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Autore: _Alma    02/06/2012    2 recensioni
“James Potter era un Grifondoro: lui era il coraggio.
James Potter non aveva paura di certe Cose: lui era un duro.
James Potter non si faceva intimidire dalla Cosa: lui era possente.
James Potter si faceva beffe della paura perché lui era la paura.
Stupida, sciocca e inutile James/Lily, tanto per cambiare.
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'James Potter o Piovra Gigante? Questo è il dilemma. '
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Schiocche paure di porcellana

Quando una bambola ti fissa troppo.






James Potter era un Grifondoro: lui era il coraggio.
James Potter non aveva paura di certe Cose:
lui era un duro.
James Potter non si faceva intimidire dalla Cosa: lui era possente.
James Potter si faceva beffe della paura perché lui era la paura.
E quella sottospecie di bambino rannicchiato al suo fianco e quasi in lacrime non poteva essere James Potter, o almeno non lo stesso che Lily aveva conosciuto nei suoi anni ad Hogwarts.
«James, tesoro», ringhiò quindi «è solo una bambola. Un’innocua e inanimata bambola».

James la guardò quasi spiritato.

«No, Lily, tu non capisci. Quella… quella… quella Cosa Posseduta Dal Demonio mi fissa. Mi fissa Lily, mi fissa!»

«È una bambola non un basilisco, James», ribatté, spazientita «non ti pietrifica fissandoti, sai?»

«Ma… ma… sei cattiva Lily. Non possiamo spostare quella cosa nella camera di Harry? O in salotto?» chiese, guardandola con occhi da cucciolo.

«James, no. Harry piange quando la vede», rispose staccandosi il marito di dosso e cercando di prendere una posizione comoda per riaddormentarsi.

«Ma anche io piango!» si lamentò James.

«Per l’amor di Godric, Potter, ho sposato un uomo non un bambino di un anno. Dormi» ordinò chiudendo gli occhi.


*°*


Okay, si sentiva in po’ in colpa.

Un po’ tanto in colpa.

Dopotutto James era seriamente terrorizzato dalle bambole e lei avrebbe potuto lasciarla in soffitta dove l’aveva trovata; e invece, dopo averle dato una ripulita, l’aveva poggiata sulla mensola in camera da letto.

E quando James, piagnucolando, gli aveva chiesto cosa fosse, lei gli aveva risposto acidamente non avendo pietà.

Che moglie stronza.

Per questo adesso si trovava in cucina a preparargli la colazione, anche se era completamente negata.

Dopo aver sistemato l’uovo fritto affianco alla pancetta un po’ bruciacchiata, riempì il bicchiere con del succo d’arancia e fece lievitare il vassoio, per portarlo in camera.

James dormiva pacificamente, le palpebre chiuse, il respiro regolare e la testa abbandonata sul suo cuscino.

Lily sorrise intenerita, posando il vassoio sul comodino e arrampicandosi sul letto.

Passò le dita tra i capelli annodati del marito che aprì gli occhi.

«Buongiono», biascicò assonnato.

«Ti ho portato la colazione!» disse lei entusiasta dopo avergli baciato una guancia.

«E questo lo devo a…?» domandò James, ghignando.

Lily sospirò.

«Scusami per ieri; so che sei terrorizzato dalle bambole e sarebbe stata davvero una cosa da ridere se non mi avessi svegliata nel bel mezzo della notte quando sai che non dormo quasi più a causa di Harry», iniziò intercettando il sorrisino quasi colpevole del marito.

«Evans,» sussurrò avvicinandosi «Dov‘è finito il tuo orgoglio?»

«Probabilmente è andato a far compagnia al mio cervello, che è fuggito quando ho deciso di sposarti, e al tuo coraggio, miseramente mangiato da una bambola», ghignò lei.

James rise e la baciò.

«Toglierai la bambola dalla circolazione?», chiese lui dopo.

«D’accordo, Potter. Ovviamente lo dirò a Sirius e ti prenderemo in giro a vita», ghignò lei.

«… Evans. Sei crudele, sul serio».









Angolo autrice


Saaaaaaalve! *-*
Quanto mi è mancato il fandom sotterrano, eh?
E, soprattutto, quanto mi è mancata la James/Lily? *-*
Troppo, troppo, tropperrimo. <3
Amo questi due acidoni orgogliosi. <3
La scuola mi sta uccidendo. Ok, sono gli ultimi giorni, ma sembrano durare più di un anno intero. Ho sempre più voglia di mollare tutto e rifugiarmi nell’armadio alla ricerca di Narnia.
Poi, c’è il fattore Glee che mi ha distolto non poco da questo fandom e poi non ho avuto molta ispirazione. ._.
E voi dite “E a me che importa?”, e c’avete ragione; ma su qualcuno dovrò pur sfogarmi.
*balle di fieno*
E poi questa storia l’ho scritta la settimana scorsa, perché mi annoiavo e adesso che mi annoio di nuovo ho deciso di postarla; tuttavia è una storiella completamente inutile, scritta solo perché necessitavo di fare qualcosa che non fosse essere buttata sul divano a fissare il soffitto.

BTW, la storia!
Allora c’è James che ha una paura folle delle bambole e Lily - esaurita per un bambino che richiama la sua attenzione ogni ora della notte- lo manda gentilmente a quel paese, poi si sente in colpa e poi l’avete visto anche da soli. u.u
Perché James ha paura delle bambole? Perché il mio migliore nemico -Marco- ne ha e boh. Mi è venuta l’ispirazione. E poi ce lo vedo James ad essere terrorizzato da una bambola babbana col viso cadaverico che ti fissa come se non avesse nulla da fare, perché dopotutto le bambole non hanno niente da fare: sono bambole! °-°
… Tutto questo ragionamento petrarchesco è completamente inutile. ._.

Qual è l’utilità di una papera di gomma? (cit.) :D

E vabbé, è una cosa completamente inutile. Capirò se mi ignorerete. ._.

Alla prossima! :D
*sparge arcobaleni*

   
 
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