“ Cara
mamma,
in teoria non
potrei mandarti una lettera, per la tua sicurezza, ma sto usando il
gufo di
Mary, quindi non dovrebbero esserci problemi. Queste sono le prime
vacanze
della mia vita che non passo con te, e lo ammetto, sono un
po’ triste. Per
quanto riguarda quella cosa, è stata interessante la prima
riunione! Poi ti
spiegherò bene. Comunque ho una buona notizia, se si
può definire buona! Io… mi
sposo. Con James. Già, me l’ha chiesto dopo la
riunione e non ho saputo dire di
no. Alla fine penso che sia quello che voglio, malgrado
l’età. Ci sposiamo tra
un mese, cioè l’otto agosto. Ci sposiamo dove si
è sposata sua madre, sta
vicino a casa sua. Ovviamente tu e Tunia siete invitate. Dì
a Tunia la buona
notizia, anche se dubito che gliene fregherà qualcosa. Lei
mi odia, lo sai.
Comunque a presto, cercherò di tenerti aggiornata!
Tua Lily”
“
Bhè, è
apposto!” dissi ad alta voce tra me e me. Mary si
alzò dalla sedia, arrotolando
la mia lettera alla zampa del suo gufo.
“
Spero solo
che non si perda…” disse facendolo uscire dalla
finestra della cucina. Mi
guardò con uno sguardo ammirato.
“
Comunque
grazie di avermelo detto stamattina!” disse offesa.
“
Insomma, te
l’ha chiesto ieri pomeriggio, potevi almeno…
“
Secondo te
ho fatto bene?” chiesi d’impulso. La domanda mi
stava ronzando in testa ormai
da ore. Ma non avevo mai osato pronunciarla ad alta voce. Lei
corrugò la
fronte.
“
Dico, stai
scherzando? Ovviamente sì, fiorellino!”
esclamò abbastanza arrabbiata. Abbassai
lo sguardo.
“
Io… io temo
di non essere pronta… non siamo troppo giovani?”
chiesi. Mary annuì.
“
Sì, forse
sì, ma se lui ti vuole sposare è solo per legarti
di più a sé… d’altronde,
è
dal primo anno che te lo sta chiedendo in tutte le salse…
“
Sì, ok, ma siamo
troppo…” incominciai. Poi alzai lo sguardo. Mary
stava quasi per piangere.
“
Mary…” la
abbracciai. Cominciò a piangere. A dirotto. Non sapevo il
motivo del suo pianto
improvviso, ma la strinsi a me, semplicemente. Mi avrebbe spiegato
tutto, lo
sapevo. Dopo qualche minuto si sciolse dalla mia presa.
“
Lily, mio
padre vuole andare in America!” disse. Mi cadde il mondo.
Spalancai la bocca.
“ Che
cosa…
che cosa dici?” chiesi. Lei annuì stavolta
sfogandosi e piangendo. Tutto il
trucco ormai era sulle guance.
“
Sì… dice che
ha paura di perdermi come ha perso mia madre e che vuole andare lontano
da qui
e da Tu-Sai-Chi!” esclamò fuori di sé.
Rimasi sbigottita.
“ Ma
Mary…
perché V… Tu-Sai-Chi vorrebbe uccidervi? Dai, non
ha senso…
“ Mia
madre
era un Auror! Ed è riuscita ad ammazzare un Mangiamorte,
ricordi? Se Lui viene
da noi per vendicarsi…
“ Oh,
andiamo,
non crederai a queste cose, vero? Quello che è stato
è stato, dubito che
Tu-Sai-Chi farebbe…
“ Che
ne sai,
Lily…” sussurrò Mary impaurita. Per
qualche minuto fissai il vuoto. No, non
poteva andarsene. No. Non era possibile.
“
Rimani con
noi” mormorai. “ Qui. A casa di James. Dove ti
pare. Ti prego” dissi. Lei
scosse la testa.
“ Se
mio padre
parte io andrò con lui. È mio padre. In America,
Lily. Dall’altra parte del
mondo. Devo seguirlo” disse sottovoce cercando di asciugarsi
le lacrime.
“ E
Sirius?
Lui lo sa?” chiesi. Lei scosse la testa.
“
No… in
teoria dovrei partire alla fine di Settembre… me
l’ha accennato mio padre, se
partiamo…” disse. SE. Quel se era ipotetico. Forse
c’era ancora una speranza.
Le presi la mano.
“
Allora
dobbiamo impegnarci perché ciò non accada.
Voldemort è la causa di tutti i
mali. E ormai siamo membri dell’Ordine. Possiamo fermarlo. E
se lo fermiamo
prima di settembre…
“ Cosa
assai
improbabile” replicò lei. Sorrisi.
“ Mai
nella
vita avrei immaginato di sposare James Potter. Eppure sta succedendo,
no? Devi
solo avere fede… dillo a Sirius… anche lui
sarà d’accordo con me. E se proprio
dovrai partire… noi lo capiamo, Mary. Ma so che ci mancherai
moltissimo e non
mi faccio problemi a parlare anche a nome degli altri” dissi.
Lei mi abbracciò.
“
Grazie Lily”
sussurrò.
“ Ti
voglio
bene come a una sorella. Lo sai” mormorai tra i suoi capelli.
Lei si scostò.
“
Allora posso
fare la tua damigella! Ti prego, ti prego, ti pregooo!!!”
chiese. Risi.
“ Oh
santo
cielo, devo anche organizzare il matrimonio ora!” dissi
metà preoccupata e metà
divertita. Ci mancava solo questo. Mary mi fece l’occhiolino.
