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Autore: Nimueh    11/06/2012    7 recensioni
Questa non è una storia come le altre. Sasuke non è indifferente, Naruto non è il solito “ingenuo”, Hinata non è più un’ombra dietro un albero. Pagina dopo pagina loro cresceranno, diventeranno quello che sono destinati ad essere.
Hanno sempre vissuto insieme, formando una famiglia che non erano mai riusciti ad ottenere, ma mai si erano veramente compresi. Voltando pagina finalmente troveranno la retta via.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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3.       Corpo Morto

-Sasuke ha ucciso Orochimaru-.
Noi tutti eravamo allibiti. Io personalmente non riuscivo a crederci: la scomparsa del sannin era sì una liberazione, ma non credevo che fosse capace di uccidere il suo stesso maestro. Aveva perso totalmente la sua umanità…
Anche se il suo scopo fondamentale era sempre stata la vendetta, non riuscivo comunque a comprenderlo.
Le voci che circolavano dicevano che il corpo che l’aveva ospitato, quando all’epoca Sasuke si aggregò a lui, stava incominciando a rigettarlo, quindi lui aveva deciso di utilizzare il fisico del suo pupillo. Stanco e debilitato, avrebbe di sicuro avuto il forte e giovane corpo dell’Uchiha se non fosse stato per la ribellione di quest’ultimo. Avevo faticato abbastanza a capire ciò che spingeva Sasuke a donare il suo corpo volontariamente pur di assicurarsi la morte del fratello; e ora non sapevo veramente cosa pensare di questo cambio di programma.
Nella mia mente c’era un ragazzino altezzoso, indifferente a tutto ciò che lo circondava, ma anche capace di sacrificarsi per il bene del suo team. Ricordo la vivace amicizia con Naruto, la loro instancabile rivalità, ma anche il loro muto bisogno dell’altro; per non parlare della dolce simpatia, che aveva celato molte bene il suo interesse verso di me.
 
-Hinata ti amo- mi sussurrò insicuro, accarezzandomi dolcemente la guancia.
-Scegli me. Lui non merita il tuo amore e tu non meriti uno come lui! Vieni con me!-. Vedevo nei suoi occhi il fuoco degli Uchiha bruciare, determinato a convincermi.
-S-sasuke, lo sai… s-sai che per m-me non può es-ssere così… T-ti prego bas-sta…- risposi tremante. Piangevo. Piangevo perché sapevo che di lì in poi a causa mia una delle migliori amicizie del mondo si sarebbe incrinata. Piangevo perché sapevo che lo avrei ferito irreparabilmente.
-Ma non vedi come ti tratta?! Ti usa! Ogni qual volta che ne ha bisogno viene da te! Non vede la tua gentilezza, nè l’amore nei tuoi gesti! E lo sai perché? Perché non c’è posto per te in quel cuore! E’ già occupato da quella Sakura!- disse infervorato, quasi rabbioso. Sputava le parole come se fossero dei kunai, e come tali infierivano su di me.
-LO SO. Voglio che sia felice, con o senza di me, e se Sakura è la sua felicità... Non mi intrometterò in nessun modo tra loro...- risposi senza balbettare, quasi sputando quelle parole come si rigurgita un’amara medicina.
-Anche io voglio che tu sia felice, io potrei riuscirci se solo tu me lo permettessi...-. Stava giocando le sue ultime carte, quando vide la determinazione nei miei occhi, i suoi diventarono sempre più freddi.
-Ti avverto Hinata: passerai la tua vita da sola se continuerai a pensare a lui!-.
-C-così sia allora…- dissi, guardandolo tenace negli occhi. Non sarebbe mai riuscito a convincermi. Lui forse credeva che fossi come le altre, che gli morivano dietro, ma io non ero così e non lo sarei mai stata.
Mi guardava fisso, non so quel che trovò, ma all’improvviso con una mossa repentina mi strinse a se e mi baciò.
Avevo sempre sognato le labbra del mio unico amore sulle mie, che coglievano dolcemente il mio primo bacio, invece mi fu strappato senza il minimo riguardo. Era prepotente, entrava nella mia bocca senza che potessi fermarlo. Mi sentivo impotente: cercavo di allontanarlo, ma non ne avevo la forza.
Quando finalmente mi lasciò libera, gli diedi le spalle per nascondere la vergogna che quell’atto mi aveva pervasa.
-Addio...- mi disse e contemporaneamente un colpo alle spalle mi fece perdere i sensi. E caddi come corpo morto cade1.
 
