I think….

I’m afraid….(I love you)

 

Notte. Lei porta e toglie con se molte cose. Le avvolge con il buio più totale, oppure illumina assieme alla luna i volti di coloro, che coraggiosi, si avventurano per le strade quasi sempre deserte, ma se c’è la pioggia….allora è un’altra cosa. Nessuno ama uscire quando le lacrime scendono dal cielo, nessuno pensa a quanto essa sia bella, vera più di tutto e tutti, no, qualcuno lo pensa e qualcuno ama passeggiare sotto le gocce che dolci, come un amante romantico ed insieme passionale, gli accarezzano il corpo. Lo chiamano stupido, perchè privo di sentimenti come dolore e tristezza, perchè troppo felice per i loro canoni e per questo lo definiscono stupido. Ma è davvero così? Davvero colui che passeggia tranquillamente per le vie deserte, accompagnato dal buio, è stupido? No, forse è solo innamorato. Forse è solo colui che vede in quelle cristalline acque, piccole e fredde, il vero dolore del mondo e per questo lui le ama e gli fa capire che non sono sole, che ci sarà sempre qualche stupido che si lascerà avvolgere dalle loro spire, che si lascerà invadere, accarezzare, amare da loro….perchè altro amante non può avere, almeno così crede……………….

 

Da quanto tempo sto camminando? Non so, ma è tanto credo. Mi guardo attorno curioso. Non c’è nessuno, ma va bene così, perché non voglio condividere con altri la mia intimità, i miei pensieri, anche se non sembrerebbe a vedermi. Sorrido ed alzo il volto, mi piace la pioggia che mi accarezza, poi apro anche la bocca, in modo tale da sentirla, d’assaporarla meglio e da farla entrare dentro di me. Inizio a ridere. Che ci sia da ridere non lo so, però ho voglia di farlo e lo faccio. Qualcuno potrà giudicarmi per questo? No, avrebbero altro per cui giudicarmi, ad esempio i miei occhi. Così innaturali, così dorati e così maledetti….però….se questi occhi hanno avuto il potere di farmi incontrare il mio sole, io li adoro! Ahahahah sono strano, d’altronde sono un demone, anche se ho sentito dire che non sono neanche quello, ma a me non importa, perché io sono io e questo mi basta. Il mio corpo si muove da solo, mi sento una forza strana dentro e ho voglia di ballare. Posso farlo? Certo, perché lo voglio! E allora lo faccio. Inizio a danzare sotto la pioggia, a cantare un brano inventato proprio adesso e non penso a niente, mi sento libero e….vivo. Già, vivo, eppure se ci penso bene, dovrei essere morto da un pezzo. Ho passato tanto tempo in una grotta, senza bere e mangiare, per questo dovrei essere morto, ma non lo sono e allora che faccio? Semplice! Sorrido alla vita! Sorrido perché sono vivo, sorrido perché ho conosciuto tante persone, sorrido perché prima soffrivo ed ogni volta che soffrirò per qualcosa, dopo sorriderò. È così che va, si ride, si gioca, ci si diverte, poi si soffre, si prova dolore, ci si arrabbia e si ama. Ahhhhhhhhhh, se penso a quando si ama, mi viene in mente il mio Sanzo. Certo, non è un santo e non è nemmeno gentile o affettuoso, ma per me è semplicemente perfetto, perché lui è tutto quello che ho, tutto ciò di cui ho bisogno. Quando la pioggia finirà e sorgerà il sole, io sarò sempre pronto ad accoglierlo ed a farmi riscaldare da lui, anche se ho già un sole, privato e burbero, ma è mio….bè, forse non dovrei fantasticare così tanto, adesso che ci penso, sono imbarazzato. Questa sera, dopo cena, sono andato in camera ed ho voluto scrivere una cosa….mi sento le guance in fiamme al solo ricordo! Dopo tanto tempo mi sono deciso, ho capito cosa provo nei confronti del mio sole e allora ho voluto dirglielo. Certo, sarebbe stato bello entrare in camera sua e dirgli in faccia ciò che provo, ma dato che il tempo è questo….bè, la pioggia rende di cattivo