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Autore: Sara Scrive    12/06/2012    8 recensioni
Tutto è cominciato da quando ho iniziato a fare lezioni di canto 5 anni fa, mi è sempre piaciuto cantare e volevo sempre dare il meglio anche se non ho mai fatto niente di serio.
Vivo in una piccola cittadina in Florida,Leslie Town è così piccola che non ho nessuna opportunità di sfondare e farmi notare da qualcuno.
Così ho fatto una patto con i miei genitori: andare a vivere a Londra per un breve periodo e vedere cosa riesco a combinare.
La strada da fare è tanta ed i miei sono d’accordo con la mia decisione anche se vogliono che mi trovi qualche lavoretto per dividere con loro la spesa per le lezioni di canto alla Royal Accademy of Music e l’appartamentino in affitto.
Penso che magari potrei fare la cameriera in qualche bar e spero che se riesco a dimostrarmi abbastanza matura, posso rimanere qui un altro po’ , magari posso frequentare gli ultimi due anni di liceo in una scuola londinese.
Però devo sbrigarmi.. altrimenti rischio di tornare a casa a mani vuote!
TRAMA REVISIONATA
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Diventerai una Star '
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<  Idiota ! Potevo cadere !  > dissi ad Harry all’entrata dell’Hotel.
Eravamo appena arrivati  all’Hotel, Louis era stravolto e si reggeva in piedi a malapena  mentre quel cretino di Harry aveva tutte le energie per farmi lo sgambetto.
<  Ciao Sara!  >
<  Ciao Mark!  > salutai
Come al solito, lui era sempre premuroso nei miei confronti e mi venne a dare una mano con le valigie.
Con un solo viaggio riuscimmo a entrare insieme a Mark Io, Lou, Hazza e gli altri dovettero aspettare
<  Come è andata questa settimana ?  > chiese Mark.
<  Ohh è stata fantastica non puoi immagi …  > non finii di rispondere 
<  Louiisss!!!  > Urlò una voce appena le porte si aprirono.Tommo era mezzo rincoglionito quando Eleanor si precipitò da lui abbracciandolo.
Era molto impacciato mentre lei saltellava come una bambina.
Notai che Harry li guardava in un modo strano <  Sei Geloso?  > chiesi 
<  Dobbiamo tenerli sott’occhio  > rispose
<  Dobbiamo???  > Ripete
<  Si io e te  >
<  Harry non fare cazzate  >
<  Ma sto scherzando  > rispose 
<  Mmm se lo dici tu… Ah Styles sei imprevedibile  > dissi dandogli una pacca sulla spalla
<  Ci vediamo dopo a cena , vado a darmi una sistemata  >
Riordinai i miei abiti , e mi feci una doccia per togliermi la salsedine  rimasta nei capelli visto che prima di partire Louis aveva deciso che avevo bisogno di una  “rinfrescata” con l’acqua del  mare.
Mi vestii leggera perché nonostante a Londra facesse più fresco  faceva comunque molto caldo.
Entrai nella “Dining  Room”  e mi accomodai vicino ai ragazzi che mi stavano aspettando.
Harry batteva la mano sulla sedia in mezzo a lui e Lou che stava seduto vicino ad Eleanor.
Cercai di sedermi , ma invece di trovare la sedia trovai il pavimento.
<  Louis, sei un deficiente!  > sbottai 
<  Non è vero > rispose divertito.
Mi sedetti finalmente sulla sedia.
Mentre aspettavamo la cena facemmo tutti il nostro “rito” prima di mangiare : unisci le mani e cominci a ondeggiare le braccia a tempo.Eleanor , invece stava timida a guardare il piatto mentre noi facevamo gli scemi.
Dopo un po’ smisi per non farla sentire troppo in imbarazzo e cercai di far smettere Louis che da bravo dirigente d’orchestra si era messo a ballare in piedi su una sedia.Quando finimmo di mangiare io e Lou ci allontanammo per fare a spadate con i grissini che danno i camerieri ad ogni tavolo.
<  Ragazzi io mercoledì devo fare quei provini chi mi accompagna ??  >  chiesi.
<  Io!  > si propose Louis <  Sono il tuo “consigliere”  > 
<  Perfetto ! Ah Eleanor?  > dissi
<  Si ?  > rispose timida lei
<  Mi potresti dare dei consigli? Come devo comportarmi per fare il provino ?  > 
<  Innanzitutto devi essere te stessa, mi raccomando, non farti mettere in soggezione dalle altre ragazze, tu sei bella più di loro  > 
<  Grazie  > risposi lusingata
Proseguì a darmi  consigli per tutta la serata, era una vero tesoro quella ragazza!
Mi fece vedere anche qualche trucco per fare una buona impressione e  mi diede delle piccole lezioni.
<  Ragazze possiamo entrare ?  > chiesero dietro la porta della mia camera 
<  Certo  > risposi aprendo la porta.
Loro cominciarono ad entrare camminando come le modelle , facendo gli idioti  insomma,  e poi mandavano baci a destra e a sinistra.
Louis accompagnò Eleanor a casa con un taxi mentre Zayn mi mostrò i disegni che aveva fatto al mare.
Erano molto simpatici, c’erano caricature di tutti in particolare di Liam e Harry.
Lui me li regalò tutti dicendo che voleva che li tenessi io come ricordo.
Lo abbracciai ringraziandolo  < Sono bellissimi , Grazie Zayn !  > 
<   Prego !  > rispose < Notte’  > disse uscendo
<  Notte’  >
 
