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Autore: Lilian Luna Potter    06/06/2012    0 recensioni
Tutti i ragazzi salirono sul treno, eccetto Rose. Lei non possedeva poteri. Stranamente li perse nel momento in cui nacque. Nessuno osa conversare con lei di questo argomento, perché Rose... è una ragazza sensibile.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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-Commenti dell'autrice-

Innanzi tutto, vorrei ringraziare anticipatamente tutti quelli che hanno aperto la storia. Lo so, lo so, che questo non è il massimo per un prologo. Ma voglio precisare che per me Albus e Scorpius saranno in quasi tutte le mie prossime storie, migliori amici. Ora, questa è una Rose\ Scorpius. Anche se Rose non ha molto... partecipato in questo prologo. Nel prossimo capitolo mi rifarò XD Spero che questa storia vi piaccia così come piace a me <3 buona lettura :)

 

La Collana D'avorio

 

-Mi mancherai Rose!-

-Anche te Al... fai buon viaggio!-

I cugini Albus e Rose si abbracciarono davanti alla fermata del treno di King's Cross. Dopo qualche secondo, il mago si separò dalla cugina, continuandola a salutare con la mano che sventolava verso di lei. La ragazza, fece altrettanto, posizionandosi dietro la madre.

-Allacciati la giacca tesoro.- disse Hermione a suo figlio, accarezzandogli la guancia.

-Tanto non ho freddo mamma!- ribatte' il ragazzo scansando la mano della, madre.

-Ehi Hugo...- mormorò Rose al fratello.-Mi mancherai tanto fratellino!- disse mentre lo stritolava.

-Ehi Rosie anche te mi mancherai.Ti voglio bene.- rispose ridacchiando.

Dopo qualche minuto, le famiglie Potter e Weasley finirono di salutarsi e finalmente tutti i ragazzi salirono sul treno, eccetto Rose. Lei non possedeva poteri. Stranamente li perse nel momento in cui nacque. Nessuno osa conversare con lei di questo argomento, perché Rose... è una ragazza sensibile.

Qualche metro più lontano da Rose, Hermione e Ron, c'era un'altra famiglia composta da solo i genitori ed il figlio

-Ci mancherai tesoro, non posso credere che ti sto lasciando andare.-

-Astoria, lascialo, è grande ormai, no?-

Accanto ad Astoria e Draco vi era un ragazzo alto, magro e dalla pelle pallida ed i lineamenti affascinanti. Il padre del ragazzo, gli scompigliò i capelli con fare non troppo familiare. Il figlio non sembrava gradire.

Rose intanto stava fissando quel ragazzo, senza neanche accorgersene. L'altro d' un tratto si voltò verso di lei ed i due sguardi, quello degli occhi grigi e glaciali del biondo, e quello degli occhi color miele della rossa, si incontrarono e l'uno non voleva separarsi dall'altra. Provavano entrambi una sensazione di piacere che non avevano mai provato prima. Ma quel momento fu interrotto dal Controllore che urlava:

-In Carrozzaaaaa!!!-

 

Per i ragazzi era il momento di andare.

 

 

-Albus vuoi venire nel nostro scompartimento?- Chiese Hugo al cugino che cercava posto fra lo stretto corridoio del treno.

-Credo che verrò dopo, ora voglio stare un po' da solo.- rispose l'altro.

Continuò a camminare lungo il binario finché non decise di fermarsi davanti ad una porta scorrevole. Sospirò e accedette allo scompartimento.

Davanti a se vi era una grande finestra dove si potevano ammirare le paffute nuvole presenti nel cielo turchese dei confini di Londra. La luce mattutina si era impadronita di quella stanza.

Dopo pochi secondi, girò la testa verso sinistra. Si accorse che c'era un ragazzo biondo, vestito elegante ed aveva degli occhi grigi ma che infondo, avevano un piccolo cerchietto azzurro attorno alla pupilla del mago.

-Posso?- Chiese Albus indicando un posto.

-Fai pure- Rispose semplicemente, l'altro mago.

Il moro si sedette ed i suoi occhi verde smeraldo, osservavano il biondo di fronte a lui.

-Ehm... Io sono Albus Severus Potter, primo anno. Te?- Chiese con titubanza il piccolo Potter.

L'altro ci mise qualche secondo per rendersi conto che gli si era stata fatta una domanda. Era assorto nei suoi pensieri mentre fissava il paesaggio, ma rispose:

-Io sono Scorpius Hyperion Malfoy. Anche io sono del primo anno. Piacere-

vi fu un piccolo separé di silenzio tra quella presentazione ed il desiderio di Albus di voler continuare a conversare.

-Tu in che casa credi di essere smistato?- chiese, entusiasta di aver trovato un argomento su cui conversare.

-Credo Serpeverde. I miei antenati sono stati tutti smistati in questa casa. Però, spero di essere smistato in... lasciamo perdere tanto non ti interessa- rispose Scorpius. Quest'ultimo non volle finire la frase e questo procurò ad Albus un'espressione di disappunto e dispiacere.

-Mi interessa, mi interessa! Comunque io vorrei tanto essere smistato in Grifondoro. Anche i miei zii, nonni e genitori sono stati smistati in Grifondoro.-

Il biondo, dapprima rivolse il suo sguardo verso Albus, poi balenò nel suo pallido viso, un sorriso che gli uscì spontaneo.

-Anche io vorrei tanto essere smistato in Grifondoro!-

Sia Albus che Scorpius, finalmente, avrebbero trovato un'amico. Col tempo quell'amicizia, non fece altro che consolidarsi sempre di più, fino a diventare un legame indissolubile.

  
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