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Autore: Jodie Roses    11/06/2012    2 recensioni
Jodie, una ragazza dai capelli rosso sangue, una ragazza come tante altre, niente di speciale (o almeno così pensa lei) in una città come Los Angeles negli anni del grande rock'n'roll.
Axl, il cantante della band più in voga del momento, che tutte amano e tutte desiderano (o almeno così pensa lui) a cui nessuno può resistere.
E se un giorno incontrasse quella ragazza che non si concederà così facilmente a lui? Si arrenderebbe altrettanto facilmente? E comincerà a credere al detto "gli opposti si attraggono"?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate il ritardo, di nuovo! E' che in questo periodo è tutto così agnjbgejn e non riesco a scrivere o a trovare delle belle idee D: comunque il mio ultimo capitolo è foreveralone, che bello D:
prometto che la prossima volta sarò più veloce , intanto non uccidetemi per questa cosa schifosa e troppo corta D: abbiate pietà, vi prego D: Alla prossimaaa ^^



 
Los Angeles, 23 Agosto 1987
Ore 19.47



Nicky era appena tornata a casa dal lavoro. A dire il vero avrebbe preferito rimanere tutta la giornata a casa a deprimersi, ma doveva pur mangiare. Aprì la porta, entrò e con la sua solita delicatezza lanciò la borsa sul divano. Si sentiva malissimo e aveva una gran voglia di piangere. In parte perchè non ne poteva più di dover andare a lavorare, oltretutto a fare un lavoro schifoso come quello, quando avrebbe potuto tranquillamente farne a meno, e soprattutto perchè le mancavano incredibilmente i ragazzi. Se fossero stati lì lei sarebbe stata meglio..
Adesso invece quando tornava a casa dopo una giornata brutta o triste non c'era più nessuno a consolarla o a farla ridere.
Non c'era Steven con quella sua aria da bambino troppo cresciuto, con quel suo sorriso bellissimo o quegli occhioni che lei trovava stupendi. Non c'era Duff con quelle sue barzellette che ti facevano venir voglia di spararti, non c'era Slash che girava nudo per casa con la chitarra e la bottiglia di Jack Daniel's, non c'era Axl a fare casino, a tentare di spogliare Jodie o a farle le scenate di gelosia, e non c'era Jodie a rispondergli, o a chiederle se aveva qualcosa e se stava bene. Non c'era Izzy.. Già, Izzy...

Nicky era l'ultima persona al mondo che si sarebbe lasciata andare con i sentimentalismi, ma le mancavano tutti, incredibilmente. Sì, voleva davvero bene, a ognuno di loro, anche se non gliel'aveva mai detto. Probabilmente gliene voleva più di quanto loro ne volessero a lei. Adesso che se n'erano andati, invece, tutto le sembrava così vuoto, così deprimente..

Anche perchè era rimasta sola. Sì, era rimasta sola. Anche se per pochi mesi. Anche se non del tutto. Solo che lei non era fatta per stare da sola, odiava la solitudine, aveva bisogno di stare con la gente, con le persone che amava, non sarebbe potuta essere felice altrimenti.

Entrò in cucina, aprì il frigo e ci guardò dentro...non c'era granchè, ma d'altronde no, non sarebbe riuscita a mangiare niente comunque, si sentiva lo stomaco chiuso. Con un sospiro richiuse lo sportello e uscì fuori, sul piccolo balcone che dava sul centro. Anche lì, come a casa dei ragazzi, c'era una bellissima visuale della città.

Nicky osservò gli adolescenti tutti in ghingheri che cominciavano a uscire e si riversavano in strada, pronti per una serata di divertimento, le coppie di anziani che passeggiavano tranquillamente, i mariti e le mogli usciti per una cenetta romantica, famiglie che uscivano tutte insieme, in modo da poter fare quattro chiacchiere e far giocare i bambini insieme, e più in là si vedeva la spiaggia, anche lì piena di gente, piena di ragazzi che si attardavano per poter fare un ultimo bagno notturno.

Nicky li osservò tutti e pensò che probabilmente se le cose fossero rimaste normali adesso anche lei sarebbe stata una di quelle centinaia di persone che popolavano la Los Angeles notturna. Se le cose fossero rimaste normali, se i ragazzi fossero ancora lì, se non fossero diventati famosi così all'improvviso...

Ad un certo punto cominciò a piangere. Così, all'improvviso, tanto che se qualcuno l'avesse vista avrebbe pensato che non c'era un motivo valido, almeno in apparenza. Neanche lei pensava che la partenza dei Guns fosse un motivo valido, in realtà.

Però amava la musica, e pensare che avrebbe potuto vivere un vero tour, da protagonista o quasi, la faceva stare male. Forse però non era solo il fatto del tour...se fosse solo per quello non sarebbe stata così...forse erano loro a farla sentire così...erano loro a essere diversi...Si asciugò gli occhi meglio che pote, poi tirò fuori dalla tasca dei jeans una foto che aveva preso l'abitudine di portare sempre in giro. C'erano loro. Axl stava baciando Jodie, Slash abbracciava Izzy, Steven faceva la linguaccia alla macchina fotografica e Duff rideva, probabilmente rideva da solo, per una delle sue barzellette.

Jodie l'aveva chiamata il giorno prima e le aveva detto che il primo concerto era andato alla grande, che c'erano migliaia di persone a vederli. E le disse anche che mancava a tutti. Nicky cercò di sembrare contenta per loro, e evitò argomenti tristi, ma quando riattaccò si sentiva particolarmente depressa.

Ma soprattutto la faceva stare male, malissimo, il motivo per cui era dovuta rimanere. Nessuno lo sapeva tranne lei, e quindi non poteva neanche sfogarsi per davvero. Anche se di solito era lei quella che consolava gli altri, non le sarebbe dispiaciuto che qualcuno fosse lì a piangere con lei.

Però se non l'aveva detto a nessuno evidentemente un motivo c'era. Nessuno avrebbe potuto aiutarla, non sarebbe servito a niente, se non a creare qualche casino irrimediabile...

Non poteva. E non voleva. Dopotutto erano quasi 2 anni che conviveva con quella storia, e ormai se n'era quasi rassegnata del tutto. Se n'era quasi fatta una ragione, si era quasi convinta che si meritava tutto quello, si era quasi convinta che una ragazza come lei dovesse sopportarlo...

A volte si chiedeva se fosse durato per sempre, o solo fin quando lui non si fosse stufato. Chissà se lo faceva anche con altre. A pensarci bene non ci teneva poi così tanto a saperlo.

  
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