Note: finalmente dopo millenni riesco di nuovo ad aggiornare. Non vi sto a spiegare tutti i casini che ho avuto e che ancora non sistemo, l’unica cosa che posso dirvi è: Scusate. Davvero.

Comunque, finalmente l’ultimo capitolo di questa fic è arrivato, e da una parte devo dire che mi dispiace… mi è piaciuto tantissimo tradurla!

Per chi fosse interessato, a giorni, se ce la faccio anche oggi, dovrei pubblicare un’altra fic di Blonde_titch (l’autrice di E dai, ti prego…?), ovviamente sempre sui Malandrini.

Un bacio a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di stare dietro a ‘sta fic! Grazie a tutti per aver letto e commentato –o anche solo letto- questa fic. Grazie di cuore!

Alla prossima, Francesca

La mattina seguente i ragazzi si svegliarono, andando a sbattere l’uno contro l’altro ancora assonnati mentre si preparavano per scendere a colazione.

Sirius buttò di nuovo un’occhiata nervosa alla fronte del suo amante dove, per lui, la dolce scritta fiammeggiante era piuttosto evidente. Il tatuaggio sarebbe dovuto scomparire in un giorno o due – il tempo necessario a Sirius per constatare di chi, dell’intero corpo studentesco maschile, doveva preoccuparsi per aver messo gli occhi su Remus.

Dopo essersi vestito, Sirius fece scivolare possessivamente una mano intorno alla schiena di Remus mentre si avvicinava per un dolce e veloce bacio a fior di labbra, che venne poi interrotto da un lamentoso Peter.

Si allontanò colpevole ma lanciò un’occhiataccia al piccolo e tozzo ragazzo "Sparisci, Codaliscia. Sei solo geloso!"

Peter roteò gli occhi e Sirius notò che il suo sguardo acquoso passò su Remus senza provocare incidenti. Ok, allora Peter era uno di quelli di cui non si doveva preoccupare.

Camminarono fino alla Sala Grande, Sirius si guardava intorno impaziente, in attesa di sguardi indiscreti. Diversi occhi si fissarono su loro quattro quando entrarono nella Sala Grande ,ma nessuno si soffermò su Remus… ahhh… tranne quella bionda di Tassorosso. Vide gli occhi azzurri della ragazza assottigliarsi per fissare la fronte di Remus, poi arrossì un po’, ridacchiando mentre riportava il suo sguardo sul cibo. Sirius prese una piuma e un pezzo di pergamena dalla sua borsa e vi scrisse sopra il nome ‘Alycia Wellsley’. Remus guardò Sirius, inarcando interrogativamente le sopracciglia. "Te lo spiego dopo" sussurrò Sirius.

Diversi minuti dopo il piccolo, elegante ma infinitamente altezzoso duo di Lucius Malfoy e Severus Piton fece il suo ingresso nella Sala Grande.

Sirius ghignò malizioso, passando nuovamente il suo braccio intorno a Remus, facendo in modo che quest’ultimo gli rivolgesse un dolce e grande sorriso.

"Buongiorno, bavosi Serpeverde!" gridò allegramente Sirius mentre Remus si irrigidiva nervosamente accanto a lui.

Lucius si girò per mostrare i denti a Sirius mentre Severus azzardava un ghigno, che andò rapidamente in malora quando i lineamenti giallognoli del ragazzo si contorsero in un’espressione sorpresa per poi risolversi uno sguardo di disprezzo scarsamente camuffato, mentre i suoi occhi scorrevano sulla fronte di Remus.

"Come sei tremendamente pedante Black. Lupin, sono sorpreso di come tu riesca a sopportare un così ridicolo, irritante idiota. È estremamente inadatto a te." mormorò nel suo calmo, profondo tono allontanandosi mentre ruotava i suoi occhi neri e si voltava, gli eleganti vestiti che svolazzavano dietro di lui.

"Ha!" gridò vittorioso Sirius, "Lo sapevo!"

"Sapevi cosa?" chiese Remus, il viso offuscato dalla confusione.

"Lo sapevo che piacevi a Piton, quel viscido stronzo"

"Gli piaccio! Non penso, caro Felpato! È il caso che tu faccia vedere la tua bellissima e fantasiosa testa" sostenne Remus, gli occhi ambrati spalancati per l’incredulità. "Sei malato, amore" mormorò, scuotendo la testa mentre inforchettava una salsiccia.

