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Autore: Sammy_    04/06/2012    4 recensioni
Harry Styles al college: studio, amici, feste e ... ragazze a volontà!
Si, peccato che Susan, quella che gli piace più di tutte, non se lo fili neanche un po'!
Dal prologo:
"La porta di una stanza in fondo al corridoio si aprì e ne uscì una bella ragazza che non avevo mai visto prima.
Era alta e snella, aveva i capelli lunghi e castani leggermente scompigliati che la rendevano terribilmente sexy.
La sua pelle era molto chiara, ricoperta di lentiggini e i suoi occhi … oh, quelli erano davvero meravigliosi, celesti e limpidi come un cielo primaverile.
Wow, da quando ero così poetico?"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO  10:  MALIK! STOP RUNNING NAKED!
 
-          Harry … non voglio farlo!
-          Mi dispiace Malik ma hai perso la scommessa!
 
Io e i ragazzi ci eravamo riuniti all’ingresso della scuola per assistere allo “spogliarello” di Zayn.
I patti erano questi: lui si spogliava, cominciava a correre per le scale, passava per la sala professori e tornava al punto di partenza dove poi aveva il permesso di rivestirsi.
 
-          E se mi espellono dalla scuola? E se lo dicono ai miei genitori? E se …
-          E se, e se, e se … guarda che non hai altra scelta, devi farlo per forza!
-          Avanti Zayn – intervenne Niall – l’hai già fatto una volta, non sarà poi così terribile
-          Harry non potresti semplicemente cambiare penitenza? – propose Liam che non poteva più sopportare di vedere il suo amico Zayn in quello stato di ansia – o magari evitare di farlo sfilare in mezzo ai professori!
-          Assolutamente no! Abbiamo fatto un patto circa un mese fa e lui lo deve rispettare!
-          Ha ragione – si rassegnò Zayn – devo affrontare le conseguenze delle mie azioni. Fermatemi in tempo la prossima volta che vorrò fare una scommessa con Hazza!
 
Detto questo, cominciò a sfilarsi i vestiti mentre io, Niall e Louis eravamo già piegati in due dalle risate.
Liam come al solito stava dimostrando un certo autocontrollo ma dal colore paonazzo delle sue guancie capii che era sul punto di scoppiare da un momento all’altro.
E fu così che Zayn  restò completamente nudo come mamma l’ha fatto.
 
-          Un giorno mi vendicherò Styles, questa è una promessa! – disse prima di cominciare a correre in direzione delle scale.
 
Subito noi lo seguimmo, anche Liam che nel frattempo si stava quasi rotolando a terra dalle risate.
Zayn correva come un pazzo senza neanche preoccuparsi di coprirsi i “gioielli di famiglia” e ogni ragazza che incontravamo cominciava a urlare mentre i ragazzi distoglievano lo sguardo imbarazzati.
Mi sentii quasi in colpa, doveva essere davvero imbarazzante per lui …
Okay, lo ammetto, non mi sentivo affatto in colpa, era troppo divertente!
 
 
-          Venite signori e signore ad ammirare Zayn Malik in tutta la sua magnificenza!
 
Una ragazzina del primo anno con un paio di enormi occhiali da nerd uscì dalla sua stanza e quando Zayn le passò davanti svenne a terra.
Persino Beatrice Lee, che di caz … ehm, di” organi maschili” ne aveva visti tanti, si scandalizzò a tal punto da rimanere bloccata in mezzo al corridoio a bocca spalancata.

 
-          Ma … che state facendo?
-          Oh, Zayn era un po’ accaldato – le risposi io – sai com’è, non esiste più la mezza stagione e siamo passati dal gelo dell’inverno all’afa dell’estate!
 
La lasciai con un espressione sconcertata a ricominciai a correre dietro Zayn che sotto sotto si stava divertendo come una matto.
Voglio dire, stava “esponendo la sua merce” davanti a tutte le ragazze della scuola, sicuramente la cosa avrebbe tratto a suo vantaggio.
Giunti davanti alla sala professori io e i ragazzi ci fermammo mentre Zayn continuava la sua folle corsa.
Sentimmo delle urla micidiali e alcune delle professoresse più impressionabili scapparono a gambe levate come se avessero appena lanciato una bomba.
Mentre aspettavamo che uscisse, ci raggiunse anche Susan.
 
