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Autore: CallmeAnd    04/06/2012    6 recensioni
-Cazzo non mi aspettavo diventassi così...- disse il riccio sorpreso.
-Così come Styles?- lo guardò lei incuriosita
-Così dannatamente sexy.- rispose un ragazzo dal fondo del locale.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quelle braccia la facevano stare bene. Si sentiva al sicuro, protetta. Alzò gli occhi e trovò quelli di lui, di quel verde profondo, che le fecero mancare il fiato. -Perche sei venuto?- disse cercando di trattenere le lacrime. -Perche sei la mia migliore amica, e per te ci sarò sempre.- disse Harry sincero. Alice non capiva il perche. Era un disastro e nonostante tutto il riccio era arrivato in Scozia per aiutarla. Il ragazzo le si avvicinò dolcemente e le alzò il mento, costringendola a guardarlo. -Harry sono un disastro, sono un casino vivente.- le lacrime iniziarono a scenderle lungo il viso. -Faccio tutto dannatamente male. E' vero ho sbagliato tutto. Prima con Niall poi con Zayn e alla fine con Louis. Non posso continuare così.- il ragazzo la guardava perplesso, e in cuor suo sperava davvero che Alice non continuasse, perche non sembrava portare a niente di buono quella conversazione. -Ho deciso che me ne torno a Brooklyn.- ecco, un colpo dritto al cuore del ragazzo, una lama conficcata perfettamente nel petto. -No Aliss, non puoi farlo.- disse lui quasi pregando la mora. -Non voglio creare altri casini, starò lì per un po. Ho bisogno di rivedere qualche vecchio amico, e di chiarirmi le idee.-

