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Autore: Shadow Lady    10/05/2004    4 recensioni
Delle volte nella vita simo costretti a fare delle scelte, Harry e Draco l' hanno fatto...........
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6°

Piccola spiegazione:

quando vedrete gli asterischi (*) vorrà dire che c’è una spiegazione, che è riportata alla fine del capitolo. Un ultima cosa, quando e scritto in corsivo, e lui che parla, ma quando vi troverete questo simbolo (+) ripetuto più volte, vorrà dire che è corsivo anche se non e lui che parla, e in questa parte, le cose che dirà lui sono fra gli asterischi.

E le cose sottolineate ci saranno quando cìè un riferimento di tempo, per esempio anni dopo, gioni dopo. Avete capito? Spero di si….ah, alla fine c’è un io narrante…non sono io quella che parla, anche se può sembrare…e solo una qualsiasi persona che riesce a vedere…non so come fa…ma….booo, praticamente e una tipa….è una tipa!

Bene, ora che le cose essenziali sono spiegate, vi lascio alla lettura…buon divertimento..anche se di divertimento ce ne sarà poco….ç__ç

 

 

Capitolo 6°  Sarà la fine o l’inizio?

 

Mini epilogo.. ( questa non è una cosa riferita al tempo però è sottolineata lo stesso!!)

 

Dopo la morte di Harry, Draco lo fece cremare dai babbani e volò sopra la località preferita da Harry, l’ Australia, e lanciò le sue ceneri in mezzo all’oceano…..sarebbero per sempre state lì, le ceneri….come una goccia che cade nell’oceano…..si mischia alle altre….ma lei ci sarà sempre….farà sempre parte di quel cuore…..

Dopodiché aveva mandato una lettera a Silente dove c’era scritto tutto ciò che era accaduto….*

 

Un anno dopo…

Londra…..

Malfoy Manor…..

 

P.O.V  Draco

 

Mentre siedo qui, su questa poltrona logora, non mi accorgo di quanto io stia marcendo……usare la parola “marcire” può sembrare strano, ma è la verità…

Sono come una mela, la cui stagione è passata, purtroppo tra noi c’è una differenza, la stagione della mela ritorna……la mia, No.

A volte mi chiedo come sono arrivato a questo punto di degrado mentale e fisico così elevato.

Sapevo che sarei stato malissimo…ma non così…però dopotutto c’era da aspettarselo……solo la sua lontananza mi faceva stare male…figuriamoci ora…

E strano che sia io a pensare queste cose, io che non mi vedo da fuori, però lo sento…sento che ormai sono impazzito, sento che non mi posso più risollevare, sento che ormai la mia vita…è finita.

Finita?

Già, anche se il mio cuore batte, e i miei polmoni respirano, non si può definire questo mio stato vita! Semmai…mah, non saprei, forse…sono come una macchina, che funziona anche se la sua parte più importante si è rotta…che analogia strana!

Ormai è passato un anno…un anno che mi è sembrato un secolo…non so se ce la farò a resistere ancora…è troppo difficile…

Mi sembra di essere in coma vegetativo, vivo solo grazie all’alcool.

Già, l’alcool.

Ogni volta che si presenta un problema, o un peso, che non possiamo apparentemente sopportare, ci rifugiamo nell’alcool.

Che razza debole che siamo noi umani!!!

Solo pochi riescono a risollevarsi, solo pochi riescono ad affrontare tutto a testa alta…e io, non sono uno di quelli. Ora mai non c’è più nessuna speranza. La speranza…

Da piccolo mi dicevano che la speranza è l’ultima a morire, ma io, nella situazione in cui sono, non ne sono tanto sicuro, prima che la speranza ritorni in me, che si accenda come un fuoco…io avrò…avrei trecento anni…il che è impossibile.

È categoricamente rifiutata quest’idea nella mia mente, e forse sono io che me lo impongo.

Vivo in solitudine, la solitudine mentale.

Secondo me è la cosa più brutta che uno possa avere la solitudine mentale, peggio della tortura, peggio della…morte.

Già, di solito si dice che la morte è la peggiore delle sofferenze, ma nessuno può capire quanto sia dolorosa la solitudine mentale se non l’ha provata sulla sua pelle, se non ha provato quel senso di dolore che ti assilla sempre e che solo l’alcool fa passare, però te lo fa passare solo per qualche ora, qualche giorno, ma poi, inesorabile come un temporale, ritorna, inesorabile come la pioggia…già, quella maledetta pioggia…ogni volta che piove sto sempre peggio, mi sento così perso, mi sento senza la mia qualità d’uomo. Ma come posso pretendere di spiegare la solitudine mentale? È una cosa tanto complicata che non la capisco bene neanche io.

