C’è
Posta Per
Spike
Terza
Puntata Inedita di una Storia un po’ confusa seconda parte
Si
ritrovarono, come sempre non si sa come, al MagicShop ma lì
ad aspettarli c’era
qualcuno di veramente inaspettato.
“Lei
è il signor Spike?” chiese un tizio vestito di blu
con una borsa di cuoio a
tracolla.
“E
tu chi saresti?” disse Spike sospettoso.
Sherlock
lo guardò come se fosse il primo degli scemi e questa volta
era chiaro anche a
Dean chi fosse lo sconosciuto.
“Ma
dai, Spike, è un postino!” fece Dean.
“Ma
và,” fece Sherlock. “Non ci sarei mai
arrivato!”
Dean
non lo menò solo perché era troppo impegnato a
sorvegliare Buffy, che si
lamentava ancora per non essere stata lasciata in pace con Edward.
“Allora
cosa vuoi da me?” tagliò corto Spike rivolgendosi
al postino che nel frattempo
aveva mantenuto un sorriso ampio verso il vampiro.
“Io
sono il postino inviato per il programma di Maria De Filippi
‘C’è posta per
te’. Devo essere sicuro che lei sia lo Spike che
cerco” fece il postino
cominciando a fare le domande a raffica. “Lei è un
vampiro con più di 100 anni?
Era famoso con il nome di William The Bloody? Lei è
innamorato di Buffy?”
“Sì,
sì, tutto vero! L’ultima in particolare”
disse Spike guardando poi Buffy
compiaciuto.
“Aspetta,
aspatta…” fece Dean guardando Spike con sguardo
minaccioso. “Tu sei un
vampiro?”
Buffy
e Sherlock si schiaffarono una mano sulla fronte e Sherlock fece per
rispondere
a tono ma fu preceduto dal postino, con suo grande disappunto.
“Allora,
se, lei e il Signor Spike che cercavo…” il postino
aprì la sua borsa di pelle
estraendone una grossa busta bianca.
“C’è posta per te! Questo e un invito
ufficiale che le manda la signora Maria de Filippi per venire allo
studio a
Roma e vedere chi la manda a chiamare.”
“Sì,
sì… conosco il programma. Ci sarò di
sicuro!” fece Spike tutto contento.
“Ma
se conosci il programma come hai fatto a non riconoscere il
postino?” gli
chiese Dean.
Spike
non rispose, tanto era euforico con la busta tra le mani, e Sherlock
borbottò
qualcosa sull’idiozia dilagante.
“Bene
se vuole può portare la sua ragazza e il suoi
amici!” continuò il postino
indicando Buffy Sherlock e Dean.
“Hey!
IO NON SONO LA SUA RAGAZZA!” disse furibonda Buffy.
“Ed
io non ci tengo ad essere amico di un vampiro!” fece Dean
ancora offeso per non
essere stato informato di quel fondamentale particolare.
“Oh,
santo cielo… possiamo andare avanti con questa farsa? Qua
stiamo solo perdendo
tempo… Mi sto annoiando!” fece Sherlock
“Ok,
ok!” disse il postino riportando l’attenzione su di
sé. “Ma si ricordi che…
C’è
posta per te!”
“Che
figata ho sempre sognato di dirlo… C’è
posta per te!” disse felice Spike.
Il
postino se ne andò via con la bicicletta scampanellando
allegramente mentre
Spike, del tutto partito per la tangente, stava aggiornando Twitter,
Facebook, Tumbler
e tutti i suoi vari profili su Internet.
“E
ora?” fece Dean allargando le braccia.
“C’è
da chiedere?” fece Spike interrompendo
l’operazione. “Andiamo… dai, Deanny,
Sherly… è sempre stato il mio sogno!”
fece implorante. “Beh, in realtà mi
sarebbe piaciuto andare anche al Grande Fratello o a Uomini e
Donne… ma non mi
hanno accettato… chissà
perché?”
“Forse
perché sei un sanguinario vampiro!?!” fece Dean
“Forse
perché sei morto!?!” aggiunse Sherlock.
“E chiamami ancora Sherly e ti
impaletto con l’ombrello di Mycroft!”
“Oh,
che palle che siete… dai muoviamoci!” fece Spike
noncurante. “Da che parte è
Roma?”