 ***
 
Louis era irriconoscibile sembrava uscito da un film per pazzoidi, era coperto dalla testa ai piedi , aveva anche dei baffi finti.
Quello che dovevo fare era semplice : andare li, mettermi in costume e farmi “conciare” dalle truccatrici, recarmi sul set e fare delle foto; Solo le ragazze più carine e migliori avrebbero fatto parte di quell’articolo sul giornale ed i loro nomi sarebbero comparsi alla fine sotto le rispettive foto.
Entrammo nel palazzo , era enorme.
Ci fecero accomodare in una sala piena di ragazze  che stavano ad aspettare come noi.
Alcune di loro avevano un accompagnatore , altre stavano sfogliando una rivista.
Non riuscivo a stare seduta quindi insieme a  Louis andammo a fare il giro dei piani.
Ogni stanza era piena di ragazze , ragazze di qua e di la’. 
Dopo un po’ un signore mi venne incontro.
<  Piacere sono John , tu devi essere Sara Evans, mi manda Hanna  >
Gli strinsi la mano.
< Piacere sono Sara  mentre lui è un mio amico > 
Louis gli strinse la mano <  Piacere  >
<  Bene , allora Sara, se vieni con me fai il primo turno e salti tutta questa fila  >
<  Certo  > risposi
<  Tu ragazzo se vuoi vedere la tua amica  , lì c’è la finestra che si affaccia sul set fotografico >
John mi lasciò all’entrata dello spogliatoio, ed una donna si occupò di me.
Mi diede il mio costume e mi fece cambiare in un camerino.
Appena uscii lei prese i miei vestiti e li mise in un armadietto , N°  17.
Mi fece accomodare su una sedia e cominciò a truccarmi  e a sistemarmi i capelli.
Quando finì notai che anche le altre ragazze erano pronte , alcune erano agitate come me, solo che cercavo di calmarmi seguendo i consigli di Eleanor.
Per il primo turno eravamo circa 20 ragazze tutte in bikini, non oso pensare che cosa avrebbe fatto Harry se fosse venuto.
Mi immaginai una scenetta molto strana di Harry che correva negli spogliatoi dicendo “colleghe di trucco , chi vuole entrare in camerino con me??”
Sorrisi ed entrai sul set.
Compilai un modulo inserendo il nome , cognome, data di nascita etc. 
Le ragazze procedevano in fila , facevano alcuni scatti e poi uscivano e si andavano a cambiare.
<  Il prossimo!  >
Ecco era il mio turno “Abbi fiducia in te stessa”, camminai a passi decisi verso i riflettori.
Guardai dalla finestra e vidi Louis che mi sorrideva mentre mi faceva l’ok con la mano. 
Ora ero più tranquilla.
“Sii disinvolta e soprattutto sii te stessa” I consigli di Eleanor mi rimbombavano in testa, ma alla fine servirono.
Il fotografo mi dava delle istruzione ed io le seguivo alla lettera e dopo lui mi faceva molti complimenti.
Mi scatto molte foto , impiegai il doppio del tempo rispetto alle altre ragazze , mi sentivo soddisfatta: era un buon segno.
Quando finii uscii dalla porta per andare ad abbracciare Louis prima di andare a cambiarmi.
<  Ce l’ho fatta!!!!!  > dissi saltandogli in braccio
<  Sono felice per te  >
<  Grazie per avermi accompagnato  > dissi e gli diedi un bacio sulla guancia prima di entrare nello spogliatoio.
Mentre mi cambiavo scoprii che se volevo sapere se ero finita su “Cosmopolitan” dovevo prendere il giornale che usciva questa settimana e vedere se ero nell’articolo.
“Odio aspettare” pensai.
Presi le miei cose e mi avviai verso l’uscita per tornare da Lou.
Mi precipitai nella Hall e trovai Louis davanti ad una macchinetta di merendine che indossava degli strani occhiali con degli occhi strabici disegnati sopra.
<  Cucù   > dissi facendogli prendere un colpo.
 
