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Autore: LunaGorgosprizza    02/06/2012    0 recensioni
Amanda Brown. Giovane Grifondoro, migliore amica dei gemelli Weasley fin dal suo primo giorno a Hogwarts e un anno più piccola di loro.
Quei tre riuscivano a sfruttare ogni occasione per combinare guai. I gemelli la adoravano, era più che certo.
Settimo anno. Era lì che si erano allontanati, dopo la trionfante uscita dei gemelli dalla scuola.
L'anno seguente, Amanda aveva passato i suoi M.A.G.O. a pieni voti, ma le mancava non avere i suoi due rossi a congratularsi con lei.
---
Aprì la porta e il suo sguardo si posò sul suo letto, sopra al quale avrebbe dovuto trovarsi un pacchetto, ma niente.
Il ragazzo cominciò a rovistare tra le sue cose, a frugare in tutti i cassetti, senza trovarlo.
Nel frattempo, Amanda aveva trovato un opuscolo dei Tiri Vispi Weasley sul comodino di Fred ed aveva cominciato a sfogliarlo.
«D'ACCORDO, CHI HA PRESO IL MIO PACCHETTO?» Tuonò Fred.
«Dici questo?» Chiese qualcuno fuori dalla porta, che teneva nella mano destra un pacchetto arancione.
Amanda si immobilizzò, lasciando cadere a terra il depliant che teneva in mano per la sorpresa.
«Amanda?!»
«George!»
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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Capitolo 2

I due rimasero a guardarsi, senza proferire parola. Amanda si stava godendo ogni secondo di quel momento che aspettava da anni.
George non perse tempo e corse ad abbracciarla. La strinse in uno dei suoi abbracci calorosi, che Amanda adorava. 
Quanto gli era mancato..
Il silenzio fu interrotto da Fred, che strappò di mani a George il pacchetto.
«Sì, stavo cercando proprio questo!»
George, controvoglia, si staccò da Amanda.
«Sai fratellino, non dovresti lasciare incustodite le cose di valore» Disse George assumendo un tono che Fred trovò estremamente fastidioso.
«Non provocarmi!» Ribatté Fred, lanciandogli un'occhiataccia.
Amanda sospirò: non era cambiato niente tra loro due da quando erano a scuola insieme. Ed era un bene.
«Oh andiamo Fred, finiscila con quello sguardo!» Disse Amanda con un tono autoritario.
Fred allora posò altrove lo sguardo e andò a sedersi sul suo letto.
«George, io non so più niente di te!» Disse Amanda, quasi sconvolta «Dai, raccontami qualcosa! Ragazze in vista?» 
Una cosa che George adorava di Amanda era che lei andava sempre al punto, senza troppi giri di parole.
«No, non ancora» Disse George un po' sconsolato.
Amanda lo guardò ad occhi sbarrati.
«Cosa? Tu, George Weasley, non hai una ragazza? No, non è possibile! Quando eravamo a scuola un sacco di ragazze ti venivano dietro! E venivano da me e Fred per chiederci di te!» Disse incrociando le braccia al petto.
«Cosa?» La guardò confuso.
«Dai, non te ne sei mai accorto?»
George scosse la testa: non aveva mai fatto molto caso alle altre ragazze..
«E pensare che io avevo una cotta per te e mi arrabbiavo un sacco» Disse Amanda ridendo, senza far caso a cosa stesse dicendo.
George sbarrò gli occhi.  «Tu cosa?»
«Dai, non te ne sei mai accorto? Certo che tu non ti accorgi mai di niente, Weasley, eh!»
A questo punto, Fred fece per intervenire, ma Amanda gli lanciò subito un'occhiata per zittirlo.
«Ehi, cosa sono quelle occhiate?» Chiese George un po' confuso.
Fred si alzò dal letto e cominciò a camminare intorno ad Amanda.
«Sembra che neanche tu ti accorgessi di molte cose però, Amanda..»
«Io?» Disse Amanda guardandolo confusa.
George aveva capito dove voleva arrivare Fred e cercò di zittirlo, ma Fred fu più veloce di lui: «Anche George aveva una cotta per te, non lo sapevi?»
Ecco, Fred lo aveva detto.
«Davvero?Cioè, seriamente o mi prendi in giro?» Guardò incredula Fred e poi si girò di scatto verso George. «Perchè non me lo avete mai detto?»
George arrossì di colpo. Non sapeva proprio cosa dire.
«Io.. Beh.. Ecco.. Sì» Disse a voce bassissima.
Amanda restò di sasso: George Weasley aveva veramente una cotta per lei quando era a Hogwarts? Era diventata improvvisamente di uno strano colorito bordeaux.
«Ehm.. Vado un attimo fuori a prendere un po' d'aria, sto morendo di caldo..»
«Attenta a non farti prendere dagli gnomi da giardino» Disse Fred ridendo.
«Starò attenda.» Rispose Amanda già fuori dalla loro camera.
Uscì dalla casai e cominciò a respirare a pieni polmoni. Non sapeva cosa le stesse succedendo, in fondo era solamente una cottarella di tanto tempo fa. O forse no?Forse era più di questo, forse rivedendolo era scattata quella vecchia scintilla.