Non sapevo in quale categoria andava messo questo ricordo. Era brutto perché mi ero sentita maltrattata da quel bacio non voluto, ma da una parte per la prima volta mi sentii voluta, apprezzata e in un certo qual senso amata.
Non ricambiavo quei sentimenti, nè li incoraggiavo, ma appagavano il mio ego, fin troppo maltrattato.
Prima di quell’evento non avrei mai detto che Sasuke fosse innamorato di me. Avrei dovuto capirlo: lui non era un tipo premuroso, ma con me lo era stato.
Comunque sia era diventato un nukenin e noi dovevamo prenderlo. Cercare Sasuke sarebbe stato veramente come cercare un ago in un pagliaio. Ci avevano già provati in molti a riportarlo a Konoha, senza mai riuscirci. Era sempre stato forte, ma dopo l’allenamento con uno dei tre sannin leggendari, aveva sicuramente migliorato di molto le sue capacità.
Noi invece eravamo in pochi e nemmeno tanto esperti. C’eravamo io, Kiba e Shino in qualità di ninja inseguitori, Shikamaru in quanto mente geniale per contrastare l’intelletto freddo e calcolatore di Susuke e infine Sakura. Dovevo ancora capire perché fosse qui! Non aveva nessuna capacità particolare oltre le arti mediche.
Durante gli ultimi anni anche io avevo imparato le più importanti tecniche, certo non ero un medico, ma se ce ne fosse stato bisogno sarei stata una brava crocerossina.
Probabilmente la vicinanza con Tsunade-sama aveva facilitato la sua partecipazione in questa missione. In parole povere era una raccomandata. Il motivo invece era molto prevedibile: non avrebbe mai potuto mancare ad una missione di recupero dell’unico suo grande amore... Come biasimarla.
Il paese delle Onde era la nostra meta: un informatore della foglia aveva visto Sasuke e una persona sconosciuta aggirarsi in quel paesino. Non c’ero mai stata personalmente, ma i racconti non la descrivevano una nazione prosperosa. Sapevo però che la sua prima missione importante era avvenuta proprio lì. Avevano combattuto contro Zabusa Momochi, il demone della Nebbia in persona.
Più ci avvicinavamo più diventavo ansiosa. Era da molto che non lo vedevo, avevo veramente paura: chi sa come aveva metabolizzato il mio rifiuto... Ma insomma, ero una Hyuuga che si faceva spaventare da un Uchiha?
Sì. Avevo sempre nutrito una sorta di rispetto/timore per Sasuke, nonostante i suoi modi elastici verso di me. In quel momento avrei tanto voluto che Neji fosse nato al mio posto, così sarebbe spettato a lui risolvere questa situazione.
La mia psicologa, cioè Temari, mi aveva ripetuto fino alla nausea, che mentre ero in missione, dovevo pensare in positivo, e così feci. Per una frazione di secondo mi immaginai capace di batterlo per dargli finalmente la lezione per il danno esistenziale che mi aveva creato. Ma subito ritornai alla realtà: non ci sarei mai riuscita.
Ci presentammo all’appuntamento con l’informatore, che ci avrebbe passato il “testimone” di questa lunga staffetta. Non sapevamo che tipo aspettarci, ma quando vedemmo Jiraya venirci in contro, sentii il mio cuore battere forsennato. Dopo essermi rassicurata che fosse da solo, sentii una delusione incredibile invadermi. Non c’era.
