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Autore: Magnifica Me    08/06/2012    8 recensioni
Rosanna è una ragazza italiana di appena quattordici anni che, ottenuta una borsa di studio, si recherà al liceo Dolce Amoris. Ma la nostra protagonista riuscirà al dimenticare il proprio passato ed a crearsi una vita nuova? Riuscirà a fronteggiare pregiudizi, soprusi, professori odiosi e le difficoltà quotidiane? O rimarrà la semplice “sfigata” che tutti evitano?
[Basata sul gioco "Dolce Flirt"]
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Club di scherma e parenti invadenti.

 

Che giornata del cavolo!

Ero da meno di cinque ore in quella scuola e avevo trovato una nuova acerrima nemica. Fantastico!
Presi dal pacchetto un fazzoletto e lo passai sul volto, rimuovendo i residui delle lacrime e del sugo; avevo gli occhi rossi e gonfi, il viso pallido e smorto. Potevo competere con uno zombie, insomma!

Uscii dal bagno incuriosita dal suono di una discussione particolarmente animata, a pochi metri dalla porta della sala delegati il fungo di Super Mario e l'angelo disceso dal cielo discutevano.

Tu...vorresti sospendere quella ragazza perché ha avuto il coraggio di rispondere a ciò che aveva fatto Tua sorella!?”
Nathaniel lo guardò in cagnesco: “Anche se fosse...? Sono il Segretario, devo evitare che succedano certe cose.”
Castiel si mosse aggressivo e lo afferrò per il colletto della camicia: “Segretario di questo cavolo! Tu sorella rovina la vita a parecchie persone qui a scuola, lo sai? Ma non mi pare che sia mai stata punita.”
I due sembravano esser sull'orlo di una rissa; decisi di intervenire: non potevo starmene lì immobile ed aspettare che avvenisse il peggio!

Fungo, smettila.”
Castiel s'irrigidì e mi volse uno sguardo stralunato, lasciando andare Nathaniel.

Io ti difendo e tu...!”
“Nessuno te l'ha chiesto. So' difendermi da sola.” Tagliai corto, non mi piaceva esser scortese ed infondo gli ero riconoscente ma, se nel caso gli avessi dato corda, sono sicura che non sarei riuscita ad evitare la rissa.

Bene Castiel, ora va'. Devo parlare con la tua compagna di classe, da solo.

Il fungo strinse gli occhi fino a ridurli a due fessure; era furente, gli stessi capelli apparivano esser di un rosso più intenso.

Fungo calmati o diventi super sayan.”

Racchia, spostati.”

La voce carica d'astio, gli occhi smeraldini carichi d'odio e risentimento. Non riuscii a tener alta la testa; mi scansai e lui mi oltrepassò maledicendo tutto ciò che incontrasse.

Mi spiace per il suo comportamento.” la voce del biondo mi risvegliò da quello stato di trance in cui ero caduta.

Nah, ho un cugino che è peggio di lui. Sono abituata.”
Evidentemente incuriosito dalle mie parole, fece per aprir bocca ma la richiuse subito dopo forse temendo d'esser indiscreto.

Volevi parlarmi, no? Fallo.”
“Hai...ascoltato la discussione?”
Annuii con veemenza.

E' vero volevo sospenderti ma...” abbassò lo sguardo “Castiel ha ragione: mia sorella crea molti problemi.”

Quindi..?”
“Nulla, farò finta di non aver visto nulla. Piuttosto, quale hai già scelto quale club frequentare?”
Quel ragazzo era strano: un momento prima di vuole distruggere la media sospendendoti, e il momento dopo diventa docile e simpatico.

Club...?”
“Oui. Club di basket, giardinaggio, pallavolo...”
“Musica..?” chiesi speranzosa, amavo la musica con tutto il mio cuore. Da quando avevo tre anni suono il pianoforte e ora che ero in Francia temevo di perder la mia passione.

Mi spiace è al completo...”

Che sfiga.

Scherma?”

Scherma...?” ripeté incredulo il ragazzo, com'era carino quando non capiva qualcosa! “Sì, il club di scherma è libero ma è...maschile.”

