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Autore: xitstruelove    12/06/2012    20 recensioni
Dal primo capitolo:
-‘’Scema, so bene che era un scherzo, volevo solo farti smuovere un po’.’’ Disse lui sorridendo al mio orecchio.
-‘’Vaffanculo.’’ Dissi io cercando di mollare la presa, ma non cedeva.
-‘’ Comunque potrai cambiare i vestiti, il taglio di capelli, ma i tuoi occhi resteranno sempre quelli di cui mi sono innamorato,sempre quei solito occhi lucidi e trasparenti.’’ Disse diventando più serio.
-‘’ Ed i tuoi di occhi resteranno sempre per me quelli di un sogno che avevo raggiunto, e poi mi sono vista cadere a pezzi davanti.’’ Con coraggio, dissi questa frase. Ma sapevo bene che le lacrime stavano per arrivare, così con decisione mollai la presa di Harry e mi diressi verso i bagni, dove sapevo di poter incontrare Allison.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buonssssera(?) ragazzuole! Todo bien?! Espero que sí. Okeey, oggi mi sento molto spagnola!
Scusate moltissimo per il colossale ritardo ma sto studiando perennemente per i fottutissimi esami e non ho un minimo di tempo.
inoltre, per scrivere questo capitolo c'ho messo un secolo, la mia ispirazione fra stress e probelmi familiari è pari a zero. 
Sono altamente INsoddisfatta di questo capitolo, avevo pochissime idee come ho detto, ed ho scritto porbaiblmente veloce e male. 
Mi scuso per eventuali errori  otrografici, ma non ho il tempo né la voglia di rileggerlo. Sono sincera, zizi:').
Bene, spero che nonostante la schifezza qui sotto continuerete a seguirmi, mi sto affezzionando molto a questo sito, e soprattutto alle belissime persone che recensiscono, Grazie di cuore, davvero. Un bacio e perdonatemi per tutto. xx




‘’Vai a fare in culo, brutto stronzo’’ dissi io scandendo bene le parole.
-‘’ Non ti consiglio di far amicizia con lui, è uno sfigato.’’ Disse non curandosi della mia precedente offesa.
-‘’ Senti Styles, è la mia vita e decido io. Tu devi farti i cazzi tuoi, e non azzardarti mai più ad intrometterti in una mia conversazione’’ dissi io con tono autoritario ed incazzato contemporaneamente.
-‘’ Mi piace quando mi chiami Styles, mi ricorda tanto quando , il primo giorno che ci siamo conosciuti e già mi odiavi, avevi preso la mano a chiamarmi per cognome. E questa era una delle cose che mi aveva fatto innamorare di te. Il tuo essere sempre sincera e non aver paura di reggere un sguardo di uno come me’’ spiegò lui. Bum, colpo a cuore. Perché doveva sempre ricordare il passato!?
-‘’ Per favore, smettiamola di parlare del passato , ora siamo cambiati. Non c’è più nulla fra noi e resta il fatto che devi farti i cazzi tuoi’’ dissi io cercando di dissimulare.
Ci furono pochi secondi di silenzio, e poco dopo vidi Christine avvicinarsi,correndo, alla panchina.
-‘’ Holly! Guarda cosa ho trovato!’’ sembrava quasi stupita dalla ‘cosa che aveva trovato. Io, sbuffando, presi la sua mano e ci incamminammo verso un albero, seguite da Harry.  La piccola Chris, scostando qualche pezzetto di muschio creatosi sulla corteccia, ci fece trovare una piccola fessurina ed affianco delle iniziali. Il cuore mi si fermò.

‘’ Piccolina! Vieni qui!’’ Harry mi prese, e mi tirò a sé, facendomi sedere affianco a lui sotto quell’albero.
-‘’Sei bellissimo!’’ gli dissi nell’orecchio.
-‘’Ci credi nelle incisioni o nei lucchetti che si fanno lì in Italia, a Rome?’’ disse lui posando una mano intorno al mio collo.
-‘’No.’’ Dissi io sorridendo e abbassando lo sguardo.
-‘’ Io ti ci farò credere.’’ Detto questo, lui prese una pietra affilata di quelle lì affianco a noi ed incise ‘’ H+H, this is infinity’’sulla corteccia dell’albero sopra di noi. Poi, con un mio aiuto, scavammo un piccolo incavo nell’albero, e dentro ci mettemmo una foto nostra, mentre ci baciavamo,  per poi coprirlo con delle foglie.


