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Autore: northernlight    07/06/2012    1 recensioni
Alla sensazione di avere più di 50.000 persone lì solo per sentirti suonare, per cantare e perdere la voce sulle canzoni che tu hai composto, assieme ai tuoi amici di sempre.
I tuoi migliori amici.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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III.

Il caotico chiasso londinese lo avvolse e si affrettò velocemente verso la libreria. Una volta arrivato notò con sollievo che non c’era tantissima gente perciò curiosò un po’ tra i vari scaffali sperando di adocchiare il suo libro, ma non riuscì a trovarlo. Avrebbe chiesto alla proprietaria della libreria, un’arzilla sessantenne che conosceva da quasi dieci anni, che ogni volta che lo vedeva non smetteva più di dirgli quanto la rallegrava vederlo. A Jonny piaceva chiacchierare con lei, sapeva molte cose sui libri e sulla musica. Si avvicinò al bancone e la salutò.

“Salve, signora Agron. Come sta?”

“Oh, caro, da quanto tempo! Le ossa ogni tanto scricchiolano, ma tiro avanti come sempre. E tu?”

“Tutto bene anche per me, tranne un po’ di stanchezza…”

“Quella passa, come passa tutto col tempo. Come posso aiutarti, caro?”
Jonny le raccontò della sua collana di libri e del libro perduto che cercava e che rivoleva disperatamente.

“Sei già andato a vedere nella giusta sezione?”

“Sì, è stata la prima cosa che ho fatto ma non ho trovato niente.”

“Pff, questo perché non vivi tra i libri da 40 anni, tesoro. Vieni con me.”
Nella libreria c’era pochissima gente, alcuni scorrevano i titoli sugli scaffali, altri erano seduti a leggere sorseggiando un po’ di tè. Da quando era a Londra quella era l’unica libreria che frequentava e gli piaceva molto poiché era accogliente, calda, riservata e quando era all’università spesso andava lì a studiare per stare più tranquillo, tra quelle pareti verde pallido che profumavano di lavanda. Dopo un po’ di volte che ci andava, aveva fatto amicizia con la signora Agron che nel fiore dei suoi anni, era stata groupie di numerose rock band inglesi e spesso deliziava Jonny con i suoi racconti. I suoi ricordi furono interrotti dalla bibliotecaria che gli richiedeva il titolo del libro. Jonny lo ripeté e la guardò cercare tra i libri.

“Oh, guarda, ci sono tutti tranne quello. Però, però io ricordavo che fosse rimasta un’ultima copia che è qui da un bel po’ di anni. Possibile che mi sbagli?” borbottò la signora Agron tra sé e sé come se Jonny non fosse lì.

“No, dev’essere qui da qualche parte, per forza.”
Nel frattempo camminava avanti e dietro per il corridoio della sezione gialli, mentre Jonny era poggiato ad uno scaffale e la guardava, sembrava una piccola ape impazzita.

“Signora Agron, si ricorda il colore della copertina? Io ho rimosso totalmente e non ricordo.”

“Ma certo che ricordo. Ricordo persino il colore delle mutande di Sid Vicious la sera che mi ha baciata e vuoi che dimentichi la copertina di un libro? È rossa, caro, di un rosso brillante.”
Jonny sorrise e continuò a guardarla mentre cercava. Improvvisamente una macchia rosso scarlatto attirò la sua attenzione. Era il suo libro, ne era sicurissimo, ed era in mano ad una ragazza che non aveva minimamente notato essere nel corridoio con loro. Era minuta, bassina in confronto al quasi metro e novanta di Jonny, con una lunghissima chioma di capelli castano chiaro. Aveva una lunga gonna etnica blu scuro, una finissima canotta bianca che le lasciava le spalle scoperte e una borsa di tela marrone come le scarpe. Si stava attorcigliando i capelli attorno ad un dito e nel farlo, i tanti braccialetti che aveva al polso sinistro, macchiato di quella che sembrava vernice verde, tintinnavano allegramente. Evidentemente si sentì osservata perciò alzò lo sguardo e lo guardò dritto negli occhi. Due enormi occhioni color nocciola incontrarono gli occhi verdi di Jonny che, imbarazzatissimo, abbassò lo sguardo. La scena si ripeté poco dopo: Jonny che la guardava mentre attorno a lui la signora Agron ancora cercava il libro incriminato.

“Ma dove diamine è?!” disse ad alta voce la signora Agron che guardò Jonny che guardava la ragazza.

“Ma cosa stai guarda-…”
La signora Agron seguì lo sguardo di Jonny.
  
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