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Autore: ferao    10/06/2012    12 recensioni
Partecipa alla challenge "Missin Moment Quest"!
Tutti sanno che Percy ha scritto un misterioso rapporto sullo spessore dei fondi di calderone... ma come sono andate davvero le cose? E che conseguenze ha avuto sulla vita del povero Weatherby?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Percy Weasley
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Trentasei anni dopo
 
 
 
 
 
È opinione comune che, invecchiando – e quindi accumulando anni ed esperienza –, gli uomini diventino più saggi e più maturi.
Sì, come no. Chi sostiene ciò non conosce mio marito.
In effetti, Percy Weasley si stava comportando in modo tutt’altro che maturo. Sua moglie, Audrey Weasley, si appuntò mentalmente di ucciderlo nel modo più brutale possibile non appena le si fosse presentata un’occasione propizia; quel Troll non si meritava nulla di meno.
Maledetto.
- Disturbo?
Audrey non si voltò subito verso la donna che l’aveva interpellata; prima dovette respirare a fondo e costringere i propri muscoli facciali a simulare un sorriso cortese. Quando sentì di essere pronta, si girò.
- Niente affatto - rispose, con un tono di voce decisamente troppo tranquillo.
 
Percy sapeva benissimo che ciò che aveva fatto avrebbe avuto delle conseguenze gravissime: Audrey non gli avrebbe perdonato tanto facilmente quel suo atto di vigliaccheria.
D’altronde, aveva dovuto farlo. Altrimenti ne sarebbe andato di certo della sua vita.
E non sono pronto a morire ora. Oh no. Ho solo cinquantaquattro anni, per Godric!
Quando finalmente si sentì al sicuro, sospirò di sollievo. Abbastanza lontano dalle due donne, abbastanza vicino da osservarle e capire quando avrebbe potuto tornare al suo posto.
Phew. C’è mancato pochissimo.
 
 
 
 
Tanto Audrey quanto Percy avevano paventato molto il giorno in cui la loro secondogenita si sarebbe sposata. Non tanto per il matrimonio in sé, quanto per le persone (diciamola tutta: la persona) con cui si sarebbero imparentati per logica conseguenza. Certo, a loro piaceva molto il fidanzato di Lucy – ora promosso al grado di genero a tutti gli effetti – ed erano felicissimi per la loro figlia, ma… insomma, se la madre di quel ragazzo non fosse stata proprio Penelope MacLean, nata Light, sarebbe stato meglio.
O perlomeno, non sarebbe stato così imbarazzante.
Percy sapeva benissimo che sua moglie covava una certa antipatia – pienamente ricambiata – per la sua ex, e, sebbene fossero passati secoli da quando lui e Penelope avevano troncato, a volte se ne usciva ancora con qualche frecciatina ironica ai danni di questa; scoprire poi che sarebbero diventate consuocere non aveva affatto reso Audrey più bendisposta nei suoi confronti, anzi.
Per tutta la durata dei preparativi del matrimonio e durante la cerimonia stessa, Audrey e Penelope si erano tenute a debita distanza, parlandosi solo quando era strettamente necessario. A Percy questo atteggiamento andava più che bene: non sapeva bene perché, ma era più che certo del fatto che, se le due donne si fossero messe a discutere, lui ci sarebbe andato di mezzo.
Era stata proprio questa sensazione a farlo allontanare dal suo tavolo, durante il ricevimento seguente al matrimonio, quando aveva visto Penelope avvicinarsi con passo deciso e sicuro a lui e Audrey; balbettando una scusa ridicola che riguardava il bagno, Percy se l’era squagliata abbandonando sua moglie al proprio destino, tra le grinfie della loro neo-consuocera.
Si era subito pentito di quella mossa, ma d’altra parte l’istinto di conservazione era troppo forte in lui.
E poi, Audrey è tosta. Sopravvivrà.
Sono io quello che rischia la vita se quelle due megere si scontrano.
 