Disse di aver cercato il nascondiglio di Orochimaru, sotto l’ordine dell’Hogake, e di aver seguito Sasuke fino lì. Poi, una volta arrivato qui aveva scoperto che il nukenin e il suo ignoto compagno stavano cercando la spada Taglia Teste del demone della Nebbia. Il motivo era oscuro.
Durante il “meeting” Jiraya mi aveva osservato in un modo molto bizzarro: cercava di non guardarmi, ma alla fine finiva sempre col fissarmi. Non riuscii del tutto a definire quello sguardo: sembrava la tipica occhiata di chi sta rimproverando qualcuno, ma al tempo stesso che lo stesse analizzando. Era inquietante.
-Quanto ci tieni a ritrovare Sasuke?- mi domandò ad un certo punto. Anche questo era allarmante. Perché chiedermi una cosa del genere? Io non conoscevo per niente quel sannin, e anche lui non conosceva me, ma conosceva lui che conosceva me... Troppi conoscere per i miei gusti, a volte l’ignoranza è un bene.
Sakura mi guardava con lo stesso sguardo indagatore dell’eremita. Ora era doppiamente inquietante.
-Ci tengo quanto basta per riportarlo indietro- risposi ermetica, cercando di non far trasparire nessuna emozione. Mi riservò uno sguardo penetrante, come se stesse scavando per trovare un tesoro. Stava cercando qualcosa per lui...
Da lì in poi non mi rivolse più la parola, ma continuava lo stesso a tenermi sott’occhio.
Dopo quest’illuminante conversazione Jiraya si congedò da noi, per ripartire alla volte di mete ignote, mentre noi ci dedicammo alla caccia all’uomo.
Kiba si era sguinzagliato insieme al suo fidato Akamaru, mentre Shino aveva rilasciato i suoi insetti, cosa che mi disgustò molto. Mi ero sempre chiesta come si potesse sposare un Aburame... Quale donna o uomo avrebbe mai condiviso la sua vita con un nido d’insetti, perché tali erano gli appartenenti al suddetto clan. Mistero.
Io invece mi limitavo a guardarmi in giro utilizzando il Byakugan. Sembrava un piccolo paesino, ma si stava rivelando un complicatissimo labirinto, pieno zeppo di edifici e persone. Accanto a me c’era Sakura che ciarlava su qualcosa che forse avrebbe potuto importarmi, ma in quel momento la sua strana isteria mi innervosiva troppo per ascoltare.
Shikamaru invece domandava alla gente informazioni utili. Da quando eravamo partiti non aveva partorito nessun’idea geniale, forse lo aveva colto un eccesso di pigrizia.
Si fece notte, quando finalmente lo vidi. Era diventato proprio un uomo. Potevo ben vedere la freddezza nel suo sguardo, che ad ogni modo era sua da sempre, ma c’era dell’altro che non riuscivo a decifrare. Indossava semplici vestiti: una cappa bianca semimovibile, che mostrava il suo petto niveo ben definito, ma la cosa che mi colpì di più fu la shimenawa2 viola intorno alla vita, che mi ricordava tanto Orochimaru. Era un semplice accessorio, però avevo paura che ci fosse in lui fin troppo del suo maestro.
Ero sola, mi ero completamente distaccata dal gruppo. Decisi che non era saggio muovermi per conto mio, ma prima che potessi anche solo prendere una vera e propria decisione, lui mi vide. Lo sguardo che mi regalò mi fece ghiacciare il sangue nelle vene.
