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Autore: Haley_V    13/06/2012    4 recensioni
Ero da sola. La mia migliore amica era una lama di metallo che non faceva che recarmi dolore. Nessuno poteva capirmi. Ma forse nemmeno io potevo.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demi Lovato, Joe Jonas, Selena Gomez, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Tematiche delicate
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Capitolo 2
 
Sto piangendo. Sto piangendo di nuovo, da sola, nel mio letto. Saranno le 5 del mattino, credo. Tanto ormai non faccio nemmeno più caso all’orario. Non riesco nemmeno più a distinguere il giorno dalla notte, per me è diventato tutto uguale, tutto grigio, tutto vuoto. Una parte di me cerca ancora la luce, ma sento che piano piano il mio corpo si arrende alla debolezza, alla depressione. Sono andata in bagno a vomitare per la 5 volta nella giornata. Per dare spiegazioni a mia madre le ho detto di sentirmi un po’ di febbre, e quatta mi sono rinchiusa nella mia camera, con l’intenzione di non uscirne fino alla mattina dopo. Ma gli incubi si sono fatti sentire di nuovo, e la voglia di dare sfogo alla mia angoscia era tanta, tanto che alla fine ho ceduto e sono tornata in bagno, stavolta con la mia fidata lametta. Suona così ironico, ma alla fine sembra che mi fidi più di un oggetto, nonostante mi procuri tanto male, che del resto del mondo. I tagli bruciano ancora, dopo quasi un’ora. Ho provato a disinfettarli, almeno per togliere i segni più visibili, ma stavolta credo di essere andata piuttosto a fondo, più del solito almeno, e l’acqua ossigenata si mischia alle  lacrime amare che non smettono di scendere sul mio viso. Non so nemmeno più quale sia il motivo della mia tristezza, forse non c’entra nemmeno più Selena. Forse lei è solo una parte infinitesimale di tutto il male che sto provando ora, nemmeno la lametta è la causa del mio male, solo IO lo sono. Certo, facile a dirsi, ma come fare a uscirne se sono da sola? Non posso parlarne con nessuno, nessuno mi potrebbe mai capire. Finalmente riesco a prendere sonno, abbracciata al cuscino. La mattina scendo dal letto con la minor voglia possibile, e mi dirigo in bagno per vedere in che condizioni mi trovo. Credo di aver dormito si e no 3 ore. Già è tanto che sia riuscita a chiudere gli occhi, lo considero un gran traguardo. Mi lavo la faccia, ancora impastata dal sonno, mi lego i capelli in una coda e scendo di sotto. Mia sorella dorme, ma mia madre è già sveglia a preparare la colazione. Mi saluta con un bacio sulla fronte, che mi fa spuntare un debole sorriso. Mia  madre è una delle persone più dolci e buone che abbia mai conosciuto.
-Buongiorno amore, dormito bene?
-si mamma, buongiorno anche a te
- Ho preparato le frittelle, hai fame?
-No mamma tranquilla, mangerò qualcosa più tardi
- Sei sicura? Non ti vedo in forma ultimamente, sembri sciupata
- ma no mamma, te l’ho detto, sto bene, credo sia stata colpa della febbre!
-Giusto.. come stai ora?
- Molto meglio, grazie.
Come detesto dover mentire a mia madre. Ma cosa avrei potuto dirle? " Si mamma, hai ragione, non sto bene, hai per figlia una malata mentale che si buca come un colabrodo e vomita sangue dalla mattina alla sera ".Mm, no, non credo l’avrebbe presa bene. Decido di andarmene sul divano a guardare la televisione. Per fortuna quella settimana l’avevo libera, ma sapevo che quella dopo mi aspettava una serie di interviste e di premiere. Forse era la parte dello spettacolo che odiavo di più, soprattutto ora. Per me vuol dire mettersi a nudo davanti al mondo, ed è una cosa che detesto. Come se la sorte non mi avesse torturato abbastanza, durante lo zapping tra i canali mi capita un’intervista di Selena. Non mi va di ascoltarla, ho paura di cosa potrebbe dire. Tutto il mondo sa quanto eravamo unite, e se sapesse che ci siamo divise sarebbe davvero un bel guaio. Mentre cerco di reprimere il dispiacere e di cercare un canale più convincente, sento squillare il telefono e mia madre rispondere. Non sento bene cosa dice, ma sembra parlare di un qualche incontro a giudicare dal tono della sua voce. Non ci faccio caso più di tanto e torno a dar retta alla tv.
-         Demi, tesoro, era John (il mio menager), ha detto che venerdì ci sarà una cena tra gli attori della Disney.
-         Cosa?
-         Si, per le riprese della canzone, ricordi, no?