Sherlock
e Dean fecero schioccare le nocche delle mani in modo inquietante e
Buffy
scosse la testa rassegnata: “Non ne usciremo vivi!”
Il
tempo di battere le ciglia e si ritrovarono in uno studio televisivo
dove
furono invitati da Maria a sedersi sul pouf verde, accolti dal pubblico
con
fragorosi applausi e urli da parte delle varie fangirls di
Supernatural, Buffy
e Sherlock accorse per l’occasione. Sherlock diede
un’occhiata alla sala per
poi sbuffare annoiato. Si sedette accavallando le gambe e riprese a
mandare
messaggi a non si sa chi.
“Allora,
Spike, immagini chi ti abbia invitato a
‘C’è posta per te’?”
chiese con voce da
trans Maria De Filippi.
“Hem…
no!” fece Spike del tutto all’oscuro.
“In
realtà è del tutto ovvio chi ti ha mandato a
chiamarti. Per esclusione possiamo
dire che…” prima che potesse continuare Maria
schioccò le dita e da ovunque
sbucarono gli Amici di Maria improvvisando balletti e cantando e si
portarono
via Sherlock prima che gli altri del gruppo potessero far altro.
“Scusate
l’interruzione…” fece Maria del tutto
atona come se in realtà non fosse per
niente stata interrotta. “Spike, vuoi vedere chi ti manda a
chiamare?”
“Sì,
Maria!” rispose il vampiro sembrando improvvisamente tutto
timido.
Buffy
e Dean temevano per la sorte del loro compagno di viaggio, soprattutto
nel
sentire i rumori sinistri proveniente da dietro le quinte che Maria De
Filippi
ignorava del tutto. Ma a quel punto la busta si aprì e
poterono vedere sullo
schermo un confuso Draco Malfoy e un vittorioso Harry Potter.
“Hey,
guarda chi si vede…” fece Buffy riconoscendoli
subito. “Ciao, Harry! Come va,
Draco?”
“Te
lo aspettavi?” chiese Maria ignorando completamente Buffy e
rivolgendosi a
Spike.
“Veramente
no… Anche perché non e passato molto
dall’ultima volta che ci siamo visti alla
festa della Voce!” fece Spike grattandosi la testa confuso.
“Vuoi
ascoltare quello che hanno da dire?” chiese Maria
imperterrita.
“Certo
che sì!” confermò Spike.
Maria
fece cenno ai due di parlare.
“Hai
capito, Malfoy? Ora devi spiegargli perché l’hai
chiamato!” lo incitò Harry
dandogli delle piccole gomitate sul fianco.
“Veramente
sei stato tu a…” disse Draco confuso e timoroso
passando lo sguardo da Harry a
Spike.
Harry
scoppiò a ridere in modo molto inquietante coprendo le
parole del biondo:
“Ovviamente stava scherzando. E’ solo mooolto
timido! VERO?” fece dandogli
un’altra gomitata, ma quando Draco fece gli occhi lucidi
Harry sospirò e
continuò: “Beh, allora spiego io!
Allora…” si schiarì la voce.
“Praticamente
suo padre e sua madre sono stati arrestati perché hanno
cercato di ammazzarmi.
Gli hanno sequestrato tutto: la casa, la villa alle Maldive, la casa a
Cortina,
la Maserati e le tre Porche… Draco si è beccato
solo due mesi di servizi
sociali e poi si è trasferito alla mia casetta a forma di
fungo a Puffolandia…
CON ME!” fece con una leggerissima punta di isteria.
“Da allora la mia vita è
un inferno! Non è più il Draco di una volta ed
è una vera noia. Quindi ho fatto
un po’ di ricerche e ho scoperto un fatto incredibile. A
quanto pare Draco ha
uno zio, e questo zio è proprio Spike…
Che coincidenza, eh!?! Ho pensato
che era giusto che si ricongiungessero…” disse
Harry con un largo sorriso
mentre il pubblico era in lacrime per la storia.
“Ma
daiiii… Sei figlio di Lucius!!! Toh, guarda come
è piccolo il mondo…”
commentò
Spike tutto contento. “Sapevo che dovevamo essere in qualche
modo imparentati,
Fratello di Tinta!”
