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Autore: Junna    10/06/2012    22 recensioni
« Ne Natsu...non pensi sarebbe divertente se Lucy si svegliasse proprio adesso? » esordì l'exceed portando le zampette al muso per sopprimere l'ennesima risata. Il Dragon Slayer si irrigidì al pensiero, mentre il rossore, dalle guance, si espandeva fino alla punta delle orecchie.
« No, Happy, no davvero » rispose stranito, pregando affinché l'amica aprisse gli occhi il più tardi possibile. Avrebbe preferito scavarsi la fossa con le proprie mani, piuttosto che spiegare a Lucy il perché di quello.
Tanto, sarebbe comunque morto. Di imbarazzo.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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2.Mattino

 

« Mi stai dicendo che si è svegliata? » chiese Gray, la bocca spalancata in un'espressione di stupore misto a curiosità.

Natsu annuì senza sollevare il volto, la fronte appoggiata ad uno dei tanti tavoli della gilda, troppo imbarazzato per fronteggiare gli sguardi dei nakama -tutti maschi- che lo circondavano.

« Cioè si è svegliata prima che tu... » aggiunse Gray. Il Dragon Slayer fu costretto ad annuire di nuovo.

« Caspita testa calda! E lei come ha reagito? ».

Natsu si tirò su, già stanco di primo mattino, a tal punto da non aver nemmeno voglia di attaccare briga con anima viva. « Preferirei non ricordare » disse, abbandonandosi sullo schienale della sedia.

In realtà, lo ricordava bene. La scena continuava a ripetersi nella sua testa ancora, ancora e ancora. All'infinito.

Si era svegliata e si era resa conto di essere quasi completamente spalmata su di lui. Dopo di che, si era scusata ed era arrossita, in una maniera così tremendamente invitante, che aveva quasi creduto di impazzire.

E poi, era successo.

Lo sguardo di Lucy era accidentalmente caduto dove non sarebbe mai dovuto cadere.

Lo aveva fissato, stupita, con gli occhi talmente spalancati che Natsu aveva quasi temuto di vederli uscire fuori dalle orbite.

E lui era arrossito, incapace di proferire parola. Per dir cosa poi? “Non è come sembra” quando era esattamente quello che sembrava? “Posso spiegarti” quando la cosa si spiegava già benissimo da sola?

Non aveva detto nulla. E lei neppure. Lo aveva fissato -ancora.

Aveva visto gli occhi dell'amica guizzare nuovamente in basso -proprio lì- prima di tornare sul suo volto. E poi, si era messa una mano davanti alla bocca, aveva girato sui tacchi e si era chiusa in bagno.

Lui, ovviamente, ne aveva approfittato per eclissarsi alla velocità della luce.

« Natsu » disse Elfman, commosso « Finalmente hai imboccato il cammino per diventare un vero uomo ».

« Perché la cosa non mi consola? » rispose, scuotendo la testa.

La sua amicizia con Lucy, che andava ormai avanti da 3 anni -anche se per la maggior parte dei suoi nakama ne erano passati 10 di anni- rischiava il disastro, perché lui era uno stupido ammasso di carne preda degli ormoni.

« Sai Salamander, mi chiedevo quando sarebbe successo. Avevo quasi iniziato a dubitare della tua virilità » si intromise una voce, mal celando il proprio divertimento.

« Risparmia il fiato, vecchia ferraglia » ringhiò il diretto interessato.

« E poi » aggiunse Gajil, ignorando ogni forma di protesta da parte del compagno « Scommetto che la coniglietta non aspettava altro » concluse, scambiando occhiate eloquenti con Laxus, Bixlow e il resto della ciurma. Tutti i presenti annuirono, mentre Natsu cadeva dalle nuvole, un'espressione stupita -e alquanto perplessa- disegnata sul volto.

« Tipico » sussurrò Freed, nella sua solita e paca maniera.

« Sei davvero incredibile Natsu » rincarò la dose Laxus, sbuffando sconsolato.

« Non che la cosa mi stupisca » fece Gray, che lo conosceva meglio di chiunque altro.

