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Autore: Diana924    04/06/2012    0 recensioni
sequel di " Intrigo alla corte dell'ultimo Medici ". Isabel e Manuél si sono sposati e ora si trovano a Vienna in una nuova missione. mentre Isabel incontra una vecchia conoscenza Manuél si chiede se il suo amore per la moglie possa resistere a tutto, anche ad un tradimento
Genere: Erotico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Epoca moderna (1492/1789)
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- Questa storia fa parte della serie 'Intrigo a....'
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Si sveglia la mattina presto, e vede sua moglie. Ha cinquant’anni, e comincia a invecchiare, eppure per lui è sempre bella, la sua Isabel. Lei si sveglia e lui la bacia, con ardore, con passione, come dieci anni prima.

<< Pronta per oggi? >> << Si, tu? >> << Non lo amor mio, non lo so. Blanca? >> << Dorme ancora, e gli altri? >> << Sono di fuori, che giocano>>.

Lei subito si alza e si veste, in seguito corre alla finestra, preoccupata. Fuori ci sono quattro bambini, di quattordici, undici, otto e quattro anni.

I più grandi, un ragazzino castano e una ragazzina con i capelli neri, sorvegliano gli altri, che si divertono.

<< E’ sicuro? >> << Si, Maria li sorveglia dalla finestra in basso, e poi sono abbastanza grandi >> << Francisco e Vitoria lo sono, Joaquin ha otto anni, e Pilar solo quattro >> << vuoi andare di sotto? >> << Non lo so >> << Stai tranquilla, almeno oggi >> le dice, sa che sua moglie è raramente tranquilla, da quando hanno smesso con la vita di prima, si preoccupa troppo dei figli, soprattutto di Joaquin e di Pilar, i più piccoli. Anche oggi, che Blanca, sua figlia, si sta per sposare, lei si preoccupa troppo, a suo parere; e lui non lo vuole, non vuole che lei sia in ansia, o che passi la vita temendo qualcosa, non sarebbe il meglio, ed è da Firenze, da allora, che si era ripromesso che lei avrebbe avuto solo il meglio.

***

Sono davanti la chiesa, tutti loro. Juan è appena arrivato, insieme a sua moglie, Marianna, e ai figli, Eulialia e Juliàn, di otto e sei anni.

<< Madre >> << Juan >> si abbracciano, poi lei saluta Marianna e i nipoti.

<< Don Juliàn è arrivato >> dice il prete, e subito Isabel inizia ad avere l’ansia. Juliàn, versione spagnola di Giuliano. Giuliano. Non ha avuto reazioni quando Juan ha deciso quel nome per suo nipote, ma ora, è tutto diverso.

Sente che quel nome le riporta alla mente dei ricordi, bei ricordi, ma proprio per questo insopportabili. Sa che Juliàn non ha niente a che spartire con Giuliano, ma si sente inquieta.

E’ inquieta nel momento in cui padre Alonso recita la Messa, nel momento in cui gli sposi si scambiano gli anelli, l’inquietudine non la lascia, e pensa che ci dovrà convivere, per sempre.

Manuél invece è al settimo cielo, e Blanca … Blanca è l’immagine della felicità, radiosa e splendente nel suo abito celeste e bianco.

***

Sono a casa, tutti loro, c’è persino don Juliàn, che sorride alla moglie e parla con Manuél.

Lei sorride, deve mostrarsi sorridente e felice, oggi sua figlia si è sposata, e lei ne deve essere felice, felice e orgogliosa.

<< Quindi, mio caro Juliàn, dove avete detto che vi porta la vostra carriera di diplomatico? >> << A Firenze don Manuél, ora che vi sono i Lorena dicono che Firenze stia tornando agli antichi splendori >>.

Firenze, la sua Firenze. Giuliano, palazzo Pitti, i giardini di Boboli, tutto le torna in mente per un secondo. Sa che GianGastone de’Medici è morto da sette anni, e che non ci sono più notizie di Giuliano, ma ci sono i ricordi.

