero tu abbia capito che tutti questi problemi che ti stai facendo non esistono - mormorai a qualche millimetro di distanza dalla sua bocca - E oltretutto questo non è né il momento né il luogo giusto dove fare ciò a cui la tua mente perversa sta pensando quindi ora andiamo che il film ci aspetta!-.
Strinsi il braccio di Zayn e me lo trascinai dietro senza troppi complimenti.
- Ma io non voglio vedere nessun film -
- E invece si che lo vedrai... con me -
- No -
- Si -
- No -. Continuammo in quel modo fino a quando non arrivamo a destinazione.
- Invece si e ora basta lagnarti -. Posi fine al discorso facendogli una linguaccia mentre Zayn, sorridendo, si sedeva sulla poltrona che in precedenza era stata occupata da Louis.
Non feci in tempo a chiedere se gli altri fossero tornati che vidi una testa castana seguita da un'altra riccia attraversare il salone diretti alla cucina con in mano le borse della spesa. Vidi Niall scendere i gradini delle scale due alla volta per poi buttarsi quasi di peso su un Liam che disperatamente cercava di ripararsi il volto con le braccia. Ridevo con le lacrime agli occhi mentre a stento riuscivo a seguire la scena, cercando di asciugarmi le guancie umide.
Mi sentivo fastidiosamente osservata e alzando gli occhi incrociai quelli verdi di Harold talmente intensi da risvegliare in me qualcosa che non riuscivo a definire, in quello sguardo riuscivo a scorgere l'Harry di cui mi ero pericolosamente innamorata.
Interruppi immediatamente il contatto visivo voltandomi e trovando Zayn intento a prendere fiato con ancora un lieve sorriso sulle labbra. Evidentemente troppo preso dal siparietto non si era accorto di quello scambio di occhiate quasi complici tra me e Styles. Osservando quegli occhi ancora lucidi iniziai a sentirmi in colpa. Mi sentivo sporca, quasi una traditrice. Zayn non si meritava questo.
- Che film guardiamo? - chiesi a Louis dando le spalle a Harry e cercando in tutti i modi di mostrarmi allegra.
- Qualcosa come "Il Padrino" ... credo -
- Ma che roba è? - chiesi con espressione accigliata.
- Fortuna che Niall non ti ha sentita, quello è uno dei suoi film preferiti nemmeno noi lo conosciamo - disse Liam uscendo dalla cucina con un sorriso sornione e ancora tutte le ossa apposto.
- Ma non potevamo guardarci qualcosa tipo "I passi dell'amore" o "Titanic"? - domandai con un sopracciglio alzato.
Liam alzò le mani in segno di resa ma con ancora quel sorriso sghembo sul volto.
Mi sedetti sul divano mentre Harry cercava di far partire il dvd di cui, già sapevo, non avrei seguito neanche una scena. Rimasi a fissare i suoi ricci ricordandomi di quando li avevo toccati per la prima volta.
 
Era seduto davanti a me sul bus che ci avrebbe portati nel centro di Londra. Con le cuffie nelle orecchie, assorta nei miei pensieri, avevo involontariamente rigirato un suo riccio tra le dita. Quel giorno aveva un profumo buonissimo, come di fragole. Ad un certo punto sentii i suoi capelli scivolarmi dalle mani e capii che si eri voltato verso di me. Incontrai il suo sguardo divertito e solo allora capii ciò che avevo fatto.
- Scusa scusa non volevo - avevo balbettato imbarazzata.
- Fa niente anzi è piacevole - mi rispose Harry con un sorriso caloroso invitandomi a continuare.
 
