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Autore: Foxygiu    02/06/2012    3 recensioni
"Ciao sono Gaia e ho 34 anni. Come? Vi state chiedendo cosa ve ne frega? Beh, vorrei dirvi che oggi e’ il giorno piu’ bello della mia vita...il secondo....ok, il terzo...
Il primo e’ stato quando e’ nata mia figlia Samantha, nel 1980 a Londra.
Il secondo e’ stato l’anno scorso, quando e’ nata la mia seconda figlia, Alice... con pronuncia italiana prego, qui a Los Angeles.
E oggi e’ il terzo, perche’, beh, lo e’ e basta...
Vi state chiedendo ancora perche’ dovrebbe interessarvi?
Mmmmhhh... e se vi dicessi che il mio compagno e’ un famoso bassista americano... originario di Seattle, che le sue iniziali sono MDM? No eh?"
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok, non prendetemi per il culo adesso... ma mi sembra di essere entrata in uno di quei telefilm americani in cui ci sono quelle grandi famiglie numerose che si vogliono sempre bene... che anche se hanno casini si risolvono sempre nel giro della puntata... Ma e’ davvero possibile? Io sono ancora un po’ perplessa... purtroppo sto ancora aspettandomi una mazzata improvvisa tra capo e collo...

Lo so, lo so... e’ il mio solito carattere di merda che non riesce mai a mettersi tranquillo... e d’altra parte se pensate a cosa ho passato nella mia vita, potete anche capire che oramai quando le cose vanno troppo bene io inizi a preoccuparmi...

 

Comunque, dalla nascita di Alice sembra tutto andare alla grande sia con la piccola, sia con Duff e anche con Sammy.

 

Proprio da lei inizio a raccontarvi... Anche perche’ la signorina me ne ha combinate un paio... niente di grave, per l’amore di Dio, ma quel tanto che basta per aumentare il nervosismo...

Ritornata dall’ospedale, dopo pochi giorni dalla nascita di Alice, Sam e’ uscita e mi telefona tutta contenta dicendomi che Izzy e Steve l’hanno ripresa al corso e che quel pomeriggio avra’ di nuovo lezione con loro e che poi rimarra’ fuori a mangiare con Tommy. Ok, nessun problema... so dov’e’, so con chi e’, so che sta bene... tutto a posto...

Il problema e’ che quella notte non torna, quella deficiente... e lo sapete perche’? Perche’  si e’ addormentata...

La lezione di Vai era un po’ particolare: li ha fatti suonare in mare... in mezzo alle onde, per potenziare la forza nelle dita che fanno gli accordi.

Il problema e’ mentre tutti gli altri si sono cambiati e si sono messi le mute, lei... essendo l’unica ragazza non si e’ cambiata ed e’ andata in acqua con i vestiti addosso... e potete immaginare che entrare in acqua a Ottobre, non e’ proprio caldo...

Oltretutto quella cogliona non e’ che poi si va ad asciugare o si avvolge nei teli che ci sono nella casetta dove gli altri si sono cambiati... no, rimane sulla spiaggia completamente bagnata ad ascoltare quello che Vai dice agli altri... quando Tommy arriva in spiaggia a prenderla, lui le propone di passare da casa a cambiarsi... ma lei si rifiuta... vuole andare subito fuori con lui. Cosi’ escono a mangiare una pizza e poi siccome i genitori di Tommy sono via per qualche giorno, decidono di andare a casa sua a guardarsi un film... si’, facciamo finta che ci credo a questo... Il fatto e’ che si addormenta e non mi avvisa... e mi ritorna a casa alle 5 del mattino... sperando di non farsi beccare... solo che grazie tutto al freddo che si e’ beccata il giorno prima inizia a starnutire e io che mi sono svegliata poco prima per la poppata di Alice la sento...

E dopo anche Michael ci sente... e quando si alza intontito e ci vede urlarci contro si sveglia definitivamente... e si incazza pure lui... io gli mollo Alice in braccio e sempre urlando contro Sam le preparo’ un latte caldo con miele e whiskey... e Michael vedendo la bottiglia si incazza con me... e Alice piange... e ad un certo punto io mando tutti affanculo e me torno a letto a dormire. Che se la sbrighino loro tre adesso...

Ovviamente il mattino dopo facciamo tutti la pace... e Sam ha un raffreddore allucinante, ma per fortuna non la febbre...

 

Qualche settimana fa, invece... li’ l’avrei strangolata... vado in camera sua a portarle dei suoi vestiti lavati e stirati e vedo una cosa che non mi piace per niente sul comodino... un test di gravidanza. OK, era ancora intatto... ma perche’ lo aveva sul comodino in camera sua? Ecco se adesso lo dico a Duff, come minimo gli viene un infarto... quindi aspetto che lei torni in casa e quando la becco in camera da sola entro.

