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Autore: Curly_Carrots    03/06/2012    0 recensioni
"Io sono innamorato di te!" esclamò, prendendomi il viso tra le mani.
Sospirai "E io no!?!"
"Allora qual'è il problema!?!" cominciò a disegnare dei cerchi con il pollice sulle mie guance, cancellando i residui di mascara e lacrime.
"Come fai a non arrivarci..." abbassai lo sguardo "Tu vieni da un altro pianeta e presto te ne tornerai nello spazio o chissà dove e... e io!?!"
"Beh, ma gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere, no?" tentò di sdrammatizzare, ma ricevette un cazzotto "Non importa quanti anni luce ci hanno diviso fino ad oggi, perché ora che ti ho trovata, puoi star certa che non ti lascerò mai."
Alzai di nuovo lo sguardo, incontrando il suo magnetico.
Sorridemmo inconsciamente nello stesso istante.
Si avvicinò, tagliando la distanza minima tra di noi con un bacio.
Uno di quei magici, spaziali e terribilmente romantici baci che avevo imparato a conoscere con lui.
Non avevo mai visto una stella da vicino a differenza sua, ma in quel momento ero assolutamente certa che nessuna sarebbe mai stata in grado di brillare come il suo sorriso o il nostro amore...
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7 – We’re not going to... >.<

Sabato sera, erano quasi le 2:00 e i miei amici mi avevano appena riaccompagnata a casa.
Mi sfilai le ballerine prima di salire i gradini del portico, cercando le chiavi nella borsa. Entrai, orientandomi senza problemi nella casa al buio, nonostante non fossi del tutto sobria e raggiunsi la mia camera.
Sfilai il vestito lasciandolo scivolare sulla moquette, entrando in bagno indossando un più comodo completa T-shirt larga a una sola spallina e pantaloncini. Rientrai in camera qualche minuto dopo, struccata e con lo spazzolino in bocca.
Mi stropicciai gli occhi, cercando di mettere a fuoco l’ombra seduta sul mio letto per capire se esistesse davvero o fosse per l’alcool. La stessa che si era alzata e stava accendendo la luce. Mi ci volle qualche secondo per abituarmi e quando riaprii gli occhi, mi ritrovai a fissarne due verdi bellissimi.
“Harry!” posai lo spazzolino sul comodino “Che ci fai...”
Non mi diede il tempo di terminare la frase, che mi cinse la vita, stringendomi a sé e posò le sue labbra sulle mie. All’inizio non opposi resistenza, cingendogli il collo e assecondai quel bacio affondando le dita tra i suoi ricci. Poi però tornai in me, ricordandomi che io ubriaca e lui così affettuoso non erano una buona combinazione.
Posai le mani sul suo petto, allontanandolo piano. Lui non si perse d’animo, sorridendomi e mi lasciò un paio di baci sotto il mento.
“Che... perché... tu...” Dio, quel ragazzo aveva il dono di riuscire a rincoglionirmi totalmente!
Capì comunque cosa volessi chiedergli e tornò a guardarmi, sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori “Mi sei mancata.”
Inconsciamente, sorrisi anch’io e sentii il cuore accelerare quando mi sfiorò la guancia.
Poi mi ricordai che il mio intento non era quello di fargli sentire la mia mancanza, ma di evitarlo dopo quello che era successo. Non volevo che fraintendesse e invece avevo solo peggiorato le cose!
“Dobbiamo parlare.” Lo allontanai di nuovo, mentre tornava all’attacco.
Rise, scostandomi i capelli dagli occhi “Domani mattina?” Ammiccò.
“Oh mio...” lo spinsi -letteralmente-, scoppiando a ridere “Harry, io e te non... ehm...” gesticolai, scostandomi i capelli, cercando un modo meno imbarazzante per parlarne “Non stiamo per...” sospirai, ricomponendomi. Mi alzai sulle punte, posando le mani sulle sue spalle e lo baciai dolce sulla guancia
“Buonanotte.” Entrai in bagno, con la speranza che, al mio ritorno, non l’avrei trovato.
Riaprii la porta, trovandolo invece sdraiato sul mio letto. Mi portai la mano alla fronte, scuotendo la testa.
Lo raggiunsi, sedendomi affianco a lui. Allungai la mano, per strattonarlo, ma mi accorsi che stava dormendo. Rimasi quindi a fissarlo incantata. Era terribilmente bello... Le labbra socchiuse che, per quanto lo negassi, adoravo quando incontravano le mie e i ricci che gli ricadevano sul viso gli davano un aspetto angelico.
Sospirai, spegnendo la lampada da comodino e mi misi sotto le coperte, dalla parte destra del letto.
Passarono pochi minuti e lo sentii muoversi alle mie spalle, poi il suo braccio mi cinse la vita “Credevo dormissi.” Lo ripresi.
“Infatti.” Risi e mi diede un bacio dietro la nuca, facendomi rabbrividire.
Posai la mano sulla mia pancia, intrecciando le mie dita alle sue. Cercai di non pensare alle farfalle che svolazzavano nel mio stomaco. Sospirai “Che ne dici se uscissimo domani?”
Mi strinse ancora di più “Sarebbe perfetto!”
Mi morsi il labbro, maledicendomi e cercai di essere più chiara “Allora io chiamo Juls domani e tu avverti Louis?”
“Oh...” sembrava deluso e io lo trovai adorabile, di nuovo, quindi, mi odiai per quel sorriso da ebete che compariva ogni volta “D’accordo.”
 
