Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Arwin    28/12/2006    2 recensioni
Lei è sola e distrutta dal tempo e dasgli eventi. Lui sta guardando avanti cercando di mettere da parte il passato. Entrambi metterano da parte il loro odio, per nascere un fiore. Perchè il fiore che nasce nelle avvertà è il più bello di tutti.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAP 4: LA BOTTIGLIA E IL PROFESSORE

CAP 4: LA BOTTIGLIA E IL PROFESSORE

 

Il mese passò in fretta:il lavoro alla locanda di certo non mancava  e sempre più spesso Isabelle tornava al suo alloggio distrutta,tanto che non si rese conto che erano già a fine ottobre. Una sera uscendo sul retro, Isabelle vide il castello tutto illuminato.

“E’ bello, vero?”le chiese Madama Rosmerta, apparendo dietro di lei.

Isabel annuì: ”Perché è così illuminato?”

“Oggi è Halloween, al castello organizzano sempre una grande festa!”disse l’anziana donna ridendo.

Isabelle si fermò a guardarlo ancora per un po’, poi tornò dai clienti.

Quella sera non riusciva a dormire. Hogwarts . Quante volte da bambina aveva sognato di trovarsi li. Nessuno le aveva mai parato della vita al castello e lei si era fatta una strana idea su come doveva essere. Le sarebbe piaciuto vedere il castello, ma quello era destinato ad essere un sogno. Nei giorni seguenti Isabel ebbe un gran da fare, ma non era l’unica. Harry aveva, anche lui, molti problemi. Da quando era tornato ad Hogwarts tutti gli studenti lo fissavano stupiti. Non era la prima volta: già quando erano a scuola le cose non erano diverse. La prima lezione(Corvonero,terzo anno)

Era andata abbastanza bene, anche se aveva fatto un po’ di confusione. Aveva preso spunto dalle lezioni dell’ E.S. e aveva ottenuto buoni risulti. Trovarsi dall’altro lato della cattedra era senza dubbio un’esperienza interessante. Ora era lui a togliere e mettere punti, e questo lo esaltava.

“Non te n’approfittare!” gli aveva scritto Hermione in una lettera “Fatti amare dai tuoi studenti! Non diventare un nuovo Piton!”

Questo paragone lo aveva offeso, ma in fondo aveva ragione ,come sempre.

Un giorno, che sembrava come gli altri, Isabelle fu chiamata da Madama Rosmerta. Bussò alla porta della sua stanza ed entrò. Rosmerta era alla scrivania china su alcune carte.

“Vieni Isabelle”disse.

Lei si fece avanti.

“Come promesso ecco il tuo stipendio” e indicò un sacchetto di velluto rosso sul tavolo.

Isabel lo prese e la ringraziò.

“Tu sei una mia dipendente, è ovvio che ti paghi!”

Rosmerta si alzò, prese una bottiglia d’idromele e gliela porse.

“Devi farmi un favore: porta questa bottiglia al prof. Lumacorno, a Hogwarts. Me l’ ha ordinata due settimane fa, ma non ho avuto il tempo di portargliela!”

Isabelle prese la bottiglia e la portò giù nel locale vuoto. Finalmente avrebbe visto Hogwarts!

Prese il mantello e la bottiglia e si avviò verso il castello. Le strade erano quasi deserte, tranne qualche rara passante. Quando arrivò al castello si fermò di botto. Dopo tanti anni il castello si stagliava alto davanti a lei. Era bellissimo. Non riusciva a muoversi intimidita da quell’imponente vista. Si fece forza e s’incamminò sul sentiero che conduceva verso il grande  portone di quercia.

 

 

Harry stava conversando con il prof. Lumacorno, o meglio lui parlava e Harry annuiva educatamente, facendogli credere che ascoltava il suo monologo sulle proprietà della pianta di feltro.

“Come vedi, mio caro ragazzo, questa proprietà è la più importante e la più difficile da preparare…”diceva il professore.

“Ha ragione” affermava Harry.

Erano arrivati all’ingresso e Harry stava per staccarsi dal professore, quando il portone si aprì ed entrò una ragazza. Una bellissima ragazza!

Isabelle si guardò intorno senza vedere nessuno. Poi sulle scale comparve un ragazzo alto, con i capelli neri e gli occhi verdi incorniciati da un paio d’occhiali tondi. Isabel non lo conosceva eppure sentiva di averlo già visto.

 

Harry studiava la ragazza da lontano: i suoi lunghi capelli biondi erano legati in una coda di cavallo, i suoi occhi grigio-azzurri e il suo portamento regale li ricordavano vagamente una persona conosciuta in passato. Scese velocemente le scale me si fermò al secondo gradino.

 

Isabelle guardava fisso il bel giovane sulle scale. Non aveva mai provato una sensazione simile. Poi i loro occhi s’incrociarono e fu come se tutto attorno a loro scomparisse. I loro cuori cominciarono a battere all’unisono. Le gambe d’Isabel tremarono. Harry non riuscì a staccare gli occhi dall’esile figura nera. Era da molto, molto tempo che non si sentiva cosi. Sorrise.

 

Isabel era persa nello sguardo espressivo del giovane ,ma quel sorriso sicuro ,quello sguardo forte e dolce aveva  qualcosa di familiare. D’istinto distolse lo sguardo e l’incontro finì. Harry scese gli ultimi gradini e lei i avvicinò.

“Salve, cosa posso fare per lei signorina?”le disse.

Isabelle lo squadrò da capo a piedi. Qualcosa sulla sua fronte catturò la sua attenzione. Ma i capelli la coprivano quasi completamente.

“Sto cercando il prof. Lumacorno. Ho una cosa da dargli da parte di Madama Rosmerta ”disse, mostrando la bottiglia.

“E’ fortunata il professore è proprio qui!”rispose Harry indicando il professore che stava scendendo in quel momento.

“Professor Potter non mi presenta la sua affascinante amica ?”scherzò il professore.

Isabelle guardò il giovane inorridita :”Potter ha detto? Quell’Harry Potter? Ma non è possibile!”

Harry notò lo sguardo della giovane. Ormai c’era abituato

“Posso presentarmi?”disse porgendole la mano: ”Harry Potter”.

Isabelle prese la mano con riluttanza.

“Molto piacere”rispose dura. Poi prese la bottiglia e la mise nelle mani di Lumacorno.

“Con tanti saluti dalla signora e tante scuse per il ritardo! Ora se volete scusarmi”cosi dicendo aprì il portone ed uscì.

Harry rimase impietrito dalla sua reazione. Sembrava gentile eppure…c’era qualcosa di strano in quella giovane. Harry la guardò allontanarsi con aria nobile e fiera.

“Sa chi è, professore?”chiese al suo collega.

“Oh, è la giovane cameriera dei Tre manici di scopa. Mi pare si chiami …Isabelle, sì, Isabelle!”

“Isabelle”sussurrò Harry ”Isabelle”.

E senza saperlo serbò quel nome nel suo cuore.

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Arwin