Ah si, Send it on. E chi se  lo scordava più, l’avevamo girato quasi sei mesi fa... Ma … se la cena era tra il cast di Disney Channel….. oddio, no, ci sarebbe stata anche Selena. Per non parlare di Joe! No, non potevo andarci, assolutamente, avrei trovato qualche scusa.
-Mamma, ma è strettamente necessaria la mia presenza alla cena?
-Certo, tu fai parte di uno dei cast principali!
- Ma…
-Demi, niente ma, John è stato categorico, devi essere presente. Ci saranno tutti. Tu non puoi certo mancare. Oltretutto il costo della serata andrà devoluta in beneficenza, andrà tutto a discapito della tua immagine se non sarai presente.
È proprio questo il punto mammina. Ci saranno tutti.  Come odio essere così altruista in certi casi. Se non fosse per beneficenza, io… lasciamo perdere.
(…)
Per la serata mi hanno inviato un costoso abito di armani rosa. È davvero bellissimo, troppo per un corpo come il mio. Ma cerco di non dar troppo peso alla mia testa, e salgo sulla limousine che è passata a prendermi alle 8 precise. Siamo quasi arrivati, e il mio cuore batte sempre di più per l’ansia al solo pensiero di cosa possa aspettarmi là dentro. Pensa che lo fai per beneficenza, pensa che lo fai per la beneficenza. Mi ripeto queste parole nella mente per cercare di focalizzarmi su altro, ma non credo sarà molto efficace. Entro  nella grande sala del lussuoso ristorante, e già riesco a riconoscere volti conosciuti. Riesco anche a vedere Nick e Joe, e Kevin, ma di Selena nemmeno l’ombra. Procedo per la sala, quando mi viene incontro allegra Tiffany. Mi fa piacere vederla.
-Demi, sei arrivata!
-Ciao T, come stai?
-benissimo! Tu?
-Bene..
Altra bugia. Ormai è da copione, no? Abbraccio calorosamente Tiffany, poi con una scusa mi congedo da lei e procedo ancora per il grande locale, finchè non incontro Miley.
-         Hey, Demi, come stai?
-         Ciao Miley, tutto bene
-         Sono contenta che tu sia arrivata, ho visto le collocazioni dei posti a tavola, starai vicino a me
-         Oh, sono contenta! Ci sono tutti?
-         Mm, credo di si, forse manca Selena… oh guarda, eccola!
Oh no. È arrivata. Ti prego non guardarmi. Distolgo subito lo sguardo, voglio evitare che le lacrime arrivino già. Probabilmente lei già non mi considera più sua amica. Miley però sembra accorgersi del mio atteggiamento…
-Hey Demi, sicura di stare bene?
-Eh? Si, certo, sto benissimo
-Sicura? Ti vedo pallida…
-Te l’assicuro Miley, sto benissimo, andiamo a sederci?
Tutti prendono posto al grande tavolo, e tutti stanno amabilmente chiacchierando. Io sono seduta accanto a Miley, vicino a lei ci sono Moises e Jason. Selena fortunatamente è nella fila opposta, a dieci posti da me. Sembra anche lei molto assente, ma credo lo faccia apposta solo per non incrociarmi. Si, credo faccia finta di non vedermi, mentre parla allegra con Nick, seduto vicino a lei.
Sono l’unica che non parla con nessuno, ed è almeno un’ora che gioco con la forchetta mescolando a caso il contenuto del mio piatto. Miley mi guarda stranita, quindi per non far insospettire nessuno, decido di ingoiare almeno un paio di bocconi. Eccola, la mia fottuta testa. Tempo un’ora, e corro di corsa nel bagno, inventando la solita scusa nel modo più naturale possibile. Chiudo la porta alle mie spalle, cerco la prima tazza libera, ficco le due dita nella gola e inizio a vomitare. Le lacrime mi fanno colare tutto il trucco così ben fatto per la serata, quella stupida serata che avrei evitato più che volentieri. Perdo completamente la cognizione del tempo, forse sono lì dentro da ore, quando sento la porta del bagno bussare.
-Demi, Demi? Ci sei? Sono Miley, apri!
Cazzo. E ora cosa faccio? Cosa rispondo? Bene Demi, brava, ora voglio proprio vedere come ne esci fuori!
-         Ehm, sono qui Miley, non preoccuparti, ora esco!
Cerco di pronunciare queste parole, che però mi muoiono quasi subito in gola, soffocate da altri conati di vomito.  Sento la serratura muoversi, e dei passi venire verso di me. La paura mi assale, ma ormai sono sopraffatta dalle lacrime, che mi oscurano anche la vista, ormai non mi importa di chi possa essere. Miley entra all’improvviso, e il suo è uno sguardo pieno di terrore, completamente paralizzato.  Ora sono davvero nei guai.
  
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