Mi ripresi cercando di frenare i pensieri che lentamente distruggevano la diga costruita con tanta fatica lasciando così che il fiume di ricordi mi inondasse. Non volevo rivivere nulla del mio passato. Cercai di concentrarmi sulla confusione che animava il salone in quegli istanti.
Mi seddetti, in bilico, sul bracciolo della poltrona di Zayn.
- A che ora è oggi il coprifuoco? - mi chiese Zayn rivolgendomi uno sguardo che mi fece letteralmente squagliare.
- Veramente oggi non ho un orario. I miei staranno via per tre giorni per un qualche convegno da qualche parte. Sono partiti stamani - risposi con un sorriso a trentadue denti. Già, i miei genitori erano medici. Precisamente mio padre era cardiologo e mia madre neurologa. Nonostante fossero sempre in viaggio avevo comunque degli orari da rispettare. Per questa volta avrei fatto uno strappo alla loro regola nonostante sapessi che se la vicina non mi avesse trovato in casa sarebbe andata a spifferare tutto ai miei.
- Perchè me lo chiedi? - domandai con finto fare malizioso.
- Non posso sapere quando la mia ragazza ha intenzione di lasciarmi solo e indifeso con questo branco di animali? - mi tenne il gioco lui inziando a farmi il solletico. Finii stesa sulla moquette color panna ridendo con le lacrime agli occhi mentre lui continuava a pizzicarmi con un sorriso raggiante sulle labbra. All'improvviso il campanello suonò ponendo fine a quella tortura. Tirai un sospiro di sollievo ringraziando mentalmente quell'aggeggio per avermi salvata da quella tortura mentre mi sistemavo alla meglio il vestito.
- Vado io! -. Sentimmo Liam salutare qualcuno all'ingresso prima di vederlo comparire stringendo la mano di una ragazza mora.
- Danielle lei è Jade. Jade lei è Danielle, la mia ragazza - ci presentò con una nota d'orgoglio nella voce muovendo la mano da lei a me e viceversa. Sorrisi stringendo la mano che Danielle mi porgeva. Aveva degli occhi del colore del cioccolato fuso incorniciati da una chioma riccia decisamente indomabile. Mi sorrise a sua volta mostrando una fila di denti bianchissimi che risaltavano sulla sua pelle caffe-latte. Si notava il netto contrasto con la mia chiarissima carnagione che non mi era mai dispiaciuta ma che anzi accentuava i miei grandi occhi verde-azzurro, l'unica cosa di me di cui andavo fiera.
- E' un piacere conoscerti. Ieri Liam mi ha parlato molto bene di te - disse lei sfiorando leggermente con la mano la spalla del suo ragazzo. Rimasi leggermente interdetta udendo il tono di voce con cui aveva pronunciato l'ultima frase, sembrava quasi una gentilezza forzata.
Ma finiscila tu e le tue manie di persecuzione! 
Nonostante il tono con cui l'aveva pronunciata, rimasi sorpresa da ciò che aveva detto. Guardai Liam con curiosità. Lui mi rivolse un sorriso sincero. Fino a qualche secondo prima che le parole di Danielle riempissero lo spazio intorno a noi, avevo pensato di non andare affatto a genio a Payne nonostante il giorno prima fosse stato gentile ed educato con me. Ora gurdandolo in quegli occhi così profondi non scorsi alcuna traccia di ostilità nei miei confronti ma al contrario una sorta di profondo rispetto. Dio quanto ero stata stupida e superficiale.
Quello scambio di sguardi fu interrotto da Zayn, fino a quel momento in piedi al mio fianco, che si mosse per salutare Danielle per poi tornare alla sua comoda poltrona. Io lo seguii sedendomi nuovamente sul bracciolo.
- Sta per iniziare! - ci informò Louis, dopo aver anche lui dato il benvenuto all'ospite, inforcando il telecomando.
- Eleanor non viene? - chiese Danielle perplessa.
- Non lo so - rispose brusco Tomlinson accomodandosi sul divano.
- Avete litigato di nuovo? -. Louis fece spallucce mentre premeva "Play".
- Vieni qui, sarà un film abbastanza lungo a quanto sembra - mi sussurrò Zayn con un mezzo sorriso picchiettandosi con una mano sulla coscia, invitandomi ad accomodarmi sulle sue gambe. Non me lo feci ripetere due volte. Adoravo sentire la sua pelle sotto il mio tocco, percepire il calore invitante che il suo corpo emanava, mi faceva sentire protetta.
Mi tolsi le All Star e mi sedetti sulle sue gambe in modo da poter appoggiare la schiena al bracciolo della poltrona.
Liam e Danielle, invece, si sedettero l'uno di fianco all'altro sul divano assieme a Louis.
- Aspettatemi! - urlò Niall precipitandosi in salone carico di pringles, salatini, pop corn al cioccolato e ogni possibile schifezza reperibile in quella casa. Si accomodò sulla moquette, di cui avevo già fatto conoscenza prima, seguito da un Harry alquanto annoiato.
Non seguii nulla del film. Nemmeno per un secondo riuscii a concentrarmi sulle immagini che illuminavano lo schermo del televisore, mi sentivo fastidiosamente osservata. Già un paio di volte mi ero voltata incrociando lo sguardo incupito di Harry fisso sulla mia mano intrecciata con quella di Zayn. Ma ciò che più mi aveva colpito era stato lo sguardo indagatore di Danielle. Non capivo perchè stessi così tanto sulle palle a quella ragazza, la conoscevo da poco più di un'ora e già sembrava considerarmi un'odiosa palla al piede. A quanto pare avevo l'innata capacità di farmi dei nemici in un battito di ciglia.
Decisi di lasciar perdere il film e tutto ciò che implicava e mi accoccolai tra le braccia di Zayn adagiando la mia testa sul suo accogliente petto. Sentii il suo braccio sinistro circondarmi le spalle, stringendomi di più a lui mentre posava la sua mano sulla mia coscia muovendola lentamente facendomi venire i brividi. Sorrisi impercettibilmente concentrandomi sul battito del sul cuore che sembrava sul punto di uscirgli dal petto per darsela a gambe levate, da quanto batteva forte. Fissai il suo profilo illuminato dalla luce del televisore per qualche secondo incantata da tanta perfezione, gli lasciai un leggero bacio nell'incavo del suo collo e chiusi gli occhi. Sapevo che andavo matto per i baci sul collo. L'ultima cosa che percepii prima di addormentarmi fu il suo leggero bacio sulla mia fronte.
 