“No…
aspetta… Hai un fratello? Ma come e possibile che tu abbia
un fratello? Sei un
vampiro!” disse sconcertata Buffy. “E’
non ti è venuto il dubbio che un mago di
nome Draco Malfoy potesse essere veramente tuo parente?”
“Sì,
beh… ecco…” tentennò Spike.
“Tze…
come sempre sono circondato da gente incredibilmente ottusa!”
fece Sherlock
ritornando da dietro le quinte sistemandosi la giacca leggermente
spiegazzata e
seguito dal suo amico John Watson.
“Sherlock,
la prossima volta che interrompi la mia maratona di Tempesta
d’Amore con Mrs.
Hudson potresti anche dirmi che devo affrontare un orda di
ballerini e
cantanti assetati di sangue!” fece John rimettendo a posto la
pistola. “Sono
dovuto accorrere proprio sul punto cruciale dove Horatio Caine scopriva
chi è stato
a mettere la bomba al Furstenhof!”
“Ma
John, è palese che è stata Barbara Von
Heidenberg. I gioielli trovati da Werner
nella baita, le evidenti tracce che ha lasciato tra i cespugli nei
quali si è
nascosta per far esplodere l’ordigno, senza contare gli ovvi
moventi…”
“Ma
perché devi sempre rovinarmi i finali delle serie
tv!” fece il dottor Watson
irritato.
“He-hem…
scusate l’interuzione… ma come è
possibile che Spike sia lo zio di Draco?”
chiese Dean incuriosito.
“Oh, e
va bene… La verità è che io e
Lucius siamo gemelli. Ma Lucius era il
gemello cattivo e io quello buono. Una vera onta per la famiglia
Malfoy. Per
questo motivo mio padre prese una Giratempo e mi portò
indietro nel tempo!”
“Tu
il gemello buono?” fece scettica Buffy.
“Perché
indietro nel tempo?” chiese Dean.
“Perché
perdersi in certe piccolezze, certi dettagli, certe
quisquilie…” fece Spike. “Era
un mago cattivo, no? Comunque nel futuro sono cresciuto e diventato un
poeta di
fama mondiale poi Drusilla mi ha trasformato in un vampiro.
Così sono potuto
tornare da mio padre e dirgliene 4…”
“Certo
che tuo padre è stato proprio sfigato! Credeva di essersi
liberato di te e
invece tu ritorni. Deve essere una maledizione”
commentò Buffy.
“Ma
noooo… è stato anche contento quando ha
conosciuto la mia fama!” disse Spike
orgoglioso.
“Di
poeta?” chiese John.
“Ma
no… di spietato e sanguinario assassino!” rispose
ovvio Spike. “Ma a quel punto
è arrivato mio fratello e mio padre si è messo a
vantarsi di lui. Che bravo
mangiamorte che era diventato, quanta gente aveva ucciso e torturato, e
Lucius
di qua, e Lucius di là… Insomma non ci ho visto
più!”
“L’hai
ucciso…” disse scandalizzato Dean.
“No,
l’ho messo in casa di riposo!” disse Spike.
“Va
beh, non divaghiamo in inutili discorsi ora" si intromise Harry
esasperato. "C’è un motivo se ho lasciato la mia
amata Puffolandia per
venire qui. Ora che vi siete ritrovati potrete riunire la famiglia, e
tutti
vissero felici e contenti!”
“Come???????
No, no… non ci penso proprio!” fece Buffy
alzandosi. “Non ti puoi prendere tu
Spike in offerta due per uno? Neanche alla Lidl trovi una convenienza
del
genere!”
“In
effetti in questa compagnia ci sono già troppi
biondi!” fece Dean occhieggiando
Buffy, Spike e John.
“Aspetta
perché lui è dei nostri?” chiese Spike
indicando il dottor Watson.
Sherlock
fulminò il vampiro con lo sguardo:
“Certamente… la vostra ignoranza,
incompetenza, inettitudine sta uccidendo la mia materia celebrale e
stravolgendo il mio palazzo mentale! Senza John io non mi muovo di
qui!”
“Beh,
non c’è problema perché tanto Spike se
ne va con Harry a Puffolandia!” fece
sicura Buffy incrociando le braccia.