Il Dragon Slayer non capiva davvero -non lo faceva apposta. Ci aveva provato. Ma ogni volta che si parlava di Lucy e lui tentava di aprire bocca, i suoi compagni iniziavano a guardarlo come un povero bambino stupido. E se tempo prima si limitavano a dargli qualche pacca sulle spalle con un'espressione alla “lo capirai quando sarai più grande”, ormai non mostravano più un briciolo di pietà.

« Basta. Lasciatemi in pace » disse, in tono supplichevole -assolutamente non da lui- nascondendo di nuovo il volto agli amici.

« Ormai è inutile fare il pianto della salamandra, Salamander! »

« Emh, Gajil, è del coccodrillo il pianto, non della salamandra » lo corresse Freed, a bassa voce.

« E chi se ne frega! Coccodrillo, salamandra...che differenza fa? Ormai si è sputtanato! » ringhiò di rimando il metallaro. « Certo che sei di una stupidità unica è, Natsu. Eppure, nessuno meglio di te dovrebbe sapere che lasciare la paglia vicino al fuoco è pericoloso ».

« Paglia, fuoco! Ma che razza di discorsi fai è? » sbottò il mago, sollevandosi talmente di scatto da far cadere la sedia all'indietro.

Gajil nascose gli occhi dietro al palmo della propria mano, le dita tremanti per il nervoso. « Ci rinuncio, hai la testa VUOTA, oltre che più dura di una roccia! »

Il resto della gilda -Lucy compresa- si voltò verso la fonte del baccano. In quel preciso istante, gli occhi dei due compagni di team si incontrarono. La maga stellare arrossì, voltandosi di nuovo verso Mirajane, che sorrise sorniona scoccando un'occhiatina densa di significati al povero Natsu, mentre Cana lo guardava sorpresa, indicando Lucy e mimandogli un applauso. Loro...sapevano!

Il dragon slayer sospirò, sconsolato, imbarazzato, lo stomaco in tumulto, la mente in subbuglio, la gola annodata. Non sapeva più cosa fare, cosa pensare né cosa provare. Raccolse la sedia e si sedette di nuovo.

« Quello che Gajil tentava di spiegarti » prese la parola Gray « È che non puoi dormire insieme ad una donna, ogni notte, senza tenere in conto certe cose. Insomma, Lucy è la paglia e tu sei il fuoco ».

Natsu annuì, iniziando finalmente a capire il discorso. Per quale cavolo di ragione Gajil dovesse usare quegli inutili giri di parole, non riusciva a spiegarselo. Magari voleva solo complicare le cose e farlo passare per un idiota.

- O forse...sono davvero l'idiota che tutti dicono-

« Fatti dare un consiglio spassionato Salamander »

« Non ho intenzione di dare ascolto alle tue lezioni Gajil...non sono ancora così disperato! ».

Ottenne una fragorosa risata come risposta.

« Non ancora, hai detto bene! »

Natsu iniziò a preoccuparsi. Seriamente. Ok, non era ancora disperato -forse- ma stando alle parole di quel ferro vecchio, lo sarebbe stato. Presto. E perché, poi? La cosa non aveva alcun senso. Lui e Lucy...erano come...fratello e sorella, giusto?

    - I fratelli non fanno certi sogni sulle proprie sorelle – pensò sconcertato, scuotendo la testa.

Non era la prima volta che sognava la sua nakama. Anzi, la sognava spesso, sin da quando si erano conosciuti. I primi sogni erano come avventure, battaglie, missioni, spiragli di ricordi che avevano creato insieme, con Happy, Erza, Gray e gli altri. Per un periodo poi, non aveva più sognato: non un suono, un'immagine, un odore, nulla -e aveva iniziato a sentirne la mancanza.

Fu immensamente felice quando i suoi sogni tornarono – o almeno, prima di rendersi conto che non erano più come quelli vecchi.