Era veramente accompagnato da un uomo e alle sue spalle pendeva la famosa spada Taglia Teste. Era un tipo snello e alto, poco muscoloso, con un’aria da pesce fuor d’acqua. Quest’ultimo sfoderò quella massaccia spada contro di me, mettendosi in posizione di difesa davanti a Sasuke.
-Lascia stare, va avanti! Di lei me ne occupo io- disse con quella sua nuova voce, più fredda e grave di quella che ricordavo. Le sue parole erano lame affilate, mi trapassavano senza ferirmi all’esterno, ma distruggendomi all’interno.
Una volta andato via quel tizio incominciai a parlare: -non è questa la via, Sasuke- affermai impassibile.
-Sei cresciuta molto bene, complimenti. Di bellezze come te ce ne sono sempre poche, ma in quanto oratoria non sei migliorata affatto. Capacità di persuasione zero- mi rispose strafottente.
-Ma dimmi tu piuttosto: dopo che avrai realizzato il sogno della tua vita con il sangue di tuo fratello, quale sarà il prossimo obbiettivo da raggiungere? Crogiolarti nella soddisfazione di essere diventato anche tu come Itachi? Da vittima a carnefice... complimenti!- dissi pungente.
-Sta zitta! Tu non sai nulla! Invece di parlare, vieni ai fatti!- mi rispose cattivo. A quanto pareva avevo toccato un tasto dolente.
Si avventò su di me con una velocità impressionante, ma con la tecnica della sostituzione lo schivai per un pelo. Non avevo speranze di cavarmela, ma avrei provato lo stesso.
Riattivai il Byakugan e incominciammo a lottare. Nel taijutsu eravamo allo stesso livello, ma quando attivò anche lui la sua abilità innata, capii che per me la battaglia era già conclusa.
Sentivo come se delle piume mi cadessero addosso, e più mi toccavano più sentivo le forze venirmi a mancare.
-Non sono l’unico ad aver fatto delle scelte sbagliate...- mi sussurrò all’orecchio, prima che mi assopissi.
Sognai e non fu un bel sogno. Cercavo di svegliarmi, ma non ci riuscivo! I miei occhi non si aprivano.
Stavo vivendo una sensazione molto particolare: il mio spirito chiamava, ma il mio corpo non rispondeva. Non riuscivo ad attivare nessun senso, non vedevo niente, ma di un niente particolare. Non come quando è buio, che senza la luce, si crede che non si veda niente; ma il mio era un vedere e percepire il nulla. Sentivo solo il cuore irrorare di sangue tutto il corpo, e il lavoro incessante dei miei organi interni. Non avevo mai avuto una percezione così assoluta di me stessa. In quel minimo lasso di tempo riuscii a comprendere il mio corpo, più di quanto non ci fossi mai riuscita in tutto il resto della mia vita. Il mio fisico pulsava, viveva e io non me ne ero mai accorta.
Allora forse era vero ciò che intendevano gli antichi: l’anima è prigioniera del corpo3, della materia in cui è stata catapultata alla nascita. Volevo scappare da quella cella ma non ci riuscivo.
All’improvviso percepii una sensazione particolare, che identificai come calore, ma che probabilmente calore non era. Sembrava più una scossa energetica, che una sensazione di vampa sulla pelle, come quando è accarezzata dai raggi del Sole. Subito dopo ciò che mi bloccava scomparve.
Aprii lentamente gli occhi intorpiditi, non riuscendo però a veder bene. Sembrava che avessi dormito un’eternità, invece di pochi minuti. Quando finalmente riuscii a focalizzare qualcosa, vidi due zaffiri fissarmi ansiosi.
 