«NO. Amanda, così non possiamo andare avanti. Gli sei andata dietro per anni, vogliamo che succeda di nuovo così?» 

Aveva cominciato a parlare da sola. Forse stava diventando matta.

«Ohh, ma dai, è così carino! »

Due vocine? Perfetto, era diventata ufficialmente matta.

Nel frattempo, George, che era rimasto in camera con Fred, si voltò verso di lui. Non sapeva bene cosa dire. Aveva fatto bene a dirglielo? Beh, magari lei non aveva più una cotta per lui, forse si era stufata. E lui? Pensava che la cotta gli fosse passata. Era la verità? Non ne era più così tanto sicuro.
«Fred? E adesso cosa faccio? Voglio dire.. Aveva una cotta per me e io per lei, ma era tanto tempo fa.. Però è ancora lei. Non è cambiata di una virgola, la adoravo! E poi.. Dai, è bellissima!» Disse prendendosi la testa tra le mani.

«Ah, è sempre bello vederti così, fratellino.. Ti piace ancora, è ovvio!»

Amanda era sempre più confusa, neanche lei sapeva cosa fare. Magari per lui era tutto finito, magari era solo una classica cotta tra ragazzi. Si calmò, tornò di un colorito "accettabile"  e rientrò in casa. Prima di salire in camera dei gemelli, si fermò a vedere un po' di oggetti che erano in giro e cominciò a parlare fra sé e sé.
«Amanda, potresti rovinare la vostra amicizia. Già vi siete allontanati una volta, e tu sei stata male, pensa cosa potrebbe succedere adesso. E poi cosa direbbe Freddie?Andiamo, sei sicura che sarebbe pienamente favorevole?Non lo so, non lo so!»
Si sedette su una sedia.
«Però, non guardare solo l'aspetto negativo. Potrebbe anche andare bene, no? Potresti essere finalmente felice. Hai visto i suoi occhi?Sono così..ahhhhh.E i capelli? Grande, Am
y, oltre a parlare da sola sei diventata dislessica. Matta e pure Stupida. Che accoppiata vincente» 
Non era pronta a salire e a tornare di nuovo rossa, così rimase un po' su quella sedia a pensare.


«Credo proprio di sì.. » Disse George guardando suo fratello. Poi fece un gran respiro e si alzò.
«D'accordo, adesso vado a parlare con lei.. Dimmi buona fortuna!»
Uscì dalla stanza e scese le scale, senza troppa fretta. Tutti i problemi del mondo invasero la sua testa. Non sapeva più cosa pensare, magari parlandoci sarebbe stato tutto più facile. O no? Arrivò in salotto e fece per uscire, quando la trovò la, seduta su una sedia. Tossì, cercando di sembrare il più calmo possibile.
«Ehm.. Amy?»

Amanda si alzò di scatto dalla sedia, voltandosi verso George.
«Oh, George! Da quanto sei lì?» Chiese, preoccupata che il ragazzo avesse sentito qualcosa.
«Sono arrivato adesso. Rimani pure seduta» Disse prendendo un'altra sedia e poggiandola proprio davanti alla sua. «Allora.. Trovato nessuno gnomo?»

Gnomi? Pessimo, George.

Amanda si calmò, almeno non aveva sentito il suo monologo da pazzoide. Il suo cuore continuava a battere fortissimo fortissimo. Aveva la bocca a secco e le sue mani erano sudate.
«G-Gnomi?Oh,sì..ehm, no nessuno gnomo»
Fece un respiro profondo e lo guardò dritto negli occhi. Temeva che avrebbe visto qualcosa di strano nei suoi occhi verdi. Era da pazzi, ma era veramente terrorizzata di rovinare quel momento.
«Ehm.. Vuoi parlare di gnomi?Perché sai, non sono molto ferrata in questo ambito» Disse cercando di sorridere.

«Oh, no, no» Rise, cercando di non dare a vedere il suo nervosismo.
Cercò di organizzare un discorso. Non voleva che lei fraintendesse. Non voleva semplicemente rovinare il momento.
«Beh.. Diciamo che gli gnomi non sono la cosa che mi interessa di più adesso.. Non so esattamente come dirlo..» Si strinse le mani. «Ho parlato con mio fratello prima..»
«E...?»
Non sapeva cosa le volesse dire. Magari era venuto giù per dirle che tra loro due poteva esserci una sincera e profonda amicizia. Niente di più.
«Di cosa avete parlato di bello?»

STUPIDA. Cosa vai a chiedere?Cosa avete parlato di bello?Ma per piacere. Grande Amanda, hai rovinato il momento perfetto.

George non voleva essere troppo diretto. Le piaceva, ormai era sicuro. Si fermò a guardarla per un momento. I suoi occhi verdi, i suoi capelli così morbidi, il suo sorriso, lei. Ecco, si era incantato un'altra volta.
Cercò di riprendere il discorso: «Beh, abbiamo parlato.. Di me..» D'accordo, fin qua sembra tutto tranquillo. «E di te»

BAM.
Il cuore di Amanda cominciò a battere più velocemente.
"Di me e di te." Quelle parole così belle insieme.

