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Autore: Marks Elenders    03/06/2012    2 recensioni
Harry Potter è preoccupato per suo figlio Al.
Teme il ritorno di Lord Voldemort.
Genere: Azione, Fantasy, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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                      Harry Potter: Il ritorno ad Hogwarts.
                                                                                                       Capitolo 4


 

La preside McGranitt rimase scossa dalle parole di Harry, che gli racconto tutto nei minimi dettagli:

“Tu sei sicuro di quello che dici Harry?” domandò la preside.

“Si signora, ne sono sicuro, altrimenti non saremmo venuto qui!” rispose Harry.

La McGranitt si alzò dalla sua poltrona, e iniziò a camminare per l'ufficio, poi si fermò, guardò Harry negli occhi egli disse:

“D'accordo Harry, ti do il permesso di restare nel castello. Sarai il nuovo professore di Difesa Contro le Arti Oscure, così non darai troppo nell'occhio”, “A voi 3 invece saranno date delle camere, ma non fatevi vedere troppo in giro” disse la preside rivolta a Ron, Hermione e Ginny.

I ragazzi e Hagrid uscirono dall'ufficio e si avviarono verso le loro stanze, ma all'improvviso un urlo echeggiò nel corridoio. Le grida provenivano dai bagni: un ragazzo chiedeva aiuto. Harry riconobbe subito la voce di suo figlio Al e, insieme ad Hagrid e agli altri, si precipitò subito a vedere cosa stesse succedendo.

***

 

Intanto Draco Malfoy stava minacciando, con la sua bacchetta, il giovane mago:

“Tuo padre è solo un illuso! Crede davvero di aver fermato il Signore Oscuro ma... nessuno può fermarlo purtroppo!”. Ma Harry, insieme agli altri arrivò appena prima che Malfoy potesse fare del male al ragazzo:

“Fermati Malfoy!” urlò Harry.

“Chi si rivede, Potter. Ti trovo invecchiato” disse Draco, tenendo il braccio con la bacchetta attorno il collo di Albus.

“Lascia andare mio figlio! E' me che vuoi, giusto? Affronta me se ne hai il coraggio!” disse Harry con tono deciso.

“Sei un uomo finito, Potter!” disse Draco puntando la bacchetta contro Harry.

“Grande sbaglio” disse Hagrid disarmandolo con l'ombrello.

Al corse subito ad abbracciare i suoi genitori:

“Stai bene?” chiese Ginny contenta di rivedere suo figlio.

“Si, alla grande!” rispose Al e aggiunse preoccupato e incuriosito: “Ma voi che ci fate qui? E' successo qualcosa?”

“E' una lunga storia” rispose la madre.

Intanto Hagrid raccolse la bacchetta di Malfoy.

“Dannato bestione!” esclamò Draco arrabbiato.

“Essiccati Malfoy, vecchio scemo!” rispose Hagrid stendendolo con un pugno a martello.

La McGranitt, appena arrivata, guardò stupefatta Hagrid che gli disse:

“Bhè non è più un allievo signora, o no?”.

Malfoy si riprese subito:

“Tutti nel mio ufficio!” disse la preside salendo al piano di sopra.

“Quanto mi è mancata questa frase!” disse ironicamente Ron.

 

****

 

Tutti si ritrovarono nell'ufficio della preside, meno Al che era tornato nella serra.

“Allora Malfoy perché volevi far del male a mio figlio?” chiese Harry rabbioso.

Malfoy non disse niente per molto tempo, ma poi crollò.

“Qualcuno ha rapito mio figlio, Scorpius e mia moglie, Astoria” disse Draco piangendo.

“Chi?” chiese la McGranitt.

“Non lo so. Mi hanno solo mandato un biglietto!” rispose Draco.

“Lo hai con te?” chiese Harry.

Draco prese il biglietto dalla tasca della giacca e lo diede ad Harry, che lo aprì e lo lesse a voce alta:

Ho con me mia moglie e tuo figlio. Se vuoi rivederli dovrai fare tutto quello che ti ordinerò!”

“E poi che è successo?” chiese Hermione, intromettendosi nella conversazione.

“Ero a Villa Malfoy, mi hanno stordito e portato in un parco e li c'erano tre uomini: due riuscivo a vederli in faccia ma l'altro era in penombra. Ricordo solo che era vestito elegante...” spiegò Draco.

“In quale parco eravate e quando?” chiese Harry.

“Al Royal Parks, la scorsa notte” rispose Draco.

“A che ora?” domandò Harry.

“Sarà stata mezzanotte” rispose Malfoy cercando di ricordare.

“Adesso ho capito!” disse Harry rivolto agli altri “Quella sera quando io e Ron eravamo sulla panchina a me era sembrato di vedere qualcuno e infatti avevo visto il tizio elegante, mentre gli altri due uomini erano andati a casa mia.” spiegò Harry, ovvio.

“Come fai ad esserne sicuro?” chiese Ron non riuscendo a seguire il discorso dell'amico.

“Perché l'uomo che ha inviato il biglietto a Draco è lo stesso che lo ha mandato a me!” rispose Harry mostrando il biglietto scritto con il sangue.

  
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