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Autore: Echelon90    13/06/2012    2 recensioni
Tutti i nostri eroi si preparavano a tornare ai loro mondi ma successe una cosa inaspettata… Quel buontempone di Locke, che si era portato dietro un po’ di dinamite dall’isola, fece esplodere qualche candelotto… Giusto tre o quattro… così che tutti i personaggi si persero nei mondi sbagliati e anche quelli che erano tranquilli nei loro mondi si persero in altri.
Riuscirà la nostra nuova squadra di eroi a riportare tutti al loro posto???
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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C’è Posta Per Spike

 

 

Terza Puntata Inedita di una Storia un po’ confusa seconda parte

 

Si ritrovarono, come sempre non si sa come, al MagicShop ma lì ad aspettarli c’era qualcuno di veramente inaspettato.

“Lei è il signor Spike?” chiese un tizio vestito di blu con una borsa di cuoio a tracolla.

“E tu chi saresti?” disse Spike sospettoso.

Sherlock lo guardò come se fosse il primo degli scemi e questa volta era chiaro anche a Dean chi fosse lo sconosciuto.

“Ma dai, Spike, è un postino!” fece Dean.

“Ma và,” fece Sherlock. “Non ci sarei mai arrivato!”

Dean non lo menò solo perché era troppo impegnato a sorvegliare Buffy, che si lamentava ancora per non essere stata lasciata in pace con Edward.

“Allora cosa vuoi da me?” tagliò corto Spike rivolgendosi al postino che nel frattempo aveva mantenuto un sorriso ampio verso il vampiro.

“Io sono il postino inviato per il programma di Maria De Filippi ‘C’è posta per te’. Devo essere sicuro che lei sia lo Spike che cerco” fece il postino cominciando a fare le domande a raffica. “Lei è un vampiro con più di 100 anni? Era famoso con il nome di William The Bloody? Lei è innamorato di Buffy?”

“Sì, sì, tutto vero! L’ultima in particolare” disse Spike guardando poi Buffy compiaciuto.

“Aspetta, aspatta…” fece Dean guardando Spike con sguardo minaccioso. “Tu sei un vampiro?”

Buffy e Sherlock si schiaffarono una mano sulla fronte e Sherlock fece per rispondere a tono ma fu preceduto dal postino, con suo grande disappunto.

“Allora, se, lei e il Signor Spike che cercavo…” il postino aprì la sua borsa di pelle estraendone una grossa busta bianca. “C’è posta per te! Questo e un invito ufficiale che le manda la signora Maria de Filippi per venire allo studio a Roma e vedere chi la manda a chiamare.”

“Sì, sì… conosco il programma. Ci sarò di sicuro!” fece Spike tutto contento.

“Ma se conosci il programma come hai fatto a non riconoscere il postino?” gli chiese Dean.

Spike non rispose, tanto era euforico con la busta tra le mani, e Sherlock borbottò qualcosa sull’idiozia dilagante.

“Bene se vuole può portare la sua ragazza e il suoi amici!” continuò il postino indicando Buffy Sherlock e Dean.

“Hey! IO NON SONO LA SUA RAGAZZA!” disse furibonda Buffy.

“Ed io non ci tengo ad essere amico di un vampiro!” fece Dean ancora offeso per non essere stato informato di quel fondamentale particolare.

“Oh, santo cielo… possiamo andare avanti con questa farsa? Qua stiamo solo perdendo tempo… Mi sto annoiando!” fece Sherlock

“Ok, ok!” disse il postino riportando l’attenzione su di sé. “Ma si ricordi che… C’è posta per te!”

“Che figata ho sempre sognato di dirlo… C’è posta per te!” disse felice Spike.

Il postino se ne andò via con la bicicletta scampanellando allegramente mentre Spike, del tutto partito per la tangente, stava aggiornando Twitter, Facebook, Tumbler e tutti i suoi vari profili su Internet.

“E ora?” fece Dean allargando le braccia.

“C’è da chiedere?” fece Spike interrompendo l’operazione. “Andiamo… dai, Deanny, Sherly… è sempre stato il mio sogno!” fece implorante. “Beh, in realtà mi sarebbe piaciuto andare anche al Grande Fratello o a Uomini e Donne… ma non mi hanno accettato… chissà perché?”