Sirius alzò le spalle e trionfante aggiunse il nome di Piton in cima alla lista dei ‘Pazzi per Lunastorta’.

Più tardi, quella notte, Sirius era seduto e stava srotolando con cura la piccola pergamena di nomi, accigliato davanti alla crescente lista. Chi avrebbe pensato che il suo Remus avrebbe catturato l’attenzione di tanta gente. Ma dopotutto… chi poteva davvero biasimarli. Infondo, il suo meraviglioso, suadente, dorato lupo aveva completamente rubato il suo cuore.

"Che cos’è quella lista, Sirius?" chiese di nuovo Remus per la quindicesima volta quella sera dopo che un altro studente, passando, lo aveva guardato in modo strano. Indietreggiò maggiormente verso al finestra dietro di lui e Sirius, chiedendosi perché tutti lo guardavano in modo così strano quel giorno. Fece passare nervosamente le mani tra i suoi capelli rossicci, lisciandoli mentre osservava nell’angolo buio della finestra il suo pallido riflesso. Non sembrava ci fosse niente di particolarmente strano o diverso nel suo aspetto oggi, allora perché??? Aspetta! Forse avevano scoperto il suo segreto? Il suo cuore perse un battito dentro il suo petto al solo pensiero e si aggrappò al braccio del suo ragazzo.

"C’è qualcosa che non va, amore?" chiese Sirius distrattamente.

"Pensi che… che gli altri sappiano di me? Della mia… condizione?" sussurrò.

Sirius si girò per guardare i preoccupati occhi ambrati e si sentì il cuore in gola. Oh no, Remus aveva notato gli sguardi e temeva che la sua licantropia ne fosse la causa. Avrebbe dovuto pensare, prima di fare qualsiasi cosa, che Remus odiava essere al centro dell’attenzione. Remus voleva semplicemente essere come tutti gli altri. Beh, avrebbe sistemato tutto. Quella notte, appena Remus si fosse addormentato, avrebbe rimosso il tatuaggio.

"Sicuramente no, amore! Come potrebbero?" rispose dolcemente Sirius.

Remus si morse il labbro inferiore. "Beh, diverse persone mi hanno lanciato della strane ed evidenti occhiate oggi, Siri, e mi fa sentire piuttosto nervoso."

Sirius arrossì e abbassò lo sguardo imbarazzato, stava quasi per confessare e chiedere scusa quando la professoressa McGranitt sopraggiunse. "Signori Black e Lupin, cosa state facendo qui fuori? Dovreste essere a letto. Se un altro professore vi trovasse qui fuori dopo il coprifuoco, toglierebbe dei punti a Grifondoro e so che voi non volete che questo accada. Ora, a letto, tutti e due, prima che vi tolga dei punti."

Sirius e Remus scesero dal davanzale della finestre su cui erano seduti e si affrettarono verso il ritratto con la McGrannitt che, nei suoi vestiti di tartan*, li seguiva rapidamente. "E un’altra cosa, signor Black, non voglio che provochiate di nuovo i Serpeverde nella mia classe."

"Sì, signora" asserì Sirius pentito, "Sono dispiaciuto, professoressa"

"E dovresti."

Sirius si tuffò nel buco dopo aver borbottatola parola d’ordine e afferrò la mano di Remus per tirarlo dentro.

"E signor Lupin" lo chiamò la McGrannitt mentre mentre girava sui tacchi "la prego di rimuovere quello sciocco tatuaggio che ha sulla fronte. È piuttosto sconveniente per un giovane gentiluomo come lei."

Sirius respirò affannosamente in totale shock, i suoi occhi grigi spalancati che imitavano lo sguardo sorpreso del suo ragazzo, che portò una piccola e pallida mano alla sua fronte. "Quale tatuaggio?" sussurrò a Sirius, ma lui era troppo shockato per rispondere.

*tessuto di lana scozzese.

Risposta alle recensioni del 3° capitolo:

Francesca Akira 89: eccomi qui, con l’ultimo capitolo… c’ho messo un pochino troppo stavolta… comunque è arrivato, tardi ma è arrivato anche l’ultimo! Grazie per il commento!

John Doe: Sono contenta che la fic ti sia piaciuta… io adoro Sirius… è uno dei miei personaggi preferiti! Mi scuso per l’infinità di tempo che ho fatto passare dall’ultimo aggiornamento… scusate ancora!