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Autore: Sunflower91    04/06/2012    1 recensioni
Ritrovarsi in fondo ad una strada ti porta all'inizio di una strada nuova.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tu sei lì, in fondo alla strada, e so benissimo che mi stai aspettando. Dal nostro ultimo abbraccio sono passati forse mille giorni, e sono troppi, accidenti. E il mio cuore mi batte forte, portandomi indietro, trascinandomi sul fondo, ancora. Cammino, ma le gambe tremano, e le mani sudano, incerte. Impaurita, guardo i tuoi occhi neri, così luminosi. Chi ha acceso la luce? Io l’ho vista, e ne sono sicura. Un passo è poco, ma farne di più è doloroso. Aiutami, ti prego. Parlami. Ma tu rimani in silenzio. Stai forse sorridendo dentro?  Mi stai uccidendo. Continuo ad avvicinarmi, tu non parli, tremi. Tremo anch’io, e sono vicinissima ora. 

Scappiamo via, senza parlare. Mi ricordo le tue braccia forti, un po’ abbronzate. Ora sono al mio fianco.
Tieni le mani in tasca, guardi in basso. Ho paura anch’io, ma camminiamo insieme. Tu mi guardi, e all’improvviso ritroviamo le parole, le sputiamo fuori, lontane, come veleno, le calpestiamo.
I minuti non scorrono più, proprio come quell’estate, e io sono ubriaca di aria e di te. 
Il sole non c’è più, che ore sono? , mi dici. Non ha più importanza però, perché siamo tornati.

Non so come, siamo nella tua macchina, e mangiamo la strada davanti a noi, continuiamo a ridere, folli. Siamo seduti, il fiume scorre lento e ci guarda ed è come musica. Io ti canto una canzone che non conosci. In un attimo di silenzio ci accorgiamo che sembra un sogno, è tutto irreale, e forse è ora di abbracciarci. Penso a quando spingevi la bicicletta e sorridevi, ma sono dentro le tue braccia e non piove più. Non può piovere per sempre.

Sento le scintille uscirmi dalla testa e scoppiare tutto intorno. Ho il respiro corto, come se avessi corso una maratona. Tu invece sei immobile, stai bene? Non rispondi, mi stringi più forte e mi viene da piangere. Non piangere, ti prego. Me lo dici piano, sorridendomi nell’orecchio. 
Non siamo più seduti. Sento l’erba umida sotto le gambe, sopra di noi c’erano le stelle, ora c’è chiaro. 

E’ mattina e siamo di nuovo in fondo alla strada, ma insieme. Non lasciarmi, non ce la faccio. Mi dici così e vorrei fondere il mio corpo con le tue braccia. Camminiamo e poi non ti chiedo nulla e siamo nella mia casa deserta. C’è proprio silenzio, a parte la natura che vive fuori e fa caldo. Mi parli ancora di mille cose, le tue labbra si muovono ed ho pensieri non nuovi. Lo sappiamo entrambi, e ridiamo e il tuo profumo è sempre lo stesso, non l’ho dimenticato. Ti sto assaggiando, e questo bacio ha l’essenza di tutti i sogni e i pianti e i pensieri. Le tue braccia ora hanno un altro peso, il tuo corpo è sul mio e ci appoggiamo ovunque. Mi spogli, ma lo fai piano, e nei tuoi occhi è accesa una luce che non avevo mai visto. Mi scuote e la marea si alza, tu apri l’acqua della doccia e siamo insieme. L’acqua fredda ti imperla le ciglia, ci baciamo. Ho voglia di te, mi tocchi ed le tue mani sono come ossigeno. Ti respiro, è un sogno? Te lo chiedo tra le labbra e tu mi dici di no, non è un sogno, no, e sei ovunque. 

Sei dentro di me. I nostri respiri  si compensano, la marea è sempre più alta, ci travolge. Siamo già stati qui, mille volte, e lo sappiamo entrambi. Sento le tue braccia stringermi, in modo diverso, e sono sempre più in alto, esplodo, e tu con me.

Il sole è alto nel cielo, ma in fondo alla strada non c’è più nessuno.
  
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