Sembrava impossibile, eppure nel giro di due giorni Alice aveva preparato tutto, e ora stava per prendere l'aereo. Louis continuava a guardarsi allo specchio. Si sentiva vuoto, completamente vuoto. Sospirò e andò verso l'aeroporto insieme agli altri.
-Tesoro sei sicura di aver preso tutto?- disse la signora Smith con le lacrime agli occhi. -Mamma starò via un paio di settimane, massimo un mese. Tranquilla da Camille ho tutto quello che mi serve.- sorrise Alice. Sapeva bene che stava mentendo, tutto quello che le serviva era lì, ad Holmes Chapel. Sorrise nuovamente a sua madre, cercando di scacciare il pensiero di quei cinque ragazzi. -Non saresti partita così, lo sai vero?- le sussurrò una voce all'incavo del collo. Alice scattò in piedi e si fiondò letteralmente tra le braccia di Harry. -Dio mio Styles come farò senza di te?- gli disse mordendogli il collo. Appena scesa dal riccio stritolò Liam. -Payne mi mancherai davvero troppo.- lui sorrise imbarazzato e le baciò dolcemente i capelli. Niall le corse incontro, e Alice notò felice che non c'era traccia di Amanda. -Come farò senza il mio biondino preferito?- sorrise lei dolcemente. -Mi mancherai piccola.- le sorrise lui prima di stritolarla in uno dei suoi abbracci. -Ascolta Alice io...- -Tutto ok Malik.- tagliò secco lei accennando un debole sorriso. In fondo il pakistano aveva ragione, lei si era messa a giocare. E adesso allontanarsi per un po era la cosa migliore, avrebbe smesso di soffrire lei e, soprattutto, avrebbe smesso di far soffrire i suoi migliori amici. Abbracciò Zayn come per trasmettergli tutti i suoi pensieri, e lui li afferrò al volo. -Mi mancherai bellezza.- sorrise il moro. -Smettila di usare questo tono Malik.- sbuffò lei. -Quale tono?- chiese il ragazzo. -Quello da tanto-lo-so-che-in-fondo-in-fondo-mi-salteresti-addosso.- il pakistano rise e le baciò le guance. Alice si guardò intorno alla ricerca dell'ultimo ragazzo da salutare. Louis era seduto su una panchina, con la testa bassa. -Dovrei essere io quella triste.- sorrise dolcemente lei, sedendosi vicino a lui. -Cosa devo fare per convincerti che devi rimanere qui?- chiese lui tristemente. -Niente Lou, devo andare.- sussurrò lei con tono arrendevole. Era vero, non poteva rimanere lì a creare problemi. Il ragazzo la guardò con gli occhi azzurri che avevano perso vitalità. Il suo cuore batteva all'impazzata e Alice non era in grado di calmarlo, sembrava quasi le stesse per uscire dal petto. Louis stava per parlare, ma una voce lo interruppe. -Attenzione, il volo per Brooklyn decollerà fra quindici minuti, tutti i passeggeri sono pregati di andare.- Alice si alzò tristemente e si diresse verso la pista di decollo. Qualcosa le afferrò la mano -Sappi solo che se vuoi andartene io scomparirò, perche non c'è nessun altra.- disse Louis serio. Alice sentiva un uragano nello stomaco. Perche proprio adesso? -Vaffanculo Tomlinson.- gli disse scoppiando a piangere e mollandogli un pugno nello stomaco che non causò al ragazzo alcun male. -Sei un coglione. Ti odio brutto stronzo. Ero finalmente decisa a partire, a mollare tutto e tu adesso che cazzo fai? Vieni qui e con una frase rubata dai cioccolatini fai crollare ogni mia convinzione? Sei davvero un coglione.- Louis sorrise. Il cuore gli batteva all'impazzata, le gambe tremavano e i suoi occhi, lo sentiva, erano lucidissimi. La prese, e azzerò le loro distanze baciandola. Era un bacio dolce, passionale, perfetto. Le loro labbra erano nate per stare insieme, per essere appoggiate le une sulle altre. Era sempre stato così, sin da quando erano bambini. Lui non poteva vivere senza di lei e per Alice, finalmente lo sapeva, era lo stesso. Lui la salvava sempre da qualsiasi situazione, lui era il suo super Mario e lei era Peach, la sua Peach.
Alice lo guardò negli occhi. -Sei un coglione Tomlinson.- disse ridendo e beandosi del profumo del ragazzo che la teneva ancora stretta al suo petto. -E tu sei una stupida se pensavi che ti avrei lasciata andare.- sorrise lui scostandole una ciocca di capelli. -Ti amo Aliss.- disse poi tutto d'un fiato. -Ti amo da sempre. Da quando eravamo piccoli e ci scambiavamo le figurine dei power ranger. Ti amavo quando mi portavi il rosso alle elementari per poter finire il tetto della mia casetta, ti amavo persino quando eri scansata da tutti. Poi sei partita, e ero sicuro che non avrei più amato nessuno ma poi sei riuscita a far crollare il muro che mi ero costruito, ci sei riuscita la prima volta che ti ho visto quando sei tornata. Mi piacevi quando sorridevi, quando piangevi, quando urlavi oppure, durante la lezione di chimica, ti mettevi a russare sul banco.- disse continuando a fissare Alice negli occhi. Lei dal canto suo cosa poteva dirgli? non era mai stata brava a gestire un sentimento tanto forte, non era da lei. Decise quindi di fare la cosa migliore, e prima che il ragazzo davanti a lei potesse continuare a usare frasi da "ti faccio alzare il diabete al massimo" lo baciò. E diamine, se il bacio di prima le aveva procurato dei fuochi d'artificio nello stomaco quello che si stava svolgendo adesso, davanti agli occhi increduli dei suoi amici era un'esplosione di dinamite pura al centro dello stomaco. Si staccò sorridendo da Louis -E comunque- disse sfacciata -Io non russo durante chimica.- -Oh no, crei solo il cinquanta per cento dell'inquinamento acustico globale.- rispose lui a tono. -Smettila ruba frasi dai baci perugina.- disse le facendo la linguaccia. -Zitta e baciami Smith.-


...
Non sono brava con gli addii çç Oh mamma spero solo che vi sia piaciuta questa FF. Giuro che avevo pensato di prolungarla ancora, ma poi sarebbe diventata più obrobriosa di quanto non sia già. Che dirvi, Alice mi mancherà da morire. Io sono innamorata di questo personaggio. Bene spero in un paio di recensioni, e spero che dopo 'sto schifo di capitolo non mi abbandoniate perche domani (scuola permettendo) posterò la nuova FF. Fatemi sapere se vi è piaciuta, ci tengo çç
#TantoAmore :3
  
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