                                         *      *      *
 
<  E' tempo di alzarsi  > c’era una strana musica e sentivo qualcuno che suonava la chitarra dolcemente
“Non voglio svegliarmi” pensai.
Svelta misi la testa sotto il cuscino e borbottai.
<  Ci penso io  > udii la voce di Liam e poi sentii che si erano messi a saltare sul letto
<  E' tempo di svegliarsi! > urlò una voce roca.
Niall allora cominciò a suonare più forte la chitarra.Non la smettevano. Dovetti alzarmi in piedi e saltare per farli tacere.
< Eccomi! Mi sono alzata contenti ?  >
<  Contenta tu > rispose Liam dandomi una copia di “Cosmopolitan” in mano.
Sfogliai freneticamente le pagine 
<   ci sono io!!!  > urlai
Sull’articolo c’erano le mie foto e di altre ragazze.
Rimasi ancora più sorpresa notando che nell’articolo c’era la foto della ragazza che avevo conosciuto una settimana fa al provino.
< Se fossi stato li non so cosa avrei fatto > disse Harry fissando le ragazze in costume sulla rivista.
<  Maniaco !  > esclamai dandogli uno schiaffetto.
<  Sei Sulla rivista!!  > disse Zayn
Dopo aver festeggiato per quella piccola vittoria io e Louis andammo a provare la canzone che avrei dovuto portare quella settimana
<  Pensi anche tu quello che penso io?  > chiese Louis sedendsoi sul divano.Annuii con il capo sorridendo.
Digitò sul cellulare i numeri del 118 e poi chiamò, fece cenno di tacere e mise il vivavoce.
<  Pronto?  > rispose un signore
<  Mi hanno rubato la mia piccola tartaruga!!!  > urlò lui con la vocetta da signora anziana.
<  Mi dia l’indirizzo del suo appartamento  > rispose la voce , senza scomporsi.
<  Street Terrence 91  >
<  Mi faccia lo spelling  > 
<  C’è la T di Terrence , la E di Errence , la R, la R, la R , la …  >
< Quante R ci sono?  > chiese il signore
Louis tutto convito rispose <  sei  >
A quel punto scoppiai dal ridere e mi rotolai per terra.
Tommo dovette chiudere e agganciò la chiamata dicendo <  Ci vediamo dopo! Ti amo!  >
<  Adesso ci provo io  >
Digitai dei numeri a caso e poi chiamai.
<  Ehi!  > rispose una ragazza
<  Come ti chiami?  > chiesi
<  Alex Pattinson, ma con chi parlo?  > 
 <  Non importa chi sia io, Alex oggi è il tuo giorno fortunato potrai parlare con Louis Tomlinson, degli One Direction  >
< Mi stai prendendo in giro?  > chiese 
Sorrisi e passai il telefono a Louis.
<  Ciao Alex!Sono Louis,  degli One Direction >
Come risposta sentimmo un urlo pazzesco < Non posso crederci!! O mio dio! >
Decisi che era meglio chiudere, quella sembrava una malata da manicomio.
Passammo un altro quarto d’ora a fare scherzi telefonici finche non decidemmo di iniziare a suonare.
<  Cosa proviamo oggi?  > chiese
<  Be’ sulla lista che mi ha dato Hanna c’è scritto Look After You , ecco lo spartito , il testo già lo conosco  >
Sistemai i fogli e cominciammo a suonare a quattro mani.
Iniziai a cantare , ogni tanto sorridevo quando Louis faceva le facce buffe , ma poi tornavo seria e mi concentravo.
Dovevo dire il ritornello ma ad un tratto Louis cantò al posto mio:
<  … Oh Oh Be my baby and i’ll look after you  >
In quel momento la porta si aprì  e Eleanor fece un passo indietro.
<  Scusate …  > mormorò
Uscì dalla porta.
Ci alzammo contemporaneamente.
<  Resta qui  > disse e uscì anche lui dalla stanza.
Continuai a provare sperando che non fosse successo nulla di male.
 