“Forse perché sei un sanguinario vampiro!?!” fece Dean

“Forse perché sei morto!?!” aggiunse Sherlock. “E chiamami ancora Sherly e ti impaletto con l’ombrello di Mycroft!”

“Oh, che palle che siete… dai muoviamoci!” fece Spike noncurante. “Da che parte è Roma?”

Sherlock e Dean fecero schioccare le nocche delle mani in modo inquietante e Buffy scosse la testa rassegnata: “Non ne usciremo vivi!”

Il tempo di battere le ciglia e si ritrovarono in uno studio televisivo dove furono invitati da Maria a sedersi sul pouf verde, accolti dal pubblico con fragorosi applausi e urli da parte delle varie fangirls di Supernatural, Buffy e Sherlock accorse per l’occasione. Sherlock diede un’occhiata alla sala per poi sbuffare annoiato. Si sedette accavallando le gambe e riprese a mandare messaggi a non si sa chi.

“Allora, Spike, immagini chi ti abbia invitato a ‘C’è posta per te’?” chiese con voce da trans Maria De Filippi.

“Hem… no!” fece Spike del tutto all’oscuro.

“In realtà è del tutto ovvio chi ti ha mandato a chiamarti. Per esclusione possiamo dire che…” prima che potesse continuare Maria schioccò le dita e da ovunque sbucarono gli Amici di Maria improvvisando balletti e cantando e si portarono via Sherlock prima che gli altri del gruppo potessero far altro.

“Scusate l’interruzione…” fece Maria del tutto atona come se in realtà non fosse per niente stata interrotta. “Spike, vuoi vedere chi ti manda a chiamare?”

“Sì, Maria!” rispose il vampiro sembrando improvvisamente tutto timido.

Buffy e Dean temevano per la sorte del loro compagno di viaggio, soprattutto nel sentire i rumori sinistri proveniente da dietro le quinte che Maria De Filippi ignorava del tutto. Ma a quel punto la busta si aprì e poterono vedere sullo schermo un confuso Draco Malfoy e un vittorioso Harry Potter.

“Hey, guarda chi si vede…” fece Buffy riconoscendoli subito. “Ciao, Harry! Come va, Draco?”

“Te lo aspettavi?” chiese Maria ignorando completamente Buffy e rivolgendosi a Spike.

“Veramente no… Anche perché non e passato molto dall’ultima volta che ci siamo visti alla festa della Voce!” fece Spike grattandosi la testa confuso.

“Vuoi ascoltare quello che hanno da dire?” chiese Maria imperterrita.

“Certo che sì!” confermò Spike.

Maria fece cenno ai due di parlare.

“Hai capito, Malfoy? Ora devi spiegargli perché l’hai chiamato!” lo incitò Harry dandogli delle piccole gomitate sul fianco.

“Veramente sei stato tu a…” disse Draco confuso e timoroso passando lo sguardo da Harry a Spike.

Harry scoppiò a ridere in modo molto inquietante coprendo le parole del biondo: “Ovviamente stava scherzando. E’ solo mooolto timido! VERO?” fece dandogli un’altra gomitata, ma quando Draco fece gli occhi lucidi Harry sospirò e continuò: “Beh, allora spiego io! Allora…” si schiarì la voce. “Praticamente suo padre e sua madre sono stati arrestati perché hanno cercato di ammazzarmi. Gli hanno sequestrato tutto: la casa, la villa alle Maldive, la casa a Cortina, la Maserati e le tre Porche… Draco si è beccato solo due mesi di servizi sociali e poi si è trasferito alla mia casetta a forma di fungo a Puffolandia… CON ME!” fece con una leggerissima punta di isteria. “Da allora la mia vita è un inferno! Non è più il Draco di una volta ed è una vera noia. Quindi ho fatto un po’ di ricerche e ho scoperto un fatto incredibile. A quanto pare Draco ha uno zio, e questo zio è proprio Spike… Che coincidenza, eh!?! Ho pensato che era giusto che si ricongiungessero…” disse Harry con un largo sorriso mentre il pubblico era in lacrime per la storia.

