Fanfic su artisti musicali > Lady Gaga
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Autore: Raydor    06/06/2012    2 recensioni
La guardava seduta sulla sabbia morbida, la testa leggermente piegata di lato e i morbidi capelli biondi trasportati dalla leggera forza del vento.
Fissava il mare. Quell'infinita striscia blu che sembrava interessarla come la lettura di un ottimo romanzo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 - A bit surprised.

Arrivarono davanti ad una villa dalle dimensioni incredibili.
Il ragazzo spalancò gli occhi: tutta quell'enormità per una ragazza così piccola dall'aria semplicissima. Aprì la porta lentamente con un leggero scricchiolio; si intravidero quadri che mostravano il suo viso d'angelo, oggetti costosi che nemmeno si sarebbe sognato mai di vedere. 
-una casetta molto modesta!- scherzò il ragazzo curiosandovi dentro con lo sguardo. Non osava muovere un passo per entrare mentre lei lo aveva gia' fatto.
-gia!- sorrise piantando gli occhi in quelli blu come l'oceano di Taylor 
-non è un po' troppo grande per una sola persona?- 
-chi ti dice che io sia sola?!- gli fece l'occhiolino maliziosamente, lasciando che intuisse quello che stava attraversando la sua mente.
-ah...- il sorriso del ragazzo si spense. Abbassò lo sguardo mestamente, sciogliendo quell'abbraccio fatto di sguardi. 
-ehi!- gli diede una pacca sulla spalla -scherzavo!- rise in un modo buffo trasportandolo nel suo mondo, fatto di allegria, di pura gioia e colori. 
Gli portò le braccia attorno al collo tra una risata e l'altra:
-buonanotte Kinney...- disse posandogli un bacio dolcissimo sulla guancia. Il ragazzo assaporò più che poteva quel bacio. Memorizzò ogni emozione, ogni sensazione: le sue labbra che gli sfioravano la pelle, il suo respiro che gli accarezzava la guancia. 
Lady Gaga si sciolse da quello che era a tutti gli effetti un bellissimo abbraccio. Amichevole. O forse no... 
Stava per chiudere la porta ma notò di nuovo quell'aria triste, quella sensazione di malinconia che lo avvolgeva portandolo a fissare di nuovo il pavimento. 
-ehi che ti succede?- chiese accarezzandogli una guancia -è per il casco? Ti giuro che te lo ricompro!- nella foga di parlare tolse la mano dal suo viso
-non farlo!- le sussurrò
-cosa?- era confusa, la testa leggermente piegata di lato ne era l'inconfondibile prova.
-non togliere la mano!- gliela prese e la riportò sulla sua guancia. Un'enorme sensazione di disagio la avvolse improvvisamente. Il panico le salì come il mercurio di un termometro sottoposto ad un elevata dose di calore. 
-Taylor si è fatto tardi e...-
-non lasciarmi andare via ti prego! non voglio lasciarti...-
-tu...- scuoteva la testa lentamente come se stesse cercando invano di trovare le parole giuste -tu non ti rendi conto di quello che dici...- 
-Gag... Stefani.- si corresse. Gaga provò un brivido lungo la schiena, come se qualcuno le avesse infilato un cubetto di ghiaccio nel colletto della camicetta e lo avesse fatto scivolare verso il basso ad una velocità supersonica. 
Era incredibilmente piacevole il suo nome pronunciato da quelle labbra carnose e invitanti. -che cosa faresti se... Se ti dicessi che è qui che voglio stare questa notte?-
-probabilmente ti prenderei per pazzo- disse senza riflettere 
-e se ti dicessi che ho bisogno di te? E che per te rischierei e lascerei tutto?-
-ti darei uno schiaffo- sorrise
-se ti dicessi che ora, in questo preciso momento ho una voglia pazza di baciarti, che cosa faresti?-
-ti bacerei...- sussurrò così piano che non credeva avesse sentito. Invece si, ed ora la guardava con un sorriso bellissimo aspettando che mantenesse quanto detto. 
-Stefani, ho una voglia matta di baciarti.- le prese il viso tra le mani e sfiorò delicatamente le labbra contro quelle della ragazza. Un contatto appena accennato che non era abbastanza per soddisfare la loro voglia di appartenersi. Le assaggiò per la prima volta, erano la cosa più dolce che avesse mai assaporato: un misto del lucidalabbra alla fragola che portava, il bicchiere di Bourbon che aveva bevuto e la sigaretta che aveva fumato. 
Infilò la lingua nella sua bocca, tra i suoi denti, accarezzandone uno per uno come se li stesse dipingendo. 
Stavano dando vita ad un bacio fantastico. Le leccò le labbra dolcemente di nuovo per poi lasciarle definitivamente. 
-buonanotte.- le sussurrò uscendo da quella porta dalla quale sembrava non voler più passare.
-c-cosa ma...? b-buonanotte.-



Spazio autrice:
perdonate questo tremendo ritardo. La scuola mi ha letteralmente ucciso e adesso, con le vacanze, finalmente riesco ad avere un pò di respiro.
I polmoni si gonfiano, gli occhi si chiudono e la mente si ammala ancora di più. La scrittura è la mia malattia.
Le idee più folli mi passano per la testa e sono talmente tante che non riesco neanche a tenere il conto.
So solo che scriverle su carta o in questo caso su questo sito è l'unico modo per tenerle sicure. 
spero possiate perdonare il ritardo; ringrazio chiunque abbia commentato e chiunque vorrà farlo in futuro.
Un bacio enorme.

   
 
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