Ho in famiglia un cugino fissato con la scherma che, fin da quando eravamo piccoli, mi usava come sacco con cui allenarsi. Alla fine ho imparato a contrattaccare.”

Nathaniel sorrise, probabilmente pensava che avessi una famiglia strana. Come dargli torto? I parenti più prossimi abitavano proprio in Francia e...non erano esattamente ciò che si definiva “una famiglia comune”: mia zia era una folle che amava far regali, non sempre ben accetti, eccentrica e troppo vivace; mio zio era un tipo taciturno, capace di farti venire i brividi con un solo sguardo. Gli opposti si attraggono. Ed infine vi erano loro, i miei due “amati” cugini: il primo un giovane ragazzo attraente e simpatico ma...eccessivamente femminile. Sembrava esser la fotocopia di mia zia: fissato con la moda, un accento francese volutamente troppo zuccheroso e l'insopportabile necessità di voler truccare chiunque gli fosse accanto; io compresa ero stata una delle sue vittime preferite. Al suo opposto vi era il fratello: bello, alto, atletico ed intelligente. Ad una prima occhiata l'uomo perfetto ma...non era proprio un angelo quale sembrava essere. Sadico, fissato con le armi, superbo, ironico, freddo, asociale e, soprattutto, fissato con lo yaoi.

Reprimetti un brivido: speravo vivamente che non si facessero vivi.

Ehm...Rosanna...?” Nathaniel mi sfiorò gentilmente la spalla, riportandomi per la seconda volta alla realtà.

Oui...?”
“Ti avevo chiesto che arma usassi: fioretto, spada o sciabola?”

Sciabola.”

Era estremamente divertente vederlo strabuzzare gli occhi spaventato.

Cugino sadico.”

Italiani...” mormorò con disapprovazione.

No, francesi.”

M-mettiamoci una pietra sopra, vuoi? Dunque compila questo modulo e poi potrai ritenerti libera: normalmente il pomeriggio si tengono le attività del club, ma il professore di scherma si è infortunato la settimana scorsa ed le attività sono state sospese.”

Firmai il modulo, lo ringraziai e feci per andarmene.

A-aspetta!” il biondo mi si avvicinò cercando di trattenermi “Vorrei farmi perdonare facendoti visitare la biblioteca, sai...è un luogo che mi piace molto.”

Sorrisi inclinando lievemente la testa: “Ami leggere?”
“Sì, romanzi polizieschi. Et toi?”
“Molto, fantasy e storici. Ma non disprezzo quelli polizieschi.”

Così, ridendo e scambiandoci di tanto in tanto battute, passai il mio pomeriggio con un ragazzo stupendo e sommersa da libri.

Forse questa giornata non era del tutto negativa.

Forse...

Vana speranza...

Mon amouuuur!”

Appena uscita dalla scuola una furia fucsia ed azzurra mi travolse.

Amore della zia! Come stai!? Perché non ci hai avvisato del tuo arrivo? Avremmo potuto ospitarti a casa! Eh, eh come stai!? Sei pallida! Mangi abbastanza!? Perché non vai dall'estetista, cara? Sono sicura che diventeresti bellissima senza quei sopracciglioni!”

Ciao zia.”

Mi liberai da quella presa ferrea e continuai per la mia strada, verso l'appartamento con grandissimo orrore notai alcuni scatoloni davanti alla porta.

ZIA! COSA SIGNIFICA QUESTO!?”
“La zia tua aveva pensato che ti saresti sentita sola, perciò ho chiesto ai miei figlioli di vivere con te! Vi divertirete tanto.”

No.

NO!

Zia, fammi capire tu consideri divertente un tizio fissato con le spade e il sangue ed uno maniaco del trucco!?”
Oh no, i lacrimoni no. Mia zia era capace di impietosire anche una pietra con quel suo broncio tenero.

Ma ti volevo far felice...”
“Tra quanto saranno qui?”

Oh, pochi giorni! Due, tre al massimo. Giusto il tempo di sbrigare alcune faccende per l'iscrizione scolastica.”

F-frequenteranno l-la mia scuola!?”

Mi guardò come se fosse la cosa più ovvia del mondo: “Ma ovvio tesoro mio, pretendevi che frequentassero una scuola a quattro chilometri di distanza dall'appartamento, quando ne avevano una a sì e no cinquecento metri?”

