Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: Hotaru_Tomoe    03/06/2012    12 recensioni
Raccolta di oneshot ispirate dalle fanart o prompt che ho trovato in rete su questa bellissima serie. Per lo più Johnlock centriche, con probabile presenza di slash.
Aggiunta la storia I'll be home for Christmas:Sherlock è lontano da casa per una missione, ma durante questo periodo il legame con John si rinforza. John gli chiede di tornare a casa per Natale, riuscirà Sherlock ad accontentarlo?
Questa storia, in versione inglese, partecipa alla H.I.A.T.U.S. Johnlock challenge di dicembre.
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Sherlock Holmes
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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IL SUDARIO

 

E' freddo l'obitorio del Barts.
Freddo e avvolto nella penombra, come l'antro sinistro di una strega.
Che strano, si dice John, c'è stato molte volte, ma non l'ha mai notato prima.
Qualcuno sta parlando poco distante da lui.
Forse è Mycroft che ha appena effettuato il riconoscimento. Non lo sa. Non riesce a capire: tutto ciò che giunge alle sue orecchie è un ronzio indistinto.
E comunque non gli importa. Tutto ciò che vuole è andare da Sherlock, che giace immobile su un tavolo da autopsia al di là di un vetro opaco.
Sherlock, trasformato nel cattivo delle fiabe da un cantastorie bugiardo.
Raggiunge la porta, ma un poliziotto lo blocca "Mi spiace signore, ma non può entrare nemmeno se è un parente: non è ancora stata fatta l'autopsia e..."
"Agente, lo lasci passare." sospira Lestrade con voce stanca.
"Ma, ispettore..."
"Agente, è un ordine." ribatte l'altro, alzando appena la voce.
Il poliziotto si sposta, lasciando passare il dottore.
Fa ancora più freddo in quella stanza.
C'è un gelo che gli penetra nelle ossa e più dentro ancora, che lo fa tremare e rabbrividire, mentre John si trascina claudicante verso la sagoma celata sotto al lenzuolo bianco, sul quale spicca una macchia di sangue talmente rossa che fa male agli occhi a guardarla.
"Sherlock..." ciò che esce dalla sua gola è poco più di un rantolo indistinto e sofferente.
"Sherlock, ti prego, alzati. Torniamo a casa." lo implora piano. Perché è troppo dolorosa da sopportare l'idea che Sherlock non ci sia più. John non è in grado di concepirla, né tantomeno di accettarla.
John vuole credere che anche questa sia una favola, perché nelle fiabe dopo mille e mille peripezie, dopo il dolore, dopo la paura, la disperazione e quando tutto sembra perduto, ecco che puntuale arriva il lieto fine.
Si accosta al tavolo d'acciaio e posa la sua mano su quelle rigide di Sherlock, che qualcuno si è preoccupato di intrecciargli sul petto.
Chiude gli occhi e nella sua mente stanca e provata l'immagine di Sherlock si sovrappone a quella di tante favole senza nome, dove la bella principessa addormentata si risveglia col bacio del principe.
E John si china su quel lenzuolo macchiato di morte e preme forte le sue labbra su quelle di Sherlock.
E se ne frega se qualcuno lo sta osservando in quel momento.
E se ne frega di ciò che gli altri penseranno di lui, di loro.
E se ne frega se la gente parlerà.
Vuole solo che Sherlock si alzi e torni a casa con lui.

Ti prego, svegliati, mia bella addormentata.
Ma Sherlock non si sveglia. Sherlock continua a giacere morto sotto quel lenzuolo.

Ovvio, si dice John, perché lui non è un principe azzurro: lui non ha saputo salvare la sua bella principessa. Lui è rimasto lì a guardarla cadere incontro alla morte.

Non piange John, perché il suo dolore è talmente profondo da essere al di là delle lacrime e delle urla di disperazione.
"Perdonami." sussurra infine, prima di trascinarsi verso l'uscita.


La porta si richiude con un colpo secco e Sherlock prova per la prima volta in vita sua uno sconfinato senso di colpa. Buttarsi da quel tetto non è stato difficile quanto restare immobile mentre John lo baciava, continuare a fingere e procurargli altro dolore.

Non c'era altro modo per proteggerlo, ma forse questo John non lo capirà mai, non accetterà mai quel tradimento.
E forse tutto ciò che gli resterà di lui sarà un bacio, il suo primo bacio, attraverso un bianco sudario di cotone.

 

FINE

   
 
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