Quel momento mi rivenne in mente come un flashback ed il mio cuore iniziò una profonda meditazione, ordinando alle lacrime di salire su, per giungere ai miei occhi. Non avrei pianto, non di nuovo. Deglutii e spostai lo sguardo verso Harry che guardava incredulo l’incisione.
-‘’ Christine, torna a giocare, è davvero carino quello che hai trovato’’ Harry, con voce gentile disse questo alla piccola, che annuì e tornò agli scivoli.
-‘’Esiste ancora’’ disse lui spostando lo sguardo su di me.
-‘’ Buffo Styles, eh –dissi sarcastica- avevo ragione io , non dovevo credere a quelle cazzate delle incisioni e dei lucchetti. Niente è eterno.’’ Dissi abbassando la testa.
-‘’ Il nostro ‘noi’ era il niente a quel tempo, allora’’ disse lui.
-‘’ E allora perché, oggi, siamo qui ad odiarci, se quel noi doveva essere eterno!?’’ dissi io facendo fuori uscire la prima lacrima.
-‘’ Perché a quell’età non poteva essere per sempre. Magari,se avessimo fatto le stesse cose oggi, con la nostra maturità attuale, sarebbe durata più a lungo’’ spiegò lui, continuando a guardarmi.
-‘’ Non so tu, ma io ti amavo davvero, anche se avevo solo sedici anni.’’ Ammisi poi, lasciando un’altra lacrima cadere.
-‘’Per favore, non piangere’’ disse lui, avvicinandosi troppo a me. Il suo sguardo fissava l’erba sotto di noi, i riccioli illuminati dal sole erano bassi sul suo viso, e dopo un po’ decise di alzare gli occhi. Di nuovo i nostri occhi si incrociarono. Ci trovammo a pochi centimetri, i nostri nasi si sfioravano. E lui scrutava attentamente i miei occhi, quasi come per cercare dei ‘segnali’.
Harry aveva sempre avuto un potere su di me, sapeva guardare dentro me attraverso gli occhi. Era come se leggesse dentro essi. Ed io odiavo questo fatto. Era come se fosse in grado di capire cosa sentivo.
-‘’ Posso baciarti?’’ disse lui, lasciando che i suoi occhi diventassero lucidi.
Rimasi spiazzata da quella sua domanda. Baciarci! Io e lui? Dopo due anni!? Che idiozia. Eppure ero estremamente tentata.
Guardai anche io nei suoi occhi, lui era così vicino a me, era un momento troppo inteso per riuscire a ragionare. Così, dopo due anni, per la prima volta, lascia che fosse il cuore a parlare.
-‘’Non chiedermelo, fallo, perché se aspetti un altro po’ comincio a mettere in moto il cervello e potrei allontanarmi’’ dissi io d’un fiato, essendo totalmente sincera.
Dopo che una lacrima sorse sulla sua guancia, si aprirono sul suo viso quelle due fossette e finalmente, dopo un’attesa quasi snervante, le mie labbra si posarono di nuovo sulle sue, delicatamente. Posai una mano sulla sua guancia per scacciare via quell’ultima lacrima sul suo viso, e socchiusi le labbra per far penetrare la sua lingua nella mia bocca. Fu un momento magico. E mentre ci baciavamo piansi ancora di più, perché ogni nostro singolo momento mi tornò alla mente, quasi come se volessero divorarmi. Le nostre lingue si intrecciavano ormai abilmente, esperte nel territorio. Dopo un po’ lui posò le mani sui miei fianchi, ed io comincia a tremare. Voleva farlo con me? In un parco? Dovevo impedirlo. Ma lui smentì le mie idee.
-‘’ Mi sei mancata tanto’’ disse lui mordendosi il labbro inferiore, staccandosi dalla mia bocca. Mi asciugò le ultime lacrime, mi baciò sulla guancia e se ne andò, lasciandomi lì, in mezzo al verde, totalmente persa in lui.
Dopo poco, Christine mi fece tornare alla realtà, e dato che ormai era molto stanca,  ritornammo a casa.
                                                           ***
Era quasi ora di andare alla festa , ripensandoci ero molto stanca, e mi era davvero passata la voglia. Ma sapevo bene che mi sarebbe stato impossibile rinunciare, così decisi di aprire il guardaroba e decidere cosa indossare.
Mentre fissavo intenta l’armadio e lo specchio al mio fianco, dal bagno in camera uscì Allison, era favolosa. Sembrava Cenerentola.
-‘’Sei bellissima, Alli!’’ esclamai rimanendo quasi a bocca aperta. Capelli biondi, con i boccoli ricadenti sulle spalle, vestito bianco a tubo fino al ginocchio, ballerine bianche e un trucco velato ma efficace.
-‘’ Grazie mille, Holly. Ora tocca a te prepararti’’. Disse lei con un sorriso beffardo sulla bocca. –‘’E tu non indosserai una delle tue solite felpe ed un jeans, chiaro?’’ disse lei con autorietà.