Ho...capito...”

Non ti preoccupare! Io ora devo andare, piccola mia. Tu per favore sistema gli scatoloni dentro casa, poi quando arriveranno faranno loro il resto.”

Rassegnata, demoralizza e depressa salutai con un cenno stanco la donna e, a suon di calci ed imprecazioni, portai gli scatoloni dentro casa. Poi mi resi conto: in meno di ventiquattro ore la mia vita era cambiata totalmente. Chissà, forse la venuta di quei due fessi avrebbe portato una ventata d'aria fresca.

Da uno scatolone semi aperto estrassi una vecchia foto: vi erano ritratti tre bambini; il primo era accasciato per terra spaventato e sul punto di piangere, con il piede del secondo sul petto. Il secondo aveva un'espressione sadica e di puro divertimento dipinta negli occhi; era trattenuto da un terzo individuo. Una bambina, io.

Ventata d'aria fresca...? No, avrebbero solamente creato guai su guai.

Riposi la foto sul comodino della mia stanza e mi fiondai in bagno, godendomi una bella doccia. Immediatamente, quando chiusi gli occhi, mi venne in naturale pensare al fungo velenoso: lui aveva cercato di difendermi ed io m'ero comportata malissimo. Doveva scusarmi e l'avrei fatto, ma come...? Non sembrava esser il tipo superficiale..

Poi mi venne un'idea, sulla maglietta di Castiel vi era stampato a lettere cubitali il nome di una band. Com'era..? ABDC? No, CDSB. Nemmeno. ACDC! Giusto!

Mi ripromisi che quella stessa sera sarei andata a cercare un cd di quel gruppo musicale.

All the single ladies...All the single ladies...!

Il cellulare.

Uscii dalla doccia, mi avvolsi velocemente in un lungo asciugamano e mi precipitai a rispondere.

Pronto...?”
“Rosanna, quanto tempo ti ci vuole per rispondere al telefono!? ”

Una voce calda, sensuale e canzonatoria.

Stai parlando con Rosy!? Salutamela! Salutamela, dille che le voglio tanto bene e che ora che la prendo la costringo a farsi una ceretta!”

Una seconda voce acuta, ma non per questo meno attraente.

I due cugini.

Travestito del cavolo, TACI!”

Rumori: un vaso che si rompe, un urlo ed un silenzio inquietante.

Sospiro, quei due non cambieranno mai.

Cosa volete...?”

Qualcuno all'altro capo della cornetta schiarì la propria voce: “Voglio sapere: sono arrivati i Miei scatoloni?”
“Sì, darkettone sanguinolento.”

Tsè.” Una risatina in lontananza e di nuovo: rumori ed urli.

Smettila di torturarlo!”
“Ma è irritante!”
“Sadico.”

Racchia.”

Mostro.”

Faccia di pizza.”

Albino.“

SONO FELICE DI SENTIRTI, ROSY!”

BENE!”

BENE!”

Salutami Rosy-chan!”

IO TI UCCIDO!”

Cadde la linea.

Sì, questi erano i miei due futuri inquilini.

Sospirai pesantemente e scesi le scale andando a controllare gli scatoloni, una custodia lucida attirò la mia attenzione: lì, in mezzo a tutto quel polistirolo, vi era un CD degli ACDC avvolto ancora nella plastica.

Lo afferrai veloce e lo nascosi nello zaino.

In fondo, non mi si sarebbe arrabbiato più di tanto, vero?

 

 

Angolo della Magnifica:

Ebbene sì! Ecco il secondo capitolo! *feel like a boss*

Allora inizio ringraziando di cuore tutti coloro che hanno recensito/messo tra i preferiti/messo tra i seguiti questa fan fiction. Il vostro sostegno significa molto per me! ù.ù

Ora seconda cosa, vi pongo una domanda: chi sono secondo voi i due cugini di Rosy?

Dite la vostra nei commenti! <3

Kiss kiss,

Magnifica Me.

 

P.S. : vi do' un indizio, sono di una famosa saga di videogame.

P.P.S: White_ tu ci sei già arrivata, perciò...non lo dire! ^_^ *lunga katana in mano*

   
 
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