-          Si può sapere cosa sta facendo Zayn?
-          Corre nudo per la scuola! – le risposi come se fosse una cosa assolutamente normale.
-          Ma grazie Capitan Ovvio!
-          Ha perso una scommessa – le spiegò Niall tra una risata e l’altra
-          Che scommessa?
 
Niall fece per risponderle ma io lo fermai dandogli un calcio negli stinchi.
Poco dopo Zayn uscì dalla sala professori mentre Mr Jenkins lo malediceva in tutti i modi possibili.
 
-          Malik! La smetta di correre nudo!
 
La coordinatrice scolastica venne fuori correndo con un telo tra le mani.
 
-          Si metta addosso questo, la prego, un po’ di pudore!
 
Ma Zayn era già sfrecciato via.
 
-          Allora, che scommessa? – insistette Susan mentre ci dirigevamo nuovamente verso l’ingresso della scuola.
-          Bah … a dire il vero non lo sappiamo – ero abbastanza bravo a dire bugie ma quella volta era davvero agitato tanto che cominciai a sudare freddo.
 
Susan mi avrebbe ammazzato se fosse venuta a sapere della scommessa, e quando dico “ammazzato” non intendo in senso metaforico!
 
-          Mmm … non me la raccontate giusta voi quattro – sentenziò lei lanciandoci occhiatine indagatrici.
 
Per fortuna non ebbe il tempo di aggiungere altro perché nel frattempo avevamo raggiunto Zayn che si rivestiva.
 
-          Allora Malik, ti sei divertito?
-          È stato … liberatorio!
 
Zayn rideva, esattamente come tutti noi, finchè non alzò lo sguardo verso di me con un espressione allarmata.
 
-          Che succede?
 
Lui indicò un punto alle mie spalle e solo quando mi rigirai capii che non stava guardando me ma un uomo grande e grosso come un armadio, con un espressione corrucciata e gli occhi iniettati di sangue che se ne stava in mezzo alla sala di ingresso con le mani sui fianchi.
Era il preside della HCU, Mr Brenson.
Faceva davvero paura!
 
-          Malik Zayn? – tuonò con il suo vocione da baritono.
-          Ehm … si?
-          Nel mio ufficio, subito!
 
Zayn si rinfilò alla svelta le scarpe che ancora giacevano sparse sul pavimento di marmo e seguì Mr Brenson verso il suo ufficio lanciandoci occhiate supplichevoli che sembravano dire “vi prego, fate qualcosa!”
Avrei voluto aiutarlo … ma come?
Quando i due svoltarono l’angolo scomparendo dalla nostra vista, nell’ampio salone d’ingresso calò il silenzio più totale.
Zayn era finito nei guai e per colpa mia, adesso si che mi sentivo davvero in colpa!
 
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In attesa di avere notizie di Zayn, io e Susan decidemmo di andare a farci una passeggiata.
Avrei voluto sfogarmi con lei e dirle di quanto mi sentissi in colpa ma se lo avessi fatto avrebbe capito che ero coinvolto nella scommessa e avrebbe ricominciato a farmi domande su domande.
Da quando stavamo insieme ufficialmente le cose tra di noi erano un po’ cambiate.
Lei era diventata più affettuosa e io sempre di meno.
Non è che non mi piacesse più , semplicemente all’improvviso mi sentivo piuttosto spaventato, stava succedendo tutto troppo in fretta.
Sentirmi dire “ti amo” da lei era stato bellissimo ma poco dopo mi ero reso conto che non sapevo come affrontare una situazione del genere.
La cosa peggiore era che io non le avevo mai detto di amarla ma mi sentivo come se fosse mio dovere farlo.
Le cose però non potevano andare così, non potevo dirle una cosa così importante solo perché lei l’aveva detta a me, dovevo sentirlo veramente nel profondo del mio cuore.
Ero così assorto nei miei pensieri che non mi accorsi nemmeno che Susan mi aveva condotto all’interno di una foresta fuori dalle mura del college.
 
-          Dove stiamo andando?
-          Voglio farti vedere un posto che abbiamo scoperto io e Jane la scorsa settimana !
 