La solitudine è un dolore più grande di noi umani, un dolore incomprensibile che ti isola, che ti porta lontano dalla persona a cui tu vuoi bene?…

Come si può pensare di vivere senza voler bene?

I nostri genitori ce lo insegnano fin da piccoli a voler bene, ce lo insegnano volendoci bene a loro volta, e quando sei in solitudine, ne senti la mancanza, lo rivuoi, quindi è praticamente impossibile vivere in solitudine. Ma io? Io ci riesco… perché?

Perché me lo merito, dopo quello che ho fatto, è una punizione giusta, peggio della morte e della tortura.

Mi chiedo perché peggio della morte e della tortura, come può essere peggiore di ciò?

È facile.

Perché per morire ci metti pochi attimi,oppure molto più tempo, ma non più di un mese o due, quando ti torturano provi dolore è vero, ma provi un dolore esterno, invece, quando sei in solitudine mentale, a morire ci metti tanto tanto tempo, e il dolore che provi è superiore a tutti i dolori che ci sono…ma cosa lo spiego a fare? Tanto nessuno, a meno che non ci cada anche lui, lo potrà mai capire

 

Intorno a me, molte persone mi parlano, senza ricevere alcuna risposta, non so neanche se mi ricordo come si fa! Sto usando “l’arma del silenzio”, un arma terribile che non permette di comunicare, che ti isola che ti fa sentire solo, è la cosa ironica e che la sto usando contro me stesso…come il mare in cui c’è Harry…il silenzio del mare…un silenzio opprimente e rilassante allo stesso tempo…un silenzio che non mi fa espiare le mie colpe confessando il mio reato, per liberarmi di un peso, mi sono condannato, fino a quando questo mio cuore pieno di dolore, sofferenza, lacrime, odio verso Me Stesso, smetterà di battere, come ha smesso il suo sotto il mio dolce tocco…quella notte di pioggia…

Mi fa ridere quanto io sia PAZZO, e non lo dico così per dire, ci credo davvero.

Lui non vorrebbe che io mi fossi ridotto così…mi amava anche dopo quello che gli ho fatto, lui mi amava, ed è riuscito a sopravvivere qualche minuto, solo perché voleva dirmi che mi amava!!!!!!

E io che l’ho ucciso così, lui mi amava e io…mi amava…mi amava…

Aaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh basta…a… vai… via… dalla… mia mente…basta…aiuto…aiuto…mollami…COSCIENZA  LASCIAMI!!

 

Alcuni minuti dopo…Draco era sempre seduto sulla poltrona e stava lottando, oltre che con la sua coscienza, anche contro una…lacrima!

Un amara e calda lacrima stava cercando invano di scendere dagli occhi grigi di Draco, che cercava di trattenerla con tutta la forza che aveva.

Però non si capiva perché non la aschiugava con la mano, sarebbe stato così semplice…è Pazzo.

 

Mi capita spesso di litigare con la mia coscienza…lei lo fa apposta… mi prende mi fa dire…la verità…ma che cos’è la verità?

Esiste la verità…sono solo quelle parole vere futili o dolorose, quelle parole dovute …veramente è solo questo…non ci credo…è profonda…tanto quanto la solitudine…

La verità può far bene, come può…far male.

Già, se io non gli avessi detto la verità…non lo avrei ucciso…se non gli avessi detto che lo amavo…non lo avrei ucciso…se non gli avessi detto del marchio…non lo avrei ucciso.

Sono pieno di rimorsi e di rimpianti.

Una cosa che mi stupisce, è il fatto che, anche se ho pianto per mesi interi, le mie lacrime non sono ancora finite, anzi sembrano voler uscire ancora di più, ogni giorno di più.

 

L’unico ricordo che ho di lui, sono i suoi occhiali. Può sembrare strano, ma è così.

I suoi occhiali perché quella sera lui mi guardava attraverso quegli occhiali, lui mi perdonava attraverso quegli occhiali.

Lui, è riuscito a perdonarmi, ma allora perché sono così ridotto?

…Anche se lui ha perdonato me, sono io che non ho perdonato me!

