Valiano de'
Nieri, ti ho amato tanto. E ti odio allo stesso
modo. Mi hai fatto versare tante,
preziose lacrime, fratello, lo sai?
Il mondo ha perso
un po’ dei suoi colori, quando te ne sei
andato, come quelle pagine sbiadite dal tempo, quelle che tanto odiavi.
E che sfogliavi distrattamente solo per
farmi
compagnia .Per me eri tutto, e lo so che
cosa ti ha spinto ad andartene, e a non
tornare più. Quella vita ti è sempre stata stretta, vero? dicevano che eri nato a Castelnero, ma io non
ho mai smesso di pensare che il tuo
cuore sia sempre stato altrove, dove non ci sono regole e il tuo
destino te lo
scegli tu.
Mi hai
abbracciato tante volte, fratello. E io ho sempre
ricambiato. Eppure te ne sei andato lo stesso. Così, senza niente e
nessuno,
senza nemmeno una meta. Ma forse, dopo anni di costrizioni e cinghiate
sulla
schiena, una meta non serve.
Ma perché non ti
ho fermato? Perché non sono venuto anche io
con te?
Mi hai fatto
sentire codardo, fratello. Cosa me ne
importava di nostro padre, di
essere un Arcano, se non c’eri tu a scompigliarmi i capelli quando ero
triste,
con un affetto che riservavi solo a me? Ma ti odio lo stesso,
nonostante questi
pensieri, perché mi costringerai a rimpiangerti per sempre.
Chissà dove sei,
Valiano de' Nieri. Se ancora usi questo
cognome. Chissà se anche
tu stai scrivendo una lettera per tuo fratello, quello che hai avuto il
fegato
di lasciare solo tanto tempo fa. Chissà se anche la tua mano trema nel
farlo.
Non leggerai mai
questa lettera, fratello. So che non lo
farai. La libertà che hai sempre cercato adesso l’hai finalmente
trovata, e non
tornerai. Ed è stato come trovare l’aria dopo una vita di apnea, vero?
La mia mente e il
mio cuore erano vuoti, il giorno della tua
partenza. Avrei voluto svegliarmi tra le tue braccia, come quando avevo
gli
incubi e tu mi sussurravi che era solo un sogno. Avevo
ancora tante cose da dirti, fratello,
tante domande da farti. E avrei voluto vedere ancora il sorriso
ironico,
sarcastico e ribelle che avevi mentre tele ponevo. Mi rispondevi sempre
come se
fossero le risposte più logiche del mondo.
Ho studiato,
Valiano. Anche se probabilmente tu non saresti
stato d’accordo. Però l’ho fatto per te. Ho studiato tanto, per
diventare
quello che dovevi essere tu, il capofamiglia, mi sono impegnato, per
adempiere
al dovere di tutti e due. E forse, anche
per cercare un modo di dimenticarti, o di andare contro al tuo volere.
Nostro padre
mi guarda con orgoglio, un’espressione che non ho mai visto sul suo
volto
quando ero bambino, seppur mi sforzassi anche allora, ma adesso ho gli
occhi
viola. E quindi mi guarda spesso, è finalmente fiero di me, oppure
finalmente
riesce a dimostrarlo. Ma tutto questo l’ho fatto solo per te. Per
toglierti del
tutto questo peso.
Davvero pensavi
che mi sarebbe bastato il ricordo dei giorni
in cui, prendendomi per mano, mi facevi saltare le grasse damigiane nel
nostro
giardino?
Davvero pensavi
che sarebbe bastato il lungo abbraccio che
mi hai dato prima di partire per i tuoi orizzonti di libertà?
So che hanno
continuato a cercarti, fratello mio, ma non ti
hanno mai preso. Niente e nessuno ti può trattenere, vero, fratello?
Nemmeno io.
Ma non importa.
Mi basta sapere che non mi hai dimenticato,
e questo lo so, mi sono sempre fidato di te.
Un giorno ti rivedrò, Valiano de' Nieri. E i miei occhi non saranno gli unici ad essere cambiati. I tuoi risplenderanno di gioia, ne sono certo. Ti voglio bene, fratello.
N. D. A.
Angelo... il caro Angelo...ho provato tanta compassione per questo personaggio, sopratutto sapendo come finisce la sua storia. è riuscito a diventare il mio personaggio preferito, insieme a Manente. Questa non è una drabble, anche se voleva esserlo, all'inizio. Ma poi credo di essermi lasciata trasportare, ed eccola qui. Ci tenevo a postarla, perchè è venuta fuori da una ispirazione improvvisa, e mi ci sono affezionata subito.
Spero che questa storia mi sia riuscita bene. Vi ringrazio in anticipo per le recensioni, se vorrete mandarmene.
Ciao!!!
' rima N.