-‘’ Allison, lo sai come sono fatta. Odio indossare queste cose.’’ Dissi io roteando gli occhi.
-‘’ Tu stessa mi avevi detto che in Italia lo facevi. Andavi alle feste, ti vestivi come le ‘persone normali ad un party’, non avevi più vergogna. Non permettere che Harry ti cambi un’altra volta, tienigli testa, fai vedere che non ritorni debole per lui. Mostra a Londra la nuova e vera Holly!’’ disse lei spronandomi con aria amichevole.
Rialzai lo sguardo, e lo posai sugli occhi della mia migliore amica, ricchi di convinzione. Aveva ragione. Niente più vergogna o fare la solita ragazza timida e solitaria. Era il momento di sorridere alla vita, e di divertirsi, senza pensare alle conseguenze o senza crearsi troppi problemi.
Sorrisi,e lei mi afferrò per una mano e mi portò in bagno.
Mi mise una benda sugli occhi, e fu lei a vestirmi, senza il mio consenso, e non appena mi levò la benda, rimasi a bocca aperta, anche io.
Indossavo un vestito poco sopra il ginocchio blu notte, con sopra un copri spalle  bianco. I capelli leggermente mossi biondi giù per la schiena, un fermaglio a rosa bianca che mi teneva il ciuffo, un trucco controllato ma bellissimo e una collana abbastanza lunga.
Sembravo quasi un’altra persona, o meglio non mi ero mai vista in quel aspetto. Ho sempre odiato i vestitini, i tacchi, le scollature, non ho mai fatto caso al mio seno o alle mie gambe. Quella sera infatti, fu la prima volta che notai che poi non ero così brutta come pensavo, come avevo sempre immaginato.  Sorrisi alla vista del mio corpo, e quasi non riuscivo a credere che quella ragazza ero veramente io. Oramai era tardi, così velocemente andammo in macchina , andando verso casa di Morrow.
                                                                ***
Scendemmo dalla macchina, è già da fuori la villa la musica era alta.
Allison, tirandomi per una mano, mi portò dentro rapidamente, per poi piantarmi in cucina –dove c’erano alcolici e buffé- , per andare a ballare, poiché io avevo rifiutato. Per fortuna erano tutti  nell’altra stanza a ballare, così mi sedetti su una sedia, presi una vodka ed inizia a berla, sempre a sorsi più veloci. Poi ne presi un’altra e feci lo stesso. Per (s)fortuna reggevo abbastanza bene l’alcool, o almeno quanto bastava per non fare sciocchezze o figuracce.
-‘’ Sei venuta, alla fine’’ qualcuno borbottò questa frase da dietro le mie spalle, così mi girai immediatamente.
-‘’Si, anche tu.. e non solo’’ dissi lanciando uno sguardo ad Arianne, che era dietro di lui.
-‘’ Esattamente. Come hai detto tu stamattina, sarà un lunga nottata’’ disse le ultime parole della frase con aria estremamente maliziosa, e per me irritante.
‘’Hai ragione.’’ Dissi io alzando le sopracciglia, con aria –quasi- di sfida.
Feci per alzarmi, ma lui mi bloccò per un polso.
-‘’Cosa c’è ancora, Styles?’’ dissi con aria seccata.
-‘’Sei venuta sola soletta, tu!?’’ disse lui, alzando un sopracciglio.
-‘’Sono cazzi miei con chi sono o non sono venuta. Ed ora sparisci dalla mia vista o riceverai un bel calcio dove non prende mai il sole’’ dissi quasi isterica.
-‘’Sei ancora più sexy quando fai l’aggressiva, e con questo vestito poi’’ disse lui avvicinandosi al mio orecchio. I brividi si fecero spazio, percorrendo tutto il mio corpo, non potevo fare niente, quando lui si avvicinava troppo a me il mio corpo e probabilmente il mio cuore reagivano così.
-‘’E tu sei ancora più odioso quando mi..si, quando mi sussurri e mi stringi il polso’’ dissi irritata e nervosa, ma tutto questo a causa dell’imbarazzo.       
-‘’ Ed allora perché stai tremando?’’ disse rimanendo vicino al lobo del mio orecchio, continuando a sussurrare.
-‘’I-io non tremo’’ dissi flebilmente. Lui sorrise mordendosi il labbro inferiore, e finalmente si sganciò da me, tornando da Arianne che lo aspettava con aria da puttana qual’era, dietro di noi.
Ritornai per così dire alla realtà, bevendo un altro bicchiere di birra , cercando di dare meno nell’occhio possibile.
Ma era quasi impossibile perché ero l’unica ragazza seduta su una sedia in cucina dall’inizio della festa, senza muoversi.
Mi ricordo solo che poi bevetti ancora, ancora ed ancora fino a trovarmi nel buio più totale, probabilmente svenuta.

