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Autore: Hopless    13/06/2012    3 recensioni
Niente, nulla, aprite e leggete.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Un giorno come gli altri a Bradford.
Mi preparai, feci colazione e uscii di casa.
La mia entrata a scuola fu la classica: accompagnata da commenti del tipo - Ehi Edwards, da dove le hai prese quelle scarpe? -
Si, le mie Dr. Martens erano l'oggetto preso di mira più frequentemente.
In realtà tutto il mio abbigliamento era preso di mira: i miei pantaloncini tenuti spesso da delle bretelle, le mie scarpe sempre
più grandi di quelle che indossavano tutti. Di certo neanche il colore viola scuro dei miei capelli passava inosservato. 
Entrai in classe e mi sedetti al mio posto senza guardare nessuno in faccia. Sentii picchiettare sulla mia spalla e mi girai, sapendo comunque a cosa andavo in contro.
- Per quanto pensi di continuare a vestirti in questo modo? Dici sempre che vuoi passare inosservata, ma così non ci riuscirai mai! -  - Malik, perchè mi devo lasciar
influenzare dai tuoi commenti o da quelli dei tuoi amici? Ho passato un'intera vita senza amici, rimanere ancora sola non mi porterà al suicidio -.
Per il resto della giornata scolastica, continuai ad essere fissata dall'intera classe, come fossi un alieno. Non si erano mai abituati a me?!
 
 
Alla fine delle ore scolastiche, mi incamminai verso casa mia, lasciandomi alle spalle l'idiota con il ciuffo di 6cm circondato da oche in adorazione. Appena uscita
dai cancelli dell'istituto, sentii correre qualcuno alle mie spalle ma non mi voltai sino a quando mi ritrovai Malik di fianco, con il fiatone. - Puoi fermarti un secondo? -
- Non ti basta prendermi per il culo tutti i santi giorni davanti a tutta la classe?! - gli urlai in faccia.
Rimase impietrito, probabilmente aveva capito che mi dava fastidio. - Senti... -  - L'unica cosa che dovresti fare ora è un esame di coscienza - continuai a camminare.
Non mi fermò più ma sentì qualcuno camminare dietro di me per tutto il tragitto. - Oh, ora sei anche uno stalker - non riuscivo a sopportarlo - Cazzo Jade, ascoltami! -
- Su, ti ascolto -  - Sò che ti hanno dato fastidio i commenti che ho fatto su di te negli anni passati, sò che sono un idiota, che faccio il figo e il resto ma ti chiedo
solo di iniziare tutto d'accapo -. Sembrava avesse rivelato di essere un alieno che veniva da un altro pianeta, rimasi allibita dopo quella sua frase - E con ciò cosa vorresti dire? -
- Ti sto chiedendo di iniziare a frequentarci, come due amici -  - Perchè mi chiedi questo, perchè ora? Stai perdendo amici e io sono la scorta? -
- No! Non credi che io sia cambiato? Che sia cresciuto mentalmente? -  - Non Zayn, per me tu rimarrai per sempre un bambino viziato - entrai in casa chiudendogli la porta in faccia.
- Tra un'ora ci vediamo, se non vorrai uscire, entrerò io in casa e rimarremo tutta la sera a parlare - detto ciò, sentì i suoi passi mentre si allontanava.
 
 
'QUEL RAGAZZO E' PAZZO' era l'unica cosa alla quale riuscivo a pensare. Non era possibile che mi avesse insultata per tutto quel tempo e ora se ne uscisse con
'ti passo a prendere tra un'ora'. Non sapevo se sarebbe tornato, ma mi sarei preparata comunque. Feci una doccia e mi cambiai.
Non indossai niente di speciale o insolito, solo un paio di jeans, una maglia bianca, una felpa e le mie vans. Sprecai un pò più di tempo davanti allo specchio, ma finì con il legare
i miei soffici capelli in una lunga coda.
 