<< Scusatemi >> poi si alza e si allontana. << Padre, cos’ha la mamma? >> chiede Pilar, che ha soli quattro anni. << Niente tesoro, niente >> << Mentite, la mamma sta male >> << Hai ragione Francisco, ma non è un male fisico >>. << E che male è? >> << E’ un male dell’anima Joaquin, il peggiore dei mali, perché non si vede >> dice lui, alzandosi. << Fate bene ad andare >> dice Juan, che stava per alzarsi. << E’ meglio che vada >> è la sua riposta, grato al figliastro.

***

Isabel è corsa nella sua stanza, e là sta piangendo, ed è così lui la trova, mentre piange. Lentamente si avvicina a lei, piano e adagio.

<< Stai meglio? >> << Non lo so, non lo so >> << Brutti ricordi? >>, sotto sotto lo spera, spera che lei gli dica che a Firenze non è stata felice, che solo ora lo è. << No, meravigliosi. Sai, mi sono sempre chiesta cosa sarebbe accaduto se dopo la nascita di Blanca fossi tornata a Firenze >> << Ma non l’hai fatto, quindi avevi già deciso, in cuor tuo >> le risponde, abbracciandola, e poi baciandola, lentamente, assaporando le sue labbra.

<< Vieni >> le dice, e la prende per mano, come se fosse una bambina, e lei lo segue.    << Manuél >>. << Si? >> << Io ti perdono >>. << Di cosa? >> << Di quello che accadde a Firenze, di tutto quello che è accaduto a Firenze vent’anni fa >>. << Non puoi dimenticare? >> << No, mi dispiace, ma non posso, ma ti perdono >>.

***

Isabel è con Blanca, le ha detto che voleva parlarle, in privato. E’ il momento di dirglielo, è bene che sappia la verità, tutta la verità. Sono vent’anni che mente a sé stessa, a suo marito, e soprattutto a sua figlia. La osserva, e si sorprende di come la figlia le ricordi l’amante, stessi occhi, stesse mani, a volta anche stesso portamento. Aveva ragione il suo sogno, ogni giorno, vedendola, lei ripensa a lui, e lo ama, ancora.

<< Blanca >> << Ditemi madre, oggi sono così felice e appagata, e ringrazio voi e mio padre >>. Vorrebbe dirglielo, basterebbe poco, ma si chiede se avrà mai il coraggio.

<< Sii felice >> << Come lo siete stata voi madre >> << Come lo sono stata io >>.

Ma è quella la felicità? Essere sposata a un uomo per cui prova affetto e stima, e un amore debole, e continuare ad amare un altro? Aver avuto dal primo quattro figli, e continuare a desiderare l’altro? E’ questa la felicità? E se la sentirebbe di augurarla a sua figlia?

***

Sono le nove di sera, e i bambini, dopo aver mangiato, stanno dormendo. I più piccoli, Vitoria e Francisco invece giocano a carte con Maria, che non riesce a credere che Blanca e Juan se ne sono andati definitivamente.

Mentre parla con loro ricorda, ricorda quando vide Juan e Blanca per la prima volta, ricorda Manuél e Isabel da giovani, ma non parla loro degli amanti che si sono concessi, non lo fa mai, solo lei e Juan sanno la verità.

Nella stanza accanto Manuél Volcos ha appena finito di fare l’amore con sua moglie. La osserva, e la trova bellissima, come quando era giovane.

<< Manuél, tu mi ami? >> << Certamente >> << Quanto? >> << Più di quanto tu possa immaginare, e ti amerò fino alla fine dei miei giorni mi amor >> e lei lo bacia, con passione, ardore e desiderio, e lui la fa distendere sotto di sé, pronto ad amarla, fino alla fine, e anche di più.

 

Ringrazio Veljesova Bezdomnyja, Pierrot le Fou, Chrysanthemum e KikyoOsama per aver recensito, Leonida123 e topolina2012 per averla messa tra le seguite, e anche chi ha solo letto

   
 
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