 
1.       V. 142, Canto V, Inferno, Divina Commedia, Dante.  “E caddi come corpo morto cade”.
2.       Shimenawa:grossa corda di paglia di riso che delimita-lega un luogo o un oggetto sacro. [ndA: Sasuke e Orochimaru se la tirano parecchio XD ]
3.       Molte filosofie antiche, come la scuola pitagorica e l’Orfismo, erano convinte che la reincarnazione, cosa in cui credevano a causa dell’immortalità dell’anima, fosse una punizione. Da qui questa negativa convinzione sul corpo umano.
 
 
_*_*_*_*_*_*_
Salve a tutti! :D
Prima della ff devo assolutamente parlare del nuovo film che Kishimoto sta progettando: Road the Ninja Naruto. Dicono che alcune personalità verranno invertite, soprattutto Hinata verrà completamente capovolta *__* Io non vedo l’ora di vedere Hinata in versione “donna di mondo”, ma soprattutto come reagirà Naruto a questo cambiamento :D Voi cosa ne pensate?

Ritornando alla ff: c’è poco da dire, siamo solo agli inizi. Se a qualcuno risultano incomprensibili delle cose, probabilmente è perché le svilupperò via via scrivendo, quindi don’t worry :D Mi scuso se la scena del combattimento tra Hinata e Sasuke è un po’ fiacca e scritta male, purtroppo l’essere una donna che non sa tirare nemmeno un pugno, mi penalizza XD
Tanto per curiosità: cosa vi aspettate nel prossimo capitolo? Chi sarà il “misterioso” salvatore dagli occhi azzurri di Hina-chan?
Infine faccio gli abituali ringraziamenti ad Ayumu, che mi fa da beta, a chi commenta e anche a chi legge :D
A presto a tutti, commentate :D

PUBBLICITA' :
-Fight, Resist, Wait for this Love - Narutohttp://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=840084&i=1
-L'Amore si Odia, Angel's Friendshttp://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=542534&i=1
-Les Facettes dell'Amour, Romanticohttp://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1460513&i=1
 
 
 
@ vale_hina: Assolutamente Naruhina, perché Sasuke e Hinata sono troppo tranquilli, hanno bisogno di qualcuno casinista vicino XD Riguardo Sakura: Hinata non ha mai dato a vedere niente contro di lei, ma il modo in cui lei si impegna a diventare sempre più forte, mi ha sempre fatto pensare che lei avesse creato anche [anche: perché logicamente lo fa pure per ottenere rispetto dal suo clan] una sorta di competizione con lei, a chi si fa notare di più XD Insomma, roba da donne :P Ciao, al prossimo capitolo!
 
@ Ayumu: Mi fa piacere che ti piacciano le riflessioni di Hinata sulla famiglia, perché è una cosa su cui insisterò parecchio. Riguardo alle fan fiction su Naruto, anche io non ne vado matta, ma solo perché c’è un’abnorme quantità di ff che non riguardano la mia beniamina ù.ù Ci si sente! :D
 
@ chang fa me: Ciao! La faccenda non è per niente chiara, ma siamo solo agli inizi, ancora dobbiamo arrivare alla cosiddetta “rottura dell’equilibrio” XD. Ci sentiamo alla prossima! Grazie ancora, ciao!
 
@ Tsume: Quando scoprii questa frase, subito capii che l’avrei utilizzata da qualche parte, l’amo troppo :D
Non so se definirmi una fan della Austen: non ho letto purtroppo tutti i suoi libri, ma quei pochi che ho avuto l’onore di leggere li ho amati e li amerò per sempre.
Per quanto riguarda la ff: non avevo in mente di cambiare il punto di vista, perché in realtà non c’è nessun punto di vista [poi capirai perché XD], ma la tua domanda mi ha fatto pensare... quindi sì ci sarà un “pov” diverso da quello di Hinata in futuro :D A presto, ciaoo! :D
 
@ angelikawhite: Salve! Grazie mille :D Spero di non averti delusa con questo capitolo. Alla prossima! ;)
 
@ _Sognatrice_Adocchiaperti_: Hinata for ever, con chiunque sia, anche perché Sasuke non è per niente male [;)], però i caratteri sono troppo simili in certe cose, quindi meglio Naruto.
Logicamente vincerebbe Hinata su tutti i fronti: bellezza, intelligenza, capacità. Quella c*****a di Sakura sapeva dell’amore di Hina per Naru e cosa va a fare? Va da Naruto a fargli una falsa dichiarazione? In quel momento la volevo strozzare come fa Homer con Bart [scusa lo sfogo] XD.Secondo me Shikamaru e Temari stanno benino insieme, ma queste sono quisquiglie, sono Naruto e Hinata l’importante XD Ciao, alla prossima :D

Con Affetto Nimueh

   
 
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