Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Sciarpata di verde    09/06/2012    2 recensioni
- Volete dirmi che voi siete un… demone?! –
- Esatto… ho bisogno del tuo aiuto –
- Come dovrei aiutarti? – chiesi tanto per sapere, ma già avevo in mente di non accettare.
- Io posso aiutarti a realizzare i tuoi sogni se tu mi aiuti. Più demoni creo, più anime acquisto, e più divento potente! –
- E tu mi vorresti far credere che grazie a te io diventerei ciò che voglio…? –
- Non te lo voglio far credere. È così! –
- Lo spero vivamente per te… -
- è un si? –
Annuii sperando di non star sbagliando, come avevo fatto fino a quel momento.
- Bene! La tua anima è mia! –
Genere: Dark, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo VIII

 

Un cigno! Mi ha trasformata in un cigno! Ricordo di un storia famosa con una trama simile.

Ho detto simile… non uguale! Sconvolta per quel che era successo volai via in lacrime, disperata, cercando in tutti i modi di raggiungere la Senna, senza sapere nemmeno come riuscissi a volare, in panico. Non badai nemmeno che sotto di me Parigi era meravigliosa, tanto che ero concentrata solo ed esclusivamente sul fiume. La paura mi assalì sentendo la risata maligna che mi perseguitava di quel demone dall’anima dannata. Arrivata al fiume vicino alla grande cattedrale, mi accostai dolcemente sul pelo dell’acqua immediatamente rannicchiata in brividi di terrore e piume bagnate. Sentivo la sua risata sempre più vicina e non osavo rialzare la testa… anzi il becco, per ritrovarmi davanti la causa dei miei recenti guai.

Ma quando sbirciai la strada, non vidi nessuno e fu allora che mi spaventai a tal punto da scappare via! Si perché se lui non era lì, ma potevo sentirlo, significa solo che con qualche incantesimo è riuscito ad infiltrarsi nella mia mente! Significa che può seguirmi ovunque! Significa che non potrà perdermi di vista nemmeno un attimo!

E mentre volavo ancora più assennata di prima, svenni dal terrore.

 

Mi risvegliai che era sera. Supposi che era tardi poiché non vedevo nessuno. Ero arrotolata su me stessa sulla Senna. E come sospettavo, non era un sogno, ma pura e cattivissima realtà. Sentii un passo felpato avvicinarsi alle sponde, intuii subito chi era…

 

- Ti sei ripresa? – mi domandò con finto interesse.

- Non mi avrai … - dissi poco convinta.

- Non lo metto in dubbio … Ci vediamo domani. Così ti porto qualcosa da mangiare. Spero tu impari a cacciare i pesciolini, perché non verrò a sfamarti sempre io, ma soprattutto spero che tu ti abitui alla cucina… che ti aspetta! – e col suo solito ghigno se ne andò.

 

Questo è ricatto…

Riuscivo a pensare solo a questo in quel momento. Ma dopo un po’ che non riuscivo a chiudere occhio, cominciai a pensare seriamente alla nuova situazione.

Chissà se mi stanno cercando. Chissà se quando tornerò a casa si arrabbieranno o sprizzeranno gioia da tutti i pori. Chissà se tornerò a casa… se tutto rimarrà uguale a prima, o tutto cambierà.

Senza rendermene conto si fece ancora più tardi. D’improvviso le campane suonarono, e solo allora mi resi conto, quindi, di che ore erano. Mezzanotte. Precisa. Il chiaro di luna sfiorò le acque del fiume e un bagliore mi circondò.

Poco dopo mi guardai le mani e non c’erano né piume né biancore, solo pelle rosata. Ma oltre alle braccia avevo anche un paio di gambe, e ciò significava che stavo per sprofondare nel fiume.

Come volevasi dimostrare.

Nuotai velocemente fino alla riva. Tutta bagnata non so come mi rialzai, correndo senza sapere dove. A casa non sarei tornata. Troppe questioni irrisolte.

 

- Non puoi scappare. –

Balzai. Di nuovo la sua voce nella mia testa.

Perché? mi domandavo Perché non posso scappare?

- Perché all’alba ritornerai un cigno. Ovunque tu sia… -

Un brivido viscido mi risalì sulla schiena.

Ovunque io sia…

 

Di notte in un modo, di giorno in un altro, questa sarà la norma… stranamente anche questa frase mi sapeva tanto di un film che ho già visto…solo che il mio incantesimo non prevede baci… ma solo patti. Affari, li chiamerebbe mio padre.

 

 

 

Buona sera brava gente. E così un altro capitolo è passato. Non immaginavo di poter scrivere così tanto su questa Eris. Ma vedrete che i colpi di scena non mancheranno con lei. Quindi spero di rivedervi al prossimo capitolo anche se… ehm… mi… dispiace… tanto… per aver… aggiornato… così tardi… o_o …. No sul serio, sono dispiaciuta T___T ma ho avuto molto, troppo da studiare. Spero non mi starete odiando… buona notte! (perché sono le 0:41) E vi auguro buone vacanze! Mi raccomando abbronzatevi! Baci!

La Pulcina Gialla.

 

 

PS: a proposito, in tanto che non aggiornavo,

ho anche cambiato nome XD spero vi piaccia!

   
 
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