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Autore: Valerydell95    11/06/2012    3 recensioni
One-shot scritta di getta sull'onda di un lampo improvviso.
"Precipitare.
Ryou si sente precipitare dentro se stesso.
Si sente morire.
Allora è così la morte? Un eterno precipizio?"
Genere: Angst, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ryou Bakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Com'è leggera la vita


Com'e' Leggera La Vita


Non posso rincorrere quella ragazza
Questa ragazza, la vita
Mi sfugge e mi fa
un segno col dito
e mi dice: "Mercuzio, no!"


Precipitare.

Ryou si sente precipitare dentro se stesso.

Si sente morire.

Allora è così la morte? Un eterno precipizio?

Le sensazioni sono caotiche, immagini confuse turbinano ad una velocità sconvolgente attorno a lui.

Non c'è buio, ma un vortice di suoni e colori indistinguibili.

Tutto è caos, disordine, confusione. Un caos silenzioso e al tempo stesso assordante.


Ragazza impazzita mi dice di no
Cosa farei con la vita!
Di giorno con lei,
di notte con lei,
ma mi dice: "Mercuzio, no!"


Su tutto quel disordine aleggia la presenza di Bakura, l'imperatore di quello spaventoso regno.

Molto spesso lo ignora. Ma a volte la sua risata si fa così assordante e spaventosa che a Ryou sembra d'impazzire.

E Ryou si tappa le orecchie urlando e il suo grido e la risata di Bakura si mescolano in qualcosa di atroce, agghiacciante, e Ryou urla ancora di più per non sentire le sue stesse grida.

E Bakura ride, ride ancora di più, fino a sovrastare la voce di Ryou.

E chiedere pietà è inutile.

Bakura non lo ascolta.

Non lo ascolterà mai.

Com'è leggera la vita in me
Leggera che quasi non c'è
Com'è leggera la vita in me
Leggera che quasi non c'è...


Si sente pesantissimo e al tempo stesso incorporeo.

Precipita ad una velocità spaventosa e contemporaneamente è immobile al centro di quell'inferno.

E' vivo ma al tempo stesso non cessa di morire.

Ragiona e delira.

Combatte con tutte le sue forze e non può non arrendersi.

Ma fatti acchiappare, che non è finita,
Ragazza che scappi, tu, vita
Sai che ti farei,
ma sì che lo sai,
e mi dici: "Mercuzio, no!"


Flash.

Ricordi.

Ricordi della sua breve esistenza.

Volti. Voci. Luoghi. Esperienze. Emozioni. Sentimenti.

Cose con torneranno mai più.

E c'è solo dolore, il dolore più grande che Ryou abbia mai sentito, un dolore immenso, lancinante, cosmico. Vorrebbe piangere ma non ci riesce, non può farlo, e quel dolore resta dentro di lui e lo lacera in miliardi di brandelli.

Dov'è la morte?

Perché non arriva?

Ti faccio un augurio, ti faccio soffrire,
così come me, cara vita
Domani dirai: "Mercuzio dov'è?"
Ti diranno: "Non c'è per te!"


Non c'è vita e non c'è morte, lì.

C'è solo un infernale limbo, un vorticoso incubo senza fine, una spirale di dolore e disperazione.

Non c'è vita e non c'è morte, lì.

La morte non arriverà perché, se arrivasse, tutto questo finirebbe.

E a Ryou questo lusso non è concesso.

Non gli è concesso il lusso di morire.

Com'è leggera la vita in me
Leggera che quasi non c'è
Com'è leggera la vita in me
Leggera che quasi non c'è...


Non esistono mezzi toni, lì.

Suoni assordanti e luci accecanti si alternano a silenzi irreali e vuoti immensi.

Si alternano rapidissimi e nitidi, frastornandolo, facendolo impazzire, martellendolo senza la minima pietà.

A volte si mescolano.

Vuoto e frastuono assordante. Silenzio e bagliori accecanti.

E a volte sono tutti insieme, in un miscuglio infernale, atroce, spaventoso, impossibile.

Ma qualsiasi cosa è possibile, in quel non-luogo.

Quel non-luogo  dove non esistono mezzi toni.


E maledizione alle vostre famiglie!
Mi hanno strappato la vita!
Mi sento così
lasciato da lei,
e Mercuzio finisce qui!

E Ryou precipita e risale, galleggia e sprofonda, mentre tutto turbina e vortica e urla attorno a lui.

Non c'è freno a quel delirio, a quell'incubo, a quell'inferno.

Non c'è vita e non c'è morte.

C'è solo dolore e follia e disperazione.

C'è solo la presenza di Bakura e la sua risata e la sua crudeltà e il gelo della sua anima.

C'è solo quello e non c'è nient'altro.

Soprattutto, non c'è fine.


Com'è leggera la vita in me
Leggera che quasi non c'è!




Fine


ANGOLO DELL'AUTRICE:

Salve!

Allora, da dove cominciamo?

Intanto dal fatto che è la prima fanfiction angst con cui mi cimento, quindi mi scuso per eventuali oscenità.

Poi il... Chiamiamolo "comparto grafico"? Ma sì, chiamiamolo così.

Ho usato uno schema che non ho mai adoperato prima per dare (forse) il senso di caos che con uno schema più "classico" non avrei ottenuto. Anche l'occhio vuole la sua parte, deh!

E infine, la parte più importante. Il contenuto.

Sinceramente, quanti di voi fans più... "esperti", si sono mai chiesti cosa provasse Ryou quando Bakura "s'impossessava" di lui?

Io sì, e anche spesso. E ho buttato giù le mie ipotesi quando mi sono ricordata di questa splendida canzone, che è Com'è leggera la vita, tratta dal musical Romeo e Giulietta di Riccardo Cocciante. Non so chi la canti, ma eccovi il link: http://www.youtube.com/watch?v=hprQRjo04aM. Più che "mettere in musica" ciò che è contenuto nella fanfiction, questa canzone fa da commento a tutta la situazione.

Bene, io vi saluto. In questo periodo sto scrivendo due raccolte per la Shipping Collection di XShade Shinra, cioé la Heartshipping (arrivata a metà) e, udite udite, la Antagoshipping (appena iniziata): se volete dateci uno sguardo.

Alla prossima!

  
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