 

Non riesco neanche ad alzarmi da questo divano…

Ogni giorno la povera Polly, che soffre visibilmente per me, mi porta da mangiare, mi porta da bere perché ha capito che solo con l’alcool posso vivere.

Mi dispiace di farla soffrire così, lei che mi sta vicino ore per non  farmi stare solo, però anche se sono in compagnia…io…sono solo dentro.

“Devo farla finita con questa storia, devo alzarmi dal divano ed uccidermi.”

Me lo dico ogni giorno, ma la mia forza di volontà e talmente scarsa che non ci riesco mai!

Oggi ci provo di nuovo…voglio smettere si soffrire…voglio smettere di pensare.

 

Draco provò ad alzarsi dalla poltrona più determinato del solito…

Prima un piede, poi un altro…fece leva…ci era riuscito!!!

 

Ci…ci sono riuscito!

Finalmente…

 

Poi crollò di nuovo…

 

Tempo dopo

 

Dal momento che Draco era riuscito ad alzarsi, erano passate due settimane, e ogni giorno lui ci provava, e ci riusciva sempre di più.

Anche se il suo stato fisico migliorava…il suo stato mentale no! Era sempre pazzo, evidentemente pazzo.

Riusciva a dire qualche parola…a Polly…e riusciva ad alzarsi.

La prima volta che disse una parola aveva la bocca tutta impastata e la voce li usciva con molta fatica… però, dopo vari tentativi, ci riuscì, sempre molto poco e in modo non molto comprensibile, ma ci riuscì!!

 

Nella sua testa aveva programmato tutto, giorno, ora, come arrivare…

Piano piano, si riprendeva attendendo il momento giusto.

 

Un mese dopo…

 

Draco era riuscito a ristabilirsi, solo fisicamente, quasi del tutto.

Ora poteva camminare, volare con la scopa d alzare pesi non superiori ai tre chili.

 

Tutto era pronto.

 

Una mattina fredda e umida, dove il vento, da quanto forte era, ti tagliava il viso, lui uscì di casa all’insaputa di Polly.

Le aveva lasciato solo un bigliettino sul tavolo.

Un bigliettino semplice, con una parola sola, che però fungeva da molte altre: “Addio”.

Una parola che dice tante cose, una parola dolorosa, una parola…forse .

La calligrafia era molto stentante ed era scritto in modo appena leggibile.

 

Londra…

Stazione..binario 10…

Draco sta per salire sul treno…per andare…

 

Draco se ne stava seduto vicino al finestrino a guardare il paesaggio collinoso.

Fuori il tempo non era un gran che, ma lo stesso a Draco piaceva molto quel paesaggio, sembrava che un po’, lo rispecchiasse.

Le nubi, ma non al pioggia, i tuoni, i lampi…

Il viaggio passò velocemente ** e una volta arrivato in Russia, dall’ aeroporto più grande del mondo, partì con l’aereo diretto in Australia.

Si chiedeva ancora, perché avesse fatto tutto quel lungo viaggio, quando bastava prendere l’aereo da Londra, e in soli pochi giorni, sarebbe arrivato, mentre guardava sotto di se, le case, il mare, i fiumi, come dei puntini insignificanti.

Era forse così che li vedeva Dio da lassù. Solo dei puntini stupidi ed insignificanti?

Anche questo viaggio passò molto velocemente.

Appena sceso dall’ aereo capì subito che quella era l’Australia, con quel profumo di mare, con quel sole che spaccava le pietre, con  tutte quelle persone con un sorriso stampato in faccia che stavano lì, come se nessuna di loro avesse dei problemi….ce li avevano eccome, però erano nascosti, e forse neanche loro stessi li conoscevano.

 

Due giorni dopo….

 

Draco si era goduto due giorni di riposo in un piccolo albergo in riva al mare.

Il terzo giorno, si decise…

 

La mattina si alzò molto presto, e uscì sul terrazzo della sua camera, che per sua fortuna, era affacciato sul mare.

Anche se era presto il sole era già alto nel cielo, e l’aria, molto calda.

Si prospettava una giornata davvero interessante!

Dopo una veloce colazione, Draco, entrò in camera, prese la sua firbolt, si mise il mantello dell’invisibilità “ereditato” da Harry e partì in sella alla sua scopa verso la vetta più alta.