 
 
- Punto di vista di Eleanor -
Ero divisa a metà, si due parti di me lottavano per avere la meglio sulla mia decisione.
“Eleanor, sei una sciocca, ma cosa credi che facevano, stavano provando una canzone, lui è tuo solo tuo. E quella gallina deve andarsene.” diceva la mia parte egoista.
“Non essere egoista, l’hai visto anche tu. Devi trovare la forza per parlargli. Sii forte Eleanor”
In quel momento sentii la melodia continuare e qualcuno che mi seguiva.
Mi fermai.
<  Eleanor ! Aspetta  > Si fermò davanti a me.
<  Dobbiamo parlare  > dissi
Aprì la bocca come per dire qualcosa ma lo fermai .
<  Prendiamoci un periodo di riflessione….  >
“Eleanor si forte, non puoi tenere in gabbia le persone, tu non sei egoista Eleanor, trova la forza.”
Deglutii , era più difficile di quanto sembrava.
<  Lou, io … io ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo, ma … anche se tu non lo sai, o più o meno non l’hai ancora capito, nel tuo cuore non ci sono più io … ed ormai non posso più… far finta di … niente … non .. posso ignorarlo … ecco prendiamoci una … pausa… per riflettere  >
< Ma cosa dici?? Di che parli  > chiedeva , aveva la voce a pezzi si sentiva a tratti o forse era il mio udito che funzionava male.
<  Parlo …. di …. Lei…  >
<  Di lei chi ? Eleanor, io penso sempre e solo a te. Pensi che ti abbia tradita? Ti giuro che non è cosi, puoi chiederlo anche agli altri io…. > chiese sorpreso
<  Parlo di Sara…. > risposi gelida .
Pronunciando il suo nome vidi i suoi occhi spalancarsi e mostrarmi l’azzurro intenso dei suoi occhi.
Stavo per rimangiarmi tutto quello che avevo detto.
Scossi un poco la testa per farmi tornare normale.
<  Lou, ti conosco benissimo e l’ho capito… tu la ami… hai visto il modo in cui la guardi? Lei … lei è perfetta per te… insomma scherza , ride, gioca  ed è anche molto bella… ma la sua voce… sentirla cantare è come una droga per te… non te ne sei accorto? Parli spesso di lei, e l’altra sera? Lei è molto difficile da leggere, non la conosco e quindi non posso capire cosa pensa o cosa prova. Ma finche ci sarò io tu sarai … in … in gabbia… non potrai mai sapere se … non potrai mai provarci… >
Lui scuoteva la testa e cercava di dire no, ma neanche a lui uscivano le parole.
Respirai.
<  Io … io non voglio lasciarti… ma non voglio essere egoista  > guardai in basso, presi coraggio e lo guardai negli occhi. <  Ma credo che … se ti amo davvero … devo lasciarti libero…  >
In quel momento la musica cesso, era il momento di andare.
<  Ciao Lou, ci si vede  > 
Scappai con le lacrime che cominciavano a rigare il mio viso, accellerai più che potei, non poteva vedermi cosi, nessuno, non dovevano vedermi neanche i ragazzi.
Uscii dal portone dell’Hotel  e presi il primo Taxi davanti a me.
Ecco ce l’avevo fatta , ero stata abbastanza forte da riuscire a fare un taglio netto.
Ora… dovevo andarmene. 
Dovevo sparire…..
 