Aprii gli occhi, ritrovandomi nel mio letto, sola. Tirai un sospiro di sollievo, mettendomi a sedere.
Quel momento di normalità fu interrotto dopo cinque secondi, quando Harry spinse con la spalla la porta.
Si voltò, sorridendomi mentre io spalancavo gli occhi “Che stai facendo!?!”
“Ti ho preparato la colazione.” Alzò le spalle, avvicinandosi con il vassoio. Si sedette affianco a me, posandolo sulle mie gambe e mi baciò a stampo, sorridendo “Buongiorno.”
“E se ti avessero visto i miei? O mio fratello?” tentai di rovinare quel momento, rimproverandolo.
“Non ci sono. Non c’è stato nessuno per tutto il giorno, ieri.” Sorrise, tranquillo.
Giusto... ricordai della loro visita alla nonna alla quale io avevo rinunciato per aiutare Juls con i due alieni. Se me l’avessero proposto adesso, sarei scappata anche in Tibet.
“Come facevi a saperlo?” alzai un sopracciglio “Credevo che foste impegnati con l’astronave.”
“Ieri ci ha pensato Louis, anche se penso che se ne sia scappato dalla tua amica.” Rise “Io sono stato tutto il giorno ad aspettarti qui.” Sorrise, puntando i suoi occhi nei miei.
Mi stavo letteralmente sciogliendo e gli sarei saltata volentieri tra le braccia. Invece me ne rimanevo in silenzio, torturandomi il labbro con i denti, nervosa.
“Ho detto qualcosa che non va?” mi prese il viso tra le mani, accarezzandomi con il pollice la guancia.
‘Cazzo, non essere così perfetto! Io non posso innamorarmi di te, lo capisci!?!’ pensai.
Abbassai lo sguardo, scostandomi i capelli con la mano, lasciando prevalere, come sempre quando ero con lui, la mia parte sentimentale “Nessuno aveva mai fatto...”
Mi interruppe, baciandomi dolce sulle labbra. E non immaginate quanta fatica mi costò scansarmi!
“Tu non mangi?” guardai il cibo sul vassoio. Scosse la testa, guardandomi mentre addentavo un cornetto
“Sai, alle persone sulla Terra non piace essere guardate mentre mangiano!”
Rise, baciandomi la guancia “Beh, ma se sono belle come te è un po’ impossibile evitarlo.” Arrossii visibilmente, ingurgitando il mio caffè.
Suonarono alla porta e saltai in piedi, felice di aver trovato una scusa per lasciare quella stanza.
“Juls!” esclamai entusiasta quando trovai la mia migliore amica davanti alla porta. Le saltai al collo, abbracciandola.
“Anche tu mi sei mancata dopo... sei ore.” Commentò ironica.
“Vieni, ho bisogno di te.” La spinsi fuori, sedendoci sulla panchina del portico.
Gli raccontai sottovoce –perché avevo scoperto che gli alieni sono un po’ come i vampiri, hanno un udito finissimo- il mio ‘problemino’ con Harry.
“Non ti capisco... a te non piace Harry?” chiese.
“Ti sembra possibile?” allargai le braccia. Ridemmo entrambe “No, tutto il contrario: io sono pazza di lui!”
“E allora?” allargò le braccia “Lui ricambia, oltretutto...”
“Stiamo parlando del riccio che viene da un altro pianeta e che, non appena avranno aggiustato l’astronave, ci tornerà!” mi scostai i capelli, nervosa.
Il soggetto in questione aprì la porta, guardandoci con un sopracciglio alzato “Tutto ok?”
Annuimmo, con un sorriso falso “Stavo dicendo a Juls di andare a chiamare Louis così usciamo non appena siamo pronti.” Ignorando l’occhiataccia della mia migliore amica mi alzai, raggiungendo Harry sulla porta
“Vado a farmi la doccia e arrivo!” era un messaggio in codice per la mia migliore amica, per rassicurarla.
“Vengo anch’io!” alzò la mano Harry.
Lo spinsi, correndo su per le scale ridendo mentre mi rincorreva.

Chi l'avrebbe mai detto? Siamo tornate!

Questo era un capitolo che avevamo già scritto e volevamo comunque pubblicare.
Però davvero, il prossimo capitolo arriverà solo dopo 2 recensioni.
Non sono tantissime, daaaaiii!
Possibile che non vi piaccia per niente la storia!?! DDD:
Riesco a convincervi se vi dico che sta per arrivare la parte romantica e... altri quattro bellissimi alieni!?! ;DDD

Beh, speriamo di rivederci presto. <3


 


Roxy in una foto scattata al centro commerciale da Harry. -Lei ovviamente non ne è al corrente...-

  
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