Nei primi era tutto molto sfocato, piacevole ma incomprensibile; riusciva a sentire la voce di Lucy, la sua risata, il suo odore, senza vederla né poterla raggiungere. Con il tempo, da ombra, la sua figura si era fatta sempre più nitida e meno confusa, e aveva iniziato a sorridergli in quel modo che riservava solo e soltanto a lui. Natsu poteva anche essere stupido, ma quel sorriso non aveva più segreti -ormai lo considerava il suo porta fortuna- e non aveva mai visto la maga stellare rivolgerlo a nessun altro. Dopo i sorrisi, la Lucy del suo sogno, aveva iniziato a toccarlo, lenta e delicata, facendosi sempre più vicina. Lo guardava con occhi brillanti, mordicchiandosi il labbro inferiore e facendogli ribollire il sangue nelle vene. Più tardi erano arrivati i baci, prima soffici e leggeri, poi sempre più profondi, famelici e travolgenti. Aveva scoperto di volerne ancora -e non solo nei suoi sogni- ma aveva cercato in tutti i modi di scacciare quel pensiero dalla sua testa -ne andava della sua sanità mentale. E aveva funzionato.

Finché, quella notte, la Lucy del sogno non aveva iniziato a spogliarsi.

« Ti ascolto » si arrese Natsu, voltando le spalle al suo orgoglio di Drago. Ma diamine, non poteva fare altro -era davvero disperato! Gajil sorrise trionfante per un attimo, ma poi si fece estremamente serio.

« Ti conviene risolvere la questione il più in fretta possibile, prima che degeneri... »

« D-d-degeneri? » deglutì nervoso.

Il Metallaro annuì. « Già. Te lo dico perché, in questi casi, i sensi di drago diventano più scomodi di quanto potresti immaginare. Tipo preda e predatore. Il suo odore ti sembrerà talmente invitante da...non riuscire a resistere, in una stessa stanza assieme a lei, senza il rischio di saltarle addosso ».

Natsu aprì la bocca, ma non riuscì a spiccicare parola.

- Igneel...sono fottuto -

« Di addio alle nottate a casa della coniglietta Salamander »

« I-io...non posso! »

« Non puoi o non vuoi? Perché c'è una bella differenza Natsu » fece Gray.

« Ok, non voglio » ammise « Ma pensaci! Se di punto in bianco smettessi di dormire da lei, sicuramente sospetterebbe qualcosa! Lucy è molto sveglia »

« Al contrario di te »

« Ehi ferraglia, vuoi prenderle? » rimbeccò il giovane mago stringendo i pugni e scoccandogli un'occhiata infuocata.

« Non mi pare il caso di iniziare a litigare » si intromise Freed, quietando gli animi « Che cosa pensi di fare con Lucy? » chiese poi, sinceramente interessato.

Natsu sospirò. « Forse sarebbe meglio evitare la questione e aspettare che la cosa finisca nel dimenticatoio... » suggerì.

Laxus scosse la testa, contrariato. « Certo, così ti troverai da capo a dodici in un paio di giorni. Lei potrà anche dimenticare – anche se ho i miei dubbi al riguardo- ma tu comunque non mi sembri essere sulla buona strada... » . Tutti i nakama al tavolo annuirono con forza.

« Quindi, che posso fare? » chiese il drago.

« Parlale. Cerca di spiegarle quello che ti passa per la testa » propose Freed. Non sembrava una cattiva idea, ma anche solo il pensiero di affrontare l'argomento con Lucy, già gli faceva sudare le mani.

« Ma che cazzo dici Freed? » sbraitò Bixlow « Qui c'è solo una cosa da fare Natsu, dai retta a me...te la devi scopare! »

« Scopare, scopare, scopare! » fecero eco le sue bambole, prontamente placcate e silenziate dal resto dei ragazzi, prima che potessero attirare attenzioni indesiderate. « Riflettici! Ti levi lo sfizio e non ci pensi più » aggiunse poi, avendo la decenza di abbassare il tono.

« Certo, per uno sfizio manda al diavolo il suo rapporto con Lucy! Ma ragioni con quella testa che ti ritrovi? » rispose acido il compagno « Il tuo problema è che pensi più con i tuoi attributi che col cervello ».

« Ragazzi state calmi » disse Laxus « Stiamo cercando di dare una mano a Natsu, ricordate? ».