Mi sentii lusingato, se Susan voleva condividere con me qualcosa scoperto insieme alla sua migliore amica allora voleva dire che ero diventato davvero importante per lei.
La seguii su per un pendio fangoso finché non ci ritrovammo davanti ad uno strapiombo dove, sul fondo, scorreva un piccolo corso d’acqua.
Susan cominciò a scendere appoggiandosi i con le mani agli alberi per non perdere l’equilibrio e io feci altrettanto.
All’interno della foresta era piuttosto umido e c’era un forte odore di legna fresca.
Ero quasi sicuro che ci fosse un sentiero molto più agibile per raggiungere qualsiasi posto avesse scelto Susan ma lei non faceva altro che decantare il suo spirito d’avventura e se c’era qualcosa di pericoloso da fare ci si buttava a pesce.
Gettai un’occhiata verso lo strapiombo e deglutii, era davvero altissimo!
 
-          Ci siamo quasi – mi annunciò Susan che continuava a camminare davanti a me dandomi le spalle.
 
Ancora qualche metro e ci ritrovammo ad attraversare un ponticello di pietra che sarebbe potuto crollare sotto ai nostri piedi da un momento all’altro.
Ma chi me lo aveva fatto fare di seguirla fin laggiù?
Sarei morto, ne ero certo!
Intanto, gli argini del fiume si erano visibilmente allargati fino a formare un piccolo stagno di acqua limpida e scintillante sotto ai raggi del sole pomeridiano che filtravano attraverso i rami e le foglie delle grandi querce che ci circondavano.
Stavamo ancora attraversando il ponticello quando di botto Susan si fermo per sedersi sul bordo.
Si tolse prima le scarpe e poi i vestiti, rimanendo solo in biancheria intima di pizzo bianco, poi, dopo avermi rivolto un’occhiatina divertita, si tuffò in acqua.
 
-          No, Susan! – provai ad afferrarla per un braccio ma mancai la presa e non potei fare altro che aspettare che tornasse a galla.
 
Ti prego, ti prego, ti prego, Dio se riesci a sentirmi fa che quella pazza scriteriata non muoia!
Poco dopo la testa di Susan riaffiorò dalla superficie piatta dell’acqua.
 
-          Cosa fai lì impalato? – mi urlò – avanti, tuffati! L’acqua è bellissima!
-          Ma sei matta? Scommetto che è anche gelida!- replicai io facendo un passo indietro - e poi chi mi dice che non è popolata da rane velenose o anguille? Io odio le anguille, mi fanno schifo, sono così viscide!
-          Ah, Harry – sospirò lei rassegnata – sei proprio una femminuccia! Aiuto, aiuto, sono Harry “hopauradiqualsiasicosa” Styles, vi prego aiutatemi,  delle anguille malefiche mi vogliono uccidere! – aggiunse facendomi il verso.
-          Non ti conviene provocarmi Jepsen!
-          Ah si? -  sorrise maliziosamente e poi cominciò a battere le mani sulla superficie dell’acqua tanto che gli schizzi arrivarono fino a me bagnandomi dalla testa a piedi.
 
Istintivamente indietreggiai di nuovo finché non mi ritrovai in bilico sul bordo del ponticello.
Non devo cadere, non devo cadere!
SPLASH! Persi l’equilibrio e caddi in acqua.
 
-          È freddissima! – strillai.
 
Raggiunsi la sponda a nuoto e mi tolsi i vestiti zuppi rimanendo in mutande. Per fortuna che non mi ero portato dietro il cellulare!
Mi rituffai in acqua. Era molto più calda di quanto mi fosse sembrato in un primo momento ed era anche stranamente piacevole.
 
-          Ti sei deciso finalmente! – Susan nuotò verso di me e mi gettò le braccia al collo rischiando di farci affogare entrambi.
-          Ehi, vacci piano! Non sono un nuotatore provetto!
-          Te la stai cavando bene invece … facciamo una gara?
 
Prima ancora di lasciarmi rispondere  (e la risposta sarebbe stata no) cominciò a nuotare a stile libero seguendo il flusso della corrente e io le andai dietro.
Ogni volta che tiravo la testa fuori dall’acqua per prendere aria sentivo il suono della sua risata e inevitabilmente ridevo anche io.
Quando finalmente riuscii a raggiungerla l’afferrai per i fianchi costringendola a fermarsi.
 
-          Eh va bene Jepsen, ti lascio vincere per questa volta!
-          Ma smettila! Ti stavo battendo alla grande!
 