umore Sanzo e so che se fossi entrato mi avrebbe scacciato, offeso e tanto altro, ma non gliene faccio una colpa! Sono felice e triste insieme. Ho paura che non accetti i miei sentimenti, che li rifiuti e che mi cacci, ma anche se lo facesse….umm….ne morirei, è vero, ma almeno sarei stato sincero e comunque non me ne sarei pentito! A quest’ora l’avrà trovata e l’avrà letta? Oppure sta dormendo? No, sono sicuro che l’ha già vista, perché ho sentito i suoi passi quando ho messo la busta sotto la sua porta, ma poi sono scappato dalla vergogna e non so cosa sia successo. Mi vergogno tanto e ho taaaaaaaanta paura di quello che succederà, eppure sono sereno….già, talmente sereno che avrei voglia di piangere, ma non lo farò, perché lui non vuole che io pianga, mi mostrerei debole e non voglio che lo pensi. Continuo a cantare incurante di tutto, anche se ormai sono bagnato fradicio, persino i miei capelli, in genere ribelli e dritti, si sono appiattiti a causa del peso dell’acqua. Però non m’interessa, perché adesso non sono io quello da consolare….già, il cielo ha bisogno di me, voglio che senta il mio calore, che capisca che io per lui ci sono. E ho ancora voglia di ridere, di giocare, di correre senza una meta, non so perché ma sento l’adrenalina in corpo, una gioia profonda che parte dall’anima e so cos’è….il pensiero di quella grotta. Lì vedevo solo la neve e raramente il sole, mi sentivo morto e non avevo amici, solo quell’uccellino che poi è morto per non lasciarmi solo….ho pianto tanto per lui, per quel mio unico amico, perché io invece continuavo a vivere. Nonostante il freddo. Nonostante le stagioni passate. Io vivo. Io sono vivo e….non c’è cosa più bella di questa! In questa città posso vedere tutto cambiare e nulla viene circondato dal bianco della neve. Avevo paura di lei, perché mi faceva sentire ancora più solo, ma adesso mi piace, perché ci posso giocare….perchè le miei impronte non sono sole, ma sono accompagnate da quelle di Gojyo, di Hakkai e di Sanzo. Basta, ho deciso! Inizio a correre verso un piccolo parco illuminato solo dai lampioni. Ho quasi il fiatone, ma sto bene. Inizio a girare su me stesso, poi cambio verso e poi ancora inizio a ballare ed ho voglia di allenarmi. Salto più in alto che posso, solo per vedere fin dove arrivo e quasi mi stupisco quando supero la punta di un pino bello grosso per poi poggiarmi su di un ramo poco più in basso e da lì, posso vedere la città, è illuminata solo dai lampioni, ma è bella. Sorrido ancora, non so perché, ma tante cose non so, però le faccio e sto bene e allora perché non farle? Tanti mi dicono che devo crescere, maturare e cambiare, ma perché? Sto bene così. Se dovessi cambiare, sentirei ancora tutta questa felicità nel sentirmi vivo? Diventerei come gli adulti, così freddi e schivi? Non voglio! Comunque ho la sensazione che non sarò mai come gli altri….mi sento diverso da loro, ma non per qualcosa, forse è proprio perché nei loro occhi non leggo la voglia e la gioia di vivere. Non vedo il divertimento nel scoprire quante cose ci sono al mondo. Sto bene così. Certo, se Sanzo accettasse i miei sentimenti….starei molto meglio! E di nuovo il mio pensiero torna a lui, stavolta sono triste e preoccupato….se mi cacciasse? Se non mi volesse più con se? Se gli facessi schifo? Non so cosa farei….però, l’ho detto: non mi pento affatto di avergli scritto quella lettera! Deve sapere cosa provo per lui, perché un sentimento tanto bello che lo deve sapere, una cosa così giusta, come la sento io, va condivisa con chi te la fa provare, no? Non so dire se il mio è vero amore. Non conosco appieno il significato di quella parola e penso che nemmeno esista, però è quello che sento e sono contento di provarlo.

