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Autore: Lilian Luna Potter    07/06/2012    0 recensioni
Tutti i ragazzi salirono sul treno, eccetto Rose. Lei non possedeva poteri. Stranamente li perse nel momento in cui nacque. Nessuno osa conversare con lei di questo argomento, perché Rose... è una ragazza sensibile.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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-Commenti dell'autrice-

Ciao ragazzi. Grazie per aver aperto questo secondo capitolo. Finalmente Rose e Scorpius si conoscono XD spero che questo capitolo vi piaccia e spero che mi possiate recensire. Buona lettura!

 

Il ritorno

 

quattro anni dopo...

 

Era una tiepida mattinata londinese ed il Natale era alle porte. Nella casa Weasley, Rose si svegliò di buon ora, ma non riuscendo ad addormentarsi, decise di alzarsi e prepararsi per quella giornata, che le avrebbe riservato molte sorprese.

La ragazza, dopo essersi alzata dal letto, si diresse verso il bagno, camminando piano, mentre si stiracchiava la schiena e le braccia. Si piazzò davanti allo specchio e si iniziò a tormentare i suoi lunghi e lisci capelli rossi che ricadevano dolcemente sulle sue spalline. Li adorava. Teneva molto ai suoi capelli, per questo non riusciva a smettere di sistemarli. Decise così di raccogliere due piccole ciocche di capelli, e farne due trecce che si sarebbero unite dietro alla sua testa. Sorrise soddisfatta della pettinatura e si vestì con molta semplicità: si infilò le calze trasparenti, dopodiché indossò un vestito corto alle ginocchia, con delle ballerine bianche, e sopra di esse, un grazioso fiorellino che riprendeva i colori azzurri del vestito. Fece un giro su se stessa. Era una ragazza davvero bella, ma lei si reputava orribile o persino banale, anche se non era così. Scese le scale e proseguì verso la cucina. Vi era Ron che leggeva un giornale ed Hermione, che cucinava la colazione per Rose.

-Tesoro, come mai ti sei alzata così presto? Sono solo le 9:00- disse il padre alla figlia.

-Ehm... non avevo molto sonno- rispose la ragazza, pur mentendo. In realtà era molto emozionata di quella giornata: sarebbe ritornato il suo migliore amico, nonché cugino, Albus. I due erano molto legati. Albus, per Rose, era l'unica persona con cui confidarsi veramente, senza vergogna o timore, perché sapeva che non ce ne sarebbe stato bisogno.

Dopo aver fatto colazione, si recò nel suo giardino, colmo di fiori di tutti i colori: rosa, gialli, arancioni, viola...

Prese una sedia e vi si sedette sopra, insieme al suo album, che incominciò a sfogliare in cerca di una pagina bianca dove poter fare un' altro dei suoi meravigliosi disegni. Chiuse gli occhi, ed incominciò a fare uno strano sogno.

 

Si trovava in un prato molto ampio. Era una bellissima giornata soleggiata e in cielo non vi erano nuvole. Lei, era stesa sull'erba, ma non era sola. C'era un ragazzo, di cui la faccia non si vedeva, perché era impregnata di luce. Ma quello che notò Rose, era che il ragazzo presente alla sua destra portava una collana color avorio. Il ciondolo era raffigurato da una pietra d'ambra con incisa una ''R''. la ragazza la toccò e poi...

 

:-Amore, dobbiamo andare, faremo tardi!-

Il sogno che la piccola Weasley stava facendo, si interruppe dalla madre che la avvertì di prepararsi per raggiungere King's Cross. Rose, diede un'occhiata al suo disegno e rimase a bocca aperta: sul foglio vi era raffigurata una bellissima collana con una pietra come ciondolo. Era rifinita nei minimi particolari. Decise di tenere quel disegno custodito nel cassetto della sua stanza, per poi esaminarlo. Posò l'album e partirono.

 

 

-Ehi Scorpius, mi aiuti un secondo? Raccogli tutte le gelatine tuttigusti + 1 e le metti nel tuo baule?- Chiese Albus all'amico.

-Va bene, però non lamentarti se poi ti riesce il gusto '' fertilizzante animale''- rispose.

I due maghi scesero dal treno e si diressero verso la famiglia Potter.

-Mamma! Papà! Come state, come promesso, Scorpius resterà da noi per Natale, Che miracolo giusto?-

il ragazzo non rispose, ma sorrise. Mentre James, Albus e Lily salutavano i genitori, il biondo si voltò d'istinto, e vide di nuovo lei: Rose. Anch' essa si voltò verso di lui e si fissarono per svariati minuti. Provavano quella stessa sensazione che provarono quattro anni or sono.

-Rosieeeeeeee!!!!!!!!!! Quanto mi sei mancata!-

La rossa, sentendo nominare il suo nome si voltò nuovamente, ma questa volta, il suo adorato cugino, le stava per saltare addosso per la felicità.

-Oh, Rosie, quanto sono felice di vederti, mi sei mancata tanto, ho un sacco di cose da raccontarti!-

-Al, anche tu mi sei mancato tanto, com'è il quarto anno ad Hogwatrs?- gli disse di rimando la ragazza.

-Ehm, prima voglio presentarti un amico: lui è Scorpius Hyperion Malfoy, resterà a Natale qui con noi.

Rose era leggermente imbarazzata, ma anche gelosa del proprio cugino. Aveva paura che ''quello li'' glielo portasse via. Ma stranamente non pensava solo questo, aveva anche un'altra opinione sul biondino. Ma più che un'opinione, era una sensazione che non riusciva a definire. Di quella sensazione sapeva solo una cosa, la faceva stare bene.

-Piacere, Scorpius- Malfoy, tese la mano alla ragazza, guardandola con quei suoi occhi grigi e azzurri in fondo.

-Io sono Rose, piacere- Nel momento in cui i due si strinsero la mano, i loro cuori diedero un gemito e qualcosa, in loro, cambiò.

  
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