HARRY POV’S.

Dopo un’altra mezz’ora sulla pista da ballo, decisi di andare in cucina , un po’ per bere una birra, ma anche un po’ –nonostante non volessi ammetterlo a me stesso- per andare a vedere cosa faceva Holly.
Non appena misi piede nella piccola stanza, vidi Holly per terra, a pancia in giù, con le gambe aperte –che lasciavano intravedere tutto-  ed il viso su un lato del pavimento. Mi allarmai subito, vedendo che non si muoveva e scrutai attentamente la sala da ballo per vedere se trovavo Allison, ma di lei nessuna traccia. Senza pensarci due volte, la sollevai a mo’ di principessa, e la portai fuori, poggiandola sul sedile della mia auto.  Le feci scuotere un po’ la testa , ma nulla non si svegliava. Capii che la cosa probabilmente era piuttosto seria, cosi misi subito in moto la macchina e mi diressi verso l’ospedale, ad un tratto però, lei sembrò dar cenni di vita.
-‘’Harry…ma cosa…che ci faccio con te?’’ chiese stanca e confusa, tenendo gli occhi semi chiusi.
-‘’ Sei svenuta, stiamo andando all’ospedale, calmati.’’ Dissi io cercando di sembrare il più tranquillo possibile.
-‘’Mi fa male la testa’’ disse lei, mantenendo lo stesso tono di voce.
-‘’Per questo, shh, dormi e riposa, farò tutto io’’ dissi per rassicurarla.
-‘’ Io non mi fido di te’’’ disse lei, ma un sorriso era sul suo volto.

Ed un sorriso comparve anche sul mio, quando capii a cosa stava pensando.


Mettemmo la macchina in moto e ci avviammo verso il nostro nuovo ‘luogo segreto’ , che doveva essere solo ed esclusivamente nostro.
-‘’Harry, mi sono addormentata, perché siamo in macchina?’’. Mi chiese Holly stropicciandosi gli occhi.
-‘’Stiamo andando in un posto… ‘’ dissi io, cercando di dissimulare.
-‘’Dove!? Dai Harry, non tenermi sulle spine!’’ disse imprecando lei.
-‘’ eh va bene, ti sto portando in un posto unico, speciale, ma soprattutto che sarà unicamente nostro’’ dissi io, sorridendo, e con la coda dell’occhio vidi anche lei sorridere.
-‘’Ma io non mi fido di te’’ disse lei trattenendo una risatina.
Io mi limitai a sorriderle, come se in quel momento quel mio gesto volesse essere una carezza che non potevo darle poiché ero impegnato alla guida.
Non appena arrivammo nel prato dove avevo programmato il nostro piccolo posticino segreto –appunto sotto un’albero-, vedemmo la polizia circondare con le sbarre il parco, e mentre io mi disperavo, Holly se la rideva di gusto.
-‘’Hai visto ricciolino mio? Il mio intuito aveva ragione, non dovevo fidarmi’’ disse lei fra una risata e l’altra, scompigliandomi i ricci.
-‘’Posso rimediare’’ dissi io sicuro, ma non avevo alcuna idea di come.
-‘’Ah…e come sentiamo..’’ disse lei continuando a ridere facendo l’incuriosita.
-‘’Un bacio ti va bene?’’ dissi io sorridendo con un velo di malizia.
-‘’ Così po..’’ non le feci terminare la frase che la presi dai polsi e la bacia, con tutta la dolcezza che avevo dentro. Fu un bacio lungo e pieno di sentimento.
-‘’Ti amo’’ finì così quel momento, con quelle due parole così importante dette da lei, che dopo un mese ancora non mi aveva mai detto. La strinsi in un abraccio, uno di quelli che non dimenticherò mai.

Sorrisi nuovamente pensando a quel giorno, mentre vidi che anche lei continuava a farlo.
-‘’Te lo ricordi ancora , vero?’’ chiese lei, girando i suoi occhi verso me.
-‘’ Chiaramente si.’’ Dissi io, impassibile. ‘’’Ed ora dormi che il viaggio è lungo’’ conclusi il mio discorso così.

Passò all’incirca un’ora, e poi fummo in ospedale. Holly continuava a dormire , così delicatamente la portarono i un stanza,e la misero in un lettino, facendole le dovute analisi. Mi faceva male vederla in quelle condizioni, sembrava un angelo indifeso mentre dormiva.
-‘’Ragazzo, vuoi restare con lei sta notte?’’ chiese la voce squillante del medico affianco a me.
-‘’Si’’ annuii vigorosamente. Il medico uscì dalla stanza, lasciando me e lei soli, così presi una sedia, la posizionai da un lato de letto, poggia le testa affianco alla pancia di Holly, le presi la mano e lentamente mi addormentai anche io.
  
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