Ormai deve essere tardi, ma non ho voglia di tornare all’albergo, non ho nemmeno sonno! Sto qui ancora un po’, a sentire la pioggia su di me e mi fa il solletico a volte! Umm….mi stendo sull’erba bagnata e la sensazione è strana, bella è vero, eppure mi manca qualcosa….non so dire cosa, ma istintivamente mi porto una mano al diadema, tastandolo gentilmente. Sorrido. So cosa manca e se lo merita….sono pazzo e non m’importa. Sorrido dolcemente, mi sento le labbra fredde e intirizzite, ma non ci faccio poi molto caso e lentamente, aspetto di addormentarmi. Non so cosa vedrò una volta lì, ma almeno così saprò ciò che si prova.

 

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Apro gli occhi e la testa mi gira. Mi alzo in piedi, ma barcollo e sono costretto a reggermi sull’albero. Ma guarda te cosa mi tocca subire per la mia pazzia! Però…..mi sento più felice di prima. Riprendo stabilità e ricomincio a ballare ed a cantare, fino a fermarmi per alzare il volto verso il cielo e sorrido ancora. Poi, la paura mi prende alla sprovvista. Una mano si poggia sulla mia bocca, mentre un’altra mi copre gli occhi ed il naso. Ho paura. Tanta paura e non riesco a respirare bene. Mi sento girare di scatto e la mano che mi teneva la bocca se ne va, ma al suo posto sento delle labbra calde e morbide che mi tappano. Non faccio in tempo a riprendermi, che sento la lingua di quell’estraneo/a penetrarmi le labbra e vorrei usare tutta la mia forza per scacciarlo….peccato che sono così stanco che non ci riesco e non so che fare. Provo ad allontanarlo debolmente, ma a quanto pare è più forte di me in quel momento, ma sto veramente soffocando! Se non si stacca muoio! Che fine brutta….non ho neanche fatto l’ultimo pasto! Ad un tratto però, come se avesse percepito i miei pensieri, si stacca dalle miei labbra ed io prendo respiri veloci e profondi. Ho creduto veramente di lasciarci la palle! Però, sento la sua mano carezzarmi l’interno coscia fino a toccarmi il sedere. Dal terrore inizio ad urlare ed a piangere, ma poi l’assalitore mi sussurra qualcosa all’orecchio ed io tremo ancora….dalla rabbia e dalla gioia. Lentamente toglie la mano dal naso e dai miei occhi, che apro lentamente per guardarlo in volto. Piango ancora, questa volta perché mi sono tranquillizzato e lui mi posa un casto bacio sulle labbra. Gli dico che è cattivo, che mi ha messo paura, ma lui sussurra solamente sulle miei labbra

« Ti amo….Scimmietta….»

Ed io sono felice, come non mai! Questa è stata una bellissima giornata. Gli chiedo come ha fatto a trovarmi e mi risponde che mi ha visto dalla finestra. Gli sto per chiedere come mai sia sceso con la pioggia. Solo in quel momento mi accordo che non scende più alcuna lacrima dal cielo. Sorrido maggiormente ringraziandolo. Ha accettato il mio cuore. Come potrei non ridere e piangere dalla immensa gioia? Fatto sta che gli chiedo scusa, perché mi sto mostrando debole, ma lui mi risponde che non è vero. E che le lacrime di felicità sono giuste, così come quelle di dolore e che non devo preoccuparmi….lui non mi abbandonerà mai. Lo amo ogni secondo di più. È più forte di me e sinceramente, non vedo perché non dovrei!

 

 

Goku abbraccia Sanzo delicatamente. Entrambi finalmente si sono incontrati e stanno bene. Hanno trovato la loro libertà ognuno fra le braccia dell’altro. Cosa si potrebbe desiderare di più? Semplice, che anche altri 2 testoni si decidano a capire cosa provano l’uno per l’altro, ma questa è un’altra storia.

 

 

Owari

 

Ok, anche questa è fatta. Metto Owari alla fine, perché tecnicamente sono tutte one shot sui pensieri dei pg, ma in questo cap c’è anche una piccola parte di azione. Conto di fare anche altre 3 one shot o 4 in questa storia e ringrazio chi ha letto, ma ringrazio specialmente FrancescAkira89 che ha commentato. Grazie mille! Piaciuto questo cap? e comunque si, la voce è del mitico Kanzeon *_* se tutto va bene, scrivo anche su lui! Ihihih al prox cap ^o^