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Autore: happy ending    07/06/2012    1 recensioni
Il trio Brody, Derick ed Evan "unito" nella lotta per la conquista della bella Avril
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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"Bentornata amore" sussurrò Brody a Avril non appena la vide entrare in casa e posare le borse in cucina, forse con un po' troppa forza. Lei non gli rispose, gli sorrise e basta. Il ragazzo si avvicinò cauto, preoccupato di quell'insolito comportamento. "Tutto bene amore? Successo qualcosa?". "Dimmelo tu" rispose lei trafficando con la spesa. "Non capisco" Brody era realmente confuso. "Cos'hai detto a Evan?". "Niente, perchè?". "L'ho incontrato poco fa... Mi sembrava proprio che stesse scappando da casa mia, sai?". "Ma dai, che dici amore?" rise lui imbarazzato. "Perchè era così allora?" quasi gridò Avril. "Ma quanto sei preoccupata per il tuo Evan!" sbottò Brody. "Che cavolo stai dicendo?". "Niente Avril, niente". "Niente cosa?!". In quel momento il cellulare di Avril cominciò a vibrare sul tavolo e Brody lo prese prima di lei. Lo aprì e rosso di rabbia cominciò a leggere il messaggio sul display: "Grazie piccola, davvero... Per tutto quello che hai detto. Scusami ancora. Un bacio, saluta il bimbo... Derick". Avril gli strappò il cellulare dalle mani e se lo mise in tasca. "Non osare mai più!" urlò. "Piccola?! Ti chiama Piccola?!" gridò lui indignato. "Mi chiama così da quando ci conosciamo Brody, smettila". "Siete... Siete divorziati!". "E quindi?!". "E quindi... Piccola! Ti chiama Piccola!". "Hai finito?" sospirò lei. "E cos'è che gli avresti detto poi? Perchè ti ringrazia?". "Sta passando un momento difficile e sto cercando di aiutarlo, ok?". "No che non è ok! Avril, dannazione, lo sta facendo apposta! Perchè deve appoggiarsi proprio a te?!". "Perchè ha solo me!". "IO ho te! Non sei più sua!". "Io sarò per sempre sua, Brody... Gli voglio bene, è stato mio marito..." sussurrò dolcemente Avril avvicinandosi a lui. "E io? Io non conto niente?" abbassò il tono di voce, incapace di urlare contro quella creatura così fragile e dolce. "Tu conti amore mio... Ma devi capire che non posso cancellare il passato... Le persone... Lui è importante per me. Ma non c'è bisogno che ti allarmi ogni volta che mi sento con lui. Io ti amo" gli accarezzò una guancia, guardandolo con i suoi occhi azzurri e lui si sciolse, impotente. "Scusami..." sussurrò Brody. "Ti amo" ripeté Avril più decisa. "Ti amo" rispose lui. Le prese il viso tra le grandi mani e la baciò. Poi, ripensando involontariamente al messaggio di Derick... "Chi è il bimbo?" chiese sorridendo. "Nessuno" arrossì lei. "Ommioddio Avril chi è il bimbo?" le sfiorò la pancia allarmato. "Non c'è nessun bambino lì dentro Brody" rise. "E... Quindi?". "Non lo so, non l'ho capita". "Avril" la costrinse a guardarlo, per niente convinto. "Sei tu" borbottò la bionda sempre più rossa in viso. "Fammi capire amore" ringhiò lui. "Be'... Lui ti chiama così... Ma in modo affettuoso amore" cercò di calmarlo lei imbarazzata. "Avril, perchè mi chiama Bimbo?". "Perchè... Insomma, è una storia appena cominciata la nostra e un giorno mentre parlavamo è saltato fuori che in confronto a lui, con cui sono stata per anni e che mi ha sposata, tu sei ancora un bimbo... Ma davvero, non voleva offenderti! Io l'ho trovata una cosa buffa!" rise. "Oh sì, veramente buffa!". Brody si allontanò. "Non fare così...". "Vado a farmi una doccia". Il ragazzo entrò in camera di Avril per prendere i vestiti che teneva in un piccolo armadio nell'angolo della stanza, per quando dormiva a casa sua e, stanco, si sedette un attimo sul letto. Si guardò intorno e si perse ad osservare tutte le fotografie appese al muro candido della camera: Evan ed Avril, Derick ed Avril, ancora Evan con Avril... E poi lui ed Avril. Ma le loro fotografie erano diverse da quelle con Evan e Derick... Lo sguardo della sua ragazza non era così acceso con lui... Ripensò al soprannome che Derick gli aveva dato e che tanto divertiva Avril; gli fece male pensare che lui si sentiva realmente un bimbo. Un bambino che dava conforto alla mamma, ma che guardando i genitori capiva che non avrebbe mai potuto sapere quante avventure avessero vissuto insieme prima che arrivasse lui. I genitori erano Avril e Derick. Era veramente devastante rendersene conto... E ogni volta cercava di archiviare il pensiero con il conforto che se la bionda stava con lui e lo cercava era perchè aveva bisogno di lui. Questo gli permetteva di non buttare tutto all'aria. La amava veramente tanto. E poi c'era Evan... Lo ha sempre temuto, più di Derick. Perchè notava che Avril era davvero affezionata all'amico, che dipendeva fortemente da lui. In più gli sguardi che si scambiavano, così pieni di affetto, intesa, consapevolezza l'uno dell'altro, parlavano da soli. Evan gli aveva sempre detto di stare tranquillo, che la considerava solo una grande amica, ma Brody all'amicizia tra uomo e donna non aveva mai creduto molto, specialmente se l'amica in questione era una ragazza bella e speciale come Avril. Cercando di smettere di pensarci, si alzò dal letto ed entrò in bagno.
   
 
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