Il campanello suonò.
Una.
Due.
Tre volte.
Insistentemente.
Andai ad aprire e mi ritrovai di fronte ad un ragazzo alto il doppio di me; sarei rimasta a fissarlo all'infinito ma le sue parole mi fecero tornare alla realtà.
Si appoggiò con l'avambraccio sullo stipite della porta, sporgendosi sempre più verso di me - Abbiamo deciso? - mi chiese con aria maliziosa - Usciamo da questa casa.. -
Mi chiusi la porta alle spalle e vidi che lui stava allungando il suo braccio sulla mia spalla -....e manteniamo le distanze - subito lo ritirò.
Passeggiammo in silenzio l'uno di fianco all'altra, per circa 10 minuti. - Cosa ti và di fare? -  - Volevo chiedertelo io, dato che hai avuto questa splendida idea di uscire -
- Per quanto ancora ce l'avrai come me?! - protestò - Facciamo una cosa: da oggi io sarò te e tu sarai me -  - Tutto quello che vuoi -.
- Edwards da dove li hai comprati quei vestiti? mia nonna si veste meglio! - imitai la sua voce - Malik, sei il ragazzo più fico del mondo! - scimmiottò la mia voce.
Rimasi a fissarlo - Ora mi dici quando ho detto una cosa del genere -  - Scesa, mi sono confuso con le altre ragazze.... -  - Non dirmi che ti dicono questo in continuazione? -
- Sai, quando sei un ragazzo meraviglioso, simpatico, talentuoso... -  - Talentuoso, si eh? E cosa sapresti fare di tanto talentuoso? -.
Iniziò a canticchiare qualcosa che a me sembrò I Gotta Feeling dei Black Eyed Peas. - Pensi ancora che io sia solo uno che si dà le arie? - sorrise maliziosamente
- Sai Zayn......si - picchiettai sulla sua spalla. Mi girai di spalle e andai a dare un'occhiata alle vetrine dei negozi lì vicino ma non ci arrivai perchè venni sospesa in aria dall'inglese.
- Malik andiamo in classe insieme, non ti ho dato tutta questa confidenza! rimettimi giù -  - Io non ti ho dato il permesso di protestare, devo zittirti nel modo che dico io? - non lo ascoltai
e continuai a urlargli di mettermi giù sino a quando non mi zittì con un bacio. Si, poggiò le sue labbra sulle mie facendo regnare il silenzio intorno a noi. Non volevo staccarmi da lui ma,
rimanendo così vicini gliel'avrei data vinta e non volevo essere una delle oche che gli giravano attorno. Mi staccai da lui e riuscì a scendere dalle sue braccia. - Zayn, voglio tornare a casa -
- Che hai? -  - Come che hai! Mi hai appena baciato e stamattina mi prendevi in giro! Sei poco coerente, io torno a casa - il mio passo si fece più svelto nella direzione di casa mia.
- Jade! -  - Zayn no, ci vediamo domani -.
Le lacrime iniziavano a rigare il mio viso, avevo pianto solo poche volte quando ero piccola, mi usciva strano piangere per un ragazzo, un ragazzo che odiavo.
Avevo sopportato per anni gli insulti, senza versare neanche una goccia. - Jade cazzo, o mi aspetti o ti devo rincorrere di nuovo?! - il tono di Zayn si era fatto più cupo, come se mi volesse rimproverare.
Mi voltai con il viso bagnato e lui, notandolo mi corse in contro - Scusami - mi abbracciò. Quel ragazzo era capace di farti disperare e gioire a distanza di secondi.
Asciugai le lacrime sulla sua maglietta e alzai lo sguardo verso di lui. - Sorridi, sei bellissima - mi sorrise lui. Mi riaccompagnò a casa e mi salutò baciandomi sulla fronte.
- Ci vediamo domani? -  - Ti passo a prendere per andare a scu... -  il suo cellulare vibrò - Devo andare, a domani! - si girò di scatto e mi lasciò sulla porta con un sorriso.
 
 
A place for me
Ecco il primo capitolo! Spero vi piaccia (: 
Grazie per le 48 visite del prologo e delle due recensioni! Se vi piace, recensite, mi farebbe molto piacere.
Hopless xx
  
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