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Autore: Giuls_breath    01/06/2012    1 recensioni
Seguito di BD con delle modifiche.
Sono passati 9 anni dalla nascita di Renesmee ed è vissuta circondata dall'affetto della sua famiglia e dalla forte amicizia con Jacob Black.
Cosa succederà quando lui le parlerà dell'imprinting e ci saranno altri personaggi pericolosi tra loro??
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Toc toc
Eh già sono tornata!
Ho avuto un po' di problemi tra università e patente perciò non ho più scritto nulla, fino ad oggi
Questo è l'ultimo capitolo, ma tranquille arriverà l'epilogo
Buona lettura!!

 

Spingeva.
Urlava.
Perdeva sangue.
La vedevo soffrire.
Per me fu una tortura assistere a tutto questo.
A un certo punto lanciò un grido più forte dei precedenti e il bambino nacque.
Non vagiva,urlava quasi il neonato.
Lo guardai.
Era una bambina.
“Sarah.” dissi in un sussurro. “Nessie, nostra figlia è una bambina.”
Annuì con il sorriso sulle labbra, anche se aveva gli occhi chiusi.
Era sudata.
“Com’è?” chiese ad occhi chiusi.
“E’ bellissima come te.” dissi.
Era ancora scossa e tremava.
Avevo l’epidermide increspata dai brividi e dal dolore.
Sentivo il suo cuore battere forte, talmente forte che ebbi paura che potesse esplodere.
Aprì gli occhi e mi guardò: aveva gli occhi appena aperti e la bocca semichiusa.
Respirava velocemente.
“Nessie?” la chiamai e lei mi guardò.
Era vigile ma spossata.
“E’ meglio se la lasciamo riposare un po’.” suggerì Carlisle.
“No” disse con tono dolorante “Sto bene.” mi guardò “Jake dov’è nostra figlia?”
Sussultai a quel nostra.
Mi sorrise stringendomi la mano.
“Sei bellissima.” le dissi.
“Jake.” mi chiamò Bella alle mie spalle “Vostra figlia.” disse porgendomi quel fagottino così piccola e dagli occhi già vigili per essere quelli di una neonata.
Osservai la bambina, Sarah, mia figlia:aveva la pelle leggermente bronzea,gli occhi verdi e i capelli castani.
Mi guardò e mi sorrise.
Fui invaso da una sensazione di calore profondo, da una grande tenerezza e da un sentimento così grande che non avevo mai provato fino a quel momento, l’amore di un padre per la propria figlia.
Ora era tutto perfetto.
Mi voltai verso la mia Nessie e la guardai negli occhi: provai la stessa scarica elettrica e la stessa sensazione di calore di allora, di 9 anni fa, quando aveva avuto inizio il mio imprinting per lei.
“Eccola.” riuscii a dire dopo attimi di silenzio passati a contemplare mia, anzi nostra figlia.
Sarah Marie Black, la mia splendida bambina, ha fatto si che finalmente fossimo una famiglia io, lei e la mia donna Renesmee.
 
-Punto di vista Nessie -

Erano passati 6 mesi e io ormai avevo 20 anni e avevo deciso di aspettare un anno per coronare il mio sogno, diventare medico, dato che ne avevo coronati già due: il mio amore sempre più forte per Jake e nostra figlia.
Era dicembre e ormai sapevamo che Sarah era un licantropo.
Un licantropo piuttosto strano, dato che amava anche il sangue, e poi era lei ad aver ereditato il potere che mi aveva lasciato Nicholas prima di morire, cioè quello di riuscire a cambiare l’umore con lo sguardo. Io avevo il mio vecchio potere cioè di poter far vedere cosa pensavo con il tocco della mano. 
Cresceva normalmente come una qualsiasi bambina, forse lei sarebbe cresciuta come una bambina ‘normale’. Era ciò che speravamo e tutto ciò che desideravamo per nostra figlia.
Quando stavamo a casa mia, Sarah la teneva sempre in braccio mio padre perché diceva che le ricordavo il momento in cui ero ancora una neonata. Mentre la tenevo in braccio mio padre compose per lei una nuova ninna nanna che sono sicura suonerà ancora tantissime volte dato che a mia figlia piace molto il suono del pianoforte, rimane letteralmente incantata.
Credo proprio che diventerà un’abile pianista tra qualche anno.
Quando invece andavamo alla riserva i ragazzi non la lasciavano un minuto tranquilla dicevano continuamente “Sarah vieni qui, Sarah vieni con me.” Inutile dire che quando Billy seppe che l’avevamo chiamata come la madre di Jake pianse lacrime di gioia.
Ero davvero felice. Inoltre notai un piccolo particolare Seth voleva stare sempre con Sarah.. qui lupo ci cova! Chissà.. 
Mio nonno Carlisle mi aveva garantito che solo con la prima gravidanza avevo sfiorato la morte proprio perché non ero una creatura comune, ma per delle future gravidanze potevo stare più che tranquilla.


