Mia madre mi accompagnò a scuola, arrivata lì c'erano Erika e Carlotta che mi stavano aspettando fuori dal cancello. Entrammo con 45 minuti di ritardo, ma fortunatamente nessuno se ne era accorto, troppa gente, troppo rumore. Nemmeno se ci fosse stato qualcuno che mi stesse osservando. Mi guardai un po' intorno e davanti ai miei occhi vidi un ragazzo moro, nè alto nè basso. Era bello, bello come il sole. Rideva e scherzava con un suo amico, Erika si accorge che lo stavo fissando e mi disse:
"Si chiama Lucas, beh è fidanzato e lei è pure carina per tua sfortuna"
Ecco, fantastico. Fidanzato. Quella parola si ripetè per minuti nella mia testa. Alla fine le dico:
"Ovvio" e mi fece uno di quei sorrisi che faceva solo a me. Il preside cominciò a fare l'appello, quando sentii il mio nome alzai la mano.
Usciti ci presentammo tutti, infondo chi più chi meno erano tutti simpatici, l’unico che non vidi fu Lucas, Emanuele un suo amico si era scusato da parte sua, era dovuto correre all’aeroporto perché sua sorella era tornata prima da Londra e poi la madre non lo avrebbe potuto riportare a casa. Mi misi l’anima in pace e continuai a chiacchierare con i miei nuovi compagni, avrei avuto tutto l’anno per conoscerlo, non ero dispiaciuta…
Si come no! A chi vorresti darla a bere? A te dispiace eccome se ti dispiace, hai fatto una faccia quando Emanuele te lo ha detto!
Zitta stupida voce non devi fiatare su queste cose!
Finita la giornata scolastica, stetti tutta la giornata a casa con Erika e Carlotta, mangiammo, chiacchierammo...soprattutto di Lucas quando andarno via rimasi sola, così cenai ed andai a dormire.