“Ma daiiii… Sei figlio di Lucius!!! Toh, guarda come è piccolo il mondo…” commentò Spike tutto contento. “Sapevo che dovevamo essere in qualche modo imparentati, Fratello di Tinta!”

“No… aspetta… Hai un fratello? Ma come e possibile che tu abbia un fratello? Sei un vampiro!” disse sconcertata Buffy. “E’ non ti è venuto il dubbio che un mago di nome Draco Malfoy potesse essere veramente tuo parente?”

“Sì, beh… ecco…” tentennò Spike.

“Tze… come sempre sono circondato da gente incredibilmente ottusa!” fece Sherlock ritornando da dietro le quinte sistemandosi la giacca leggermente spiegazzata e seguito dal suo amico John Watson.

“Sherlock, la prossima volta che interrompi la mia maratona di Tempesta d’Amore con Mrs. Hudson potresti anche dirmi che devo affrontare un orda di ballerini e cantanti assetati di sangue!” fece John rimettendo a posto la pistola. “Sono dovuto accorrere proprio sul punto cruciale dove Horatio Caine scopriva chi è stato a mettere la bomba al Furstenhof!”

“Ma John, è palese che è stata Barbara Von Heidenberg. I gioielli trovati da Werner nella baita, le evidenti tracce che ha lasciato tra i cespugli nei quali si è nascosta per far esplodere l’ordigno, senza contare gli ovvi moventi…”

“Ma perché devi sempre rovinarmi i finali delle serie tv!” fece il dottor Watson irritato.

“He-hem… scusate l’interuzione… ma come è possibile che Spike sia lo zio di Draco?” chiese Dean incuriosito.

 “Oh, e va bene… La verità è che io e Lucius siamo gemelli. Ma Lucius era il gemello cattivo e io quello buono. Una vera onta per la famiglia Malfoy. Per questo motivo mio padre prese una Giratempo e mi portò indietro nel tempo!”

“Tu il gemello buono?” fece scettica Buffy.

“Perché indietro nel tempo?” chiese Dean.

“Perché perdersi in certe piccolezze, certi dettagli, certe quisquilie…” fece Spike. “Era un mago cattivo, no? Comunque nel futuro sono cresciuto e diventato un poeta di fama mondiale poi Drusilla mi ha trasformato in un vampiro. Così sono potuto tornare da mio padre e dirgliene 4…”

“Certo che tuo padre è stato proprio sfigato! Credeva di essersi liberato di te e invece tu ritorni. Deve essere una maledizione” commentò Buffy.

“Ma noooo… è stato anche contento quando ha conosciuto la mia fama!” disse Spike orgoglioso.

“Di poeta?” chiese John.

“Ma no… di spietato e sanguinario assassino!” rispose ovvio Spike. “Ma a quel punto è arrivato mio fratello e mio padre si è messo a vantarsi di lui. Che bravo mangiamorte che era diventato, quanta gente aveva ucciso e torturato, e Lucius di qua, e Lucius di là… Insomma non ci ho visto più!”

“L’hai ucciso…” disse scandalizzato Dean.

“No, l’ho messo in casa di riposo!” disse Spike.

“Va beh, non divaghiamo in inutili discorsi ora" si intromise Harry esasperato. "C’è un motivo se ho lasciato la mia amata Puffolandia per venire qui. Ora che vi siete ritrovati potrete riunire la famiglia, e tutti vissero felici e contenti!”

“Come??????? No, no… non ci penso proprio!” fece Buffy alzandosi. “Non ti puoi prendere tu Spike in offerta due per uno? Neanche alla Lidl trovi una convenienza del genere!”

“In effetti in questa compagnia ci sono già troppi biondi!” fece Dean occhieggiando Buffy, Spike e John.

“Aspetta perché lui è dei nostri?” chiese Spike indicando il dottor Watson.

Sherlock fulminò il vampiro con lo sguardo: “Certamente… la vostra ignoranza, incompetenza, inettitudine sta uccidendo la mia materia celebrale e stravolgendo il mio palazzo mentale! Senza John io non mi muovo di qui!”

