Ciao a tutti e benvenuti a questo nuovo
capitolo, spero che vi piaccia! ^^
Oggi scriverò principalmente delle avventure
del mio russo preferito! :D (Lo sapevo che in fondo,
in fondo mi volevi taaaaanto bene! N.D. Boris Non era
di te che parlavo! Mi riferivo al leggiadro rosso! N.D. Me Ora è biondo, furba!
N.D. Boris E’ vero! Ma tanto la vecchia capigliatura
tornerà presto! N.D. Me)
Ma ora piantiamola con queste riflessioni
acute e riprendiamo a concentrarci su questo nuovo,
avvincente, elettrizzante, umile e modesto capitolo! *__* (Direi che
soprattutto gli ultimi due aggettivi sono proprio azzeccati! N.D. Boris)
OooO
Yuriy fissò sconcertato il tabellone degli incontri.
-Cazzo! Devo già battermi con una donna! E se supero
lo scontro dovrò combattere contro una sottospecie di effeminato
o con un’altra ragazza: perché la dea bendata deve sempre sbattere contro dei
muri quando vuole dirigersi verso di me?!- I vari pensieri del rosso si
potevano esprimere in questo paragrafo: odiava combattere contro gli esponenti
del gentil sesso.
Lo mettevano sempre sotto pressione, neanche avesse
avuto dei problemi di prestazione!
Tutto per colpa di quella dannata Theresa...
*
“Ho vinto ancora senpai
Yuriy!” Esclamò con voce volutamente infantile la bambina, afferrando al volo il proprio beyblade.
“Se tu te
la smettessi di fare la finta mocciosa tenera, tenera, dolce, dolce che vuole
procura solo compassione e favori per il proprio tornaconto...Oppure provassi a
combattere con un beyblade senza alcuna peculiarità...Forse allora potrei
vincere!” Ribatté acido il rosso prendendo stizzito il proprio beyblade mezzo
distrutto, ma poco male: tanto al monastero ne avevano a centinaia di quel
tipo!
La ragazzina scosse con un
gesto elegante e docile la corta chioma bionda sorridendo.
“Andiamo senpai Yuriy: uno di
questi giorni prometto che non utilizzerò il mio fidato Diamanten!”
“Piantatela di chiamarmi
senpai e comunque me lo ripeti tutte le volte, però
alla fine sono solo parole buttate al muro!” Replicò scocciato Yuriy, anche se
un po' d'ira gli era già passata, però non voleva darla vinta alla tedesca: era
importante che capisse che una promessa è una promessa!
“Ma in fondo sono cose da
nulla...”
“...Che decidono soltanto la
posizione sociale di cui qualcuno deve essere proprietario qui al monastero...” Theresa lo scrutò perplessa con
gli occhi grigi spalancati.
“Che cosa centra la posizione
sociale?”
-Beata ingenuità!- Pensò Yuriy che sapeva che
la ragazzina era rimasta troppo poco in quel luogo per capirne fino in fondo le
regole basilari.
Stava quasi per spiegargli il motivo, tuttavia
Boris gli aveva appena scagliato una palla di neve e reclamava una breve
battaglia, ora che le guardie erano lontane.
“Senti...Te
lo dirò in un altro momento d'accordo?” Lei annuì riprendendo ad allenarsi da
sola: sembrava così carina e piccolina in mezzo a tutta quella massa bianca che
le arrivava alle ginocchia. Forse era quello il motivo
per cui non riusciva mai a sconfiggerla perché in fin dei conti provava un po'
di tenerezza per quella bambinetta così spaesata in quel posto che qualche
settimana fa era stato un luogo esclusivamente maschile...
E dopo l'essere stato
messo in coppia con lei per gli allenamenti quotidiani, Yuriy non riuscì ad
essere totalmente aggressivo in un incontro contro una donna.
*
La voce concitata del presentatore lo risvegliò ed
allora si diresse verso l'arena per iniziare finalmente la sua “avventura” in
quel torneo, partendo proprio dall'eliminatorie: se si
fosse presentato con il suo vero nome, molto probabilmente gli avrebbero fatto
saltare quella parte del torneo.
Troppo forte? O forse semplicemente troppo
sopravvalutato? Il rosso l’avrebbe scoperto presto, provando a partire dal
basso e riuscendo ad arrivare fino in alto senza bisogno di favori: era quasi
una sorta di test per la sua bravura e lui amava le sfide.
Varcata la soglia dell’arena la osservò un po’ per cercarne qualche peculiarità, ma con scarso
successo: alcune persone (parenti dei concorrenti, giornalisti locali, fanatici
di qualsiasi cosa riguardasse le trottole e naturalmente qualche talent scout
che scrutava ognuno di loro alla ricerca di un probabile nuovo blader di
successo) sedevano leggermente scomode su palchetti preparati apposta per
l’occasione, mentre molti partecipanti avevano già iniziato i loro incontri ed
altri aspettavano i loro avversari (qualcuno ebbe la fortuna o sfortuna di
vincere a tavolino), compresa la ragazza con cui si sarebbe dovuto scontrare.