Il mantello, nonostante fosse passato più di un anno, secondo Draco, aveva ancora l’odore di Harry

intriso in ogni sua fibra. Quante ne avevano passate a Hogwarts con quel mantello. Molte volte, Harry lo indossava e lo andava a prendere nel dormitorio di serpeverde e insieme, vicini vicini sotto quel mantello, mentre i loro respiri si confondevano e le loro mani si tenevano, aprivano il cigolante portone e uscivano all’aria aperta, per coricarsi sul prato, e insieme guardare le stelle, e cercare di contarle, mentre la loro labbra si univano in dolci e caldi baci, dapprima casti, ma poi, sempre più violenti, più sentiti, ci mettevano tutta la loro passione in quei baci…

Draco si distolse dai sui ricordi accorgendosi di essere arrivato nel luogo giusto.

Scese dalla scopa e si tolse il mantello.

Era perfetto come posto.

Si affacciò dal monte e guardò in basso, all’incirca, a occhio e croce, 350-400 metri.

Era una bell’altezza!!

Poi si distese per terra, mettendo a contatto la sua pelle nuda (era in costume da bagno!!) sulla roccia rovente. Un brivido lo scosse a quel contatto così semplice e così doloroso. Sentì la schiena diventare calda, ma resistette, ben sapendo che si sarebbe abituato subito.

Infatti così fu. Dopo alcuni minuti di calore iniziale, ti abituavi…proprio come lui con Harry, all’inizio era timido, ma poi, dopo solo un suo bacio, si lasciava andare. Ogni bacio di Harry era una cosa stupenda, un attimo indimenticabile della sua vita.

Alzò lo sguardo al cielo, ma non riuscì a tenerlo per poco più di tre secondi. Infatti il solo che brillava più forte che mai lo aveva accecato quasi all’istante. Per fortuna era stato previdente, e così, dalla piccola sacca che aveva con se, tirò fuori un paio di occhiali da sole neri. Li indossò e tornò a guardare su in cielo. Era tutto blu. Non c’era nemmeno una nuvola. Senza accorgersene, Draco si perse in quel blu e si addormentò cullato da bellissimi ricordi.

 

***

Dopo alcune ore si svegliò di scatto sentendosi bruciare.

Aprì gli occhi e si guardò il corpo…era nero…si era addormentato, e per giunta senza crema solare…l’indomani si sarebbe tutto spellato.…beh…non che la cosa gli importasse più di molto ovviamente.

 

Lentamente si alzò e notò che il sole era ancora più alto nel cielo, e faceva ancora più caldo.

Doveva fare in fretta!

Con cautela si avvicinò al bordo della montagna e guardo giù.

Era così alto…

Poi si girò e prese il mantello dell’invisibilità da terra.

Lo indossò e tornò nuovamente a guardare giu.

Aveva detto tante volte che si sarebbe buttato, che non aveva paura di morire…ma mentiva…aveva una paura tremenda…non era così facile come lo era a parole…chiuse gli occhi…non era così coraggioso da guardare la morte in faccia. Sentiva che forse non ce l’avrebbe fatta, era difficile…stroncare così una vita, con un solo passo mettere fine a tutto ciò che hai, ma doveva farlo, lui lo meritava….

Mosse un piede…ora…

Si buttò…

 

( attenzione…zona citata all’inizio!!!)

 

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

 

* Oh, che bell’aria fredda…

Così…così strana…*

Aprì gli occhi…era stupendo…vedeva solo verde acqua, un immensa distesa di verde acqua…proprio come i suoi occhi…ci si perdeva sempre dentro…il mantello gli scivolò via e lui sentì l’aria fredda a contatto con la pelle…

Tutto questo in un secondo…era ancora in cima…quanto era lungo morire…

* Che bello…finalmente mi libero…*

l’aria iniziò a fargli male agli occhi…sarebbe stato  costretto a chiuderli…ma non lo fece…voleva vederla la morte, come lui l’aveva vista! Prima aveva paura, ma ora…ormai c’era dentro e non poteva tirarsi indietro.

Da li aveva buttato anche le ceneri di Harry.