“
Nessun
problema, ti aiuto io! Allora, io sarò la
damigella…” disse guardandomi in
attesa di conferma. Annuii più che altro per stanchezza. Lei
sorrise felice.
“
Sirius sarà
il testimone di James mentre tu che testimone avrai?”
domandò.
“Ci
dovrei pensare…”
sussurrai. Dlin Dlon. Qualcuno era alla porta.
Andai ad
aprire. Marlene.
“ Ho
appena
saputo la bella notizia!Congratulazioni!” e mi
abbracciò.
“ Da
chi l’hai
saputa?” chiesi.
“ Da
tutti.
Stanno qui vicino a festeggiare. Solo uomini! Ma li ho incontrati
venendo qui!
Allora, c’è anche Mary, vero?” chiese
dirigendosi in cucina. Mary la accolse
con il solito sorriso freddo.
“ Ciao
Marlene!
“
Ciao, Mary!”
disse Marlene un po’ più calda. Si sedette.
“
Interessante
la riunione di ieri, vero? Ci stavo pensando anche oggi…
Silente è un genio,
davvero!” disse. Io e Mary annuimmo.
“
Volete un
po’ di the?” chiese Mary.
“
Sì, un po’
per me, grazie Mary!” dissi. Marlene mi guardò.
“ Come
te l’ha
chiesto?
“
Oh… em… era
imbarazzato… ricordo solo questo, i dettagli me li sono
scordati per
l’emozione!” risposi sinceramente. Poi azzardai a
chiederle una cosa:
“
Invece… tu
con… em… Remus? Ho visto che non vi
filate…
“ Oh,
no, non
è vero!” disse sorridendo malinconicamente. “ Abbiamo deciso
di essere amici d’ora in poi…
“ E
perché?”
domandò Mary porgendomi la tazza di the caldo alla pesca.
“
Perché lui
dice che è troppo pericoloso per avere una
relazione… e che comunque non
potremmo farlo perché se io restassi in cinta sarebbe un
dramma perché quelli
come lui non si possono riprodurre…”
cominciò.
“ E tu
come
l’hai presa?” chiesi curiosa.
“ Come
avrei
dovuto prenderla? L’ho capito. Ho capito perfettamente quello
che mi ha detto.
E non posso che essere d’accordo con lui per alcuni versi. Me ne accorgevo sempre di
più… dice che
merito di meglio. E io gli voglio bene, anche solo come
amico” disse. Era
questo che mi piaceva di Marlene: la lucidità. Una qualsiasi
ragazza si sarebbe
buttata nella depressione più totale. Mentre lei cercava di
trovare il lato
razionale e intelligente del tutto. Qualità che a me
mancava. Le presi la mano.
“
Remus è un
ragazzo speciale, Marlene. Ma come ben sai ha quel piccolo problema. E
anche
per noi è difficile a volte convivere con questa sua
malattia. Lo era anche a
scuola. E dobbiamo accettare tutto ciò che decide di fare,
che ci piaccia o no,
perché nessuno di noi può capirlo” le
spiegai. Lei annuì.
“ Ma
certo…”
disse guardando Mary che annuiva. Un campanello. Andai per la seconda
volta ad
aprire.
“ Ecco
la mia
futura cognata! Congratulazioni!” esclamò Sirius
abbracciandomi. Tutti i
Malandrini si precipitarono nel salotto.
“
Congratulazioni!” mi urlò di nuovo Sirius
nell’orecchio.
“ Ok,
ok, ho
capito, grazie!” replicai fingendomi offesa.
“
Lily!” disse
Remus venendomi vicino.
“
Accetta
anche le mie congratulazioni!” mi disse tendendomi la mano.
“ Da
quando
tutte queste formalità?” chiesi ridendo. Lui
sorrise.
“ Hai
ragione,
scusami… ti voglio bene, Lily” disse
abbracciandomi gentilmente. Si presentò
davanti a me anche Peter. Era sempre più pallido quel
ragazzo.
“
Auguri
Lily!” esclamò abbracciandomi anche lui. Erano la
mia famiglia. E poi vidi
James. Smagliante e bellissimo che mi abbracciava. Troppi abbracci per
un
giorno solo.
“
Quante
attenzioni, eh?” chiese. Annuii quasi soffocata dalla sua
presa. Poi ci sedemmo
tutti sul divano come sempre.
“
Allora…
testimoni?” chiese Remus.
“ Ah,
io sarò
la damigella!” esclamò Mary. Solita esibizionista.
Tossii nel tentativo di
prendere la parola:
“
Allora…
James… so che tu scegli Sirius, vero?
“ Come
potrei
fare altrimenti?” chiese dandogli una piccola botta.
“
Io…” dissi.
“ Mi dispiace, ma vorrei anche io Sirius come testimone.
È qualcosa che devo
fare” dissi. Sirius mi guardò sbigottito.
“ Ma
Lily… io
pensavo che…
“
Sirius”
cominciai. “ Tu sei esattamente il simbolo
dell’abbandono dei miei pregiudizi
su di voi, e su James. Io odiavo te e questo qui” dissi
indicando James. “ Uno
me lo sposo e ok, ma l’altro deve almeno almeno farmi da
testimone. Senza
offesa per gli altri!” mi affrettai a dire. Remus sorrise.
“ Con
un’esposizione come questa ben pochi avrebbero da
ridire!” disse. Sirius mi
guardò trionfante. James era ancora sbigottito. Li guardai
tutti, uno per uno.
La mia famiglia.