Era piuttosto giovane e non doveva avere più di
tredici anni.
-Talenti emergenti…- Pensò Yuriy
avvicinandosi verso il beyblade stadium con una certa
calma, in modo da poter nascondere la sua effettiva agitazione.
-Dovrò tenere i nervi ben saldi per non farmi
prendere dalla collera, come invece ultimamente mi succede ogni volta che
comincio un match: devo cercare di riacquistare quella razionalità che, odio
ammetterlo, i miei maestri del Monastero mi hanno saputo insegnare alla
perfezione.- Concluse il corso dei suoi ragionamenti
perché la voce dell’avversaria lo richiamò alla realtà.
“Era ora che ti facessi viva! Avevi per caso paura
di rovinarti la messa in piega?” Domandò acida la ragazzina che, anche se
giovane, aveva già un’ottima lingua lunga.
“Ti sarebbe piaciuto, vero?” Replicò pacato lui per zittirla, però lei rincarò la dose.
“Tantissimo, almeno ti saresti disillusa subito e
non mi avresti fatto perdere tempo con te!” Il rosso ora biondo avrebbe
volentieri scagliato contro la tredicenne il suo
beyblade insieme a tutto il dispositivo di lancio, tuttavia il suo
autocontrollo glielo impedì saldamente, distruggendo i suoi precoci istinti
omicidi.
“Hai proprio ragione: neanch’io dovrei perdere tempo
con persone che evidentemente non sono alla mia altezza ed a cui, magari, devo
pure cambiare i pannolini tra uno scontro di beyblade ed un altro.” La ragazzina avvampò all’istante dalla collera.
“Vedremo Mrs simpatia,
vedremo…” Un arbitro si era, nel frattempo, avvicinato
a loro vedendo che avevano raggiunto la postazione ed iniziavano già a
scaldarsi anche senza bisogno di incominciare…
“Sapete tutte e due le regole immagino.”
Affermò certo mentre annuivano.
“Quindi non vedo motivi per
non far iniziare questo incontro: 1, 2, 3 lancio!” Contemporaneamente i due
beyblade vennero scagliati all’interno dell’arena, anche se Yuriy lo aveva
fatto con più forza.
-Ora non devo sottovalutare la mia
avversaria: se si è iscritta a questo torneo, molto probabilmente avrà
delle qualità che pensa che la porteranno al premio finale, ma devo stare anche
attento al fatto che non sia solo un bluff…- Il cervello del rosso era
ritornato calcolatore e lucido dopo tanto tempo di astinenza da veri e propri
incontri da torneo e stava riacquistando le sue abilità razionali: dopotutto
ciò che gli avevano inculcato nel Monastero non era poi tanto inutile, anche se
per certi versi immorale…
-Devo ricordarmi di usare il mio Bit Power solo ed
esclusivamente in casi estremi: non voglio ne perdere, ne dare troppo
nell’occhio.- Le due trottole in quel preciso istante si stavano
ancora studiando, ma alla fine la bambina cedette e con un urlo espresse la sua
voglia di vincere.
“Vai Fairy! Io, Lili Du, non mi posso permettere di perdere!” Il beyblade prese
a ruotare più velocemente e con un colpo secco andò a
cercare il suo avversario: per fortuna il russo ora ucraino ebbe l’accortezza
di far schivare l’attacco appena in tempo.
“Non dovresti parlare durante una battaglia: mi
rendi più facile l’intuizione delle tue mosse…” Sibilò Yuriy ora Millenia guadagnandosi un’occhiataccia da parte della
mocciosa.
“Non ti preoccupare che la prossima volta non ti
mancherò!” Esclamò spronando il suo Fairy ad un nuovo
attacco che venne schivato di nuovo, anche se questa volta con più difficoltà.
-Però, mena forte la piccoletta!- Pensò il russo che
ormai non poteva più limitarsi a sfuggire ai suoi colpi: ora doveva reagire!
“Vai Wolborg e cerca di
non fargli troppo male…” Mormorò per non farsi udire
da nessun altro se non dal suo fidato compagno: non poteva di certo gridare il
nome della sua trottola a tutto lo stadio come aveva fatto la mocciosetta!
Il beyblade sembrò confermare la sua richiesta
velocizzando il ritmo di rotazione e scagliandosi con incredibile velocità
verso Fairy che ricevette un duro colpo che la
padroncina non fece in tempo a prevenire.
“Che ti avevo detto
mocciosetta? Non bisogna mai urlare la mossa che intendi fare, se vuoi che essa
vada a segno!” Lili scrutava con ira crescente il volto della
sua avversaria storcendo il nasino alla francese: troppo capricciosa per
ammettere di aver sbagliato.
Ma nonostante le sue smorfie, l’incontro durò poco:
erano solo a dei preliminari e per Yuriy non si rivelò un grosso sforzo.