“Sam... mi devi dire qualcosa per caso?”

“No, perche’?” mi chiede perplessa

“Senti... mi dici che cazzo ci fai con un test di gravidanza in camera tua? E non venirmi a dire che e’ di una tua amica... non sono cretina, Sammy...”

“Come ti sei permessa di curiosare tra le mie cose?”

“Samantha, non girare la frittata: se tu lo molli sul comodino, e’ inevitabile che io, quando vengo a metterti i vestiti puliti in camera lo veda... Quindi adesso invece di fare l’offesa mi dici cosa sta succedendo, chiaro?”

“Ho avuto un piccolo ritardo, ma appena sono tornata a casa con quel coso, mi sono partite...”

Gaia respira, respira, respira... ok, lo so che ho sempre detto di non voler fare la moralista l’ipocrita e altro... ma un conto e’ un discorso teorico... e un conto avere la certezza che tua figlia sia diventata sessualmente attiva...

“Quindi tu e Tommy...”

“No... in realta’ no... non del tutto...”

“Ehm, Sammy e allora perche’ eri preoccupata? Lo sai vero che se non si conclude e’ impossibile...”

“Si’, si’, lo so, lo so...”

Insomma alla fine salta fuori che erano state le sue amiche di scuola che glielo avevano comprato perche’ lei si vergognava a dire loro che lei  e Tommy non hanno ancora fatto niente... Adolescenti!

Comunque con Alice e’ bravissima... e il fatto che abbia resistito alle sue... pulsioni... con Tommy mi shocca abbastanza: di sicuro e’ molto piu’ forte di me!

 

Io ad esempio... pur avendo il doppio dei suoi anni... non ho ancora imparato a resistere a certe tentazioni... certo, io ho di fianco Duff McKagan, voi resistereste, scusate? Ahhh ecco... neanche voi... meno male che siete sincere!

Appena riusciamo ad adattarci ai nostri nuovi ritmi che la piccolina ci impone e appena riusciamo a recuperare le forze dalla stanchezza delle prime settimane con Duff torna tutto come prima... anzi... se poteste vedermi avrei il sorriso del gatto che ha appena mangiato...

C’e’ una sintonia pazzesca e siamo veramente una cosa sola in tutti i sensi. Sappiamo prenderci sempre nel modo migliore per evitare litigate o nervosismi inutili... ci basta un’occhiata e sappiamo esattamente cosa sta passando nella testa dell’altro.

Come quando lo vedo nervoso e stressato... e capisco che e’ preoccupato per sua madre, e cosi’ organizzo un fine settimana a Seattle per noi 4... in modo finalmente da conoscere sua madre e almeno una parte dei suoi fratelli e sorelle e alcuni dei suoi nipoti.

Quando incontro per la prima volta Marie Alice rimango stupita: nonostante la malattia si stia portando via il suo corpo... e’ di una forza pazzesca. Gestisce ancora la sua famiglia con mano ferma e si vede che tutti, ma proprio tutti fanno quello che lei chiede per amore nei suoi confronti.

Quando le facciamo conoscere Alice, gliela metto in braccio e la mia piccolina inizia a guardarla attentamente... molto attentamente e poi le sorride. Io mi emoziono da morire e vedo che Michael esce dalla stanza, sopraffatto dalle emozioni... quello e’ il primo sorriso di nostra figlia...

Quella sera, Sam e’ con qualche cugino acquisito in giro per la citta’, mentre Alice e’ in casa con una sorella di Michael e con sua madre e noi ci ritroviamo sotto il portico a fumarci una sigaretta accoccolati sui gradini.

“Allora, com’e’ tornare a casa?” chiedo a Duff.

“Strano... non mi ero reso conto di quanto le condizioni di mia madre fossero peggiorate velocemente... e se da un lato penso che dovrei trasferirmi a Seattle... dall’altro penso che per te e Sam sarebbe un gran casino per il tuo lavoro e per la scuola di Sam... e adesso siete voi la mia famiglia... per cui mi sento decisamente in confusione in questo momento...”

“Direi che e’ normale, amore mio... Senti pensa a cosa ti piacerebbe fare... per il mio lavoro io posso stare dove voglio e tornare a LA quando c’e’ bisogno... e Sam beh, tra 2 mesi avra’ 18 anni... quindi direi che puo’ decidere da sola cosa fare, non credi? In fondo tu sei fuori di casa come me da quando avevi 16 anni... direi che lei ha aspettato abbastanza... e anche tu hai aspettato abbastanza prima di ritornare a casa tua...”



Ok, mie care... mi sa che ci siamo, mi sa che nel giro di due, tre capitoli questo delirio arrivera' alla conclusione...
Grazie mille come sempre... :D

  
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