Lui era sicuro che ogni briciolo di cenere…era viva…viveva in lui…

Chissà cosa avevano provato quelle particelle senza vita, ma con impressa quella di Harry…chissà

* Fa troppo freddo, perché non arrivo giù?*

il corpo di Draco era scosso da un tremito…l’aria gli scompigliava i lunghi capelli biondi…

Mancavano cento metri…cento metri per chiudere una vita piena di momenti tristi e felici…cento metri per dimenticare cos’ è il dolore…cento metri per andare da lui…forse…

* Sicuramente Harry sarà finito in paradiso, ma io non sono degno di finire in paradiso, non dopo quello che ho fatto…non ne sono degno *

mancava poco…l’impatto con l’acqua sarebbe stato molto forte…

L’acqua era bellissima…era per quello che aveva scelto quel posto…perché aveva lo stesso colore degli occhi di Harry, occhi che gli avevano sempre sorriso, anche quando stava morendo…quegli occhi, anziché spegnersi, si sono accesi alla sua vista.

Tre metri…

Due metri…

Un metro…

“aaaaaaaaahhhhhhhh”

L’urlo che scaturì dalla bocca di Draco fu per il dolore per l’impatto con l’acqua…

Lentamente affondava…

“Ti amo Harry”. Le sue labbra si mossero per dire questo…

li faceva male dappertutto…e ne era felice…era così che doveva essere…così…doveva morire in modo doloroso per scontare una parte delle sue pene.

Raggiunse al superficie dura della sabbia bagnata…i suoi occhi si chiusero…il suo volto sorrise…era felice!!

 

Draco non sapeva di dove era affondato, in che punto di quell’immenso mare…era vicino a dove le ceneri di Harry, si erano unite alla sabbia…

Magia…solo magia…magia bella…magia buona…

Un ombra si alzò dalla sabbia…aveva la forma umana…questa prese fra le braccia draco, e lo avvolse in uno stupendo abbraccio…un abbraccio morbido…

Anche l’anima di Draco, perché era quello che era l’ombra…si sollevò e si andò a staccare dal corpo di Draco…

Le due anime…insieme…iniziarono a sollevarsi…

Era venuto a prenderlo…andavano sempre più su…

Superarono il mare, e salirono in cielo…erano ormai alti…dei piccoli puntini invisibili…

Attraversarono delle morbide nuvole…e ancora nuvole…salivano

Salivano  sempre più su…nel cielo blu…

Si fermarono…erano arrivati…

IN PARADISO…

Harry aveva un bellissimo sorriso in volto, sembrava non fosse mai stato così felice.

“ Sapevo che saresti tornato da me…”. Mi parve di sentire queste parole.

Era Harry che ce lo aveva accompagnato…

Harry che lo aveva portato via con lui…che aveva aspettato sul fondo di quel mare lui…lo avrebbe aspettato per sempre…sapeva che un giorno sarebbero tornati insieme…e quel giorno, era finalmente arrivato!

“ TI AMO”. Questa volta sentii chiaramente le loro parole…all’unisono…forse sono anch’io pazza, vedere le anime, sentire le loro parole…però…

 

Nessuno, apparte me, poteva vedere l’unione di queste anime, i loro abbracci, i loro baci…nessuno poteva capire l’amore che provavano l’uno per l’altro…si amavano più di se stessi…

 

Ho sempre creduto che non si potesse  amare una persona  più della propria vita, più di se stessi…

 

Pensavo che, per amare qualcuno, prima bisognasse amare se stessi…

 

Ma mi sbagliavo, loro avrebbero dato le loro vite pur di stare assieme, si sarebbero sacrificati…

 

Il loro, era un amore vero…una amore indissolubile…un amore legato da fili talmente resistenti che nessuno avrebbe potuto spezzarli e dividerli…dal loro primo incontro, erano destinati a stare insieme..

 

Perché il destino ha voluto provare a dividerli…il destino era crudele…il destino non era giusto…ma loro, loro avevano resistito a tutte le avversità, e anche se si erano lasciati…i loro cuori erano sempre uniti…uniti per sempre…per sempre…nel bene e nel male…erano una sola cosa loro, una sola cosa…sono un po’ invidiosa, ma credo che anche io, come gli atri riuscirò a trovare la mia anima gemella…la persona solo per me…

 

Neanche quella……maledetta pioggia non era riusciti a dividerli!!

 

                                                            **Fine**

Commenti:

 

Spero la mia fic vi sia piaciuta anche con questo finale triste…volevo farvi una domanda….a voi piacerebbe se la continuassi…nel senso che troverai un finale diverso…naturalmente sempre con Darco e le sue riflessioni, ma ala fine invece di morire ……bè non ve lo dico perché sennò, in caso voi lo vogliate, vi rovino la sorpresa….

Spero risponderete numerosi a questo specie di sondaggio!!!!