-Ed io che mi ero fatto tante di
quelle seghe da far concorrenza al più emo degli emo-boys!- Sorrise fra se e se, mentre assisteva anche allo spettacolino della
ragazzina che si era messa pestare i piedi per terra lamentandosi a più non
posso.
“Mi dispiace mocciosetta, ma tu non sei ancora in
grado di competere con la mia esperienza.” Sibilò
allontanandosi dal beyblade stadium per andare ad
assistere al match che avrebbe deciso il suo prossimo
avversario.
E scoprì che avrebbe dovuto combattere contro
l'effeminato.
Tutto ciò si sarebbe potuto rivelare divertente, se
non fosse accaduto in quel preciso istante alla sua persona...
-Cioè, ma basta! Fortuna togliti via quella benda del
cazzo!- Il rosso cominciava a pensare di prendere una pala e di
iniziare a scavare in profondità, ma molto in profondità!
“Calmati Yu, calmati...Devi rimanere concentrato!” Mormorò a se stesso
ispirando ed espirando.
“Posso batterlo, passare all'ultimo incontro e
qualificarmi per i quarti!” Esclamò alzando un pugno
al cielo in una posa sufficientemente eroica: doveva riuscirci per forza perché
non avrebbe sopportato l'idea di non ripagare la gentilezza della signora Wang.
Molti lo fissarono credendola una
ragazza alquanto svitata, ma...
“Vedo che non sei cambiato per niente Senpai
Yuriy...” Sussurrò una voce femminile distanziandosi
dal ragazzo che non si era accorto di niente, ma il
suo Bit Power sì e preferì tacere come aveva fatto all'entrata...
*
Eccelse pagine prive di parole,
Oggi ho conosciuto meglio Theresa,
Victoria, Natasha e Berit:
la prima è abbastanza simpatica, anche se molto distratta e troppo ingenua per
questo posto, la seconda un po' spocchiosa, però molto
disponibile, le altre due...Boris penso proprio che si sia preso una
sottospecie di infatuazione per la norvegese: Berit
di qua, Berit di là, è un gran bel pezzo di figliola,
non vedo l'ora di conoscerla più intimamente e bla, bla, bla...
I suoi monologhi durano per mooooooooolti
minuti e non scherzo: una volta siamo riusciti ad arrivare addirittura alla
mezz'ora!
Spero proprio che gli passi, altrimenti non so
dove arriviamo: o all'altare o all'appartamento degli scapoli...
Comunque non sembra molto antipatica
anche se un po' sadica...
Mentre Natasha...E'
sia sadica che masochista, quindi possiamo intuire il motivo per la quale quasi
tutti i ragazzi di questo edificio stravedono per
lei...
Ne rimaniamo tagliati fuori io e gli altri tre
del gruppo, alcuni ragazzi sufficientemente ragionevoli e sembra anche che
quello snob di Hiwatari non la fili neanche di striscio:
forse dovrei rivalutarlo un po'...
Tuttavia oggi ho una cosa ben più importante da
scriverti, quindi tieni aperte le tue orecchie di cellulosa: io
e Boris eravamo andati un attimo al bagno e mentre lui era entrato
dentro ed io lo aspettavo di fuori, ho udito delle voci che parlavano: due
scienziati stavano discutendo animatamente, incuranti del fatto che io ero
riuscito a sentirli.
Uno continuava a blaterare che era troppo
presto per dare il via a quella operazione, l'altro
ribatteva incessantemente che era giusto così e che nei prossimi giorni
avrebbero trovato i candidati adatti per far parte dell'esperimento insieme
alle quattro bambine...Ti confesso che il tono con cui discutevano di queste
faccende mi ha fatto raggelare i brividi e quando Boris è uscito dal bagno l'ho
subito afferrato e con una scusa ci siamo allontanati. (così
però ho dovuto rinunciare a fare la pipì per le prossime due ore...)
Però poi dopo gli ho dovuto raccontare tutto ed
anche a Ivan e Sergey...
Vuoi sapere il nome dell'esperimento?
Non me lo ricordo tanto bene, ma era un nome greco-latino come quello di Minerva...
Mi pare che si chiamasse
così: Ade
Esperimento Ade.
TBC
Lo so che mi sono fatta attendere un po', ma
ho avuto vari impegni (il trasloco non è mai una cosa semplice! XD) ma comunque spero che il capitolo vi piaccia lo stesso! ^^
Al prossimo
Francesca Akira89:
Sono contenta che ti sia piaciuto il modo di narrare nel diario ed i vari
saluti di Yu-san, spero che
ti piaccia anche questo capitolo! :D
Fe85: Grazie mille per i
complimenti e spero che questo capitolo non ti deluda!
^^
Darth Harion: Grazie mille, sono contento che ti piaccia il mio modo di scrivere,
soprattutto quando si parla del diario del rosso! ^^
Anche per me Yuriy rimane il preferito di
tutto Beyblade ed in maniera particolare adoro le sue
corna, quindi torneranno appena avrò finito il torneo! ^^
Spero che il capitolo ti piaccia!