Quando mi svegliai erano circa le due del mattino. Leggermente confusa non seppi spiegarmi dove mi trovassi. Ero su un letto quasi famigliare, in una stanza illuminata soltanto dalla luce della luna che filtrava dalle tende bianche. Voltandomi intravidi il profilo di Zayn beatemente addormentato e mi tornò alla mente il ricordo della sera precedente. Accaldata scesi al piano terra con l'intenzione di bermi un bicchiere d'acqua ma arrivata lì trovai già qualcuno. Riconobbi i ricci di Harry che nel frattempo mi dava le spalle. Mi voltai per andarmene quando sentii la sedia di Harold grattare il pavimento.
- Jade? - domandò sorpreso.
- Harry - risposi senza voltarmi - Ora me ne vado -. Ma non feci in tempo a mettere un piede avanti all'altro che una mano mi fermò. Fu come ricevere una piacevole scossa elettrica.
- Ti prego fammi spiegare - iniziò lui ma lo interruppi prima che potesse aggiungere qualcos'altro.
- Non voglio più sentire niente da te. Te ne sei andato, non c'è più niente da spiegare -.
 - Non è vero. Io ti ho cercata ma quando mi sono presentato a casa tua, tua madre mi ha detto che non vivevi più lì o almeno non avresti vissuto lì per un po' - mi spiegò quasi con le lacrime agli occhi abbassando lo sguardo sulle nostre mani intrecciate.
- Che cazzo stai dicendo Styles? Io vivo ancora lì. - improvvisamente un pensiero mi colpì, fu come un temporale a ciel sereno - No, aspetta era gennaio quando sei passato? -. Lui accennò un sì con la testa evitando di incrociare i miei occhi occupato ad esaminare qualcosa.
- Capisco -. Era passato nell'unico periodo in cui io ero stata allontanata da casa. A gennaio ero finita in riabilitazione a causa di un taglio profondo che mi ero fatta al polso destro e di cui la cicatrice era ancora perfettamente visibile. Solo quel freddo giorno di gennaio i miei genitori si erano accorti di ciò delle punizioni che mi autoinfliggevo. Li avevo fatti soffrire in una maniera disumana. Ma poi circa tre mesi dopo quel fatto avevo iniziato a vivere o per lo meno a provare grazie all'aiuto di Zayn.
- Jade, che cos'è questo? E questo? E questo? -. Il tono spaventato di Harry che tendeva ad alzarsi di una nota ad ogni parola mi risvegliò dai miei pensieri. Sentii le sue dita toccare i punti più sensibili del mio polso destro.
Oh cazzo! fu l'unica cosa a cui riuscii a pensare quando mi resi conto che Harry stavo sfiorando le mie cicatrici con sguardo impaurito. Non lo avevo mai visto in quello stato.
- Niente - lo liquidai cercando di coprire con le mani i segni del mio passato che ancora popolavano il mio presente.
- Che cazzo ti sei fatta? Te li sei fatta anche nell'altro polso? Oddio - quasi sbraitò infilandosi una mano tra i capelli con sguardo disperato. Di certo questa non era la reazione che mi aspettavo. Avrei preferito ricevere delle scuse nonostante sapessi che non lo avrei perdonato per il momento, ma di certo non avrei mai pensato di poterlo far disperare in quella maniera. Una lacrima sfuggì al suo controllo ma lui prontamente se ne liberò.
- Perdonami Jade, non credevo... - cercò di dire con la voce rotta dai singhiozzi. Gli occhi mi si inumidorono ma piangere davanti a lui era l'ultima cosa che avrei voluto fare in quel momento, non doveva accorgersi di quanto tutt'ora la sua mancanza mi pesasse sulle spalle. Bruscamente ritirai il braccio ed ignorando le sue suppliche di non andarmene, mi fiondai al piano di sopra.
- Dove eri finita? - mi chiese uno Zayn alquanto assonnato stringendomi tra le sue braccia.
- Shh ero solo andata in cucina, torna dormire - mormorai scacciando una lacrima mentre lo coprivo con il lenzuolo.
Quella notte le mie silenziose lacrime accompagnarono i singhiozzi sommessi di Harry, l'unica cosa udibile nell'assordante silenzio di quella casa.

 
 
 

I'M BACK!!
Si, lo so sono imperdonabile. Vi ho fatto aspettare quasi due mesi per poi postare questo capitolo schifido e ora vado pure di fretta.
Ringrazio chi ha messo questa ff tra seguite/preferite/ricordate.
 Vi sono grata per tutte le voastre bellissime recensioni e spero di ritrovarvi anche per questo anche se ne dubito *piange*
Bacioni xx
p.s. i pezzi di canzone che metto ad inizio capitolo non sono messi li per caso infatti se li leggete vi rendete conto che anticipano quello che succede poi nei rispettivi capitoli. Ci ho messo due settimane per trovare il testo giusto per questo capitolo lol
p.p.s. se vi va potete passare dalla mia nuova ff che trovate nella mia pagina "I KNOW YOU'RE IT'S WRONG" in cui questa volta i One Direction sone dei bulli ma... no non ve lo dico lol
ok ora me ne vado davvero xx

  
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