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Autore: porcelain heart    10/06/2012    4 recensioni
Cosa accadrebbe se una fan fosse improvvisamente notata tra la folla durante un concerto, e dopo vari avvenimenti diventasse una figura di riferimento per i suoi cinque idoli? Tratto dal sogno di una qualunque directioner, perchè ci hanno insegnato loro ad avere il coraggio di sognare.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Non so cosa fare.” Sbuffò, buttandosi sul letto con aria stanca e portandosi le mani sul volto. “Voglio solo risolvere questo casino senza altre complicazioni ma ogni volta che ci provo finisco per peggiorare la situazione.” Non sapeva più dove sbattere la testa ormai, ed aveva pensato che parlarne con lui potesse essere l’unico modo per cercare di uscirne; ma Liam si limitava ad ascoltarlo, seduto a sua volta sul letto, senza dir nulla. “Ho bisogno che tu mi dia una mano.” Dovette ammettere alla fine.
“Cosa vuoi che ti dica, Niall?”
“Non lo so..”
“Okay, ma sai invece che la penso come Harry.”
“Lo sospettavo, sinceramente.”
“Ho come l’impressione che tu non sappia cosa voglia..”
“No.. cioè..”
“Esatto.”
Payne estrasse il suo telefono dalla tasca dei jeans che indossava e lo sbloccò, porgendolo al ragazzo sdraiato accanto a lui che si era voltato nella sua direzione. Premette l’icona della rubrica sullo schermo touch e cominciò a scorrere i nomi fino ad arrivare alla lettera che cercava; proprio sotto ‘Danielle’, c’era il nome che stava cercando.
“Chiamala, e dille una volta per tutte come stanno le cose: non può aspettarti in eterno.”
“Ha detto che non l’avrebbe fatto.”
“Ma lo sta facendo, e non è giusto.”
“Mi stai chiedendo di..”
“La stai facendo soffrire con la tua indecisione, ed è la persona che meno al mondo lo merita.”
“Non voglio ferirla.”
“Le hai spezzato il cuore Niall, e credimi se ti dico che non c’è niente che tu possa fare che potrebbe farle ancora più male.” Disse, obbligandolo a prendere l’iPhone, e premendo lui stesso l’avvio della chiamata; poi, si alzò in piedi ed uscì dalla camera chiudendo la porta alle sue spalle.
 
Quando il telefono vibrò nella tasca dei pantaloncini della ragazza, questa dovette impegnarsi a mantenere un certo contegno visto e considerato che sullo schermo apparve il nome di Liam; ringraziò mentalmente il cielo per il fatto che Sam, il suo ragazzo, era andato via da casa sua appena dieci minuti prima: come avrebbe potuto spiegargli il motivo di quella telefonata? Non che lei lo sapesse, ma poteva sommariamente immaginarlo.
“Liam!”
“Ehm no, sono Niall.”
Il cuore mancò un battito.
“Hey Niall.. ciao.”
“Ciao, come stai?”
“Bene dai, non mi lamento. Tu?”
“Tutto okay, grazie.”
Seguirono istanti di tangibile imbarazzo: come si poteva far finta di essere dei normali conoscenti, quando in passato si era stati legati da un amore devastante come il loro?
“Volevo.. sì insomma, so che Louis ha annullato all’ultimo il tuo invito per stamattina e mi dispiace un casino. Volevo dirti di non prendertela con lui, perché in fin dei conti è colpa mia.”
“Non stavo pensando di portare rancore verso nessuno in realtà.”
“Tanto meglio, in effetti.”
“Perfetto! C’è altro che vorresti dirmi?”
“In teoria sì..”
“Sto aspettando.”
Da una parte c’era lei in attesa di una parola di conforto, dall’altra lui che non trovava il modo giusto di dirle che ancora una volta l’avrebbe delusa.
“Il fatto è che non.. domani partiamo per l’America.”
“Lo sapevo già, me l’aveva detto Harry.”
“Ecco.. io e Demi saremo una coppia, a breve.”
Daphne sentì il mondo crollarle addosso: tutte le sue certezze si infransero sotto il peso di quella semplice frase, e temette quasi di svenire; si dovette sedere sul divano del soggiorno per essere sicura di non avere reazioni troppo forti.
“Daphne dimmi qualcosa, ti prego.”
“Che cosa.. cosa dovrei dirti?”
“Incazzati, urla, impazzisci.. reagisci!”
“Risolverei qualcosa, Niall? Ti farebbe sentire meglio se cominciassi a sputarti addosso tutto il veleno che ho dentro? Non ho intenzione di darti questa soddisfazione, mi dispiace.” Si obbligò a respirare profondamente, mentre si rannicchiò praticamente su se stessa poggiando la fronte sulle ginocchia che aveva stretto al petto e chiudendo gli occhi. “Com’è che si dice in questi casi? Ah sì, va e sii felice. Non posso obbligarti a provare qualcosa che non è mai esistito, e mi spiace solo di averti fatto perdere tutto questo tempo.. hai sempre voluto lei, ma avresti potuto evitare di farmi entrare nelle vostre vite se sapevi già che mi avresti chiuso la porta in faccia così.”
“Mi dispiace..”
“Non dirlo.”
“Daphne..”
“Non posso amarti più di così.”
“Mi sembra che anche tu stia con un’altra persona, comunque.”
“Non parlare di cose che non sai, per favore. Ma in fin dei conti, tutto questo non ti riguarda più.” Si morse il labbro, con tanta forza che cominciò a sanguinarle. “Adesso scusami, ma devo.. devo andare.” Spense direttamente il suo iPhone, gettandolo con rabbia sul divano da cui si alzò con aria rassegnata ed un sorriso di pura rassegnazione sul volto.
 