“Beh, non c’è problema perché tanto Spike se ne va con Harry a Puffolandia!” fece sicura Buffy incrociando le braccia.

Spike la guardò con il labbro tremulo e Dean gli fece Pat Pat sulla spalla.

“Ora basta!” fece Harry infuriato alzandosi e superando la busta gigante. “Sono venuto qui apposta per liberarmi di un Malfoy e ora non me ne porterò a casa due. Ma siamo fuori!”

Draco si alzò anche lui singhiozzando davanti ad Harry dicendogli: “Vuoi dire che non mi vuoi bene?”

“Aspetta… fammici pensare…. Ehhhhhhmmmmm… NO!” disse sadico Harry. “Ti sei rincoglionito… con le tue storie di giochi della felicità, unicorni, polvere di fata e arcobaleni…”

Draco scoppiò in lacrime e si accucciò a terra dondolando avanti e indietro completamente impazzito dal dolore tanto che gli infermieri del manicomio della Terra di Mezzo arrivarono con la camicia di forza.

“Hey, Hey, no” fece Spike cacciando via gli infermieri. “non prenderete mio nipote. E tu, Santo panino, sei un Malfoy. Dove è finito il mio Fratello di Tinta?”

“E’ colpa di Pollyanna e Anna dai capelli rossi…” fece Draco asciugandosi gli occhi per poi scoppiare di nuovo in lacrime. “e Candy Candy. Erano ai servizi sociali con me… Tutto quello zucchero filato, bontà e pensiero positivo mi hanno rovinato…”

“Vabbè a tutto c’è rimedio” fece Sherlock prendendo il suo iPhone e avviando la chiamata. “Pronto, Jim? Sì, sì… Ok, solito posto solita ora… tu porti le bombe e i cecchini e io porto John! Comunque ti serve uno stagista? Perché ho qui un ragazzo. Un giovane mago biondo. No, no… tinto. Sì, sì… ok, a buon rendere!” Sherlock chiuse la chiamata e si rivolse a Draco: “Dice che se tra cinque minuti non sei da lui ti scuoia vivo!”

Senza aspettare altro Draco si smaterializzò da Jim Moriarty.

“Ok, uno lo abbiamo sistemato… ma ora te lo porti via tu Mr. Capelli Ossigenati Senior…” disse sognante Buffy. “Così posso esaudire i miei piani di fuga d’amore con Edward…”

“Ma… Spike, sei una capra… La pozione per disinnamorare Buffy del Glitteroso! Ce la siamo dimenticata” disse Dean dandosi una pacca sulla fronte. “Tu e le tue fisse per i programmi trash!”

“No, voi non riuscirete a impedirmi di raggiungere il mio amore… Finalmente ho trovato un vampiro da amare che non si disintegra se volgiamo andare in vacanza al mare…” disse Buffy dando una ginocchiata a Dean e scappando via.

Spike, Sherlock, John e Dean, ancora dolorante, imprecarono in tutte le lingue conosciute e si affrettarono a seguire la cacciatrice mentre Harry decisamente soddisfatto per essersi liberato di Draco ritornava a Puffolandia:

“E così io me la puffo e ripuffo alla mia puffamata Puffolandia! Puffaddio… PufPufPufPufPufPuf…” disse Harry prima di smaterializarsi.

Rimasta sola Maria De Filippi si rivolse pubblico e disse: “Un’altra storia ha avuto un suo lieto fine… arrivederci alla prossima puntata e…”

Ma la conduttrice fu interrotta dall’arrivo di Enrico Ruggeri: “… ti è mai capitato di trovarti davanti un bivio? QUANTE VITE AVREI VOLUTO, QUANTE VITE AVREI VIS… AHHHHHHHHHRG!”

“BRUTTO BACAROSPOOOOOOO!” urlò indemoniata Maria cominciando a pestare a sangue il presentatore del Bivio.

L’Autrice, intanto, assisteva al tutto dal suo PC ingozzandosi di polenta pucciata nella nutella.

“Mmm… forse sto un po’ esagerando…” fece pensosa. “Naaaaah…” e iniziò a scrivere la quarta puntata.

 

  
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