« Beh, il suggerimento di Bixlow non è totalmente sbagliato » azzardò Elfman.

« S-scherzi? » chiese Natsu tossendo nervoso « Con che coraggio potrei guardarla in faccia poi? Non mi pare il caso ». Rabbrividì all'idea.

« Invece potrebbe essere una soluzione...sai no come si dice...scopa-amici! Davvero...non sempre è una cattiva idea »

« Si, come te ed Evergreen? Ingenuo! Bello mio, quella ti ha incastrato per bene! E tu sei già cotto marcio! »

« Ei ei, vogliamo parlare di te e di Levy? » lo accusò il gigante, cercando di distogliere l'attenzione dalla sua strana relazione.

« Giusto Gajil...mi chiedevo come facessi ad essere così ferrato sull'argomento »

« Gli affari miei e di Levy non ti riguardano Salamander! E poi, Elfman, gli unici veri scopa-amici collaudati in questa gilda sono Laxus e quella finta-santarellina della tua sorellona ».

Natsu non fu l'unico a strozzarsi con la propria saliva, questa volta.

La mandibola di Elfman crollò. Bixlow scoppiò a ridere a crepapelle mentre a Freed, per lo shock, sfuggì di mano il bicchiere, che andò a schiantarsi sul pavimento. Laxus si coprì il volto con una mano « Grazie mille, Gajil ».

« L-l-laxus...sta scherzando...non è vero? » sussurrò a mezza voce il mago delle rune, incredulo. Il dragon slayer del tuono non poté negare l'evidenza. Le bocche dei suoi nakama si spalancarono ancora di più, mentre Gajil incrociava le braccia silenzioso, osservando la scena.

« Non ci posso credere...la mia dolce sorellona...TU BRUTTO FARABUTTO! » esplose Elfman avventandosi sul suo nakama che, all'ultimo secondo, schivò abilmente l'assalto.

« Non mi pare il caso di scaldarsi così tanto Elf, sono cose che capitano...poi, Mirajane non si è mai lamentata. Anzi » fece a sua discolpa, scegliendo la peggior combinazione di parole possibile. Infatti, il trasformista, si infuriò ancora di più « COME HAI OSATO?! BATTITI SE SEI UN UOMO! » disse, catalizzando l'attenzione dell'intera gilda -i cui membri però non si scomposero, ormai assuefatti da quei continui duelli.

« Senti Elfman...cerchiamo di risolvere la questione in maniera civile, non voglio essere costretto a farti del male. Poi potrei farti lo stesso discorso, Ever è come una sorella per me » rispose, con aria di sfida.

« Non provare a paragonarmi a te! IO A EVERGREEN CI TENGO! » ululò, senza pensare.

« Come volevasi dimostrare » commentò Gajil annuendo soddisfatto.

Appena svegliatosi da un incubo, il trasformista si guardò intorno, scrutando i volti dei suoi nakama -stavolta decisamente sorpresi- e si rese conto di aver davvero detto, ciò che credeva di aver solo pensato. Le ragazze lo guardarono sorridendo, Mira portò le mani al cuore felice come una Pasqua, mentre Lisanna fece un cenno d'approvazione verso il fratello.

Ma la cosa non rilassò il povero mago, la schiena letteralmente trafitta da uno sguardo molto più che tagliente. Si voltò, cauto, vero la fonte di quell'occhiata assassina e deglutì nervoso, mentre le sue pupille incrociavano quelle della sua fata. Non venne tramutato in pietra -con grande sollievo generale.

« Tu » parlò lei, la voce di un'ottava più bassa del normale, mentre si avvicinava. Lo prese per un orecchio e tirò, fino a che il volto di lui non fu alla stessa altezza del suo.

Natsu deglutì, in pensiero per il proprio compagno -Certo che le donne sono davvero strane...e spaventose- rifletté, sbirciando Lucy con la coda dell'occhio, per un millisecondo.

« E-ever...i-io... » balbettò il gigante, pronto ad essere colpito.