Ok,Amanda, calmati. Fai un bel respiro e non morire.

«Ehm..eh?» Alzò lo sguardo. I suoi capelli, i suoi occhi, il suo sorriso. Erano uguali a tanto tempo fa. Ora lo sapeva, la sua non era una semplice cotta. Si era bloccata. Guardava i suoi occhi e non riusciva a spiccicare parola se non degli interessanti "Ehm", "Sì" "Eh..".
«Beh.. E' vero, io avevo una cotta per te.. Ed era tanto tempo fa..» Fece una piccola pausa.
Era troppo nervoso, sicuramente Amy l'aveva notato. Doveva calmarsi, o avrebbe rovinato tutto.
«Credevo che la cossa mi fosse passata. E' stato così per un po', credo.. Però.. »
Respira, dai, mica ti uccide!
«Adesso.. Voglio dire.. Beh, inutile girarci intorno..»
Dai, ci sei, avanti. Dillo!
«Tu mi piaci ancora, Amy.» Arrossì di colpo, socchiudendo gli occhi.
Ecco.FINALMENTE! Lo aveva detto, lo aveva detto!
Amanda era così felice che cominciarono a scenderle le lacrime.
«D-davvero? Cioè, seriamente?» Non riusciva a crederci.
Non voleva piangere, ma le lacrime scendevano senza che lei volesse. Sorrise, ma tornò subito seria.
«E..cioè, vogliamo provarci?Voglio dire, se poi andasse male?Georgie, non vorrei passare quel periodo che ho passato quando non c'eri. quando non c'eri tu, non c'era Fred. Quando mi sentivo stupida perchè l'unica cosa che volevo era stare con te. Però è evidente che,almeno io, non posso stare senza di te.» Si asciugò le lacrime e poggiò la sua mano su quella di George.
«Cosa facciamo? Te la senti?» Amanda voleva davvero provarci. Voleva davvero stare con lui.
Ma non sapevo cosa avrebbe risposto...

‎George provò una felicità immensa nel vedere che per lei era la stessa cosa. Era la verità, non se lo era immaginato! Le prese la mano, accarezzandole il dorso.
Non restava che rispondere.
Era semplice, sì o no? Le piaceva, era sicuro. Anzi, le piaceva molto. Era stato da stupidi lasciar perdere, tempo fa. Adesso avevano entrambi l'occasione di riprovare.
Non pensava che qualcosa sarebbe andato male, lo sperava. Più tranquillo, tirò un gran sospiro di sollievo e la guardò negli occhi.
«Sì! Proviamoci! Abbiamo già perso un'occasione, sarebbe da stupidi perderla un'altra volta. Quindi.. Sì!» Rispose George deciso.
Amanda sii alzò in piedi e lo abbracciò. Il suo profumo invase le sue narici, e dentro il suo stomaco le farfalle cominciarono a svolazzare.
Era la prima volta che lo abbracciava così, che lo abbracciava senza che potesse scoprire qualcosa, senza che il rapporto che avevano potesse essere rovinato da una mossa. Era così felice, così euforica.
Tutto quello che desiderava era stare insieme a lui, da anni. Non aveva mai avuto il coraggio di dirglielo e adesso, adesso potevano provarci.
«Io e te,capisci?Non ci avrei mai pensato. Io e te.» Ripeteva quella frase. Sembrava strana da dire, ma in quel momento era la frase più bella di tutto l'universo.
George rimase a guardarla, stringendola forte a sé.
Mai avrebbe pensato di poter rimanere a guardare così tanto quegli occhi stupendi. E poi il suo sorriso. Il sorriso che si era formato sulla sua bocca. Le illuminava il viso. Era bellissima. Lo era sempre stata.
Nessuno dei due riusciva veramente a crederci.
Avevano perso un'occasione in passato, ma adesso eccoli là, incapaci di togliersi un sorriso enorme dalla faccia.
Rimasero a guardarsi, senza dire niente. Almeno finché George non abbassò la testa.
«Sì, ci abbiamo messo un po'.. Potrai mai perdonarmi?»
E appena finito di pronunciare la frase la baciò
Era un bacio che entrambi aspettavano da tempo, un bacio che pensavano non sarebbe mai arrivato.
Ma erano lì, l'una tra le braccia dell'altro.
Era il momento perfetto.
«Credi che Fred ne sarà felice?» Chiese Amanda.
«Perché non lo verifichiamo noi stessi?» Si staccò da quell'abbraccio e le tese la mano, che Amanda afferrò subito.
Cominciarono a salire le scale, così velocemente che George rischiò di cadere a terra.
Entrarono in camera e quello che videro fu abbastanza bizzarro: Fred, che aveva cominciato ad annoiarsi, era salito sul suo letto ed aveva cominciato a saltellare come un bambino di cinque anni.
A quella visione, George ed Amanda scoppiarono a ridere.
Fred si affrettò a scendere dal letto: «Ehm.. Sì.. Allora, com'è andata?»
Nello stesso momento, tutti e tre posarono lo sguardo sulle mani intrecciate di George ed Amanda.
«Direi che è andata»







  
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