Era marzo e io e Jake eravamo in Florida in vacanza per un paio di settimane: eravamo in una stanza d’albergo e c’erano delle vetrate che lasciavano scorgere chiaramente il mare e il cielo terso del posto, mentre nostra figlia dormiva beata nella stanza.
Eravamo praticamente incantati e alle volte ci guardavamo felici e ridevamo anche per l’immensa gioia.
Guardai Sarah, sapevo che avrebbe dormito anche in mezzo ad un uragano, in questo era identica a Jake.
“Tesoro” mi disse Jake “grazie.”
Lo guardai un po’ scettica. “Per cosa?”
“Per tutto. Grazie di aver accettato l’imprinting, di avermi amato nonostante le tante difficoltà e soprattutto grazie di avermi dato una figlia.” Tacque un momento “Spero che più in là tu possa darmi anche un maschietto.”
Sorrisi piano “Ci proverò.”
“Nessie” disse accarezzandomi una guancia con la sua mano perennemente bollente “io ti amo più della mia stessa vita e se dovessi perderti..”
Posai un dito sulle sue labbra e gli dissi:”Ora sono qui e non ti lascio. Mai più.”
Mi sorrise con uno di quei sorrisi che ti mozzano il fiato e che ti mandavano in tilt per la passionalità e la dolcezza.
“Pensavo” disse “che magari.. quando vuoi potremmo..” mi guardò malizioso.
Capii al volo e gli sorrisi:”Tu sei proprio malato, Jacob Black.”
“Perché? A cosa pensavi che alludessi?”
Gli toccai il viso e gli mostrai una delle nostre notti d’amore.
“Ehm.. pensavo a una cosa del genere.” ammise.
Scossi la testa sorridendo e poi baciandolo delicatamente. 
“Comunque” disse “per ora voglio stare con te e nostra figlia, e amarti più di quanto abbia fatto fino ad ora.”
Mi baciò dolcemente.
“Renesmee Carlie Cullen, vuoi concedermi l’onore di diventare mia moglie?” mi chiese improvvisamente inginocchiandosi.
Sgranai gli occhi per la sorpresa.
Estrasse una scatolina con un anellino piccolo con un diamante incastonato.
Era bellissimo, ma più che l’anello era bellissimo lui: nei suoi occhi vedevo l’amore per me, per nostra figlia, il desiderio di diventare una famiglia e di vivere felici insieme per sempre.
Sorrisi e risposi: ”Si.”
Sorrise facendomi bruciare gli occhi talmente che era bello quel sorriso e infilò l’anello al mio dito.
“Renesmee Carlie Cullen Black.. suona bene.” dissi.
“Io però toglierei il Cullen.” disse con una smorfia.
“No, quello resta.” dissi rispondendo alla sua smorfia per scherzare.
“Come preferisci.” mi disse sorridendomi felice.
Ci affacciammo al balcone e guardammo il Sole morire sull’Oceano e illuminare i nostri volti di rosso e arancione, per poi cedere il posto alla Luna e alle stelle.
In quel momento avevo tutto ed ero felice, anzi di più. 
Ora sapevo che tutto quello che era successo era solo per mettere alla prova il nostro amore e questo era sempre riuscito a sopravvivere e a diventare sempre più forte fino a portare alla nascita di una nuova vita.
La Luna e il Sole ecco cosa eravamo io e Jake.
Due elementi diversi ma che non potevano vivere l’uno senza l’altro.
E da quel momento ci univa, l’alba, nostra figlia.
Era cominciata per noi l’alba di una nuova vita.. insieme.

  
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