La feci girare verso di me per baciarla.
Stavo davvero bene con lei. Era perfetta: bellissima, simpatica, intelligente, coraggiosa, intraprendente …
Io … io … l’amavo, ma non avevo il coraggio di dirglielo.
Perché mi stavo comportando in modo così codardo?
 
-          Susan, ti devo dire una cosa …
-          Ti ascolto.
-          Io … ti … ti …
 
Il mio discorso fu interrotto a metà dal suono di un cellulare, quello di Susan.
Lei si staccò da me e tornò a nuoto verso il ponticello e, stando attenta a non bagnarlo troppo, sfilò il cellulare dalla tasca dei jeans.
 
-          Pronto? Ah Louis! Si, è con me … come? Ah certo, torniamo subito. – riattaccò e poi si rivolse a me – coraggio sirenetta Styles, dobbiamo tornare al college per scoprire quale sarà la sorte del nostro Malik, meglio conosciuto come il corridore nudo!
 
 
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Una volta tornato al college, mi feci una bella doccia e poi raggiunsi i miei amici in camera di Zayn ma li trovai in mezzo al corridoio. C’erano tutti tranne Louis.
 
-          Allora? Che è successo? – chiesi preoccupato – ti hanno espulso?
-          No per fortuna – rispose Zayn facendomi tirare un lungo sospiro di sollievo – ma c’è mancato poco, sono in punizione fino alla fine dell’anno, devo soffermarmi tutti i giorni dopo le lezioni, almeno per un’ora, nelle aule a fare pulizia.
-          Ma questa non è la parte più bella – disse Niall soffocando una risata – Mrs Denver, la signora delle pulizie con cui dovrà lavorare, ha fatto della avance a Zayn!
-          Che cosa?
-          Si, si, confermo – intervenne Liam annuendo energicamente – com’è che ha detto? Ah, si: “mi sembra che il signor Malik sia piuttosto ben messo da quelle parti”.
-          Oh mio Dio! – non potei fare a meno di scoppiare a ridere peggio di un invasato – te l’avevo detto Malik che avresti fatto nuove conquiste! Quanti anni ha Mrs Denver? Ottanta?
-          Ne ha sessanta cinque – precisò Zayn offeso – e comunque non ho intenzione di darle spago.
-          E ti credo, l’arresterebbero per pedofilia!
 
Scoppiamo a ridere sonoramente, tutti tranne Zayn, e in quel momento sentii la mancanza del mio migliore amico, quello che sicuramente avrebbe fatto le battute più divertenti.
 
-          Ma dov’è Louis?
-          Stava con Jane – mi rispose Liam – ha detto che ci avrebbe raggiunto il prima possibile!
-          Comunque Harry ti devo fare i miei complimenti per aver vinto la scommessa – si congratulò Zayn – sei riuscito a far innamorare Susan e, anche se questo mi ha quasi fatto espellere, sono contento per te, almeno verrò per sempre ricordato in questa scuola!
 
Proprio in quel momento Louis ci raggiunse correndo.
 
-          Eccomi, eccomi! Sono qui!
 
Si fermò davanti a noi piegandosi in due con le mani poggiate sulle ginocchia per riprendere fiato.
 
 
-          Spero che non abbiate detto niente di compromettente – disse poi quando fu di nuovo in grado di parlare – Kurt Leesom era nascosto dietro l’angolo ad origliare ma se ne è andato appena mi ha visto arrivare.
-          No Louis – dissi io – non abbiamo detto nulla di compomet …
 
Mi fermai di colpo. Un momento, Kurt aveva sentito anche della scommessa?
Cazzo, cazzo e arcicazzo! Sarebbe subito andato a dirlo a Susan!
 
-          Ragazzi, pensate anche voi quello che penso io? – chiesi allarmato.
-          Si – confermò Zayn – e temo che tu sia nei guai amico!
 
 
CAPITOLO 10, FINALMENTE HO TROVATO L’ISPIRAZIONE E L’HO FINITO.
DEVO DIRE CHE MI PIACIUCCHIA ABBASTANZA E  A VOI? FATEMELO SAPERE!
AH, SE VI VA DATE UN’OCCHIATA ALL’ALTRA MIA FF: A BIT OF LOVE/HATE.
BACI SAM 
  
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