Spike
la guardò con il labbro tremulo e Dean gli fece Pat Pat
sulla spalla.
“Ora
basta!” fece Harry infuriato alzandosi e superando la busta
gigante. “Sono
venuto qui apposta per liberarmi di un Malfoy e ora non me ne
porterò a casa
due. Ma siamo fuori!”
Draco
si alzò anche lui singhiozzando davanti ad Harry dicendogli:
“Vuoi dire che non
mi vuoi bene?”
“Aspetta…
fammici pensare…. Ehhhhhhmmmmm… NO!”
disse sadico Harry. “Ti sei rincoglionito…
con le tue storie di giochi della felicità, unicorni,
polvere di fata e
arcobaleni…”
Draco
scoppiò in lacrime e si accucciò a terra
dondolando avanti e indietro
completamente impazzito dal dolore tanto che gli infermieri del
manicomio della
Terra di Mezzo arrivarono con la camicia di forza.
“Hey,
Hey, no” fece Spike cacciando via gli infermieri.
“non prenderete mio nipote. E
tu, Santo panino, sei un Malfoy. Dove è finito il mio
Fratello di Tinta?”
“E’
colpa di Pollyanna e Anna dai capelli rossi…” fece
Draco asciugandosi gli occhi
per poi scoppiare di nuovo in lacrime. “e Candy Candy. Erano
ai servizi sociali
con me… Tutto quello zucchero filato, bontà e
pensiero positivo mi hanno
rovinato…”
“Vabbè
a tutto c’è rimedio” fece Sherlock
prendendo il suo iPhone e avviando la
chiamata. “Pronto, Jim? Sì,
sì… Ok, solito posto solita ora… tu
porti le bombe
e i cecchini e io porto John! Comunque ti serve uno stagista?
Perché ho qui un
ragazzo. Un giovane mago biondo. No, no… tinto.
Sì, sì… ok, a buon rendere!”
Sherlock chiuse la chiamata e si rivolse a Draco: “Dice che
se tra cinque
minuti non sei da lui ti scuoia vivo!”
Senza
aspettare altro Draco si smaterializzò da Jim Moriarty.
“Ok,
uno lo abbiamo sistemato… ma ora te lo porti via tu Mr.
Capelli Ossigenati
Senior…” disse sognante Buffy.
“Così posso esaudire i miei piani di fuga
d’amore con Edward…”
“Ma…
Spike, sei una capra… La pozione per disinnamorare Buffy del
Glitteroso! Ce la
siamo dimenticata” disse Dean dandosi una pacca sulla fronte.
“Tu e le tue
fisse per i programmi trash!”
“No,
voi non riuscirete a impedirmi di raggiungere il mio amore…
Finalmente ho
trovato un vampiro da amare che non si disintegra se volgiamo andare in
vacanza
al mare…” disse Buffy dando una ginocchiata a Dean
e scappando via.
Spike,
Sherlock, John e Dean, ancora dolorante, imprecarono in tutte le lingue
conosciute e si affrettarono a seguire la cacciatrice mentre Harry
decisamente
soddisfatto per essersi liberato di Draco ritornava a Puffolandia:
“E
così io me la puffo e ripuffo alla mia puffamata
Puffolandia! Puffaddio…
PufPufPufPufPufPuf…” disse Harry prima di
smaterializarsi.
Rimasta
sola Maria De Filippi si rivolse pubblico e disse:
“Un’altra storia ha avuto un
suo lieto fine… arrivederci alla prossima puntata
e…”
Ma
la conduttrice fu interrotta dall’arrivo di Enrico Ruggeri:
“… ti è mai
capitato di trovarti davanti un bivio? QUANTE VITE AVREI VOLUTO, QUANTE
VITE
AVREI VIS… AHHHHHHHHHRG!”
“BRUTTO
BACAROSPOOOOOOO!” urlò indemoniata Maria
cominciando a pestare a sangue il
presentatore del Bivio.
L’Autrice,
intanto, assisteva al tutto dal suo PC ingozzandosi di polenta pucciata
nella
nutella.
“Mmm…
forse sto un po’ esagerando…” fece
pensosa. “Naaaaah…” e iniziò
a scrivere la
quarta puntata.