Appoggiato al muro della Tana – immancabile location di qualunque festa che coinvolgesse almeno un membro della famiglia Weasley – Percy osservò, un po’ impaurito, l’evolversi della situazione.
Penelope si era immediatamente messa seduta accanto a Audrey, la quale, troppo gentile per respingerla in malo modo, si era comunque tenuta un po’ sulle sue. Ignorando la freddezza della sua parente acquisita, Penelope aveva subito attaccato discorso senza troppe cerimonie, accompagnando le proprie parole con ampi gesti delle mani. Percy era troppo lontano per sentire cosa dicesse, tuttavia rimase sconcertato quando notò che non solo Audrey aveva dismesso l’aria accigliata, ma si era anche messa ad ascoltare con vivo interesse.
Preoccupante.
Dalla sua postazione, Percy continuò a guardare Audrey che si beveva tutto il discorso di Penelope e ogni tanto la fermava per fare qualche domanda, e l’altra che rispondeva volentieri e seguitava a raccontare con una strana luce nello sguardo.
Una luce che Percy avrebbe dovuto ricordare bene.
Ad un tratto, l’uomo dovette interrompere l’osservazione per raccogliere le congratulazioni di alcuni conoscenti; ringraziò e salutò cordialmente, ma quando tornò a guardare le due donne fu preso dall’ansia.
 
Audrey rideva. Non della sua solita risata chiara e squillante: rideva in modo gutturale, sforzandosi di trattenersi senza riuscirci. Era il tipo di risata che, di solito, precedeva una delle sue sonore sghignazzate.
Così fu: dopo qualche secondo la moglie di Percy iniziò a ridere senza più controllo, reggendosi la pancia e ricordandosi appena di coprirsi la bocca con una mano per non sembrare troppo volgare. Da parte sua, Penelope l’osservava compiaciuta, ridendo piano ma in modo palese.
Tutto ciò sconvolse Percy.
Che diamine…
Dimentico del pericolo mortale che quelle due donne insieme costituivano per lui, l’uomo abbandonò il suo nascondiglio e tornò in fretta verso il suo tavolo, deciso a capire cosa stesse succedendo. Non appena lo vide avanzare verso di loro, Penelope gli lanciò un saluto.
- Oh, eccoti qui, Perce - esclamò. - Stavo giusto raccontando a Audrey qualche aneddoto simpatico riguardante la nostra giovinezza…
Percy l’ascoltò a malapena, impegnato com’era ad osservare preoccupato sua moglie che si sganasciava senza ritegno. Finalmente la donna parve calmarsi; ancora scossa da qualche singulto, si voltò verso di lui.
- … fondi di calderone, Perce? - domandò, reprimendo un’altra risata.
L’uomo spalancò la bocca, ma lì per lì non ne uscì alcun suono. Guardò alternatamente Penelope e Audrey, e fu solo quando queste ricominciarono a ridere insieme come vecchie amiche che si rese davvero conto di ciò che era accaduto.
 
Quell’evento, così lontano nel tempo e nello spazio, era stato trasformato in una storia da tramandare di generazione in generazione finché la stirpe dei Weasley non si fosse estinta.
E per quanto potesse sforzarsi di nasconderlo, camuffarlo, rimuoverlo dalla memoria o perlomeno cercare di non farlo sembrare la cosa più assurda e ridicola della sua vita, Percy Weasley non si sarebbe mai liberato di quegli stramaledetti fondi di calderone.
Mai.



















... ALEEEEE! Missing Moments Quest TERMINATA!
Ora posso rispondere a tutte le vostre domande inespresse.

1) Cos'è la Missing Moments Quest?
Un simpatico giochetto ideato per rendere più movimentato il mini-raduno cui ho partecipato insieme alle persone citate nel primo capitolo.
In pratica, ciascuno di noi avrebbe pescato a sorte un "momento mancante" della saga su cui scrivere una fanfiction e pubblicarla oggi alle 22. Semplice e divertente.

2) Com'è che ANCHE STAVOLTA hai scritto di Percy?
Non è colpa mia! Ho avuto la sfiga di pescare L'UNICO missing moment riguardante Percy! D:

3) Quindi, non è che volevi scrivere su di lui pure stavolta?
Assolutamente NO. Però, ammetto che mi sono divertita un sacco a scrivere questa raccolta :D

4) Il fatto che i capitoli siano quattro è casuale?
No, non lo è. E credo che i partecipanti alla Quest sapranno il perché. <3


... se avete altri dubbi, chiedete pure XD
Grazie di aver letto, e spero che questa raccolta non vi sia dispiaciuta.
Alla prossima!
Sempre vostra
Fera


   
 
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