 
 
 
 
- Punto di vista di Louis –
Non ci potevo credere, Eleanor si sbagliava.
“E se ci fosse un altro e lei non ha il coraggio di dirtelo?” Avevo in testa mille idee.
Non sapevo cosa pensare. 
Una sola cosa era certa. 
Il fatto che lei mi avesse detto”prendiamoci un periodo di riflessione” significava in poche parole “è finita.”
E mi faceva male. 
Non mi sono mai vergognato ad esprimere le mie emozioni, non mi faccio venire i complessi se qualcuno mi vede piangere ma stavolta era diverso.
Se gli altri mi avessero visto si sarebbe scatenato il finimondo, soprattutto perché in questa storia era coinvolta anche Sara… ma lei infondo non c’entrava niente.
“Eleanor si sbaglia, si sbaglia . Dannazione!”
Uscii dal corridoio , provai a seguirla. 
Troppo tardi non la trovavo più.
Mi nascosi dietro ogni passante, ogni bagaglio e riuscii a non farmi notare e ad arrivare nel punto più alto dell’Hotel.
Era un luogo deserto , non c’era nessuno. 
Entrai nella terrazza e mi sedetti sulla prima sedia che trovai.
“Ma perché, perché?” mi chiedevo.
“Questa storia non ha senso, Eleanor si sbaglia…” ripetevo
Cominciai a immaginarmi i miei ricordi più belli con lei.
Quando sorrideva, quando ballava… quando mi prendeva per mano.
Sentivo il naso pizzicare… ecco un’altra ondata di lacrime.
E intanto non riuscivo a togliermi dalla testa tutti quei ricordi.
Stavo male, molto male. “Eleanor è unica io…  io adesso sono niente  senza lei” pensai.
Chiusi gli occhi.
Rividi il volto di El mentre mi sorrideva poi si fece più scuro , infine divenne buio, non vedevo altro che nero.
Ad un tratto sentii una voce
<  Louis, Louis,  corri , altrimenti Harry ci bagnerà!  >
Poi apparve un volto.
Mi guardava e sorrideva.
Cominciai a vedere le sue mani che si muovevano agili sui tasti e la sua voce… la sua voce.
L’immagine cambiò.
Adesso lei stava ridendo mentre faceva la gara di panini con Niall.
In quest’estate …ogni battuta , ogni risata, tutti gli scherzi, li avevo condivisi con lei.
Ora lei stava ballando insieme a Zayn , adesso invece stava cucinando.
Lei era parte della nostra famiglia… “No, ma che penso, lei è lei … non può succedere nulla… perché siamo come fratello e sorella”
<  Louis, prendimi!! Prendimi !  > 
Era davanti a me… il ricordo di lei che correva sulla bagnasciuga mentre io la rincorrevo.
L’ultima cosa che udii fu la sua voce 
<  Mi fido di te…  >




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#Spazio dell'autrice
Ragazze scusate se non l'ho postata ma sono molto impegnata. Il capitolo è bello lungo spero vi piaccia.
So che molte di voi vorrebbero uccidermi.. Ah mi dispiace....
Comunque Fatemi sapere cosa ne pensate

-Sara
   
 
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