« Maledetto! » sbraitò lei « Lo sai da quanto tempo aspetto questo momento, buzzurro che non sei altro? » chiese, tirandogli ancora più forte l'orecchio. Elfman sbatté le palpebre, stupito, incredulo ed...estremamente felice. « N-non pensavo che tu... » sussurrò.

« Stupido » lo ammonì lei « Sei proprio uno stupido » e lo baciò, di fronte a tutti. Poi, lo prese per la casacca e lo trascinò fuori dalla gilda, col sorriso sulle labbra.

« E loro due sono sistemati » esclamò Laxus sollevato, mentre l'intera gilda tornava alle occupazioni interrotte da quella confessione in diretta.

« Emh...Freed...ti vedo un po' pallido » disse poi, notando il volto ancora sconvolto dell'amico.

« L-laxus e M-mirajane » mormorò « M-mirajane e L-laxus »

« Freed, non sarà che tu... » esclamò il nipote del master, poggiando una mano sulla spalla del compagno.

« ...si, ha una cotta per la diavolessa » si intromise nuovamente Gajil.

« Ma tu chi sei? Il guru dell'amore? » sbottò Gray, rimasto silente fino ad allora, in ricovero dai numerosi scoop appresi in meno di cinque minuti.

« No, ho semplicemente un buon occhio -non che ci voglia molto, considerando con chi ho a che fare! Ma...mi sembra che anche tu abbia bisogno di qualche consiglio da uomo...o sbaglio? ».

Gray trasalì, ma fu solo per un attimo. « Basta, hai parlato troppo per i miei gusti » rispose, strappandosi via la camicia « Vediamo se dopo che ti avrò fatto il culo, ti toglierai dalla faccia quell'odioso sorrisetto strafottente ».

« Non aspettavo altro » e materializzò una lama al posto del braccio, ingaggiando una rumorosa lotta con Gray, alla quale prese parte, in men che non si dica, la quasi totalità della gilda, compresa Erza -mossa dalle lacrime del master, di fronte all'ennesima devastazione della sua bella Fairy Tail.

« Io...credo che tornerò a casa » disse Freed, ormai della stessa tonalità dei suoi capelli. Ma, nel percorso verso il portone, venne calpestato dalla mischia e fu costretto a prendere parte anche lui alla lotta.

Natsu, per la prima volta nella sua vita, non si unì alla battaglia. Non ne aveva voglia. Per niente. I suoi piedi erano incollati alle tavole del pavimento, così come le sue mani -sudate come non mai- erano incatenate l'una con l'altra. I suoi occhi si erano posati -per caso e per sbaglio- su Lucy e ora non ne volevano sapere di lasciarla andare. Il suo stomaco, la sua mente e il suo cuore, vennero lambiti dalle fiamme, quando lei scoppiò a ridere ad una qualche battuta di Cana.

-Bella idea del cazzo hai avuto...chiedere aiuto proprio a loro! Complimenti cretino!-

 

Una voce lo fece saltare sulla sedia. « Penso proprio che io e te dovremmo fare una bella chiacchierata, Natsu »

 

 

 

Scleri.

 

O mio dio. Scusate immensamente per il ritardo. È stato un periodo orrido, davvero. Mi sono dovuta drogare di paracetamolo per combattere i continui mal di testa. Il caldo mi ammazza. E domani ho l'esonero di biochimica. E devo ancora riscrivere delle robe inutili di patologia da consegnare. Domani. E mi toccherà stare ancora senza internet, colpa della mia pennetta di merda. Non me ne va una giusta. Spero che almeno questo capitolo vi piaccia. Un uccellino -<3- mi ha detto che non era male come idea, finire il capitolo più o meno così...chissà, magari la pensate come lei (Anche se dall'ultimo spoiler che le ho fatto, le cose mi sono un po' sfuggite di mano LoL). Me lo auguro con tutto il mio cuore *-* Tra l'altro, l'idea delle bamboline di Bixlow è stata sua (grazie dennina adorata!) Nel prossimo ci saranno "porcherie" *-*

A voi il giudizio...mi eclisso alla velocità della luce!

Per “sventure” dovrete pazientare ancora per un po', tenete duro insieme a me!

Vi amo, lo sapete si?

   
 
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