 E perdonatemi per gli errori di ortografia….lo corretta mille volte e quindi spero di averli tolti tutti, e spero di essere riuscita a dare l’immagine che ho io della situazione finale.

 

 

Spiegazioni:

* Scusate se non metto la lettera perché se no diventa troppo lungo, e poi mi voglio concentrare non su questo, ma su altri punti, come avete letto

** So che è improbabile che uno da Londra vada in Russia per andare in Australia, ma volevo fargli prendere il treno e così…e poi non so se sia vero che l’aeroporto più grande del mondo sia la Russia….e poi scusate se ho fatto questi viaggi così brevi, e che se in ogni cosa, spiegassi meglio, mi sarebbero venute fuori 12 pagine….circa…

 

*** Da qui potrebbe iniziare il finale alternativo…

 

Ringraziamenti:

 

Rowan_MayFair: Grazie mille per i tuoi graditi commenti!!! Mi avevi detto che mi avevi commentato anche in fanfiction, sotto che nome?

 

Giada: Grazie anche a te…sono felice tu mi abbia commentato!!

 

Darkness: Grazie per commentarmi sempre, e per giunta con belle cose!!!

 

LadyofShadow: Naturalmente Grazie anche a te!!!

 

E ringrazio anche tutte le altre che hanno commentato il capitolo 5, e perdonatemi se non vi ho nominato

 

 

scusate se alcuni nomi sono in grassetto e altri no, ma non è colpa mia, ma del mio computer che è andato in palla, e per cambiare devo rifare tutta la procedura con word, pagine web....eccc

Ebbene sì, pioggia maledetta  è finita!!!!

Spero la mia fic vi sia piaciuta e vi abbia regalato tante emozioni….in questo momento credo siate rattristati da ciò che è accaduto…..lo so, sono crudele, ma che posso farci….a me piacciono le storie che finiscono male…non chiedetemi perché….infatti la mia fic aspettami è triste….mi vengono così….(dice che gli piacciono, ma ogni volta che ne legge una piange come una vita tagliata e si mette ad urlare “perché…perché è morto? Non è giusto…” e via così…è un vero ossesso quando inizia non finisce più……!!!ND Draco) (non dire queste cose….non credetegli cari lettori…Dietro le quinte: cosa vai a dire? Io devo sembrare impassibile…la dea del terrore ah ah ah…(si vanta) ma comunque…..vieni qua che ti uccido!!!) (scusate lettori per l’interruzione, mi sa che è meglio che continuo io ND Harry) (Dracuccio, dove ti sei nascosto? Dracuccio, Dracuccio? Nd Lady con tono alla shaining, il film)

Stavamo dicendo…..ah si che scrivo robe tristi…..comunque la prossima sarà felice….in teoria…..o almeno inizierà bene…ma come finirà, non lo so…..comunque non è del tutto triste pioggia maledetta….dopotutto Harry e Darco sono felici….tornano insieme…in paradiso..da anime….alla fine è praticamente finita bene….credo….mah…

 

Bè, che dire….fra un po’ uscirà l’altra mia fic. spero leggerete anche quella come avete fatto in questa……sono contenta abbiate commentato, e se leggerete le mie altre fic. spero la farete anche li….perché mi da una gioia immensa ricevere i vostri commenti, leggere le cose belle che scrivete, che mi danno la forza per andare avanti!!!

 

Ci vediamo….che tristezza però quando una storia finisce…..ti senti sia completata che triste…..

Ciao Ciao…..

Ciao

 

Lady, che non vuole lasciare i lettori…

 

(su…non piangere Lady…ti consolo io…Nd Sirius Che in questa storia non c’entra niente, ma l’autrice essendo innamorata di lui….) (grazie….subito caro, arrivo…dai non fare il cattivo…sfilati anche i pantaloni….oh…..Siriusccio…dove sei finito…ah eccoti…..uhhhhhh Nd Lady) (meglio censurare!!! Nd Draco ed Harry..) (ah, Harry…ho fatto tutte quelle cose solo perché sono costretto!!! Non sperare io sia innamorato di te Sfregiato!! Nd Draco) (lo stesso vale per me Malfoy Nd Harry) ( smettetela di litigare voi due…e chiudete le tende che qualcuno potrebbe vederci!!! Nd Lady) (aiutatemiii Nd Sirius) (taci Nd Lady)

 

Ciao, ( de novo)

Lady

 

 

  
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