Konnichiwa! Come va? Non
avrete mica pensato che vi avrei lasciato in pace per almeno un mese vero???
Oh! Mi spiace per le vostre speranze, ma erano solo chimere!
Infatti sono tornata
con un’altra ff che come al solito... è una AU e inizia dove? (In
ospedale Ndfrancy) (Sempre qui? Ma noi abbiamo da fare! Ndinfermiera) (Io non
posso curare tutta la gente che mi mandate! Ho cose più importanti!
Ndmedico) (E io? Io ne faccio a meno di operare tutti quelli che sono rimasti
feriti o peggio hanno tentato di... Ndchirurgo) ZITTIIIIIII!!!!!!!!!!!!!
Sparite! Devo fare la ff! (Sai che ce ne frega!
Ndinfermiera+medico+chirurgo+francy+voi) ma come?! E io per chi scrivo!? (Per
noi no di certo! Ndinfermiera+medico+chirurgo+voi) NESSUNO MI CAPISCE
BUAAAAAAAAHHH!
DA QUANDO HO INCONTRATO I TUOI OCCHI...
CAPITOLO 1 – UNA NUOVA SPERANZA...
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Come al solito era davanti al
distributore automatico di cibo dell’ospedale, non sapeva nemmeno lei
quanto lo aveva desiderato spaccare, distruggere e buttare dalla finestra, solo
per sapere cosa si prova a fare a pezzi qualcosa e vedere se si sarebbe sentita
meglio.
Era sempre la stessa storia,
si sentiva male e doveva correre all’ospedale per fare delle analisi, ma
che aveva fatto di così malvagio per meritarsi una punizione del genere?
Niente era sempre la sua risposta, aveva sempre pensato al prossimo prima di
qualsiasi cosa, le era sempre venuto naturale.
Si riscosse dai suoi pensieri
quando vide entrare una barella, tutti erano di corsa, sembrava una cosa grave,
e li, sulla barella stava immobile un ragazzo dai capelli argentati, ricoperti
di sangue che gli usciva sia dalla testa che dal petto.
Seguì a passo lento
quegli uomini e quelle infermiere trafelate che cercavano di rianimare il
ragazzo che era praticamente immobilizzato da delle fasce elastiche alla
barella, finché non fu fermata da un medico che chiuse la porta della
stanza operatoria.
Si sedette su una sedia
aspettando che la luce si spegnesse, si addormentò, quindi non vide
quando i medici e i chirurghi uscirono dalla sala operatoria e quando l’infermiera
andò nella stanza per vedere come stesse il paziente e vedendo che non
si riprendeva lo spostava nel reparto di prognosi riservata.
Quando si risvegliò
non vide più nessuno, si diresse verso le tende della sala operatoria,
ma quella era vuota.
Si dette pace e pensò
che forse non era sopravvissuto alla operazione, ma infondo al cuore sapeva
bene che in realtà non era così. E che presto lo avrebbe rivisto.
Perché quando lo aveva visto in quella barella, per un momento aveva
visto quegli occhi chiusi aprirsi e rivelare quel colore ocra che forse prima
era stato di un brillante oro lucente, si era persa per pochi secondi in quegli
occhi che la guardavano spenti, ma era sicura, benché li avesse visti
per un solo secondo, che erano stati attraversati da una luce quando avevano
visto i suoi. Forse la luce di una nuova speranza.
Continua...
Ecco fatto il primo
capitolo.
Nel prossimo vedremo
perché Inuyasha (Tanto lo avevate capito che era lui no?) è
ridotto così male, ma ci sarà anche un imprevisto che però
permetterà ai due di rivedersi...
By athenachan