“Pensavo che avessimo detto di essere sinceri.”
La voce di Liam sorprese ancora una volta il ragazzo dai capelli biondi, che sobbalzò: ma da dove era spuntato?
“Pensavo che avessimo detto di non origliare le conversazioni altrui.”
“Non cambiare discorso.” Si passò una mano tra i capelli. “Le hai fatto capire di non provare niente per lei, e questa è una bugia.”
“Come fai a dirlo?”
“Niall James Horan, ti conosco come se fossi davvero mio fratello e non puoi chiedermi di non accorgermi di cose di questo genere.”
L’irlandese poggiò il telefono sul comodino, stendendosi di nuovo supino e fissando il soffitto con quegl’occhi color del cielo che si ritrovava. “E’ meglio così. Spero solo che potrà perdonarmi, tutto qui.”
Liam aprì nuovamente bocca per rispondere, ma in quell’esatto momento fecero irruzione Zayn, Harry e Louis con uno dei loro Mac book PRO aperto; avevano fatto tutto di corsa, e si buttarono tutti insieme sul lettone matrimoniale che apparteneva ad Harold. “Daphne sta per fare una twitcam, ha chiesto alle Directioners si assistere perché deve fare un annuncio importante.” Spiegarono in fretta e furia tutti e tre contemporaneamente, e gli altri due dovettero applicarsi per tentare di carpire informazioni utili dal caos che stavano generando con le loro voci.
I cinque ragazzi si distesero tutti a pancia in giù (in realtà Harry si stese su Louis, ma questi in fin dei conti sono dettagli) e misero il pc davanti a loro, aperto sulla pagina in cui apparve il volto di Daphne dopo appena un paio di minuti: c’erano centinaia di viewers, e continuavano a salire ad una velocità costante. Leggendo nella chat, si capiva perfettamente quanto le fans dei One Direction la amassero e molte domandavano addirittura come andasse la sua storia con Niall, e cosa volessero dire le foto con Demi: gli scatti dell’aeroporto di Heathrow avevano fatto il giro del mondo, ed era perfino stato istituito il Team Naphne.
“Ciao ragazzi, ho intenzione di farvi perdere poco tempo perché devo dire solamente un paio di cose veloci. Innanzitutto, una volta chiusa questa twitcam cancellerò il mio account twitter e mi allontanerò da qualunque genere di social network – in più, cambierò anche numero di cellulare e getterò la vecchia sim. Tutto questo accadrà in seguito ad alcuni eventi recenti di cui non posso parlarvi visto che non riguardano solamente me.. in sintesi, quello che sto cercando di dirvi è che non farò più parte del mondo delle Directioners, né di quello dei One Direction. Vi annuncio che non avrò più alcun genere di contatto o rapporto con nessuno di loro, né con le persone che hanno intorno; sto tagliando i ponti, per sempre. Voglio ringraziarli per quello che hanno fatto per me, perché mi hanno dato l’opportunità di realizzare il mio sogno e mi hanno regalato i due mesi più belli della mia vita; e poi voglio ringraziare voi perché dopo un primo periodo di odio dovuto a quegli sciocchi pettegolezzi, mi siete state accanto ed avete fatto il tifo per me anche nei momenti peggiori.” Una lacrima le corse lungo la guancia destra, solitaria. “Addio ragazzi, prometto che non vi dimenticherò.” Poi, apparse la scritta offline.
Harry prese il computer ed in uno scatto di rabbia lo fece volare contro la parete, distruggendolo in mille pezzi che si sparsero sul pavimento della camera – tranquilli, quel Mac era suo. Gli altri rimasero immobili, con gli occhi puntati sull’amico e senza aver alcuna parola da dire: ne capivano la rabbia e la frustrazione, e nessuno cercò di fermarlo quando uscì dalla camera sbattendo la porta con una tale violenza che pensarono si sarebbe staccata dai cardini.
 
Decine di foto giacevano sul pavimento di quella camera, strappate dalle pareti e ridotte a brandelli. Sul letto c’era uno scatolone aperto, e la ragazza dai lunghi capelli scuri vi stava riponendo dentro tutti i poster, i cd, i dvd, i libri ed i giornali che riguardavano i One Direction; stava affidando a quel contenitore in cartone gli ultimi mesi della sua vita. Era ora di ricominciare, ma sarebbe stata vita senza di loro? 



Angolo Scrittrice.
Vi annuncio che il prossimo, sarà l’ultimo capitolo.
  
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